Mutui in Italia: Contrasti tra Grandi e Medie Banche durante il 2023, ma speranze di ripresa nel 2024 Nel corso del 2023, l'Italia ha assistito a una significativa caduta del settore dei mutui, con una spaccatura evidente tra le grandi istituzioni finanziarie e quelle di medio-piccola dimensione. Mentre le prime hanno registrato un drastico calo nelle erogazioni, le seconde hanno in alcuni casi addirittura aumentato il volume dei mutui concessi, contravvenendo alla tendenza generale. Le cifre parlano chiaro: Intesa Sanpaolo e UniCredit, due colossi del settore, hanno visto diminuire rispettivamente del 42% e del 60% le loro erogazioni di mutui nel 2023. Questa frenata è stata attribuita anche all'aumento dei tassi d'interesse della BCE, che ha reso i mutui meno convenienti. Tuttavia, non tutte le istituzioni hanno seguito lo stesso trend. Gruppi come Credit Agricole, Credem e Ing hanno registrato aumenti significativi nelle erogazioni di mutui, contrariamente alle grandi banche. Il 2023 è stato un anno complicato, caratterizzato dall'incremento dei costi dei mutui a tasso variabile, spinto anche dall'azione della BCE che ha alzato i tassi d'interesse fino al 4.5%. Questo ha reso il mutuo variabile più costoso, mentre i tassi fissi hanno risentito di indici ancora elevati. Tuttavia, nel 2024 si intravedono segnali di cambiamento, con offerte più competitive legate alla classe energetica degli immobili e a una ripresa della domanda di mutui, soprattutto a tasso fisso. La prospettiva di tagli ai tassi d'interesse della BCE nel corso del 2024 potrebbe accelerare questa ripresa, generando una crescita nel volume delle erogazioni di mutui per l'intero anno. Tuttavia, il mercato rimane incerto, con l'anomalia che vede i mutui a tasso variabile partire da costi più alti rispetto a quelli fissi, a causa delle incertezze legate all'inflazione e alle decisioni future della BCE. Fonte: il Sole 24 Ore
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Le Banche e la Nuova Era dei Mutui: Più Variabili per Diversificare i Tassi Nel panorama finanziario odierno, le banche stanno rivoluzionando il mercato dei mutui casa con un approccio sempre più sofisticato e variegato, come evidenziato in un articolo del Sole 24 Ore di oggi. L’adozione di nuove variabili per la definizione dei tassi d’interesse segna un cambiamento profondo, avvicinando il sistema dei mutui ai modelli utilizzati per i rating aziendali. Tradizionalmente, i tassi d'interesse sui mutui erano principalmente legati a poche metriche base come il tasso Euribor o il tasso BCE, e il profilo redditoriale del richiedente. Tuttavia, oggi si assiste a un ampliamento di queste variabili, che ora includono una gamma più ampia di fattori economici e personali. L’obiettivo è quello di affinare la valutazione della solvibilità del cliente, offrendo condizioni più vantaggiose ai profili considerati a basso rischio. Tra le nuove variabili adottate troviamo: 1. **Credit Score Dettagliato**: Valutazioni più granulari del credito, simili ai rating aziendali, che prendono in considerazione la storia creditizia, l'affidabilità nei pagamenti e l'utilizzo del credito. 2. **Rapporto Debito/Reddito**: Un'analisi più profonda delle entrate e uscite del richiedente, per assicurarsi che il mutuo non comprometta la sua stabilità finanziaria. 3. **Tipo di Occupazione e Contratto di Lavoro**: Contratti stabili e posizioni lavorative consolidate aggiungono punti al merito creditizio. 4. **Storico Finanziario Familiare**: Guardare allo storico finanziario dell’intero nucleo familiare per meglio comprendere la stabilità economica del richiedente. Questi sviluppi derivano dalla crescente necessità di personalizzazione nel settore dei mutui. Le banche mirano a minimizzare i rischi e massimizzare la soddisfazione del cliente, offrendo tassi d'interesse più competitivi ai mutuatari con profili finanziari sani e affidabili, mentre richiedono tassi superiori per quelli con maggiori rischi. La convergenza verso modelli di rating più elaborati non è priva di sfide. Richiede infatti l’implementazione di sistemi di analisi dati avanzati e un approccio più agile nella gestione delle informazioni. Tuttavia, questo nuovo paradigma promette di facilitare un accesso al credito più equo e responsabile, a tutto vantaggio sia delle famiglie che del sistema bancario nel suo complesso. Con questa evoluzione, il mercato dei mutui si prepara a una stagione di profonda trasformazione, all'insegna di una maggiore trasparenza e personalizzazione.
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Fonte: 123RF Mutui, tassi di interesse in salita Negli ultimi due anni, il mercato dei mutui in Europa ha vissuto una trasformazione profonda e radicale. Secondo un’analisi di EY, supportata da dati dell’Autorità bancaria europea e di quattro istituti centrali, la domanda di mutui ha subito un drammatico crollo, riportando i tassi di crescita ai livelli più bassi dal 2014, con un incremento di solo +0,2% e generando un conseguente aumento dei tassi di interesse.
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🏠 I mutui segnano un incremento a doppia cifra nel 2024 Dopo anni di contrazione, la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane aumenta del +12,1% raggiungendo picchi del 30% a novembre 2024. Cresce anche l’importo medio richiesto che registra un +2,5% per un valore medio di 148.305 euro. A favorire questa tendenza, il calo dei tassi di interesse applicati dalle banche a seguito dei tagli operati dalla BCE. Simone Capecchi, Executive Director di CRIF sottolinea come, dopo un 2024 positivo, le prospettive per il futuro siano incoraggiati: “la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie a cui si somma la progressiva riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE ci prospettano un’ulteriore ripresa dei flussi di mutui per l’acquisto di abitazioni che riporteranno in crescita anche le consistenze”. 👉 Vuoi saperne di più sul mercato dei mutui? Leggi il Barometro Mutui di CRIF per scoprire ulteriori dettagli su importi richiesti, durata e fasce di età della domanda di mutui https://lnkd.in/dxFQ9Rsp #CRIF #mutui #BCE
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Continua il saliscendi dei mutui e secondo le previsioni il 2025 dovrebbe dare una maggior dignità al tasso variabile. Del resto, negli ultimi anni il mercato dei mutui ha vissuto significative oscillazioni, influenzate principalmente dalle politiche monetarie della Banca Centrale Europea (BCE). Dopo una serie di rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione, la BCE ha recentemente invertito la rotta, adottando una politica di riduzione dei tassi di interesse. Questa svolta ha riacceso l’interesse per i mutui a tasso variabile, che potrebbero tornare ad essere competitivi rispetto ai mutui a tasso fisso nel corso del 2025. L’evoluzione dei tassi di interesse e il loro impatto sui mutui
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Sono cifre che pongono le basi per un 2025 di ulteriore crescita anche in ragione dei già annunciati tagli dei tassi per tutto l’anno da parte della BCE
🏠 I mutui segnano un incremento a doppia cifra nel 2024 Dopo anni di contrazione, la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane aumenta del +12,1% raggiungendo picchi del 30% a novembre 2024. Cresce anche l’importo medio richiesto che registra un +2,5% per un valore medio di 148.305 euro. A favorire questa tendenza, il calo dei tassi di interesse applicati dalle banche a seguito dei tagli operati dalla BCE. Simone Capecchi, Executive Director di CRIF sottolinea come, dopo un 2024 positivo, le prospettive per il futuro siano incoraggiati: “la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie a cui si somma la progressiva riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE ci prospettano un’ulteriore ripresa dei flussi di mutui per l’acquisto di abitazioni che riporteranno in crescita anche le consistenze”. 👉 Vuoi saperne di più sul mercato dei mutui? Leggi il Barometro Mutui di CRIF per scoprire ulteriori dettagli su importi richiesti, durata e fasce di età della domanda di mutui https://lnkd.in/dxFQ9Rsp #CRIF #mutui #BCE
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I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una progressiva crescita della domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane. L’andamento positivo delle richieste è andato di pari passo con il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE. Simone Capecchi #bce #crescita #crif #mutui #SimoneCapecchi
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La recente riduzione dei tassi d'interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) ha generato aspettative di cambiamenti significativi nel mercato dei mutui. Tuttavia, gli effetti osservati sono stati limitati e contrastanti. Mentre i tassi variabili sono rimasti pressoché invariati, quelli fissi hanno iniziato a salire leggermente. #bce #efficienzaenergetica #mercatodeimutui #mutuiverdi #politichemonetarie #surroga #tassidinteresse #tassifissi #tassivariabili
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📈 Ottimismo per il mercato dei mutui, Bussola Mutui anche su Il Foglio! La nostra Bussola Mutui, realizzata in collaborazione con CRIF, è al centro dell'analisi di Il Foglio sull'andamento positivo del mercato dei mutui. 📊 Tassi in calo, surroghe in crescita e nuove opportunità per chi sogna di acquistare casa. 👉 Leggi l’articolo per scoprire tutti i dettagli: https://lnkd.in/dem4dsrc #MutuiSupermarket #BussolaMutui #Mutui #Immobiliare #Finanza
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Hai sentito delle ultime novità sui mutui? La Banca centrale europea 🇪🇺 ha appena tagliato i tassi d’interesse, creando nuove opportunità per chi cerca casa, specialmente per i giovani. Questo significa rate più basse e maggiore accesso al credito. Scopri come questo cambiamento può influenzare il tuo mutuo leggendo il nostro articolo completo.
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Dopo quasi 24 mesi di politica monetaria restrittiva, a giugno 2024 il tasso di riferimento della BCE è sceso dello 0,25%, influenzando positivamente le migliori offerte di mutuo per privati e famiglie. La media dei migliori tassi fissi è passata dal 2,5% del primo trimestre 2024 al 2,2% nel secondo trimestre. La domanda di mutui è in continua crescita, registrando un aumento del 3,4% nel primo semestre del 2024. Le prospettive indicano ulteriori riduzioni dei tassi Euribor entro luglio 2025, creando aspettative di un'accelerazione delle erogazioni di mutui nei prossimi trimestri. Il numero di compravendite immobiliari ha segnato una nuova contrazione del 7,2% nel primo trimestre del 2024, mentre il prezzo al metro quadrato degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario è tornato a crescere del 2,5% nel secondo trimestre del 2024. La riduzione degli indici di riferimento Euribor e IRS, insieme al lancio di nuove offerte di mutuo con spread scontati da parte dei principali istituti bancari, ha rilanciato l'interesse per i mutui di surroga a tasso fisso nel primo semestre dell'anno. La domanda di mutui di surroga ha trainato la ripresa del mercato dei mutui registrata nel corso del primo semestre del 2024. Dopo anni di rallentamento, il primo semestre del 2024 ha segnato un'inversione di tendenza con una crescita del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo degli indici di riferimento e l'introduzione di nuove offerte commerciali competitive hanno portato a un... CRIF Stefano Magnolfi
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