🔔 L'uscita del film "Il ragazzo dai pantaloni rosa" rappresenta un'importante opportunità per riflettere su come il bullismo e il cyberbullismo possano impattare profondamente la salute mentale dei giovani. Lavorare insieme per identificare e affrontare questi segnali è fondamentale per genitori, educatori e professionisti. Abbiamo pubblicato un articolo su come riconoscere i sintomi di disagio nei ragazzi e agire in modo efficace. 💡 È il momento di informarsi e agire. Scopri come rilevare i segnali di allarme e proteggere i giovani nella tua vita. [link nel primo commento] 📈 Approfondimenti, consigli e soluzioni per chi lavora con i giovani e desidera offrire un ambiente di supporto e crescita.
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🔴 Il bullismo è un nemico silenzioso, ma le famiglie lo ignorano ancora troppo spesso Nonostante i continui casi di cronaca, il bullismo è ancora un fenomeno sottovalutato, soprattutto dentro le mura domestiche. Molti genitori non si accorgono che i segnali di sofferenza dei loro figli potrebbero essere legati a episodi di bullismo. Eppure, ogni comportamento “anomalo” – cambiamenti di umore, isolamento, difficoltà a parlare di scuola – potrebbe indicare che qualcosa non va. Ecco perché l’attenzione dei genitori è fondamentale: 👁️🗨️ osservare, ascoltare e agire sono le tre parole chiave per proteggere i propri figli. Non solo dalla vittimizzazione, ma anche dal rischio che diventino essi stessi bulli. I ragazzi devono imparare presto che il bullismo è sempre sbagliato, senza eccezioni, e che nessuno ha il diritto di sentirsi inferiore per le proprie caratteristiche fisiche, difficoltà scolastiche o emotive. Allo stesso tempo, è necessario educare alla gestione della rabbia e al rispetto dell'altro. 📌 Ecco alcuni consigli per i genitori: Aumentare l’autostima dei figli Incoraggiare le relazioni sane con i coetanei Intervenire subito se notano segnali di disagio, anche online. La famiglia è il primo e più potente alleato contro il bullismo. Non rimaniamo in silenzio. 👉 Come affronti questi segnali di disagio a casa tua? Condividi le tue esperienze nei commenti. #Bullismo #Cyberbullismo #GenitoriAttenti #SicurezzaOnline #EducazioneFamigliare #StopAlBullismo #Autostima #AscoltoAttivo #ProteggereIFigli #BenessereGiovanile #Consapevolezza
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🔴 𝐒𝐮 𝐆𝐏 𝐌𝐚𝐠𝐚𝐳𝐢𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒 Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano un problema sempre più emergente, una seria minaccia per il benessere psicologico di preadolescenti e adolescenti. Secondo recenti studi, una percentuale significativa di giovani è vittima di queste forme di violenza. Le conseguenze del bullismo e del cyberbullismo possono includere, problemi psicologici ed emotivi: ansia, depressione, bassa autostima, fobia scolastica, isolamento, autolesionismo, difficoltà sociali, ma non solo! Bullismo e cyberbullismo hanno importanti ripercussioni anche sul rendimento scolastico e in famiglia. È pertanto, fondamentale agire in modo tempestivo e deciso per prevenire e contrastare questi fenomeni. Cosa possono fare genitori, insegnanti e vittime? Di questo e molto altro ancora, ne parliamo, in questa intervista, con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana
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Bullismo e Cyberbullismo, un fenomeno sempre più in crescita. Quali conseguenze su preadolescenti e adolescenti. Intervista a Adelia Lucattini Di Marialuisa Roscino Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano un problema sempre più emergente, una seria minaccia per il benessere psicologico di preadolescenti e adolescenti. Secondo recenti studi, una percentuale significativa di giovani è vittima di queste forme di violenza. Le conseguenze del bullismo e del cyberbullismo possono includere, problemi psicologici ed emotivi: ansia, depressione, bassa autostima, fobia scolastica, isolamento, autolesionismo, difficoltà sociali, ma non solo! Bullismo e cyberbullismo hanno importanti ripercussioni anche sul rendimento scolastico e in famiglia. È pertanto, fondamentale agire in modo tempestivo e deciso per prevenire e contrastare questi fenomeni. Cosa possono fare genitori, insegnanti e vittime? Di questo e molto altro ancora, ne parliamo, in questa intervista, con Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana Su GP MAGAZINE - N. Novembre 2024 Rivista nazionale cartacea e digitale https://lnkd.in/dhiBsbQ8 Grazie al Direttore Alessandro Cerreoni
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Essere bambini in un campo profughi è una delle più grandi sfortune che un essere umano possa subire. È un'infanzia strappata, un futuro incerto e una vita segnata da sofferenze che nessun bambino dovrebbe mai provare. La vita nei campi profughi per i bambini è estremamente difficile e segnata da numerose sfide. Spesso i bambini vivono in tende o strutture provvisorie, esposti alle intemperie e con scarsa privacy. L'accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati è spesso limitato, aumentando il rischio di malattie. I movimenti sono spesso ristretti e le opportunità di gioco e socializzazione sono limitate. Anche l'accesso alle cure mediche può essere difficile, soprattutto per le malattie croniche. I bambini sono particolarmente vulnerabili allo sfruttamento, al lavoro minorile e agli abusi. La fuga dalla propria casa, la violenza subita, la separazione dalla famiglia e l'incertezza del futuro causano un profondo stress psicologico nei bambini. Molti bambini soffrono di disturbi post-traumatici da stress, ansia e depressione. #dirittiumani #infanziarubata
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👉 È un problema di gestione emotiva. Per la precisione alle spalle delle maschere c"è una inadeguata gestione di: - autostima e giudizio degli altri - imbarazzo - pudore e vergogna - soggezione tutte coltivate sull'humus della paura di non sopravvivere, di essere lasciati fuori dal gregge. 👉 I social network e la cultura neoliberista hanno fatto e continuano a far leva su queste emozioni per creare un senso di falsa sicurezza, di esaltazione solipstistica dell'individuo, che purtroppo crea giganti mascherati con i piedi d'argilla. 👉 In famiglia, nelle organizzazioni e più in generale nella società questa diseducazione porta, nel medio e lungo periodo al crollo dei sistemi. Questo è il paradosso delle maschere: fanno sentire forte ma dentro hai il cancro. 👉 Tutte le volte che i mascherati sono in maggioranza arriva una crisi (divorzio, fallimento, ribaltone politico) e poi una rivoluzione, piccola o grande che sia che tenta di riportare in omeostasi il sistema sociale dove si sono verificate. #emotionalintelligence #educazioneemotiva #emotionalpower grazie a tecnica della scuola per aver postato il pensiero di Pirandello
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Come viene raccontato dai media il disagio psichico? Abbiamo raccolto alcune rappresentazioni recenti, dal libro di Matteo Bussola alla serie tv "Gen V": le trovate tutte nella nostra ultima newsletter. Segnalateci altri esempi nei commenti!
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Chiunque abbia un minimo senso dell’osservazione e abbia il vantaggio di poter cambiare ambienti della sua presenza, é nella condizione migGliore per osservare un fenomeno che, ogni giorno che passa, diventa sempre più presente nella nostra società, ovvero il tempo che i giovani e meno giovani dedicano all’uso non proprio “ecologico” del telefonino. Non credo che si possa fare una differenza di paesi. Sono reduce da un viaggio in un paese lontano anche per cultura, ed ho potuto osservare che la situazione è anche peggiore della nostra. Ecco che allora invece di preoccuparsi è bene occuparsi. Questo post ed il conseguente articolo ci pone davanti una situazione che forse i più non percepiscono per la sua gravità.
Lettura interessante su un tema assai a cuore a chiunque abbia figli adolescenti e non solo… visto il proliferare di smartphone anche a tavola per “tenere buoni” anche i più piccoli. Ci sono l’individualismo e narcisismo imperanti, In un mondo in cui l’Io ha sopravanzato parecchio il Noi, tranne quando il Noi non è un tutti noi, ma una parte di noi contro qualcun altro, alzato più o meno ad arte ad ogni occasione. Ma il tema è abusato; trovo invece stimolante il “Sii te stesso a modo mio”, che rivolta la frittata verso noi genitori. E mi ricorda il monito del recente Velasco (non sono cambiati i ragazzi ma i loro genitori). #Digitale #Genitori #Figli
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L'accesso e l'uso dei social netwok va vietato agli under18. È una frase shock, me ne rendo conto. Ma è l'unica cosa che mi vien da dire dopo aver letto il titolo di un testo che metto subito in cima alla lista delle letture... E confesso, l'unica ricetta oggi applicabile per evitare il disastro. "La generazione ansiosa" di Jonathan Haidt è uno di quei testi che fotografa un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti e tutte noi: come un batterio che non si vede ma si sente, l'Occidente si sta facendo colonizzare da dentro da un parassita digitale. Ecco perché al pari del #GlobalWarming è necessario intervenire con determinazione e anche con scelte apparentemente impopolari per far cessare una deriva che rischia di far implodere una civiltà. Una delle sfide più decisive che dovremo affrontare nel XXI secolo sarà come la generazione Alpha si interfaccerà alla Rete. Un tema politico, sociale e culturale che non possiamo sottovalutare e che il governo credo debba porre fra le sue priorità. Ne parla il Corriere della Sera ---> https://lnkd.in/dthSWt2w #Digital #SocialMedia #SocialNetwork #Relazioni #Persone #Scolarizzazione #Società #Adolescenza #GenAlpha #GenZ
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L'uso consapevole della rete è una conquista, tanto per i giovani quanto per gli adulti.
"Il concetto di dipendenza, per qualsiasi aspetto della nostra vita, nasce quando si rompe un equilibrio. Quando ciò accade, il fenomeno in questione inizia a condizionare negativamente la nostra quotidianità." Uno studio condotto dall'Università di Cassino ha analizzato il rapporto che ragazzi e ragazze tra i 10 e i 14 anni hanno con i social media. I dati sono preoccupanti: circa il 33% degli alunni di prima media non riceve alcun controllo da parte dei genitori durante la navigazione online, e oltre il 10% ha ammesso di sviluppare una vera e propria dipendenza dai social. "Spesso, dietro questo abuso, si nasconde un disagio psicologico: i social diventano un rifugio, un luogo dove cercare sfogo e sollievo." Ieri, nel corso del TG2 Medicina33, il Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, David Lazzari, ha discusso proprio di questo tema. Ha parlato dell'importanza di un uso consapevole degli strumenti digitali da parte dei giovanissimi della Generazione Alpha e del ruolo fondamentale che i genitori dovrebbero svolgere come modello di riferimento per i propri figli. Sul tema rivedi l’intervento completo del presidente Cnop David Lazzari nel Tg2 Medicina33 👇
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Il tema della droga e dell’alcol rappresenta una delle sfide più complesse e drammatiche che molte famiglie affrontano oggi. L’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche non solo ha un impatto devastante sulla salute fisica e mentale degli individui, ma mina profondamente il tessuto familiare, generando dinamiche distruttive che possono perdurare per generazioni. In primo luogo, l’abuso di droghe e alcol può alterare il comportamento della persona dipendente, portando a una spirale di conflitti all’interno del nucleo familiare. Gli individui sotto l’effetto di queste sostanze possono manifestare comportamenti aggressivi, depressione, e una riduzione della capacità di mantenere relazioni affettive sane. Questi cambiamenti comportamentali spesso creano un clima di tensione e insicurezza, rendendo la comunicazione e la convivenza estremamente difficili. I figli, in particolare, possono essere gravemente influenzati, sviluppando problemi emotivi e comportamentali che potrebbero accompagnarli per tutta la vita. Narconon è un programma residenziale di riabilitazione da droga e alcol che esiste da più di 50 anni, con programmi e strutture in tutto il mondo. L'approccio unico del percorso che inizia con un'astinenza senza farmaci sostitutivi, un programma di disintossicazione completo e corsi di abilità di vita consente alla persona di riprendersi completamente. La durata del programma è personalizzata e non si basa su un periodo di tempo stabilito, piuttosto, l'individuo può lavorare sui problemi di fondo al proprio ritmo in un ambiente sicuro e protetto con sistemi di supporto integrati. La durata media del programma è di 5 mesi. Se ti è caro qualcuno vittima della dipendenza telefona ora al numero verde 800 170 997, ti assisteremo per salvarlo. https://lnkd.in/djjS3vaD
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