La recente legge di bilancio ha comportato la cancellazione di 25 milioni di euro precedentemente stanziati per il Fondo, con l’obiettivo di contrastare i disturbi alimentari. L’attuale panorama presenta 126 strutture in Italia, evidenziando notevoli differenze regionali. Nel 2023, i casi di disturbi alimentari sono saliti a oltre 3.000.000. Il 31 ottobre, probabilmente gli ambulatori chiuderanno, sollevando preoccupazioni per l’accesso alle cure. Il Fondo aveva assunto 780 professionisti per implementare e attivare nuovi servizi. #salutementale #fondodisturbialimentari #aggiornamentobilancio #psicologia #psicologiapositiva #notizie #governo #dca #breakingnews #disturbialimentari
Post di No Pasa Nada
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DIRITTO ALLA SALUTE La legge di Bilancio appena approvata cancella i 25 milioni di euro che, nel biennio 2023-24, erano stati stanziati per il supporto alla cura dei disturbi alimentari. A fronte di un aumento drammatico dei casi durante e dopo la pandemia da Covid-19 e dell’abbassamento dell’età di esordio dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, i fondi vengono tagliati lasciando pazienti e famiglie senza assistenza. L’ennesimo colpo al sistema sanitario nazionale, in cui le liste d’attesa si sono allungate con tempistiche spesso non sostenibili per chi soffre di D-NA, con l’aggravante dell’assenza, in molte regioni, di strutture ad hoc, all’apertura delle quali era stata destinata una parte dei fondi. #nutrimente #salutementale #disturbialimentari #sanità
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I disturbi del comportamento alimentare sono la seconda causa di morte tra i giovani, ma accedere alle cure diventa sempre più difficile. L'ultima legge di bilancio non ha rinnovato il Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari istituito nel 2021, che stanziava 25 milioni di euro per il biennio 2022-2023, da spendere entro il 31 ottobre del 2024. I fondi erano destinati a mettere in piedi piani di finanziamento su tutto il territorio nazionale (sia a livello regionale che provinciale) per il miglioramento dei servizi di assistenza. Ciò ha reso possibile l'assunzione di 780 professioniste/i qualificati, e di costruire il livello base dell’assistenza in tutta Italia. La distribuzione disomogenea delle strutture sul territorio dimostra però che la rete di assistenza è ancora oggi insufficiente per far fronte all'impennata di richieste e la cancellazione del Fondo rischia di far diminuire o stroncare sul nascere i punti di riferimento essenziali per i pazienti e i loro caregivers. _____________________ 🔗 Il Centro Mind To Move a Torino: https://lnkd.in/dvNk8RXW
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Nonostante i casi siano quasi triplicati negli ultimi quattro anni, dalla legge di bilancio appena approvata è sparito il fondo per il contrasto ai disturbi alimentari. Venticinque milioni di euro previsti per il biennio 2023-2025, che sarebbero dovuti servire per aumentare il numero di strutture destinate a offrire supporto a chi soffre di anoressia e bulimia. Una misura comunque non sufficiente, visto che pur con i centri creati il problema non era diminuito, anzi. «Il fondo doveva essere un modo per arginare l’emergenza in atto, in attesa che fosse attuata la legge di bilancio 2022 – art. 1, commi 687-689 – che stabilisce un’area specifica per i disturbi alimentari nei Livelli essenziali di assistenza (Lea)» spiega Maruska Albertazzi, attivista del Movimento Lilla. Il fondo intanto ha consentito l’assunzione di 780 professionisti che potrebbero non vedersi rinnovare il contratto. Alcuni ambulatori e strutture potrebbero addirittura chiudere. Già dobbiamo fare i conti con una carenza di centri sul territorio, con enormi differenze fra il Nord e il Sud del Paese: «Delle 91 strutture riconosciute dall’Istituto superiore di sanità (erano 126 ma alcune non rispettavano i requisiti) la maggior parte si trova al Nord, concentrata fra Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre al Sud queste si contano sulle dita di una mano» continua Albertazzi. È facile immaginare le conseguenze della riduzione delle strutture, già largamente insufficienti a fronteggiare l’aumento esponenziale della patologia: nel 2019 i casi registrati dalle Asl erano 680.569, nel 2023 sono arrivati a 1.680.456. Sono aumentati anche i decessi: dai 2.178 di cinque anni fa ai 3.780 dello scorso anno, complice anche la pandemia. Appare quindi paradossale la decisione di non proseguire con i finanziamenti, proprio in virtù di questa impennata dei numeri ma, a voler essere onesti, appare ancora più paradossale il fatto che per problematiche di questo tipo non sia garantita un’assistenza sufficiente da parte del Servizio sanitario nazionale. Anche se il fondo venisse in qualche modo ripristinato, resterebbero gli attuali e gravi problemi di copertura geografica. Il che riporta appunto al più ampio tema dei servizi di base, che non si risolve sicuramente con queste cifre. E non è accettabile. di Annalisa Grandi #salute #disturbialimentari
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Pianifico la tua protezione da imprevisti economicamente insostenibili♦︎ Assicurazioni per: ♦︎ Professionisti ♦︎ Aziende | Assistenza e orientamento su Coperture Assicurative | Assicurazioni persona fisica o giuridica
𝟯𝟴 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝟯𝟯 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗮 queste le cifre per il problema della non-autosufficienza, un problema che colpisce a qualsiasi età sia a causa di malattia che per un incidente. Parimenti ad altri stati europei l'IVASS propone una copertura obbligatoria per tutti, perché a queste persone da un lato lo stato riesce ad erogare solo 500€ al mese, dall'altro le famiglie dei non-autosufficienti con quei soli 500€ non riescono a sostenere le spese di assistenza per i loro cari e si indebitano. Se poi capita da giovani, per quella famiglia è finita. Quindi, è meglio l'obbligo di assicurarsi sulla non-autosufficienza in modo da essere tutti coperti, oppure è meglio assicurarsi solo volontariamente? #assicurazioniLTC #nonautosufficienza #famiglia
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Il 19° Rapporto CREA evidenzia una situazione critica per il Sistema sanitario italiano: rispetto ai partner europei, 𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚', con una spesa pubblica inferiore del 32% rispetto alla media UE. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐭 𝐬𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚, che nel 2022 ha superato i 40 miliardi di euro, con un impatto significativo sulle famiglie italiane. Il 76 % delle famiglie sostiene spese per servizi sanitari, con maggiore incidenza tra le famiglie più abbienti, mentre le fasce economicamente più fragili faticano a sostenere queste spese. Il divario si traduce in 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐮𝐠𝐮𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞 e nel 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 per le famiglie più vulnerabili. In questo contesto, il settore assicurativo può contribuire ad attenuare l’impatto, offrendo soluzioni che mitighino il carico finanziario delle famiglie e garantiscano l'accesso alle cure, soprattutto nei casi più onerosi di alta diagnostica, ricoveri ed interventi chirurgici. 𝐀 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐨' 𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐞. https://lnkd.in/e3PBEkwT
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⚠️ Aumento dei premi delle casse malati 2025: un peso sempre più insostenibile ⚠️ L’annuncio dei nuovi premi delle casse malati per il 2025 ha colpito duramente le famiglie ticinesi: un nuovo aumento significativo che rischia di mettere a dura prova i bilanci familiari.📊 Negli ultimi anni, i costi della sanità continuano a salire, e con essi anche i premi assicurativi. Ma fino a quando potrà reggere questo sistema? È evidente che molte famiglie stanno già affrontando difficoltà nel coprire le spese dell’assicurazione di base. 😔 🚨 È il momento di affrontare questo problema con soluzioni concrete: come possiamo frenare questa spirale di aumenti? Serve una riflessione profonda sul contenimento dei costi sanitari. ✅ Tuttavia, esistono soluzioni per ottimizzare i costi assicurativi. Con una consulenza mirata, è possibile trovare alternative e strategie per contenere l’impatto di questi aumenti, scegliendo la copertura assicurativa più adatta alle vostre esigenze. 👥 Se volete scoprire come ridurre i costi o trovare l’assicurazione giusta per voi, sono a disposizione per offrirvi una consulenza personalizzata. Insieme possiamo affrontare questa sfida e trovare la soluzione migliore!!! 📩 Non esitate a contattarmi per maggiori informazioni! #AumentoPremi2025
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URGE rivedere il "#Piano di abbattimento delle liste d'attesa"🚨 Il #Governo e la #politica devono lavorare di concerto con realtà associative come la nostra, che rappresentano gli interessi degli imprenditori sanitari e tutelano la #salute della collettività, per costruire una soluzione sostenibile. Come AISI - Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti siamo stati tra i primi, una volta appreso, attraverso il MEF, che mancano di fatto le coperture finanziare necessarie per attuare il #Piano, per cui or urge una sua revisione per trovare un equilibrio per risolvere i deficit che ci attanagliano.. LEGGI LA RASSEGNA STAMPA SUL TEMA 👉🏻 https://lnkd.in/dUhUUpjj #Sanità #ListeDiAttesa #Collaborazione #AISI #SalutePubblica #PoliticaSanitaria #Farmacie #ssn #sanitàprivata
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⚠️ Aumento dei premi delle casse malati 2025: un peso sempre più insostenibile ⚠️ L’annuncio dei nuovi premi delle casse malati per il 2025 ha colpito duramente le famiglie ticinesi: un nuovo aumento significativo che rischia di mettere a dura prova i bilanci familiari.📊 Negli ultimi anni, i costi della sanità continuano a salire, e con essi anche i premi assicurativi. Ma fino a quando potrà reggere questo sistema? È evidente che molte famiglie stanno già affrontando difficoltà nel coprire le spese dell’assicurazione di base. 😔 🚨 È il momento di affrontare questo problema con soluzioni concrete: come possiamo frenare questa spirale di aumenti? Serve una riflessione profonda sul contenimento dei costi sanitari. ✅ Tuttavia, esistono soluzioni per ottimizzare i costi assicurativi. Con una consulenza mirata, è possibile trovare alternative e strategie per contenere l’impatto di questi aumenti, scegliendo la copertura assicurativa più adatta alle vostre esigenze. 👥 Se volete scoprire come ridurre i costi o trovare l’assicurazione giusta per voi, sono a disposizione per offrirvi una consulenza personalizzata. Insieme possiamo affrontare questa sfida e trovare la soluzione migliore!!! 📩 Non esitate a contattarmi per maggiori informazioni! #AumentoPremi2025
Casse malati, la stangata è servita (soprattutto in Ticino) - RSI
rsi.ch
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🔛 🌏 Consulenza mirata ⭕️ Strategia ✅ Copertura assicurativa più adatta alle vostre esigenze ⬆️🟢🔜
⚠️ Aumento dei premi delle casse malati 2025: un peso sempre più insostenibile ⚠️ L’annuncio dei nuovi premi delle casse malati per il 2025 ha colpito duramente le famiglie ticinesi: un nuovo aumento significativo che rischia di mettere a dura prova i bilanci familiari.📊 Negli ultimi anni, i costi della sanità continuano a salire, e con essi anche i premi assicurativi. Ma fino a quando potrà reggere questo sistema? È evidente che molte famiglie stanno già affrontando difficoltà nel coprire le spese dell’assicurazione di base. 😔 🚨 È il momento di affrontare questo problema con soluzioni concrete: come possiamo frenare questa spirale di aumenti? Serve una riflessione profonda sul contenimento dei costi sanitari. ✅ Tuttavia, esistono soluzioni per ottimizzare i costi assicurativi. Con una consulenza mirata, è possibile trovare alternative e strategie per contenere l’impatto di questi aumenti, scegliendo la copertura assicurativa più adatta alle vostre esigenze. 👥 Se volete scoprire come ridurre i costi o trovare l’assicurazione giusta per voi, sono a disposizione per offrirvi una consulenza personalizzata. Insieme possiamo affrontare questa sfida e trovare la soluzione migliore!!! 📩 Non esitate a contattarmi per maggiori informazioni! #AumentoPremi2025
Casse malati, la stangata è servita (soprattutto in Ticino) - RSI
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#Salute #Sì! #SiPuòFare Il 19° Rapporto CREA evidenzia una situazione critica per il Sistema sanitario italiano: rispetto ai partner europei, 𝐥'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚', con una spesa pubblica inferiore del 32% rispetto alla media UE. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐭 𝐬𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚, che nel 2022 ha superato i 40 miliardi di euro, con un impatto significativo sulle famiglie italiane. Il 76 % delle famiglie sostiene spese per servizi sanitari, con maggiore incidenza tra le famiglie più abbienti, mentre le fasce economicamente più fragili faticano a sostenere queste spese. Il divario si traduce in 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐮𝐠𝐮𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞 e nel 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 per le famiglie più vulnerabili. In questo contesto, il settore assicurativo può contribuire ad attenuare l’impatto, offrendo soluzioni che mitighino il carico finanziario delle famiglie e garantiscano l'accesso alle cure, soprattutto nei casi più onerosi di alta diagnostica, ricoveri ed interventi chirurgici. 𝐀 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐨' 𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐞. https://lnkd.in/e3PBEkwT
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