🗞️ La Giornata Parlamentare di martedì 28 gennaio ➡️ Le forze politiche celebrano il Giorno della Memoria ➡️ Da Riad Giorgia Meloni rilancia il partenariato con l’Arabia Saudita ➡️ M5S e Iv aprono a lodo Franceschini. La Schlein, però, punta sui temi 🔵 L’Assemblea della Camera torna a riunirsi oggi per esaminare il decreto legge per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell'Ucraina. Si concentrerà poi sulle mozioni sul conflitto in corso a Gaza, quelle sulle politiche industriali e le mozioni per il rilancio della competitività europea in relazione al Rapporto Draghi. Discuterà infine la proposta di legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi giochi della gioventù e la proposta di legge sulla cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo. 🔴 L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani per l’esame di diverse mozioni. 👉 https://lnkd.in/dXw7YfVR ✍️ A cura di Nomos Centro Studi Parlamentari
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Sul PIL della Difesa dove il Baget ha una copertura non sufficiente sia Strade Sicure ma anche sulla riserva ausiliaria che chiede un maggior aumento per mantenere si quello Addestrativa, ricompone come prima sul lato professionale. Certamente senza considerare missioni internazionali in cui potrebbe aver ulteriormente spese che magari non è sufficiente con Baget stabilito,secondo ciò che da essendosi anche alleati il baget sarebbe calcolato diversamente o magari parità di poter dare maggior miglioramento si nelle tecnologie avanzate ma anche calcolando lato logistico per chi entra nel ruoli specifici tra ufficiali ed marescialli. Questo non comporta differenza ma di avere per ciascuno un numero sufficiente che hanno una copertura del calcolo da baget. Se dovessimo pensare per quanto riguarda la NATO allora sono due conflitti diversi dove da un'altra possibilità al personale militare una copertura di quel si potrebbe dire sulla Difesa comune. Ruolo di Strade Sicure fu una aggiunta di professionisti in cui ha fatto sì essere ed di garantire maggior sicurezza il ruolo del funzionamento. Però ciò che è stato in ogni caso questione di loro è vero ruolo Addestrativa. Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni da un considerazione da valutare non tanto per quanto riguarda la situazione attuale ma per il futuro verso la strada della Difesa Europea. Ministero della Difesa Guido Crosetto Isabella Rauti Palazzo Chigi Stato Maggiore della Difesa - Forze Armate Esercito Italiano - Italian Army
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Nella Lega c’è chi pensa che servano rigore di bilancio e riduzione del deficit (il vice-segretario Giorgetti) e chi odia il rigore di bilancio e punta al deficit senza limiti (il segretario Salvini, il responsabile economico Bagnai, o Claudio Borghi). Nel Pd c’è chi pensa che occorra mandare le armi all’Ucraina (Guerini, ecc ) e chi pensa che occorra smettere di mandare armi all’Ucraina (Tarquinio); così come c’è chi vuole abolire il Jobs Act, e chi difende il Jobs Act. Questo sono diventati i partiti politici: formazioni che non voti più per l’idea di società che portano avanti (semplicemente perché al loro interno trovi le più disparate e diverse visioni di paese), ma per la simpatia del leader. La politica come un gigantesco televoto di un reality show.
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Regia Unica Non c'è differenza nelle azioni dei governi perchè gli obiettivi sono definiti alla base ed hanno radici profonde https://lnkd.in/duM6YFXc https://lnkd.in/djHaiF-8
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Meloni rilancia il Colaf (Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione Europea). Ieri a palazzo Chigi prima riunione. Si rafforzano (almeno sulla carta) prevenzione e contrasto, le nuove misure dovrebbero proteggere il Pnrr da illeciti sui finanziamenti, sulle politiche di coesione e i fondi nazionali collegati. La corruzione in Liguria che si allarga a macchia d’olio spinge Meloni a prendere le distanze anche per contrastare una flessione allarmante di consenso che alcuni sondaggi segnalano già. Eppure il suo governo ha adottato una serie di provvedimenti per semplificare l’agire delle pubbliche amministrazioni, limitando al contempo l’intervento della Corte dei Conti (decreto 36/23) e del giudice penale (soppressione del reato d’abuso). A questi provvedimenti possiamo aggiungere le dimostranze di Salvini ai moniti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) sui rischi corruttivi nei lavori pubblici e l’uso spregiudicato del potere di nomina per rimuovere i vertici della burocrazia capaci solo di dire no alle proposte del centrodestra. Insomma il rilancio del Colaf mentre si dipana la tela dei corrotti intorno alla figura di Toti appare proprio come l’ennesima copertura propagandistica allo smantellamento dello Stato di diritto fin qui operato dal governo che di fatto ha lasciato mano libera al malaffare.
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Il ministro della Difesa Crosetto dichiara: “Subito più soldi per le armi, non starò in silenzio” (Ma l’Articolo 11 della Costituzione non dice che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali?). Nel frattempo, un altro ministro “illuminato”, tal Salvini, si prepara a far spendere allo Stato, cioè a noi, una cifra mostruosa per realizzare una struttura, il ponte sullo Stretto, che vuole solamente lui. Non è da meno l’attuale premier, la Meloni, che per risolvere il problema degli immigrati clandestini sta regalando crociere tra le sponde del mediterraneo a 7 albanesi mentre polizia penitenziaria, militari e altri addetti trascorrono vacanze pagate dagli italiani, sempre noi, dividendosi tra alberghi di lusso, ristoranti e altre amenità made in Albania, nei dintorni del centro di detenzione creato allo scopo di risolvere il già citato problema migratorio dei clandestini. Sono solo tre esempi, ma intanto la sanità, che avrebbe bisogno, lei sì, di risorse, continua a fare acqua, con esami diagnostici impossibili da prenotare in tempi ragionevoli, liste d’attesa eterne, cure che spesso possono iniziare solo a babbo morto, e non è un modo di dire. E suona come una beffa l’Articolo 32 della Costituzione che recita tra l’altro: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Qualcuno che è contento della situazione c’è sempre e in questo periodo sono i direttori generali di ospedali e Asl a cui la Regione Piemonte aumenta i compensi. Speriamo almeno che il governo la spunti sui 20€ in meno del canone Rai, quella sì che è una misura che stiamo aspettando con ansia…
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e tutti stanno a guardare la fine dello stato di diritto in Italia....
(Roma) - Ci siamo. Il governo sta preparando la lista dei reati prioritari, per limitare, gravemente e di fatto, la libertà e la discrezionalità dei PM. Bisognerà perseguire prima i furti, gli stupri, le rapine… Poi, con calma, se proprio resta tempo, la corruzione, la concussione e i reati contro la pubblica amministrazione. Questa classe politica si auto-assolve dei suoi peggiori reati, quelli commessi ai danni tutti, il motivo per il quale gli ospedali sono fatiscenti, mancano poliziotti e scarseggiano gli asili. Il motivo per il quale crollano i ponti e alla prima scossa di terremoto vengono giù gli edifici costruiti con la sabbia. Il sogno antico di Forza Italia sta per realizzarsi, sarà il parlamento (questo parlamento) a rendere “non prioritaria” la corruzione. Con grande gioia dei furbetti del quartierino, dei faccendieri e delle associazioni. Avranno finalmente le mani libere. Questo è il prezzo che Giorgia paga per il suo premierato, dopo aver accontentato la Lega con l’autonomia, ora è il turno di fare felice Forza Italia. 24.6.2024 Stanno distruggendo l’Italia Una riforma alla volta.
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L’Italia non ha raggiunto l’obiettivo del 2% del Pil investito nella Difesa. Non lo raggiungerà nel 2025, non nel 2026 e neanche entro il 2028. Eppure, ci sono più motivi per credere che la mannaia del nuovo (di nuovo) presidente degli Stati Uniti non calerà tanto presto su Roma.
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Fa notizia che la Presidente del Consiglio abbia schernito il Presidente della Regione Campania. Dicono gli esperti: "comunicativamente efficace in vista delle elezioni europee". Ieri, guardando qualche programma di attualità, all'apertura si parlava di questa scena, come fosse un colossal. Ah, just to say, qualche giorno fa sono morti dei civili per via di un bombardamento da parte dell'esercito Israeliano ai danni dei cittadini (o sfollati, fate voi) a Gaza - per sbaglio, dicono, non si bombarda assolutamente con lo scopo di ucciddere, lo si fa per gioco - ma può tranquillamente passare in secondo piano la notizia, non è mica comunicativamente d'impatto in vista delle elezioni europee, cioè, voglio dire, mica se ne può parlare durante l'aperitivo o a cena, l'immagine di quei morti rovinerebbe l'appetito, invece, la Meloni che va a muso duro contro De Luca, quello sì che è divertente ed interessante. Sarebbe più opportuno, da parte di certa stampa, chiedere conto alla politica, ai rappresentanti del Governo in questo caso, ma vale per chiunque, non soltanto una opinione nel merito, ma se l'Italia intenda o meno prendere iniziative a tutela del popolo palestinese, che siano anche e soltanto simboliche, per lanciare un messaggio. Oltre a bloccare la vendita di armi ad Israele, non che gli cambi qualcosa, magari potrebbero essere più impavidi i nostri politici. Ah, quasi dimenticavo la questione Ucraina, la battaglia che si sta consumando nello Stretto di Bab al-Mandab, la difesa comune Europea, l'approvvigionamento di materie prime dall'Africa e la perdita di terreno della sfera d'influenza europea, i rallentamenti nell'attuazione del PNRR, l'incapacità di spendere i fondi europei e potrei continuare ancora un bel po'. Andrebbe incalzata su questi temi la politica, i dibattiti si devono fare questioni che impattano la vita reale delle persone e che riguardano il futuro dell'Europa in uno sacchiere internazionale che cambia.
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LA COMUNICAZIONE DISTORTA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, la questione dell’invio di armi all’Ucraina è diventata un tema centrale nei programmi elettorali dei partiti italiani. Molti si sono dichiarati contrari all’invio di nuove armi e alla possibilità che queste colpiscano il territorio russo. Tuttavia, tale posizione è un'evidente mossa strategica di comunicazione, poiché fino a poche settimane fa, molti di questi stessi partiti giudicavano irresponsabile NON inviare armi all’Ucraina. D'altronde, gran parte degli indicatori mostrano che gli italiani sono stanchi di rischiare un missile nucleare sulla testa per appoggiare la guerra tra USA e Russia giocata sul campo ucraino. Pertanto, anche le posizioni dei partiti guerrafondai si sono adeguate a queste considerazioni #elettorali. Una volta superate le elezioni, però, è assai probabile che gli stessi partiti tornino alle loro agende originali e adottino altre strategie di comunicazione per giustificare la loro ennesima piroetta. Non sarebbe la prima volta. Ricordate, per esempio, Renzi e la sua promessa? «Se perdo il referendum lascio il governo e abbandono la politica» disse. Ovviamente era solo una strategia di comunicazione. Perciò è ovvio che tanti guerrafondai si siano rifatti il look per non essere scartati dall'opinione pubblica che è sempre più contraria all'invio di armi e alla condotta della NATO, sia in Ucraina, sia nell'inerzia complice per il genocidio commesso da #Israele a #Gaza. L'8 e il 9 giugno non ci sono in ballo destra e sinistra, ideologie diverse o simpatie e antipatie, ma una scelta tra la politica del negoziato e della pace e quella dell'invio di armi e della guerra. Tra chi sceglie di condannare ogni genocidio e chi si affretta a ridimensionare l'omicidio di oltre 30.000 vittime innocenti se i carnefici sono gli amici. Tra chi ha la responsabilità di dipendenti, aziende, business e chi gioca al Risiko con le vite di noi tutti. È un voto tra un'idea di società della cultura e della ragione e quella che punta sui muscoli, sulle armi e sull'orgoglio. #politica #cultura #società #comunicazione #pianificazione #business
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Fi e Pd sono essenzialmente la stessa cosa, Fdi, invece, doveva essere quel partito che, fino a poco prima la sua elezione, avrebbe posto una sfida alle decisioni dell'UE. Tutto il contrario, come il tempo ha dimostrato. Questo per dire che in Italia esistono solo custodi, maggiordomi, valletti, le decisioni che contano vengono prese in altra sede. A riprova di ciò vi basta pensare alla visita fatta da Draghi a Matterella la scorsa primavera, quando c'era una certa bagarre sui fondi del PNRR, oppure la più recente visita dello stesso a Marina Berlusconi. Qualunque partito arrivi alle cariche principali, il risultato sarà sempre lo stesso: "Sissignore". La partita che conta si sta giocando a Berlino adesso, l'unica nazione che ancora rappresenta un ostacolo interno all'integrazione fiscale e obbligazionaria dell'UE. Ecco perché fiaccare la Germania è indispensabile per la sopravvivenza della visione tecnocratica dell'Europa. https://lnkd.in/dHtRhr7n
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