Il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l'affidamento senza gara alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell'organizzazione del Festival della canzone italiana relativamente al 2024 e 2025. Il caso ha visto come parte attiva del processo la società Je, assistita dallo studio Lipani con un team composto da Francesca Sbrana, Damiano Lipani, Federica Berrino e Silvia Cossu. Secondo il Tar, il contratto stipulato tra il Comune di Sanremo e la Rai è stato qualificato come un “contratto attivo che genera un'opportunità di guadagno per la Rai”, grazie alla concessione di diritti sul marchio del Festival e ai ricavi pubblicitari e di organizzazione. La Corte ha sottolineato che, in linea con il Codice degli appalti (art. 13, co. 5), l’affidamento deve essere soggetto a procedure di evidenza pubblica per garantire i principi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità. L'edizione del 2025 avrà comunque luogo come previsto. Francesca Sbrana, socia fondatrice di Lipani: “È stata una battaglia lunga e ricca di insidie, molto complessa dal punto di vista processuale. Ma l’abbiamo condotta con estremo rigore e determinazione, attraverso un lavoro di squadra interno al nostro studio e con il nostro cliente Je. Il sistema Sanremo-Rai è scardinato”. La sentenza segna un precedente significativo per la gestione degli eventi pubblici. Non solo rimette in discussione il consolidato rapporto tra il Comune di Sanremo e la Rai, ma determina anche un punto di svolta nella gestione degli eventi pubblici in Italia. Il principio sancito dal Tar richiama l'obbligo per le amministrazioni di garantire la massima trasparenza e competitività nell'assegnazione di contratti che implicano benefici economici...
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La sentenza del Tar ligure di oggi che ha suscitato e susciterà molto clamore, prevedendo l'obbligo di gara per l'assegnazione della gestione del festival di Sanremo, in quanto bene giuridico ( il marchio festival di Sanremo) distinto dal format creato dalla Rai per gestire quel bene giuridico identificato dal marchio “festival della canzone di Sanremo” Il tar Ligure ha pertanto dichiarato correttamente che " la concessione del Marchio è una concessione di beni o, comunque, un contratto attivo, ossia un contratto con cui il Comune di Sanremo dispone di una propria utilitas , che rappresenta un’opportunità di guadagno (in quanto è sfruttabile economicamente), in favore di un soggetto – RAI – privato (ai fini che in questa sede rilevano), il quale corrisponde al Comune un corrispettivo. Trattandosi di un contratto attivo, per le ragioni sopra esposte lo stesso deve essere aggiudicato all’esito di una procedura di evidenza pubblica, come prescritto dall’art. 13, co. 2 e 5 del Codice, sulla base dei principi (tra gli altri) di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità e trasparenza, proporzionalità (art. 3), in modo da consentire al Comune di trarre l’utilità più elevata possibile dalla concessione dell’uso del Marchio.2
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Il Festival di Sanremo e il principio di evidenza pubblica Con la sentenza n. 843/2024, il TAR Liguria ha stabilito che l'affidamento della gestione del Festival di Sanremo non può più avvenire direttamente alla RAI, ma dovrà essere assegnato tramite gara pubblica. Il TAR ha sottolineato che il marchio del Festival rappresenta una "utilitas" economica, imponendo il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e concorrenza sanciti dal Codice dei Contratti Pubblici. Tuttavia, il TAR ha applicato il principio di proporzionalità, salvaguardando l’edizione 2025 del Festival e limitando gli effetti della sentenza alle edizioni successive. 🌐 Link all’articolo nei commenti #Sanremo #DirittoAmministrativo #Concorrenza #Trasparenza #SentenzaTAR
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Il Festival di Sanremo e il principio di evidenza pubblica Con la sentenza n. 843/2024, il TAR Liguria ha stabilito che l'affidamento della gestione del Festival di Sanremo non può più avvenire direttamente alla RAI, ma dovrà essere assegnato tramite gara pubblica. Il TAR ha sottolineato che il marchio del Festival rappresenta una "utilitas" economica, imponendo il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e concorrenza sanciti dal Codice dei Contratti Pubblici. Tuttavia, il TAR ha applicato il principio di proporzionalità, salvaguardando l’edizione 2025 del Festival e limitando gli effetti della sentenza alle edizioni successive. 🌐 Link all’articolo nei commenti #Sanremo #DirittoAmministrativo #Concorrenza #Trasparenza #SentenzaTAR
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FESTIVAL DI SANREMO: ILLEGITTIMO L'AFFIDAMENTO DIRETTO DEL MARCHIO E DELL'ORGANIZZAZIONE ALLA RAI TAR Liguria, sez. I, 5.12.2024 n. 843 Per il TAR Liguria il Comune di Sanremo non poteva disporre in affidamento diretto la concessione del marchio e dell'organizzazione del festival della canzone italiana. Il giudice amministrativo fa però salvo il Festival già organizzato per il 2025, ritenendo sproporzionata la sanzione dell'inefficacia della convenzione. P.S: Aggiornamenti quotidiani sulla giurisprudenza amministrativa in materia di appalti pubblici sono disponibili nel gruppo telegram della rivista “Le gare d’appalto. Strategie per le imprese” al link https://lnkd.in/dypz3EeX. Ultimo numero della rivista disponibile al link https://lnkd.in/dGUjwKtR. #appalti #appaltipubblici #codiceappalti #codicecontrattipubblici #contrattipubblici #diritto #dirittoamministrativo #dirittopubblico #giurisprudenza #giustiziaamministrativa #gare #rai #sanremo
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⚖️🎵Festival di Sanremo: una sentenza che apre scenari inediti. Il TAR della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo per l’organizzazione del Festival a partire dal 2026. Questa decisione potrebbe segnare una svolta storica per uno degli eventi più iconici della televisione italiana. 🔍 I dettagli della sentenza La questione ruota attorno alla distinzione tra il marchio “Festival della Canzone Italiana” e il format televisivo consolidato dalla Rai: • il Comune di Sanremo non poteva concedere in esclusiva il marchio alla Rai senza una procedura di gara aperta e trasparente; • tuttavia, la Rai mantiene la titolarità del format televisivo, assicurando che il Festival, almeno fino al 2025, rimanga nella sua veste attuale. Dal 2026, però, la situazione potrebbe cambiare: sarà necessaria una gara pubblica, aprendo il mercato ad altri operatori del settore, da Mediaset a Warner Bros. Discovery e oltre. 👉Questa sentenza rappresenta un momento cruciale per il diritto amministrativo e il settore dello spettacolo: • Quali saranno le implicazioni per il futuro del Festival? Potremmo assistere a un cambiamento radicale, con nuovi attori pronti a portare innovazione ma anche modifiche all’identità storica dell’evento. • Come si bilancia la tutela di un’istituzione culturale con la necessità di rispettare le regole del mercato? La decisione sottolinea l’importanza di principi come trasparenza e concorrenza nella gestione di eventi pubblici, ma apre anche scenari inediti che richiedono riflessione. Che impatto avrà questa apertura sul panorama televisivo e musicale italiano? 💡 Leggi l’articolo completo: https://lnkd.in/demnMUbN #FestivaldiSanremo #Eventi #DirittoAmministrativo #Trasparenza #Spettacolo #Innovazione #musicbusiness #lawandmusic
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#DeloitteLegalItaly | Sull’illegittimità dell’affidamento diretto del Festival di Sanremo disposto in favore di Rai Il CEDA presenta un nuovo contributo: Giuseppe Guastamacchia, Associate di Deloitte Legal, e Lydia Martucci, Trainee Lawyer di Deloitte Legal, analizzano una recente e rilevante pronuncia che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione del Festival di Sanremo per l’edizione 2024/2025 disposto in favore di Rai. Il T.a.r. Liguria, con sentenza del 5 dicembre 2024, n. 843, ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival di Sanremo in favore di Rai, poiché l'affidamento di “contratti attivi”, ancorché esclusi dall’ambito di applicazione del codice appalti (d.lgs. 36/2023), deve comunque avvenire nel rispetto dei principi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità, trasparenza e proporzionalità. Al fine di non pregiudicare l’organizzazione del Festival, già peraltro in stato avanzato, il giudice amministrativo ha tuttavia modulato gli effetti demolitori della propria pronuncia, evidenziando per il futuro la necessità di indire una gara in vista delle edizioni successive. 💡 Il Centro di Eccellenza di Diritto Amministrativo (CEDA) unisce i professionisti del team Public & Admin Law - coordinato da Francesco Paolo Bello - che si propongono di approfondire i temi di maggiore attualità per il Diritto Amministrativo, le principali novità giurisprudenziali, normative e dottrinali al fine di fornire il proprio contributo “to make an impact that matters” 👇 scorri il carosello per saperne di più! #CEDA #PublicLaw #DirittoAmministrativo #FestivalSanremo2025
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Condivido un nostro articolo sul caso "Festival di Sanremo" e, quindi, sulla recente sentenza del TAR per la Liguria n. 843/2024 di cui si sta parlando in questi giorni. Una sentenza che pone fine alla prassi di affidare in via diretta l'organizzazione del #Festival di Sanremo alla #RAI. Giorgia Romitelli #FestivaldiSanremo #Sentenza #contrattipubblici
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𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐚: 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞 (𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚) Il TAR della Liguria ha messo nero su bianco una verità che tutti, in fondo, sapevamo: anche per gli eventi culturali, la trasparenza è un obbligo, non un optional. La sentenza sul Festival di Sanremo ci ricorda che affidare incarichi senza una gara pubblica è come scegliere il vincitore di una competizione... senza far gareggiare nessuno. Ma perché tutta questa storia della gara pubblica? 𝐀𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐢𝐥 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚, 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐨𝐝𝐨. 𝐏𝐞𝐫𝐨̀, 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨, 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐠𝐧𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐝𝐞𝐞, 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐬𝐞 𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢 𝐮𝐧’𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐨. Il TAR ha detto chiaro e tondo: il Comune di Sanremo deve aprire il gioco. Il marchio del Festival non è proprietà privata, e se ci sono operatori del settore pronti a lanciare proposte (anche più belle di una scenografia a fiori), devono avere il diritto di partecipare. La rotazione? È l’elisir per non annoiarsi Cambiare operatori ogni tanto è sano. Ecco perché: • Servizio migliore: la concorrenza obbliga a fare del proprio meglio. • Nuove idee: nuovi attori = nuove proposte. • Gioco pulito: tutti possono avere la loro chance. 𝐅𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧 𝐞𝐬𝐞𝐦𝐩𝐢𝐨… 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 Mettiamo che il Comune debba organizzare la stagione teatrale: • Scenario senza gara pubblica: sempre la stessa compagnia gestisce tutto. Risultato? Spettacoli un po’ ripetitivi, costi magari più alti, e nessuno stimolo a migliorare. • Scenario con gara pubblica: il Comune pubblica un bando, e si fanno avanti compagnie teatrali diverse. - Una propone spettacoli innovativi e inclusivi. - Un’altra porta classici, ma a prezzi competitivi. 𝐂𝐡𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞? 𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐝𝐝𝐢𝐬𝐟𝐚 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀, 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚. 𝐅𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐢, 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐥𝐨 𝐬𝐡𝐨𝐰! Conclusione: la cultura ama la concorrenza La gara pubblica non è solo una formalità. È un modo per garantire trasparenza, qualità e, perché no, un pizzico di fantasia in più. Se vale per il Festival di Sanremo, vale anche per ogni evento culturale. 𝐈𝐧𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚, 𝐜𝐚𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨, ( 𝐜𝐚𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 sic ! ), 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐚 𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐨, è 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐢𝐝𝐞𝐚!
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FESTIVAL DEI GIORNALISTI - Cari colleghi giornalisti prossimamente non ci sarà solo il Festival di Sanremo ma anche il nostro. Però non si canta. La Commissione europea ha pubblicato un bando per l’organizzazione del Festival Europeo del giornalismo e della libertà dei media. Il bando che scade il 31 marzo 2025, mette in campo 3 milioni di euro per finanziare un solo progetto riguardante l’organizzazione di tre edizioni annuali del Festival, nonché la creazione e gestione di una piattaforma. Il Festival dovrebbe diventare un potente strumento per facilitare gli scambi tra i professionisti dei media di tutta Europa e un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul prezioso ma sempre più difficile lavoro dei giornalisti e sulle violazioni della libertà di stampa nell’UE. In un panorama mediatico in continua evoluzione, il Festival dovrebbe dedicare particolare attenzione al ruolo e al lavoro dei giornalisti e rappresentare un momento di scambio sulle condizioni in cui i colleghi svolgono il loro lavoro quotidiano, con particolare attenzione agli aspetti psicologici e fisici e alle condizioni normative. Possono presentare le proposte, entro il 31 marzo 2025, consorzi composti da almeno 3 entità provenienti da un minimo di 3 diversi Paesi ammissibili. 👉 https://lnkd.in/dhUDT4cq
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Le Nuove Proposte e i Big in gara Mancano meno di due mesi all’inizio del Festival di Sanremo 2025, che si terrà dall’11 al 15 febbraio, e il conduttore Carlo Conti ha finalmente svelato i titoli delle canzoni in gara. Durante la serata speciale ‘Sarà Sanremo’, dedicata alla selezione delle Nuove Proposte, sono stati presentati anche i brani dei Big. #canzoni #delle #titoli #tutti
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