La chetosi nutrizionale, ottenuta attraverso diete chetogeniche, digiuno intermittente o altre metodologie, mostra promettenti effetti cardioprotettivi, agendo su infiammazione, funzione endoteliale e metabolismo lipidico.
Post di Nutrienti e Supplementi
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🥙 Emicrania e alimentazione: quali diete? Recenti studi hanno evidenziato che alcuni regimi alimentari, come la dieta Chetogenica (#KD, Ketogenic Diet), la dieta #DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), la dieta Vegana a basso contenuto di grassi (#LowFatVeganDiet) e la dieta senza glutine (#GFD, Gluten-Free Diet), potrebbero ridurre parametri importanti dell'emicrania, tra cui la durata, la frequenza e la gravità degli attacchi. Inoltre, si è osservata una riduzione nell'impiego mensile di farmaci associata a queste diete. Anche le diete di eliminazione, mirate a identificare e rimuovere alimenti specifici che risultano positivi ai test IgG, sembrano influire positivamente, diminuendo la frequenza degli attacchi e l'uso di farmaci. Come discusso dagli Autori di una recente revisione pubblicata su Nutrients MDPI, questi regimi alimentari, insieme ad altre strategie nutrizionali, mostrano il potenziale nel modulare meccanismi neurofisiologici legati all'emicrania, tra cui #Neuroinfiammazione, #EccitabilitàCerebrale e produzione di #ROS (specie reattive dell'ossigeno). Tuttavia, il quadro non è completo: molti studi presentano limiti metodologici, tra cui la mancanza di popolazioni ampie, l'assenza di gruppi di controllo o la non uniformità nei protocolli. Sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati e controllati (RCT), condotti su larga scala e in doppio cieco, per comprendere meglio il legame tra dieta ed emicrania. Questi dati preliminari, tuttavia, aprono la strada a nuove possibilità di trattamento. https://lnkd.in/dFs5Hrds
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📌 Efficacia della dieta chetogenica VLCKD: evidenze scientifiche e applicazioni cliniche La dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD - Very Low-Calorie Ketogenic Diet) ha guadagnato attenzione per il suo potenziale nella gestione del peso e in ambito metabolico. Con un apporto di carboidrati e lipidi notevolmente ridotto, la VLCKD induce uno stato di chetosi nutrizionale, utilizzando i corpi chetonici come fonte energetica primaria. Perché la VLCKD risulta efficace? 1. Effetto sulla sazietà 🌡️🍽️ – La VLCKD sembra ridurre i livelli di grelina, l'ormone della fame, portando a una riduzione dell’appetito. Questo rende la dieta meno gravosa per chi cerca di ridurre l’apporto calorico nel lungo termine. 2. Miglioramento del profilo lipidico e glicemico 💊 – Diversi studi dimostrano che la VLCKD può migliorare i livelli di colesterolo HDL e ridurre i trigliceridi, oltre a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue. Questi effetti rendono la VLCKD particolarmente interessante per chi soffre di sindrome metabolica e insulino-resistenza. 3. Preservazione della massa magra 🏋️♂️ – Grazie a un apporto proteico adeguato, la VLCKD è associata a una migliore conservazione della massa muscolare rispetto a diete ipocaloriche non chetogeniche, favorendo così una composizione corporea più equilibrata. 4. Effetto psicologico e motivazionale ⚖️ – I risultati rapidi in termini di perdita di peso e benessere metabolico che si possono ottenere con la VLCKD possono aumentare la motivazione a lungo termine, migliorando l'adesione alla dieta. La VLCKD è un protocollo promettente per la perdita di peso e la gestione di disordini metabolici, ma richiede una supervisione attenta da parte di un professionista della salute e un approccio personalizzato. #VLCKD #DietaChetogenica #Nutrizione #PronoKalGroup #PesoSano
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🚨 Additivi alimentari sotto esame - nuovi collegamenti con il Diabete di Tipo 2 🚨 Un recente studio condotto su vasta scala in Francia ha rivelato un'associazione significativa tra l'uso di emulsionanti alimentari e il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Questi additivi, comunemente presenti in numerosi alimenti ultra-processati, potrebbero non essere così innocui come precedentemente ritenuti. Scritto dal Dott. Carmine Di Iorio, neurobiologo e consulente nutrizionale, questo articolo scientifico approfondisce gli effetti potenzialmente dannosi degli emulsionanti sulla salute metabolica. Come sempre, l'analisi include una bibliografia aggiornata per supportare i dati presentati. È fondamentale considerare attentamente le nostre scelte alimentari alla luce di questi nuovi dati. Invito alla lettura dell'articolo completo e ad esprimere le vostre opinioni nel commento qui sotto. 👇 #SicurezzaAlimentare #Salute #Diabete #emulsionanti #additivi https://lnkd.in/dFWWxbup
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Uno studio pubblicato su Scientific Reports rivela che una #supplementazione di 12 settimane con acidi grassi #omega3 può attenuare l'#infiammazione e ottimizzare i fattori di rischio metabolici, offrendo nuove possibilità per la prevenzione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze https://lnkd.in/d9SecSMn #diabete #prevenzione #integratori Paolo Levantino
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📚 𝗙𝗟𝗔𝗩𝗜𝗦 𝗔𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶 La terapia dietetico nutrizionale (#TDN) è fondamentale nella gestione conservativa della malattia renale cronica (#MRC), aiutando a mantenere uno stato nutrizionale ottimale, prevenire complicanze e ritardare la dialisi. L’approccio principale è una dieta a basso contenuto proteico (#LPD), che può essere difficile da seguire per i pazienti, con conseguente perdita d'efficacia del trattamento stesso. Una strategia innovativa 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗣𝗗 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗶𝗮𝗻𝗰𝗲 𝗲 𝗹’𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. Lo studio osservazionale di Vincenzo Bellizzi e Denis Fouque “Single-patient trial of dietary protein restriction in kidney disease: a patient-centred opportunity”, ha una durata di 33 anni e viene condotto su un solo paziente a cui vengono proposte diete LPD con riduzioni incrementali dell’apporto proteico. Lo studio ha dimostrato che questo approccio rallenta la progressione della malattia, migliora il controllo metabolico e mantiene un buon stato nutrizionale, permettendo ai medici di monitorare e intervenire efficacemente. Legga l’articolo completo: https://lnkd.in/dReZmSqY #SaluteRenale #Flavisnotizie #renaldiet #nutrizionerenale
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Dieta, Acidosi Metabolica e Malattia Renale Cronica Una recente revisione sistematica con meta-analisi ha valutato l’efficacia degli interventi dietetici per migliorare l'equilibrio acido-base e la funzionalità renale nei pazienti con malattia renale cronica (CKD). 🔍 Cosa è stato analizzato? Sono stati inclusi 6 studi randomizzati controllati su 644 pazienti (età media 43–59 anni). Le diete studiate si concentravano su: - Restrizione proteica (es. diete a bassissimo contenuto proteico con supplementi di chetoanaloghi) - Alimentazione a base vegetale, aumentando frutta e verdura - Restrizione del fosforo in alcuni casi 📊 Risultati principali: ✔️ Miglioramento del bicarbonato sierico (+2.98 mmol/L rispetto ai controlli) ✔️ Funzione renale migliorata (eGFR di +3.16 mL/min/1.73m²) ✔️ Riduzione di azoto ureico e fosforo ✔️ Nessun impatto negativo su potassio sierico, BMI o albumina 🌱 Diete vegetali al primo posto Gli interventi basati su frutta, verdura e proteine vegetali hanno mostrato un maggior vantaggio nell’equilibrio acido-base e nella protezione renale rispetto ad approcci non vegetali. ⚠️ Cosa considerare? Nonostante i risultati promettenti, è necessario interpretare questi dati con cautela in quanto i risultati provengono da studi di bassa qualità, alta eterogeneità negli interventi dietetici e con alto rischio di bias. 💡 Conclusione Le modifiche dietetiche mirate, in particolare l'aggiunta di alimenti a base vegetale, potrebbero offrire benefici clinici significativi per i pazienti con malattia renale cronica. Servono però studi più rigorosi per confermare l’efficacia di queste strategie a lungo termine. Fonte nei commenti. #nutrizioneclinica #malattiarenalecronica #alimentazionevegetale #acidosimetabolica
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Come curare la glicemia in modo chiaro ed efficace
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👉 La 𝐍𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐚 svolge un ruolo fondamentale nel supporto dei pazienti che non riescono a soddisfare i fabbisogni calorico-proteici con la sola alimentazione. Fresenius Kabi offre una gamma di prodotti e soluzioni per: • 𝐍𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐎𝐫𝐚𝐥𝐞: prodotti nutrizionali, liquidi, cremosi o in polvere, per integrare l’alimentazione e garantire un corretto apporto calorico e proteico. • 𝐍𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞: formulazioni impiegate per supplementare o sostituire completamente l’alimentazione di soggetti che non riescono a coprire i fabbisogni nutrizionali attraverso l'alimentazione normale. Sono somministrati direttamente nel tratto gastrointestinale attraverso una sonda e sono formulati per rispondere alle diverse esigenze nutrizionali dei pazienti. • 𝐍𝐮𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐚𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞: somministrazione di nutrienti direttamente nel torrente circolatorio quando le condizioni cliniche del paziente non consentono di utilizzare il tratto digestivo o quando la nutrizione orale o enterale non coprono adeguatamente i fabbisogni proteico-calorici giornalieri. Le miscele utilizzate sono costituite da nutrienti nella loro forma più semplice (glucosio, aminoacidi, emulsioni lipidiche) per permettere una somministrazione endovenosa. 📢 Seguiteci per scoprire di più sulle aree terapeutiche in cui siamo attivi! #nutrizioneclinica #nutrizioneorale #enterale #parenterale #clinicalnutrition #medicalnutrition #AdvancingPatientCare
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L'aspetto più promettente è che le diete a base vegetale sembrano essere ben tollerate e non causano effetti collaterali come l'iperpotassiemia. Questo le rende una strategia facilmente applicabile, ovviamente con un monitoraggio personalizzato. L'importanza di studi più robusti è essenziale: il rischio di bias e l'eterogeneità dei protocolli possono limitare l'interpretazione dei dati. Ciò deve stimolare ulteriori ricerche verso i trattamenti più efficaci e facilmente applicabili.
Dieta, Acidosi Metabolica e Malattia Renale Cronica Una recente revisione sistematica con meta-analisi ha valutato l’efficacia degli interventi dietetici per migliorare l'equilibrio acido-base e la funzionalità renale nei pazienti con malattia renale cronica (CKD). 🔍 Cosa è stato analizzato? Sono stati inclusi 6 studi randomizzati controllati su 644 pazienti (età media 43–59 anni). Le diete studiate si concentravano su: - Restrizione proteica (es. diete a bassissimo contenuto proteico con supplementi di chetoanaloghi) - Alimentazione a base vegetale, aumentando frutta e verdura - Restrizione del fosforo in alcuni casi 📊 Risultati principali: ✔️ Miglioramento del bicarbonato sierico (+2.98 mmol/L rispetto ai controlli) ✔️ Funzione renale migliorata (eGFR di +3.16 mL/min/1.73m²) ✔️ Riduzione di azoto ureico e fosforo ✔️ Nessun impatto negativo su potassio sierico, BMI o albumina 🌱 Diete vegetali al primo posto Gli interventi basati su frutta, verdura e proteine vegetali hanno mostrato un maggior vantaggio nell’equilibrio acido-base e nella protezione renale rispetto ad approcci non vegetali. ⚠️ Cosa considerare? Nonostante i risultati promettenti, è necessario interpretare questi dati con cautela in quanto i risultati provengono da studi di bassa qualità, alta eterogeneità negli interventi dietetici e con alto rischio di bias. 💡 Conclusione Le modifiche dietetiche mirate, in particolare l'aggiunta di alimenti a base vegetale, potrebbero offrire benefici clinici significativi per i pazienti con malattia renale cronica. Servono però studi più rigorosi per confermare l’efficacia di queste strategie a lungo termine. Fonte nei commenti. #nutrizioneclinica #malattiarenalecronica #alimentazionevegetale #acidosimetabolica
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Scopri come la dieta chetogenica può supportare i trattamenti farmacologici. Un potente alleato nella gestione di diverse condizioni, non un sostituto delle terapie mediche. Approfondisci con Corsi di FormazionEcm: Clicca qui https://lnkd.in/dcg9t-xJ per maggiori informazioni sul corso! #corsidiformazione #creditiecm #formazioneprofessionale #biologo #nutrizionista #dietachetogenica #nutrizione #terapiaalternativa
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Imprenditore Alimentazione Funzionale (Cibo Unico a livello mondiale) - Host Locazioni Turistiche
2 mesi… e non solo … https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34287243/