Post di Open Fiber

In Italia la #fibraottica ha raggiunto il 60% delle unità immobiliari: nella diffusione della rete siamo quasi a livello europeo, che si attesta al 64%, ma restano ancora dei progressi da fare sull’utilizzo effettivo dell’infrastruttura. Infatti, nel nostro Paese il valore di take up è del 27% contro il 54% dell’EU. Mauro Accroglianò, Direttore Mercato Residenziale di #OpenFiber ha dichiarato in un’intervista a Libero Quotidiano: “Nelle Aree Bianche, dove realizzare la rete è particolarmente complicato, Open Fiber sta lavorando per ridurre i tempi di attivazione e migliorare la customer experience. Ci sono tantissime potenzialità da sfruttare insieme agli Operatori Partner”. È per questo che abbiamo lanciato delle iniziative commerciali nei piccoli comuni, come l’Open Fiber Tour e Open Fiber la scelta che ti premia, con l’obiettivo di far conoscere i vantaggi della connessione #ultraveloce e favorire la migrazione dalla vecchia rete in rame alla più performante #FTTH. L’intervista completa ➡ https://lnkd.in/dGjQb_xY

𝐎𝐩𝐞𝐧 𝐅𝐢𝐛𝐞𝐫: 𝐔𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚, 𝐮𝐫𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥'𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐏𝐧𝐫𝐫 È necessario un intervento da parte della Commissione Europea sul caso Open Fiber. Occorre garantire un'attenta supervisione su come vengono gestiti i fondi pubblici europei del PNRR. È giunto il momento di dire basta a eventuali sprechi. La vicenda Open Fiber è diventata motivo di preoccupazione per il nostro Paese e rischia di compromettere la nostra credibilità a livello europeo. Non possiamo permettere che persistano le gravi inefficienze di Open Fiber, che sta gestendo in modo insoddisfacente risorse pubbliche, senza aver completato i lavori necessari, causando danni a imprese e cittadini italiani. Il debito dell’azienda sembra essere ormai fuori controllo, mentre le comunità locali, così come molti sindaci, continuano a lamentarsi per l'assenza di connessioni in fibra fino alle abitazioni. È fondamentale fare chiarezza sull'impiego dei fondi PNRR e chiedere alla Commissione Europea di intervenire, controllare e monitorare la situazione, specialmente alla luce del recente emendamento 'salva Open Fiber' relativo ai numeri civici adiacenti. Questo rappresenta un evidente caso di aiuto di Stato, che non dovrebbe essere autorizzato, e rischia di escludere molte abitazioni nelle cosiddette 'aree grigie' dal diritto a una connessione internet in fibra. #OpeFiber

Il 26 giugno parteciperò a Telco per l’Italia, l’evento che riunisce i principali esponenti del settore #TLC. Durante la convention discuteremo della diffusione e dell’utilizzo della #fibraottica nel nostro Paese. In Italia le reti #FTTH stanno finalmente raggiungendo la media europea grazie anche al lavoro di Open Fiber, che è stata in prima linea nella costruzione della rete #ultraveloce. Tuttavia, colmato il gap infrastrutturale, è ora fondamentale incentivare l’effettivo utilizzo della #fibraottica, gran parte della quale rimane ancora inattiva. Per completare questo processo è essenziale procedere con un graduale e ordinato spegnimento delle reti in rame. Anche la Commissione Europea ha indicato in un recente white paper la necessità di procedere allo #switchoff per poter cogliere tutte le opportunità della transizione digitale.

I problemi di Open Fiber nel rispettare le stringenti milestone di copertura al 2026 del piano 'Italia 1 Giga' sono sempre più evidenti e mettono a rischio i fondi da 1,8 miliardi del #Pnrr.

L’importanza della rete FTTH è molto elevata per l’economia, in quanto sempre più servizi o anche industries, hanno bisogno di connessioni veloci e con basse latenze, cosa che solo il FTTH è in grado di fornire ora.

#Bandaultralarga, scatta l’#allarme aree grigie: la mappatura non corrisponde a realtà. Secondo Open Fiber sarebbero necessari 20mila km di infrastrutturazione aggiuntiva per mettere a segno gli obiettivi, che si traduce in un anno di lavoro extra. Si andrebbe dunque oltre la deadline del 2026. Il dossier sul tavolo del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Infratel Italia per trovare una soluzione https://lnkd.in/d6f2CMcA

Secondo Open Fiber sarebbero necessari 20mila km di infrastrutturazione aggiuntiva per mettere a segno gli obiettivi che si traduce in un anno di lavoro extra. Si andrebbe dunque oltre la deadline del 2026. Il dossier sul tavolo del Dipartimento per la Trasformazione digitale e Infratel per trovare una soluzione

🚀 Esploriamo insieme le differenze tra FTTH e FTTO! 🌐💼   Non tutti i circuiti in fibra ottica sono uguali e oggi vogliamo approfondire la differenza tra un circuito FTTH e un Circuito FTTO.   💡 L’FTTH (Fiber To The Home) indica un servizio condiviso, sia simmetrico che asimmetrico, che utilizza la fibra ottica come mezzo trasmissivo per sostituire completamente la rete di accesso locale tradizionale, costituita dal doppino in rame. La tecnologia FTTH è quella che tra i servizi in fibra condivisa garantisce maggiore stabilità della connessione, prestazioni elevate e massima efficienza: è in grado di supportare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie che arriveranno nei prossimi anni.   💼 Dall'altra parte, l'FTTO (Fiber To The Office) offre un collegamento monofibra simmetrico a 1Gbps dedicato al Cliente Finale. Questa soluzione è perfetta per le aziende che richiedono applicazioni ad alta intensità di dati, come videoconferenze, cloud computing e streaming video. Con una connessione internet dedicata ad alta velocità e affidabilità, l'FTTO assicura massima efficienza e minimo tempo di inattività, contribuendo al successo delle attività aziendali.   Inoltre, può contare su SLA di assurance tipiche della fibra ottica pregiata punto-punto (ripristino in 8 ore in modalità H24) e la copertura è su tutto il territorio nazionale.   🔍 Come funziona l’FTTO? ll percorso tra la sede del Cliente e il pop dell’operatore viene realizzato tramite una linea in fibra ottica dedicata al singolo Cliente. Le attuali connessioni Fiber To The Office quindi prevedono il coinvolgimento di soli tre attori: l’operatore, l’azienda cliente e un cabinet stradale. Questa caratteristica tecnica della FTTO la rende simile, in molti aspetti fondamentali, ai collegamenti in fibra ottica dedicata punto-punto. Questo significa che la FTTO è più veloce delle connettività tradizionali (in fibra condivisa come le FTTH e miste fibra-rame come le FTTC), ha maggiore stabilità e, soprattutto, consente di ottenere valori simmetrici di download e upload.      Ora che abbiamo approfondito le differenze tra FTTH e FTTO, ricorda che Fiberwide è qui per offrirti soluzioni di connettività su misura per le tue esigenze. Contattaci oggi stesso per scoprire di più sulle nostre offerte FTTH e FTTO e portare la tua connettività al livello successivo! 🌟🔗   #Fiberwide #yourbusinessconnected #iopensoate #FTTH #FTTO

Negli anni passati la rete era composta da cavi in rame e le prestazioni della connessione dipendevano anche da fattori come il meteo e la temperatura esterna. Anche la geolocalizzazione era decisiva: più un’abitazione era lontana dai cabinati, più il segnale era debole. Oggi buona parte della rete è stata cablata con la fibra ottica per ridurre queste variabili e migliorare le prestazioni. In alcune aree l’intero collegamento dalla centrale a casa viaggia su fibra ottica (FTTH, Fiber to the Home), in altre la fibra è limitata alla tratta dalla centrale al cabinato (FTTC, Fiber to the Cabinet). La diffusione delle reti FTTH sta avanzando a gran velocità in tutta Europa, ma l'Italia sembra essere ancora indietro. Se la Lettonia è in cima alla classifica dei Paesi europei con il 91,5% di copertura Ftth, il nostro Paese occupa solo la 24° posizione, con un tasso di copertura del 55,5%. Secondo Vincent Garnier, Direttore generale dell’Ftth Council Europe, le politiche nazionali di incentivazione dovrebbero essere orientate esclusivamente verso l’adozione delle reti ad altissima velocità, per un allineamento con gli obiettivi di digitalizzazione. È importante ricordare che nel nostro Paese resta alto l’analfabetismo digitale e troppi utenti optano ancora per l’Adsl. In Italia sembrano essere due i problemi principali che stanno rallentando l'adozione delle nuove tecnologie: ◼ la forte diffusione della tecnologia FTTC che nell'ultimo decennio ha garantito un'ampia disponibilità della banda larga sul territorio italiano, mettendo però in secondo piano i vantaggi offerti dalle reti Ftth; ◼ il secondo problema è culturale ovvero molti utenti, soprattutto anziani e residenti delle aree rurali, resistono al cambiamento tecnologico e optano per l’Adsl nonostante le nuove tecnologie siano accessibili. Da oltre vent’anni ci impegniamo a superare queste problematiche, realizzando infrastrutture a banda ultra larga (FTTH) per accrescere la capacità competitiva delle aree industriali e artigianali italiane e consentire ad aziende e professionisti di competere ad armi pari con i competitor internazionali. ➡ https://lnkd.in/dBpHKJZ4