TUTTI CONOSCONO L’AGEISMO. Ma in quanti hanno sentito parlare di RSA-ISMO?
Parole inventata, ma… #RSA-ISMO è un neologismo provocatorio, l'equivalente di ILPIsmo, espressione creata dalla geriatra brasiliana dott.ssa Karla Giacomin, con cui lavoro, che mira a discutere il pregiudizio contro le Residenze Sanitarie Assistenziali.
Nel contesto italiano, queste istituzioni affrontano sfide uniche legate al contesto culturale e politico del Paese.
In Italia, le RSA sono prevalentemente #private e regolamentate dalle autorità sanitarie locali, con #costi variabili in base al livello di assistenza fornito. Esiste una percezione #negativa di queste strutture, influenzata da una #cultura che privilegia la cura #familiare rispetto all'istituzionalizzazione. La mancanza di investimenti pubblici e la carenza di personale qualificato, peggiorano questa situazione, facendo percepire le RSA come un "ultimo ricorso" e, quindi, un segno di #fallimento nella cura degli anziani.
Le #politiche italiane hanno cercato di affrontare questi problemi integrando i servizi sanitari e sociali per promuovere la cura comunitaria e domiciliare.
Recentemente, sono state proposte riforme per semplificare l'accesso a questi servizi e migliorare la coordinazione tra le diverse forme di assistenza, ma c'è ancora molto da fare per superare lo stigma che circonda le RSA.
Come l'ILPI-ismo in #Brasile, l’RSA-ISMO può essere visto come una forma di pregiudizio che marginalizza le RSA, influenzando negativamente le politiche pubbliche, le decisioni familiari e la percezione generale della cura istituzionalizzata. Questa discriminazione impedisce progressi significativi nel miglioramento delle condizioni delle RSA e #limita lo sviluppo di politiche più inclusive ed efficaci per la cura degli anziani.
Proposte per #Combattere l’RSA-ISMO:
1. Demistificazione dell'Istituzionalizzazione: Promuovere campagne educative che presentino le RSA come un'opzione dignitosa e valida per la #cura degli #anziani, contrastando lo stigma di "ultimo ricorso".
2. Investimenti in Qualità e Professionalizzazione: Incrementare gli investimenti nella formazione dei professionisti e nelle infrastrutture delle RSA, garantendo un ambiente di cura di alta qualità.
3. Integrazione Comunitaria: Rendere le RSA più aperte e integrate nella comunità, facilitando le visite e le interazioni, e modificando la percezione di isolamento associata a queste istituzioni.
4. Riforme Politiche: Continuare la riforma del sistema di cura, focalizzandosi sull'integrazione dei servizi sanitari e assistenziali e sulla semplificazione dell'accesso ai benefici per gli anziani non autosufficienti.
La dignità nelle cure per gli anziani richiede di superare l'RSA-ismo, indipendentemente da dove tali cure siano fornite. Affrontando questo pregiudizio, la società italiana può iniziare a vedere le RSA non come un segno di fallimento, ma come parte #integrante di un sistema di #cure diversificato ed efficace.
Dott.ssa Aline Salla.
PhD Centre Léon Robin, Sorbonne Université
2 mesiBuongiorno, vi contatto perché a distanza di 7 mesi (invece dei 4 previsti), e nonostante i ripetuti solleciti, ancora non ho ricevuto il riconoscimento della mia laurea magistrale in psicologia clinica conseguito a Parigi. Questo rappresenta una grave penalizzazione per lo svolgimento della mia professione e la sussistenza della mia bambina di 7 mesi. Non posso iscrivermi all’ordine degli psicologi per esercitare la professione né continuare a frequentare la scuola di psicoterapia alla quale mi sono già iscritta a settembre con riserva di presentare i documenti in oggetto nel mese di dicembre. Chiedo pertanto un immediato esame della pratica con prot. di ingresso 0045592 ed acquisita con il seguente numero di fascicolo: I.5.h.a.7.2/2024/618. Grazie per la vostra attenzione