Nella sua storia evolutiva, l'uomo ha sviluppato la capacità di mangiare migliaia di piante. Recentemente, nonostante le sempre maggiori conoscenze scientifiche siano la principale chiave di lettura del fenomeno, assistiamo a una spettacolarizzazione degli alimenti di origine vegetale che spesso tradisce l'auspicabile connubio tra cibo e salute.
Post di Nutrienti e Supplementi
Altri post rilevanti
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Sono passati due anni dalla #DichiarazioneDiDublino sul ruolo sociale della #zootecnia, firmata da oltre 1.200 #scienziati in tutto il mondo. E il lavoro degli scienziati non si è concluso, ma continua con la #DenverCallForAction, in cui le evidenze scientifiche attuali sono state riviste e aggiornate, per raggiungere una visione equilibrata sugli #allevamenti e basata sulla #scienza.
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Le complessità della biologia floreale dell’olivo. I tassi di caduta delle olive post allegagione sono più elevati nelle pratiche di autoimpollinazione rispetto all’impollinazione incrociata
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Il lavoro del #breeder non è sempre facile da spiegare: parlare di #miglioramentogenetico delle piante comporta conoscenze specifiche e un linguaggio tecnico che, tra colleghi, vengono dati per scontati. Quando dobbiamo parlarne a chi non è del mestiere quindi, le cose si fanno difficili. In questi casi possiamo avvalerci di alcune metafore, come quella del “muro”. Per spiegare in modo semplice come funzionano i geni di resistenza ai #patogeni (siano essi virus, funghi e/o batteri), basta immaginare un muro invalicabile a protezione di ogni pianta, che resta tale fino a quando in natura non cambia qualcosa e i patogeni imparano ad arrampicarsi e scavalcarlo. Quando succede, si cercano nuovi mattoni, cioè nuove fonti di resistenza, per alzare il muro, abbastanza da renderlo nuovamente impossibile da superare. Un tentativo simpatico per spiegare in modo semplice questo concetto è stato fatto anche da Vegetables by Bayer attraverso il progetto Dalle Radici alla Tavola, una pagina Instagram dedicata al racconto di sostenibilità e ricerca dal campo alla tavola. Vi suggerisco di darci un’occhiata!
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“Tarme intelligenti”: scoperti segni di comportamento intenzionale nella tarma della farina 🐛 Un team di ricercatori UniTS, in collaborazione con il CIMeC UniTrento, ha individuato segni di comportamento intenzionale nella larva di insetto, tradizionalmente ritenuta guidata esclusivamente da riflessi agli stimoli esterni. I risultati dello studio, pubblicato su Scientific Reports (Nature Group), pongono interessanti interrogativi circa i criteri di attribuzione dell’intenzionalità alle diverse specie animali, quanto lontano ci si possa spingere e fin dove si possano ravvisare forme di volontarietà. I ricercatori, in particolare, hanno studiato larve di coleottero Tenebrio molitor: conosciuto anche come tarma della farina, è il primo insetto a essere stato ufficialmente approvato per la commercializzazione in Europa come fonte proteica alternativa, accessibile, sostenibile rispetto a quelle tradizionali, come carne e pesce. “Questi animali possiedono un livello di capacità cognitive superiore a quello ipotizzato in precedenza; pur non implicando che tutto il comportamento della larva sia intenzionale, ne sottolineano la complessità della vita mentale” spiega Cinzia Chiandetti, docente di Neuroscienze cognitive e responsabile del Laboratorio di Cognizione Animale. "Tradizionalmente considerate automi, creature cioè che non sarebbero in grado di compiere azioni volontarie, ma che si limiterebbero a rispondere agli stimoli esterni attraverso i riflessi, sono capaci di processi decisionali articolati, di valutare diverse opzioni, di ponderare costi e benefici e scegliere quale azione compiere, dimostrando flessibilità per raggiungere i risultati desiderati". Infine, conclude la ricercatrice: "Forti di una sensibilità cambiata e aumentata nel pubblico generalista rispetto a temi quali inquinamento e impatto ambientale degli allevamenti intensivi, anti-specismo, sfruttamento degli animali, ci auguriamo che questa scoperta possa contribuire a influenzare atteggiamenti virtuosi negli esseri umani”. 🔎 Leggi la news ► u.garr.it/XX4zQ
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𝐴 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒, 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑒 𝑓𝑎𝑟 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎! Con Milkweed Dispersal Balloons, Jenny Kendler ci ricorda la bellezza e la fragilità della natura attraverso i semi di aslepias, fondamentali per la sopravvivenza delle farfalle monarca. Palloni giganti trasparenti riempiti di semi e sospesi nell’aria, pronti a germogliare: Kendler crea una metafora visiva per riflettere su come piccoli gesti possano alimentare la biodiversità e diventare potenti simboli di rigenerazione. L'opera invita a pensare all’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e alla capacità della natura di rigenerarsi se sostenuta nel modo giusto. Il poter osservare i semi contenuti nei palloni è un messaggio semplice ma potente: 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐞 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞. 🌱 Curiosità: l' aslepias è l’unica pianta che le farfalle monarca utilizzano per deporre le uova e nutrire i loro bruchi. La scomparsa di questa pianta ha minacciato seriamente la sopravvivenza di questa specie. 🦋 Messaggio di oggi: anche i gesti più piccoli, come piantare un seme o proteggere una pianta, possono contribuire alla biodiversità e a un futuro più sostenibile. #arte #sostenibilità #change
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🌳 Sapete che cos’è il #WoodWideWeb? Si tratta di un’interazione simbiotica di tipo mutualistico: entrambi gli attori, quindi piante e #funghi, principalmente, interagendo tra loro traggono entrambi un vantaggio. In particolare, la #pianta può ricavare dai funghi dei minerali difficili da assorbire ed usufruire di un efficiente trasporto orizzontale di diverse molecole con le piante vicine, mentre il fungo, che avvolge i suoi “bracci” filamentosi attorno alle radici della pianta, può ricevere gli zuccheri prodotti dalla fotosintesi come fonte energetica. 💡Quest’interazione è chiamata #micorriza, che è l'unione dei termini greci “funghi” e “radice”, ed è formata dalle radici degli #alberi e dal micelio fungino, ovvero quella parte del fungo simile ad una rete intricata composte da dei filamenti chiamati “ife”. I funghi micorrizici possono essere considerati il partner mutualistico più abbondante per le piante; infatti, oltre l’80% delle radici delle piante terrestri è colonizzata da una rete micorrizica. Per saperne di più, leggete il nostro articolo 👉🏻 https://lnkd.in/dmeAaDFM
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"NGT/TEA e OGM per l’agricoltura biologica: un matrimonio che sembra impossibile e invece… Che differenza c'è tra le piante ottenute con le nuove tecnologie genomiche (NGT), anche note in Italia come Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) e le piante OGM? Ci si può far condizionare dal metodo usato per ottenere nuove varietà vegetali, a prescindere dal risultato finale? Soprattutto, ha senso rinunciare alle varietà ottenute attraverso le NGT/TEA quando permettono di usare meno input energetici e meno trattamenti, e quindi potrebbero essere addirittura usate in agricoltura biologica? Nessuna varietà vegetale, antica o moderna o comunque sia stata generata, può essere la sola e unica soluzione a qualunque tipo di problema, ma le NGT/TEA (e anche gli OGM) sono un reale aiuto per lo sviluppo di varietà resilienti al cambiamento climatico e meno impattanti sull'ambiente. Questo matrimonio s’ha da fare…" Questa è la presentazione della conferenza tenuta oggi dalla prof.ssa Masci all'Accademia delle Scienze,d etta dei XL. Link youtube se volete rivederla: https://lnkd.in/d8sPDVd5 Stefania Masci è Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi della Tuscia. La sua attività scientifica è incentrata sullo studio delle proteine della cariosside di frumento in relazione sia ad aspetti tecnologici e nutrizionali che evolutivi.
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🐄 Sappiamo bene quanto l’ambiente influenzi la produzione, la riproduzione e il benessere degli animali da reddito. 🧐 L’impatto che un certo ambiente può avere su un individuo non è però necessariamente lo stesso. La risposta di due animali a due diversi ambienti può infatti essere completamente diversa. 🧬 Nel suo ultimo articolo per Ruminantia Mese Stefano Biffani ci spiega quali opzioni metodologiche sono oggi disponibili per poter gestire l'interazione genotipo-ambiente nelle valutazioni genetiche 👇 #genetica #bovini #allevamento #selezione #ambiente #RuminantiaMese #Ruminantia https://lnkd.in/dbUXPN5S
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Il modo in cui gli #animali rispondono a #stimoli sconosciuti o nuovi rappresenta un aspetto fondamentale per la loro #fitness, in quanto le loro reazioni possono avere un impatto significativo sulla loro sopravvivenza e riproduzione. Tra le varie tipologie di #comportamento che un animale può manifestare, si inserisce la #curiosità. Tale caratteristica, secondo un nuovo studio, sembra essere estremamente evidente nei #pesciciclidi. In particolare, sono emerse grandi differenze nel comportamento esplorativo tra le diverse #specie di pesci. Ciò evidenzia una forte #connessione tra comportamento, preferenza dell’#habitat e tratti fisici. Per saperne di più, leggi il mio ultimo articolo sul blog di 3Bee 👇🏻 https://lnkd.in/d9us9Ake
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Le complessità della biologia floreale dell’olivo. I tassi di caduta delle olive post allegagione sono più elevati nelle pratiche di autoimpollinazione rispetto all’impollinazione incrociata
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