Al debutto nell'Alta Moda, lo stilista romano presenta Valentino Vertigineux, la sua prima collezione Haute Couture, un omaggio all'archivio della maison proiettato verso un futuro di ricerca e libertà. Valentino
Post di Montenapo Daily
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🔴 Quando la moda racconta più di un brand: Valentino o Alessandro Michele? 🔴 💭 Ieri, al Palais Brongniart di Parigi, Alessandro Michele ha presentato Vertigineux, la sua prima collezione Haute Couture per Valentino. Un debutto che ha incantato per l’eccezionale maestria sartoriale ✂️ e l’audace gioco cromatico 🎨, con abiti ispirati al XVIII secolo e dettagli teatrali. 👀 Tuttavia, osservando la sfilata, emerge una forte impronta personale di Michele, che sembra talvolta sovrastare l’essenza tradizionale di Valentino. Un equilibrio delicato tra innovazione ✨ e rispetto per l’identità del brand 🏛️. 📣 Questo evento sottolinea l’importanza cruciale di una comunicazione strategica nella moda. Un’attenta pianificazione di marketing 📊 e storytelling 🖋️ è fondamentale per trasmettere messaggi coerenti e autentici, mantenendo l’equilibrio tra l’innovazione creativa e l’identità del marchio. 👉 La moda comunica, sempre. Come percepite voi questo racconto visivo firmato da Michele per Valentino? 👗 Innovazione o rischio per l’identità del brand? #AlessandroMichele #Valentino #FashionCouture #HauteCouture #ParisFashionWeek #LuxuryFashion #FashionCommunication #BrandIdentity #Storytelling #Creativity #Marketing #FashionInnovation
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Moda e arte: un sodalizio vincente.
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La perversione di Balenciaga Demna Gvasalia, nella sua ultima collezione di Haute Couture, presenta un elogio al caos, alla bruttezza e all'assurdo, con abiti composti da stracci, trasformando i prestigiosi saloni della couture in una sorta di discarica. Mi domando se sia possibile definire geniale chi sovverte radicalmente la moda, violando e stuprando la bellezza femminile per renderla orribile, e di conseguenza suscettibile di bullismo in una società che impone la perfezione estetica del corpo femminile. Definire Alta Moda ciò che è l'antitesi stessa dell'Alta Moda tradizionale, che si caratterizza per la raffinatezza e l'eleganza del red carpet, rappresenta senza dubbio una perversione che annulla qualsiasi canone estetico. Non ritengo opportuno associare il termine "creatività" a quello di "coraggio distruttivo"; a mio avviso, sono due concetti che devono essere nettamente distinti. Da una parte, l'espressione dell'innovazione si manifesta attraverso una ricerca meticolosa di stile e di manifattura, riflettendo un processo di elaborazione estetica. Dall'altra, ci troviamo di fronte a un’accozzaglia di elementi di scarto, che, privi di coerenza, non possono essere elevati allo stesso livello della creatività autentica e ispirata. La moda sta vivendo uno dei momenti più critici della sua storia per una ragione molto semplice: ha perso il suo fascino e il suo interesse. Attualmente, nei centri urbani più affollati, è evidente che le persone indossano la prima cosa che trovano nell'armadio, denotando una disaffezione crescente verso l'abbigliamento curato e stilisticamente ricercato. Di conseguenza, la moda è divenuta un argomento di mera discussione piuttosto che un'esigenza identificativa e distintiva. Le ragioni possono essere molteplici, tra cui una delle più rilevanti è il caos indotto dal fast fashion, che ha generato un effetto di stanchezza dovuto a un aggiornamento incessante e frenetico. Inoltre, la giungla di proposte attuali non riesce a offrire una direzione chiara e sicura da seguire, determinando la mancanza di quel meccanismo effetto domino che è sempre stato il propulsore della moda. Detto questo, mi chiedo: la moda non è già fin troppo caotica, oppure necessita delle provocazioni di Demna Gvasalia per ritrovare la sua rilevanza? #fashiondesigner #fashionconsultant #trendforecaster #luxurybrand
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Domande spontanee: Quanta percentuale della lavorazione intende Dior con parziale? 80, 90, o 99%? Il controllo qualità Dior che avrebbe come mansione collaudare questi articoli, aveva i paraocchi? Sono questi paraocchi banconote? E' semplicemente disinteresse? O è l'intera procedura di controllo a essere ignorata per convenienza? L'azienda capo commessa che fa da cortina di fumo, mero prestatore di immagine, lavora ancora per Dior? Le procedure di audit, fatte da agenzie in out-sourcing, sono mai arrivate più in là di questa azienda primaria? Quali dinamiche determinano il prezzo di manodopera corrisposto all'azienda? Sono queste esclusivamente volte a minimizzare i costi? Queste contrattazioni tengono conto delle dichiarazioni fatte in fase di marketing da Dior per vendere i suoi articoli? Le assegnazioni delle commesse di lavoro o gli ordini dei buyer di materie prime e semi-lavorati, vengono mai verificate da revisori tecnici esperti? Siete sicuri che queste "pratiche illegali presso due dei suoi fornitori incaricati dell'assemblaggio parziale della pelletteria maschile" riguardino solo questa, convenientemente molto ristretta, area merceologica? Se controllassimo la catena di sub-fornitura ad esempio della Saddle Bag, o magari la Lady Dior, queste sarebbero totalmente trasparenti e tracciabili, 100% in linea con i claim del marketing? Sono domande nell'aria. Tanto pe' cantà, tanto pe' farsi pija un po' per 'l naso, magari può capitar che s'apra un po' quel vaso.
#caporalato: le prese di posizione di Christian Dior Couture e Giorgio Armani.
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Christian Dior penso sia l'essenza della moda. La maison nacque dalla passione, dall’attenzione, dal desiderio di creare qualcosa che parlasse di bellezza e di dedizione. Perché Dior non crea solo abiti: c’è (o c’era) l’amore per ogni piega, ogni cucitura, ogni colore scelto con cura. La mia famiglia ha generazioni di sarte e commercianti di tessuti. Sono cresciuto tra metri di stoffe, dormendo fin da neonato su pezze di tessuto. Ho un problema congenito a vedere bene certe sfumature di rosso, ma ho sempre riconosciuto la sartoria come un’arte: l’uso dei colori e il modo in cui una stoffa prende vita tra le mani di chi la lavora. Per questo, Dior per me incarna l’haute couture: una tradizione di cura che si è tramandata di generazione in generazione, anche se i tempi sono cambiati. E oggi, in un mondo che corre veloce, dove tutto sembra perdere valore, la cura è diventata una rarità. La nostra società ha perso la cura di sé, dei propri figli, del lavoro che facciamo. Siamo travolti dalla fretta, dall’idea che tutto debba essere immediato, senza attenzione ai dettagli. Ma io credo che la vera rivoluzione sia proprio questa: essere Dior in tutto ciò che facciamo. Così interpreto il mio fare: prendermi cura di ogni cosa, ogni giorno. Non significa essere infallibili, né evitare gli errori. Significa metterci il cuore, scegliere con attenzione, fare spazio al rispetto per noi stessi e per ciò che abbiamo intorno. Il fare diventa prezioso strumento dell’essere. La cura è amore. È ascolto, presenza, attenzione al dettaglio. Proprio in un mondo dove il pressapochismo dilaga - soprattutto ai vertici dell’economia e della politica - la cura diventa sempre più importante. Avere cura è un atto di resistenza, un modo di riportare bellezza e valore nelle nostre vite. Allora scelgo di avere cura. Di me stesso, delle persone, di ciò che creo. È lì che si nasconde la vera bellezza: in ciò che facciamo con amore.
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La giacca doppiopetto dalla Sartoria Sansaro è l’emblema di un'eleganza senza tempo, cucita con maestria artigianale e un’attenzione ai dettagli che distingue ogni creazione. Questo capo, intriso di raffinatezza, non è solo un indumento, ma una vera e propria dichiarazione di stile. La Sartoria Sansaro interpreta la tradizione sartoriale con un tocco moderno, creando giacche che non solo esaltano la figura, ma raccontano una storia di artigianalità e passione per il bello. Perfetta per eventi formali come cene di gala, cerimonie o incontri di lavoro, la giacca doppiopetto di Sansaro è la scelta ideale per chi desidera lasciare un’impronta di classe e discrezione. La sua struttura impeccabile si adatta anche a momenti più informali, quando abbinata a pantaloni più casual o a jeans eleganti, mantenendo sempre quel tocco distintivo che solo una sartoria di alta classe sa conferire. Indossare una giacca doppiopetto dalla Sartoria Sansaro significa fare un investimento in qualità e sofisticazione, perché ogni dettaglio è curato per offrire una vestibilità perfetta e un aspetto raffinato. Una scelta che non passa mai inosservata, destinata a chi sa che lo stile è una questione di personalità e di eleganza discreta.
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Milano Fashion Week / SS25 Recap. Scorri il carosello per scoprire alcuni momenti salienti: dal notebook del nostro Art Director Evangelo So. Nell’ordine: 1. Caos e chic: l’algoritmo del futuro (Prada Group) 2. Eleganza raffinata: la fluidità del minimalismo (Bottega Veneta) 3. Rinascita sensuale: il vero Gucci audace con uno spirito anni 90 (Gucci) 4. 10 o 100 anni di Sunnei? (SUNNEI) 5. Gioia massimalista: tubino or not tubino (MOSCHINO) Qual è il tuo preferito tra questi? Faccelo sapere tra i commenti. #modgroup #milanfashionweek #ss25 #fashion #artdirection #luxury
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Quest'anno, il colore che domina la scena è il bordeaux! 🔥 Stiamo vedendo questo tono ricco e avvolgente ovunque: dalle borse eleganti ai maglioni caldi, dai cappotti sofisticati alle scarpe trendy. È il momento perfetto per aggiungere un tocco di questo colore sofisticato al tuo guardaroba! Ma non è solo moda; il bordeaux può essere il protagonista anche nelle nostre stampe! 🎨🖨️ Immagina capi personalizzati che riflettono questa tonalità autunnale. In che modo porterai il bordeaux nel tuo stile? Faccelo sapere nei commenti! 👇💬 #Bordeaux #ModaAutunnale #Serigrafia #Tendenze #StampaTessile
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Christian Dior Couture ma quale Trésor? Il vero lusso è la trasparenza, non la finzione! La disparità tra il costo di produzione di una borsetta e il prezzo finale a cui viene venduta è un tema che solleva questioni importanti sul lato oscuro dell'industria della moda di lusso. Questa dinamica è al centro di molte inchieste, come quella condotta da #FarWest by #SalvoSottile ed evidenzia diversi aspetti del sistema economico e culturale che alimentano i grandi brand di lusso. Perché una borsetta da 57 euro viene venduta a 2700 euro? #FashionIndustry #LuxuryBrands #DarkSideOfFashion #EthicalFashion #SustainableFashion #FashionTruth #BehindTheLabel
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E' fondamentale saper riconoscere la qualità nei dettagli quando si acquista un capo Nel mondo della moda, la qualità è nascosta nei dettagli, nel modo in cui un capo viene pensato, creato e rifinito. Ma come si riconosce davvero la qualità? 1. Tocca con mano i materiali. La prima sensazione conta: un tessuto di qualità si riconosce al tatto. È morbido, resistente, e mantiene la sua forma. Tessuti naturali come lana, seta e cotone di alta gamma sono sempre una scelta vincente. 2. Osserva le cuciture. Un capo ben fatto ha cuciture precise e regolari. Non ci sono fili tirati o cuciture irregolari: ogni dettaglio racconta di una lavorazione attenta e curata. 3. Esamina i dettagli nascosti. Le fodere, le etichette, i bottoni: questi piccoli elementi possono dire molto. Bottoni cuciti a mano o fodere in tessuto pregiato sono segnali di un capo pensato per durare. 4. Presta attenzione alla vestibilità. Un capo di qualità si adatta al corpo senza sacrificare il comfort. La vestibilità non è un caso, ma il risultato di un design attento e di una lavorazione artigianale. Da Pink Memories crediamo che la bellezza nasca dall'attenzione ai dettagli. Ogni nostro capo racconta una storia di artigianalità e passione per la moda, unendo tessuti preziosi e rifiniture di alta qualità per creare pezzi unici e senza tempo. Perché la vera qualità si riconosce... e si sente. #PinkMemories #ModaDiQualità #Artigianalità #DettagliCheContano
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