🔬Neurogenesi post-#ictus: il ruolo chiave degli astrociti nella rigenerazione #cerebrale L'articolo esplora il ruolo cruciale degli astrociti nella #neurogenesi dopo un ictus, rivelando come queste #cellule supportino la rigenerazione del #tessutocerebrale danneggiato. 🧬Questa ricerca apre nuove prospettive per lo sviluppo di #terapie innovative che stimolino la neurogenesi e migliorino il recupero dei pazienti colpiti da ictus, puntando a una #riabilitazione più efficace e mirata. ⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
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La stimolazione magnetica cerebrale può rallentare la degenerazione neuronale nella #SLA: il nuovo studio di Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e Fondazione IRCSS Istituto Auxologico Italiano. Le cause della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) sono ancora sconosciute, ma recenti studi hanno dimostrato come l’ipereccitabilità dei #neuroni possa essere alla base del processo degenerativo muscolare della malattia. La nuova ricerca, pubblicata su Lancet Regional Health Europe, apre a prospettive inesplorate. Perché dimostra come i #CampiMagnetici possano essere usati efficacemente per modulare l’eccitabilità delle cellule nervose. Una tecnica non invasiva che, a 24 mesi dal trattamento, consente a oltre il 70% dei pazienti di sopravvivere senza ricorrere alla ventilazione meccanica. Una concreta possibilità che questo trattamento possa rallentare l'evoluzione della malattia, e quindi una speranza per le persone affette da SLA e le loro famiglie, che incoraggia a proseguire nello studio delle #PatologieNeurodegenerative e di tutte quelle ancora poco conosciute. Approfondisci qui: https://lnkd.in/df4wDZKH Guarda il video e ascolta le parole di Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell'Unità di #Neurologia del Policlinico che ha guidato lo studio insieme al direttore di Neuroscienze dell’Istituto Auxologico Italiano ▶️
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Ricerca: “il cervello del cuore”, le cellule cardiache possono autoripararsi con le neurotrofine Le nuove scoperte rivelano che il cuore possiede un proprio nucleo di neuroni, aprendo nuove prospettive terapeutiche. Recenti scoperte scientifiche rivelano che il cuore possiede un nucleo di neuroni con funzionalità sorprendenti, formando un vero e proprio “cervello del cuore”. Questa scoperta, situata tra l’aorta e l’arteria polmonare, mostra come il cuore (https://lnkd.in/ejtwUpZs con il cervello “primario” e gli altri “cervelli” del corpo. Le ricerche si concentrano sul BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), una neurotrofina isolata a Monaco di Baviera nel 1982, nota per le sue funzioni vitali, tra cui la sopravvivenza neuronale e la plasticità sinaptica. Queste nuove conoscenze potrebbero rivoluzionare il trattamento delle malattie cardiache e neurodegenerative. Un “cervello” nel cuore: la scoperta dei neuroni cardiaci Studi scientifici recenti hanno scoperto che il cuore contiene tra 50.000 e 70.000 neuroni. LEGGI LA NOTIZIA COMPLETA https://lnkd.in/ekz-BQjV #cervello #cuore #medicina #richerche #scienza
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🧠 Il laboratorio NICO di #Neurofisiologia delle #MalattieNeurodegenerative studia i segnali elettrici delle cellule nervose coinvolte nei meccanismi responsabili di alcune #patologieneurologiche come le #atassie spino-cerebellari e #patologiepsichiatriche, come la #depressione. 🔬Una linea di ricerca - che il gruppo del prof. Filippo Tempia svolge in collaborazione con la University of Texas Medical Branch - studia un modello animale con un'alterazione genetica che lo rende resistente ad ansia e depressione. 🔎L’obiettivo è identificare i centri nervosi su cui agisce l'alterazione genetica e provare nuovi farmaci che ne imitino l'azione, aprendo così la strada a una nuova generazione di #antidepressivi. 💪con il tuo 5x1000 al NICO dai più forza alla ricerca innovativa per curare l'ansia e la depressione. ✒️Firma nel riquadro Finanziamento della ricerca scientifica e dell'Università e indica il Codice Fiscale 97564560015 𝑵𝑰𝑪𝑶, 𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒇𝒊𝒓𝒎𝒂 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂. 𝑳𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂 𝒍𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂. 📷La dr.ssa Francesca Montarolo con la PhD student Anita Maria Rominto del gruppo di Neurofisiologia delle malattie neurodegenerative #5x1000 #5xmille #5xmilleallaricerca #sostienilaricerca #neurofisiologia #atassia #ansia #neuroscienze #ricercadibase
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Con queste nuove scoperte, la ricerca scientifica si avvicina sempre più a comprendere i complessi meccanismi con cui il cervello monitora e risponde agli stati fisiologici, aprendo la strada a potenziali nuove terapie e interventi per migliorare la salute e il benessere umano.
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SEGNALI DAL CERVELLO Riavvolgere il filo del groviglio della malattia Con Jordi Manuello - Università degli Studi di Torino , vincitore Premio per la comunicazione in Neuroscienze Aldo Fasolo 2023 in dialogo con Federico Luzzati - Università degli Studi di Torino, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi. A dieci anni dalla sua scomparsa, questa conferenza è dedicata ad Aldo Fasolo, indimenticabile maestro e punto di riferimento anche per l’associazione Associazione CentroScienza Onlus, che ha sempre sostenuto. L'incontro è un tributo alla sua eredità, umana e scientifica, che continua a vivere nell'impegno e nella passione di chi ha avuto l'onore di seguirlo. Uno degli obiettivi principali della ricerca medica è identificare segnali che aiutino a rendere più veloce e precisa la diagnosi delle malattie. Questi cosiddetti “biomarcatori” sono tanto più importanti quanto più riescono a essere specifici e precoci. Nel caso del cervello, però, è un compito assai difficile, poiché patologie anche molto diverse tra loro tendono a lasciare segni molto simili. Una soluzione potrebbe derivare dalla ricerca di quel primo frammento di cervello in cui l’alterazione si manifesta. Nel caso particolare della schizofrenia, siamo riusciti a individuare segni di degenerazione in individui ancora privi di sintomi ma a rischio di sviluppare la patologia, il che apre interessanti prospettive per la ricerca futura. Vi aspettiamo giovedì 28, alle 17:45, presso l' Accademia delle scienze di Torino! #CentroScienza #GiovedìScienza #GS39 #divulgazionescientifica #eventitorino
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Il nucleolo potrebbe nascondere il segreto della longevità. Un nuovo studio rivela che la sua dimensione regola l’invecchiamento cellulare: se rimane piccolo, la vita si allunga. Un “cronometro della mortalità” segna il destino delle cellule, ora gli scienziati cercheranno il modo di rallentarlo. #longevità #invecchiamento #biologia #nucleolo #scienza
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Un nuovo sguardo alla comunicazione cellulare: le sonde chimiche Le cellule eucariotiche possiedono una straordinaria capacità di coordinare processi complessi grazie ai contatti tra membrane (MCSs), punti di interazione tra organelli cellulari che facilitano lo scambio di molecole e segnali. Comprendere la dinamica di questi contatti è cruciale per svelare i meccanismi alla base di malattie come il cancro e le neurodegenerazioni. Tuttavia, i limiti delle tecniche attuali hanno reso difficile ottenere un quadro completo. In questo contesto, un team di ricercatori ha sviluppato una nuova generazione di sonde chimogenetiche per osservare e misurare in simultanea la morfologia e la funzionalità degli MCSs. #Cellule, #RicercaScientifica, #BiologiaCellulare, #Innovazione, #Neurodegenerazione, #TecnologiaMedica, #ImagingCellulare, #Alzheimer, #Chimogenetica, #ScienzaeTecnologia, #Microscopia, #Biochimica, #MalattieNeurodegenerative, #RicercaBiomedica, #CalcioCellulare
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🧠 Nuove prospettive sulla diagnosi dell'Autismo 🧠 ✅ Un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori, tra cui Gustavo K. Rohde dell'Università della Virginia, ha sviluppato un nuovo approccio che potrebbe rivoluzionare la diagnosi dell'autismo. Questo metodo utilizza l'intelligenza artificiale per identificare marcatori genetici legati all'autismo attraverso l'analisi di immagini cerebrali, raggiungendo una precisione dell'89-95%. ✅ La tecnica, denominata "morfometria basata sul trasporto", permette di visualizzare come specifiche variazioni genetiche influenzino la struttura del cervello, superando le sfide che finora hanno ostacolato la comprensione del legame tra geni, cervello e comportamento. ✅ Questa innovazione rappresenta un passo significativo verso una diagnosi più precisa e tempestiva, con potenziali implicazioni per il trattamento precoce dell'autismo. La strada è ancora lunga, ma i progressi fatti finora offrono nuove chiavi per comprendere meglio le basi biologiche di questo disturbo. 🌐 Lo studio è stato pubblicato sull'importante rivista scientifica ScienceAdvanced. https://lnkd.in/g8PYU6Zq
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Oggi, in occasione del World Brain Day, ci uniamo alla sensibilizzazione sull'importanza di affrontare le malattie cerebrali. In Fora ci impegniamo per lo sviluppo di soluzioni a rivoluzionarie nel panorama delle neuroscienze. Come gli Ultrasuoni Focalizzati (FUS) e le Suite Interventistiche, la tecnologia FUS offre opzioni di trattamento mini invasive con elevata precisione, riducendo al minimo rischi e tempi di recupero, mentre le suite Interventistiche forniscono agli operatori sanitari strumenti all'avanguardia per eseguire procedure complesse in modo efficiente e sicuro. Insieme, possiamo fare passi avanti verso un futuro più sano. #Foraspa #Worldbrainday #Neurologia #Neurochirurgia
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𝐍𝐔𝐎𝐕𝐄 𝐅𝐑𝐎𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐂𝐎𝐌𝐁𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 𝐋’𝐄𝐏𝐈𝐋𝐄𝐒𝐒𝐈𝐀: 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐈𝐆𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐀𝐑𝐓𝐈𝐅𝐈𝐂𝐈𝐀𝐋𝐄 𝐄 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈𝐍𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐂𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄! Durante l’ultimo congresso di Fondazione Epilessia LICE, a cui eravamo presenti anche noi, sono state discusse le ultime innovazioni scientifiche nel campo dell’epilessia. Ecco cosa è emerso: 1. 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐄𝐄𝐆: si sta valutando come l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare l’analisi e l’interpretazione degli elettroencefalogrammi (EEG). Questa tecnologia promette di migliorare notevolmente la diagnosi e la gestione delle crisi epilettiche, specialmente in contesti dove mancano specialisti esperti. 2. 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞: stiamo facendo grandi passi avanti nella medicina di precisione per l’epilessia. Questo approccio ci permette di personalizzare i trattamenti in base alle caratteristiche specifiche di ogni paziente, utilizzando farmaci innovativi, tecniche chirurgiche avanzate e terapie geniche mirate. L’obiettivo è offrire cure sempre più efficaci e su misura. 3. 𝐒𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐄𝐩𝐢𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐨𝐠𝐞𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞: un’importante ricerca italiana, presentata durante il congresso, ha rivelato nuovi dati sulla prevalenza delle mutazioni genetiche nelle encefalopatie epilettiche e dello sviluppo. Questi risultati ci aiuteranno a sviluppare trattamenti più mirati e personalizzati. La ricerca per le persone con epilessia va avanti ed è sempre più promettente! Qui potete leggere altre informazioni sul congresso: https://lnkd.in/ejzbAAXV
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