Il 2024 di Safilo con ricavi netti preliminari pari a 993,2 milioni di euro, registrando una flessione del 2,3% a cambi costanti e del 3,1% a cambi correnti rispetto al 2023 Roberta Paolini
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Selex Gruppo Commerciale sul podio c’è già. Nel 2023 non c’è l’ha fatta a superare Conad ma c’è andata vicino. Nel 2024 i “magheggi” contabili dovranno essere più sofisticati per mantenere o, al contrario, coprire le distanze. Nata nel 1964 come Unione Volontaria A&O, Selex chiude il 2023 a 20,2 mdi. 18 imprese, 3.328 punti vendita, oltre 41 mila collaboratori. Nel 2024 punta a superare i 21 mdi. Un anno dove vuole festeggiare i suoi 60 anni di storia puntando a scavalcare Conad. La coincidenza sarebbe pari alla soddisfazione dell’Inter che è riuscita a vincere il campionato proprio nel derby contro il Milan. Anche se, visto le cifre in gioco, si dovrebbe parlare più di co-leadership. Però la competizione ci sta. È uno stimolo alla crescita e un punto di riferimento per chi segue le dinamiche del comparto. Soprattutto perché ad averla innescata è stata proprio Conad quando ha sbandierato in ogni dove il suo sorpasso, nel 2020, su Coop. Mauro Lusetti presidente Conad però rilancia: «Al di là degli aspetti muscolari, dello 0,1 o 0,2 in più o in meno, Conad può dire di essere oggi leader incontrastato per due motivi. Prima di tutto perché noi raggiungiamo questo risultato con un’unica insegna che compare su tutti i punti vendita. E poi perché i nostri punti vendita sono presenti in tutte le Regioni italiane». Selex però tira dritto. In base alle previsioni, il 2024 dovrebbe chiudersi con una crescita del 4,5% a 21,1 miliardi di euro. Selex ha previsto un piano di investimenti da 540 milioni di euro, che porterà all’apertura di 65 nuovi negozi e alla ristrutturazione di 94 punti vendita esistenti. “I primi mesi del 2024 evidenziano una fase di debolezza per i consumi”, sottolinea Maniele Tasca, direttore generale del gruppo Selex. “La nostra priorità è rassicurare i nostri clienti attraverso prezzi e promozioni più convenienti possibili. Nel contempo siamo impegnati nello sviluppo di programmi innovativi in grado di sostenere ed ampliare la distintività delle nostre imprese, con l’obiettivo principale di favorire la fidelizzazione dei nostri clienti”. Fatturato a parte il focus sarà sui volumi. Discount, attenzione ai costi e allo spreco per i clienti, consumi fuori casa, sono le sfide che la GDO ha di fronte; MDD, bistro nei PDV, ristorazioni veloci, prodotti pronti da portare via e consumare a casa, nuove referenze dedicate alle esigenze di consumo emergenti, le terapie individuate. Personalmente non conosco tutte le 18 realtà che compongono il gruppo. Quelle che frequento le trovo in linea con le migliori del mercato. Non mi piace la pubblicità “spesa difesa” che trovo ansiogena preferisco indubbiamente We are Famila” che a differenza dell’altra presenta un PDV dove è piacevole entrare a fare la spesa. Complessivamente vedo più sostanza che forma. In una GDO che spesso non fa le cose che dice, non è certo un male. (in collaborazione con retail&food - l’articolo intero è sul blog) https://bit.ly/4cCZOzl
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