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Visto che non ci pensano LORO ci pensiamo NOI (anche se in ritardo) appassionati che dovremmo avere un rappresentante in CDM. Il 16 novembre 1929 a Modena Enzo Ferrari fonda la Scuderia Ferrari: all'inizio è una sorta di reparto tecnico-agonistico dell'Alfa Romeo, di cui poi diventa il reparto corse semiufficiale nel 1933. In quegli anni Ferrari si occupa non solo della gestione, ma anche della progettazione delle vetture da competizione, consolidando il prestigio della Scuderia fino al 1937, quando voene sciolta a favore di un nuovo reparto interno Alfa Romeo guidato dallo stesso Ferrari. Dopo aver lasciato Alfa Romeo, Enzo Ferrari fonda l’Auto Avio Costruzioni nel 1939, ma vincoli contrattuali gli impediscono di usare il suo nome. La prima vettura, la 815, viene prodotta nel 1940, ma l’attività è presto interrotta dalla seconda guerra mondiale. Nel 1943 l'azienda si trasferisce a Maranello, dove viene ricostruita dopo un bombardamento nel 1944. Terminata la guerra, e sciolti i vincoli contrattuali, Ferrari avvia finalmente la produzione di vetture con il proprio nome. Il 12 marzo 1947 nasce la 125 S (nella foto, guidata da Tazio Nuvolari - 📸 Getty Images) che debutta a Piacenza il 15 maggio. Due settimane dopo arriva già la prima vittoria, che segna l’inizio del mito Ferrari. I tedeschi ci avrebbero costruito un “cinema” attorno a questa storia insieme ad alcune dichiarazioni come quella di Ford. <<1938 Ford, ebbe occasione di osservare bene uno Spider 8C 2900 acquistato da un membro della Famiglia Rockefeller (per capire il livello dei clienti) . Aveva un grande rispetto per la progettazione e per la perizia della mano d’opera. >> Se oggi una 33 stradale si vende a 2 milioni un motivo c’è! Un modo diverso adesso… ma quando si pensa ad un un’Alfa Romeo anche se di segmento B, lo si deve fare con un certo RISPETTO se non si può ci si RINUNCIA perché i soldi non sono TUTTO! Sergio Marchionne lo capì forse tardi,ma lo capì… #alfaromeo #stellantis #ferrari #passion #carpassion #storia #F1

La nuova Ferrari 12 cilindri + una provocazione fin dal nome dedicatio ad un motore che ha fatto la storia della Casa di Maranello

Finalmente qualcosa di nuovo sotto il sole La Porsche ha registrato un brevetto. Detto così sembrerebbe la solita finta notizia per riempire le pagine meno lette di qualche rivista di motori patinata e con la pubblicità ogni due pagine. Ma stavolta c’è qualcosa di nuovo davvero, perché la Porsche non ha registrato un brevetto qualsiasi; la Porsche ha registrato il brevetto di un nuovo tipo di motore a scoppio. Un motore a 6 tempi. Per chi ha un minimo di dimestichezza con i motori a combustione le variabili sono sempre state due: due tempi e quattro tempi. Nelle automobili i 4 tempi sono lo standard e l’unica variabile negli anni è stato il rotativo Wankel. La Porsche ha brevettato un nuovo motore a scoppio, a 6 tempi. Ecco così fa notizia. Praticamente si tratta di un motore che, grazie alla forma dell’albero a gomiti e al fatto che un ingranaggio è parte dello stesso albero, sfrutta il percorso del pistone per effettuare due fasi di scoppio invece che una. L’ingranaggio si muove all’interno di un altro ingranaggio e consente appunto di avere due scoppi per ogni rivoluzione del pistone. Noi ci poniamo due domande, una contestualizzata al momento storico ed economico che stiamo vivendo, l’altra più focalizzata sui contenuti che ci contraddistinguono. La prima è quasi un paradosso.. ma a chi verrebbe in mente di brevettare un nuovo motore a scoppio quando la strada dei motori a combustione sembra, seppure in tempi non brevissimi, ormai segnata? Evidentemente Porsche non crede molto alla transizione così come viene ipotizzata oggi. La seconda domanda è più appassionante.. questo nuovo 6 tempi troverà spazio nel Motorsport? A questa seconda domanda preferisco rispondere con una considerazione; chi avrebbe mai pensato nel 1957 che un giorno un auto da corsa con quel motore Wankel così strano, senza pistoni che fanno su e giù , avrebbe vinto la 24ore di LeMans? A queste domande avremo risposta forse solo tra qualche anno. Nel frattempo magari questa nuova boccata d’aria farà maturare altre nuove idee.. chissà. Noi intanto mettiamo la foto della prima Porsche, perché ovunque si voglia arrivare, non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti. ✍️ Lorenzo Ronchi Bar Motorsport.

Curiosità sul Mondo Ferrari: Storia e Innovazione Quando si parla di eccellenza automobilistica, il nome Ferrari evoca immediatamente immagini di velocità, eleganza e innovazione. Fondata nel 1939 da Enzo Ferrari, la casa automobilistica ha non solo segnato la storia delle corse, ma ha anche plasmato il concetto stesso di automobile sportiva. Ecco alcune curiosità che vi faranno apprezzare ancora di più questo mito dell'automobilismo. 1. Le Origini di un Sogno La storia di Ferrari inizia come scuderia nel 1929, ma è nel 1947 che viene realizzata la prima auto a marchio Ferrari, la 125 S. Questo modello segna l’inizio di un’era dedicata alla corsa e all'innovazione, creando un legame indissolubile tra il marchio e il mondo delle competizioni. 2. Il Cavallino Rampante Il famoso simbolo del cavallino rampante è nato da un aereo da caccia della Prima Guerra Mondiale, utilizzato dal pilota Francesco Baracca. Dopo la sua morte, la madre di Baracca donò a Enzo Ferrari il permesso di utilizzare l’emblema, che da allora è diventato un simbolo di vittoria e potenza. 3. Innovazione Tecnologica Ferrari è sinonimo di innovazione. La casa automobilistica è stata pioniera nell’adozione di tecnologie avanzate, come l’utilizzo della fibra di carbonio e dei sistemi di recupero dell’energia. Modelli come la LaFerrari non solo rappresentano prestazioni eccezionali, ma sono anche esempi di sostenibilità e ingegneria all’avanguardia. 4. Dominio nelle Corse Ferrari ha un palmarès ineguagliabile nel mondo della Formula 1. Con oltre 15 campionati del mondo vinti, la scuderia è la più titolata nella storia del motorsport. Il team ha lanciato leggende come Michael Schumacher e Niki Lauda, il cui impatto sulla squadra e sul mondo delle corse è indimenticabile. 5. Una Community Globale Ferrari non è solo un marchio, ma una comunità globale di appassionati. Da eventi esclusivi come il Ferrari Cavalcade a club dedicati, i fan di tutto il mondo condividono la passione per queste vetture straordinarie, mantenendo viva la leggenda di Ferrari. Ferrari non è solo un produttore di auto; è un simbolo di passione, ingegneria e innovazione. Ogni vettura racconta una storia di successi e sfide, contribuendo a creare un’eredità che continua a ispirare generazioni. Che tu sia un appassionato di motori o semplicemente un amante del design, il mondo Ferrari offre sempre qualcosa di affascinante da scoprire. Resta collegato per scoprire tante novità sul mondo delle auto

Agli albori del nuovo millennio il settore delle compatte vive una vera e propria rinascita, dopo i fasti degli anni 80. Ogni produttore generalista cerca di cavalcare l’onda, non sempre dando vita a vetture memorabili. Negli ultimi anni si sta delineando una sfida di mercato tra la Volkswagen Golf IV (best seller assoluta, sulla breccia dal 1997) e l’ultima arrivata di Alfa Romeo, la 147 subito eletta “Auto dell’Anno”. È solo questione di tempo prima che lo scontro arrivi anche al top di gamma! Entrambi i marchi hanno a listino versioni pepate come la 2.0 TS per la 147 e la 1.8 GTI per la Golf, ma entrambe sono decisamente all’insegna dell’understatement. Per qualche genio del marketing, che non ringrazieremo mai abbastanza, è il momento di alzare l’asticella dei riferimenti prestazionali. Sia in Italia che in Germania si giunge così alla stessa decisione: ma se ci mettessimo un V6? Sarebbe curioso sapere se si siano almeno sentiti per telefono, perché la contemporaneità è sorprendente! Entrambe le case attingono al meglio della loro produzione e i risultati si vedono, la concorrenza subisce un duro colpo. A Wolfsburg si decide di prendere il 2.8 VR6, con la particolare V di 15°, per portarlo a 3.189 cc maggiorando corsa e alesaggio. Si opta poi per la trazione integrale 4Motion, vanto tecnologico della casa. All’esterno la si distingue solamente per i loghi R32 piazzati ad arte sulla carrozzeria, ma basta aprire il cofano per rendersi conto che non siamo certamente di fronte ad una 1.9 TDI... I cerchi da 18 pollici poi aiutano chi fosse duro di comprendonio, unitamente ai paraurti maggiorati e alle minigonne. L'articolo completo è su #YTR7 ➡ https://lnkd.in/dg4VdW-T #youngtimereretro #autoclassiche #autostoriche #classiccars #vintagecars #oldtimer #youngtimer #spares #spareparts #classicspares #vintagecarspares #AlfaRomeo #AlfaRomeoGTA #AlfaRomeo147 #AlfaRomeo147GTA #Volkswagen #VolkswagenGolf #VW #VWGolf #GolfGTI #GolfR32

AUTO NEWS Ferrari rivoluziona Maranello: tutto ciò che c’è da sapere sul futuro delle nuove supercar 30/06/2024 La Ferrari non è mai paga e, dopo i fatturati record del 2023, punta ad altri successi commerciali. In attesa di assistere ad un trionfo anche nella massima categoria del Motorsport, gli appassionati potranno ammirare i futuri modelli del Cavallino nati nel nuovo e-building. Alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, la casa modenese si è aperta ad una nuova frontiera. Nell’industria 2.0 dell’Automotive la Ferrari non avrebbe potuto non cavalcare la transizione elettrica. Continueranno ad essere prodotti veicoli con motori termici, oltre che ibridi, ma si punterà alla creazione di supercar alla spina in una struttura unica nel suo genere. Il prezzo sarà da capogiro! In tempi record è stato eretto un parallelepipedo alto ben 25 metri, in grado di estendersi su una superficie di 42.000 metri quadrati. E’ costato un investimento di ben 200 milioni di euro, e per la Ferrari, si tratterà dell’ingresso ufficiale nel concetto di fabbrica 4.0. Sarà tutto automatizzato, digitalizzato e pensato per un impatto ambientale positivo. Un approccio che verrà replicato da tutte le case produttrici che vorranno essere protagonista negli anni a venire. L’e-building si sviluppa su tre piani, un’area inferiore destinata ai sistemi generali, il montaggio mezzi e la logistica, oltre ad altri ambienti per l’assemblaggio di veicoli, motori ed elementi. Verranno realizzati i componenti del pacco batteria della Rossa. Il metodo produttivo della casa modenese sarà basato sulla flessibilità. Il benessere dei dipendente sarà centrale nella progettazione dello stabilimento. Vi sarà grande attenzione al comfort acustico e visivo con la contrapposizione di illuminazione naturale e artificiale, oltre ad apposite aree verdi e relax. L’e-building presenta oltre 3mila pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto. Tutto è pensato per l’ambiente. L’acqua usata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata per oltre il 60% e riutilizzata per altri scopi produttivi. Oltre all’apporto umano, le future supercar saranno costruite con robot collaborativi. Il comportamento dei robot dipenderà dalle esigenze dell’operatore per un aiuto nei processi e nei prodotti. La facciata della struttura presenta logiche di Design for Manufacturing and Assembly (DfMA), allo scopo di favorire l’assemblaggio in sito e le operazioni di manutenzione per ridurre gli impatti ambientali e far respirare i conti. L’investimento è stato importante, ma ora la Ferrari può guardare al futuro con positività, consapevoli che dalla nuova factory usciranno vetture futuristiche.

È possibile migliorare un'icona? Certo che sì! A patto che lo si faccia in maniera intelligente e... reversibile! Il mio articolo sulla Ferrari F40 Alte Prestazioni di #OfficineFioravanti per #TopGearItalia ✍🏻

Basta parlare di Porsche Cayenne. Nei corsi di marketing mostrano la Porsche Cayenne come sineddoche (una parte per il tutto) del nuovo mondo, dei nuovi paradigmi dei consumi: quattro porte e quattro posti anziché l’originale a due, SUV anziché la sportiva per antonomasia. Secondo i sondaggi, è l’auto preferita dalle donne quando un tempo era la macchina sportiva maschile per eccellenza. Bello sì, chi non sogna di possedere una Porsche: ma attenzione agli esempi “alti” e suggestivi. Nella quotidianità pochi guidano una Porsche Cayenne e, come per il pluricitato Steve Jobs, esempio lontano dal nostro “environment”, dal nostro milieu, il marketing ha bisogno piuttosto di “case study” ed esempi più abbordabili, più vicini alla nostra “taglia”, al nostro “piccolo” mondo. Da quelli imparo davvero, perché li sento vicini e replicabili, ci ispirano e guidano perché parlano del nostro vicino, di noi. #Marketing #CaseStudy #Consumi #BusinessDevelopment #EsempiReali

🧐 𝙇❜ 𝘼𝙎𝙎𝘼𝙇𝙀 ❞𝙎𝙏𝙀𝙍𝙕𝘼𝙉𝙏𝙀❞ Gli amici del Club Lancia Gamma Italia hanno approfondito una caratteristica poco nota e di altissimo livello di cui è portatore il retrotreno "Camuffo", utilizzato dalla 𝗚𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝟭𝟵𝟳𝟲 e quattro anni prima dalla Beta (poi Delta, Prisma, Thema, Kappa, 164, 156,147 etc..). Il complesso meccanico deve il nome al Direttore Tecnico di Lancia Spa, l'Ing. Sergio Camuffo (1927-2014) e rappresenta una originale applicazione dello schema McPherson sull'asse posteriore. Abbiamo affrontato l' argomento con l'autorevole Bruno Cena, ingegnere dell'autoveicolo che, con la solita disponibilità, ci ha raccontato. <𝑇𝑟𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑠𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑣𝑒𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜, 𝑙𝑎 "𝐿𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎-𝐶𝑎𝑚𝑢𝑓𝑓𝑜" 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑛𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑢𝑜𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖, 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑐𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑜𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑧𝑧𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜. 𝑃𝑒𝑟𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑚𝑝𝑖𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑎𝑑𝑎𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑎 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑒𝑙𝑎𝑠𝑡𝑜𝑐𝑖𝑛𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑖𝑛 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑑 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑐𝑐𝑜𝑙𝑒. 𝐿𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 "𝐶𝑎𝑚𝑢𝑓𝑓𝑜" ℎ𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑒𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐵𝑒𝑡𝑎 1972/𝐺𝑎𝑚𝑚𝑎 1976, 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙'𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝐽𝑒𝑒𝑝 𝑅𝑒𝑛𝑒𝑔𝑎𝑑𝑒, 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑟𝑎𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐴𝑙𝑓𝑎 𝑅𝑜𝑚𝑒𝑜 (𝑛.𝑑.𝑟. 𝑖𝑛 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑣𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑎 147). 𝐸𝑏𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑠𝑖, 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑣𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐'𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑟𝑧𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 (𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑑𝑜), 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑜, 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑜 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜, 𝑖𝑛 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑜𝑙𝑙𝑖𝑜, 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙'𝑒𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑐𝑐𝑜𝑙𝑒: 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖, 𝑖𝑛 𝐶𝑂𝑁𝑇𝑅𝑂𝐹𝐴𝑆𝐸 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑜𝑙𝑙𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑙'𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑟𝑣𝑎, 𝑒 𝑣𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝐼𝑁 𝐹𝐴𝑆𝐸 𝑎𝑙 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑙𝑎𝑡𝑒𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑢𝑜𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑙 𝑟𝑒𝑡𝑟𝑜𝑡𝑟𝑜𝑡𝑟𝑒𝑛𝑜> Ing. Bruno Cena - già Responsabile Sperimentazione e Sviluppo Veicoli Lancia (2wd e 4wd) #lanciaclubitalia 💚🤍💖 Lancia Club Italia

Ferrari, vivi il sogno fra il 18 e il 26 febbraio La Ferrari sta diventando sempre più inclusiva e aperta al suo popolo. Già perché prende corpo il progetto di invitare i fan all’evento più atteso: la presentazione della nuova F1. E dopo l’annuncio del progetto “Vivi il tuo sogno”, arrivano altri dettagli sullo show dell’anno. In primo luogo, la data è stata confermata: la presentazione ufficiale della nuova monoposto della Scuderia Ferrari HP per la stagione 2025 si terrà tra il 18 e il 26 febbraio 2025. Il secondo punto riguarda la modalità di partecipazione dei tifosi all’evento. Nel dettaglio bisogna acquistare un biglietto “Fan Ticket” (le parole sono importanti) per il museo Ferrari di Maranello (50 euro) o per quello Enzo Ferrari di Modena (50 euro) o un biglietto cumulativo per entrambi i musei (60 euro). Poi è necessario iscriversi al concorso compilando il modulo disponibile su viviilsogno.ferrari.com (inserendo il codice univoco e la data di acquisto presenti sul “Fan Ticket”) e incrociare le dita per il sorteggio finale. Per la casa di Maranello si tratta di una vera rivoluzione. Che fa parte del nuovo corso inaugurato dal Ceo Benedetto Vigna. È stato lui, infatti, a voler invitare tutti i dipendenti in pista per provare di persona le Ferrari. Gente che per anni aveva lavorato sulla catena di montaggio ma non era ma salito su una Rossa. Stesso discorso per i tifosi che sostengono la Scuderia come una fede, ma che fino ad ora non avevano mai potuto partecipare alla presentazione della nuova F1. Oltre al legame personale con i dipendenti e i fan, c’è una strategia più ampia che Vigna ha spesso menzionato, la strategia “della cipolla”. Al centro di tutto ci sono le persone. Lo strato più esterno è il prodotto, l’obiettivo che il team deve raggiungere e il modo in cui lo fa. È solo attraverso la motivazione delle persone che si possono raggiungere gli obiettivi, un concetto valido sia nel business che nello sport. Non è un caso che, quando Vigna è arrivato alla Ferrari, abbia iniziato a interagire con tutti i dipendenti. Molti di loro non avevano mai avuto l’opportunità di parlare direttamente con il CEO. Da qui è iniziato il processo di inclusione dell’azienda di Maranello, passando da una struttura gerarchica con nove livelli di dipendenti (enorme) a meno della metà. Considerando la provenienza di Vigna dalla Silicon Valley e la sua esperienza con strutture più piatte tipiche delle startup o del settore tecnologico, probabilmente non poteva essere altrimenti. Ora però questo processo di apertura del marchio più esclusivo del pianeta si sta estendendo anche ai tifosi. Ma è solo l’inizio. La rivoluzione della Ferrari è appena cominciata. continua su FORMULAPASSION