Franco Battiato e il Branding. Attenzione! Questo post potrebbe urtare tutte le vostre credenze sul marketing. Stamattina, in coda in tangenziale per raggiungere un cliente a Milano, passano 'E ti vengo a cercare' di Franco Battiato. Capolavoro assoluto e inarrivabile. Avevo tutto il tempo per seguire la bellezza delle parole scritte dal grande maestro. Un principio di lacrima iniziava a farsi spazio nel mio dotto lacrimale. Ma questo piccolo istante di Nirvana è stato subito interrotto da un pensiero. Abbastanza becero. Franco Battiato aveva capito più di ogni altro il senso del branding. Un link assurdo generato dal ripasso mentale delle slide che ho presentato al cliente proprio questa mattina. Sentite qui: " E ti vengo a cercare Con la scusa di doverti parlare Perché mi piace ciò che pensi e che dici Perché in te vedo le mie radici " In te vedo le mie radici. Quello che qualsiasi progetto di branding dovrebbe ricercare e approfondire. I principi massimi che esprimono il perché abbiamo scelto di fare quello che facciamo. E le persone scelgono di ascoltare quello che abbiamo da dire perché si rispecchiano nelle nostre parole e nel nostro modo di pensare. Questi principi sembrano così unici e intimi per ciascuno di noi, ma se proviamo a riflettere, chiedere, confrontarci con il nostro pubblico di riferimento, troveremo senz'altro un punto di connessione. Un'area di comune accordo. Un luogo dove tutti parlano la stessa lingua e si capiscono, si intendono. Se le aziende provassero a fare meno marketing e comunicazione scopiazzando dai competitor e decidessero invece di approfondire le proprie radici, di ascoltare più Battiato, questo sarebbe senza ombra di dubbio un mondo migliore. Sono qui pronto a rispondere ai vostri insulti (si fa per dire) ma un commento me lo aspetto da Riccardo Urso e Flavia Rubino.
è un modo originale di raccontare il Brand fit, cioè la corrispondenza tra visione, missione e valori e le persone destinatarie che ci si riconoscono. si può usare in qualche training di brand marketing e vedere se i trainee raccolgono lo spunto o fanno facce strane. Il prossimo post sarà su "la cura", cioè come i brand dovrebbero far sentire le persone durante la loro customer experience? che dici ti torna? ;)
È vero: quella strofa parla di connessioni profonde, conversazioni, legge d’attrazione, ritorni, convergenze di valori… tutti concetti alla base del sano brand marketing. Ho apprezzato anche il fatto che tu non abbia chiamato Battiato «Maestro», come fanno in tanti, ignorando che Battiato odiasse venire definito in quel modo. Bel post, Nicola.
Consulente Google Ads | Freelance e formatore | Gestisco oltre 100k di budget adv al mese per Ecommerce e Lead Generation con 1 solo obiettivo: il ritorno dell'investimento | Esperto in Strategie di Digital Marketing
4 mesiQui mi tocchi nel profondo: Battiato è uno dei miei artisti preferiti, è quasi sacro per me. Ti perdono questo accostamento tra il sublime di Battiato e il marketing solo perché dietro c'è un pensiero sano. Ci sono dei valori. Il fatto che le aziende devono riscoprire le proprie radici è davvero la chiave. Poi sposo in pieno quando scrivi: "se le aziende decidessero di ascoltare più Battiato, questo sarebbe senza ombra di dubbio un mondo migliore."