#Turismo insostenibile in Lapponia 🎅🏼 L’Agenzia amministrativa regionale della Lapponia finlandese (Avi) ha messo sotto esame la situazione dei lavoratori stranieri nella regione. Condizioni di sicurezza insufficienti, incidenti frequenti e salari sottodimensionati 🎄 di Annalisa Gozzi Leggi tutto: https://lnkd.in/dzeBs6Ns #OArtico #Lapland #diritti
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Su Avvenire faccio il punto sulla situazione migranti in Italia. Tra le nuove procedure di rimpatrio e gli aggiornamenti sugli ultimi sbarchi.
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Managing Director presso MY OWN MEDIA LTD - Multimedia network for new European residents, featuring over 30 web portals with resources and services to support integration and community participation.
Secondo l’Azione Cattolica Italiana, il Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 ottobre 2024, che introduce misure urgenti per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia e la gestione dei flussi migratori, presenta diverse criticità. Pur affrontando aspetti importanti come la lotta al caporalato, la tutela delle vittime di sfruttamento e il controllo sui flussi migratori, il provvedimento sembra caratterizzato da poche luci e molte ombre.
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Le condizioni dei lavoratori del settore marittimo Un nuovo episodio di AI Global Watch, il telegiornale di BAIA. In seguito ai recenti sviluppi geopolitici i lavoratori del settore marittimo, oltre alle problematiche legate ai lunghi periodi di lontananza da casa, l'accesso all'assistenza sanitaria, i lunghi orari di lavoro in condizioni pericolose, la salute mentale, le condizioni meteorologiche avverse e la scarsa retribuzione, si trovano ad affrontare il rischio di essere bersaglio di missili lanciati dai movimenti ribelli yemeniti o di essere rapiti dai pirati somali. Con queste conseguenze https://lnkd.in/eQZ9rQCs #BAIA #AIGlobalWatch #artificialintelligence #geointelligence #shipping
Le condizioni dei lavoratori del settore marittimo
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Il governo Meloni esulta per il calo degli sbarchi, non cogliendo il grande impoverimento in termini economici e culturali che questo dato comporta. Quest’anno l’Italia ha registrato 35.725 arrivi, rispetto ai 94.009 ad agosto 2023. Il calo degli sbarchi e la rotta dal Bangladesh Nel 2024, l’Italia ha registrato una riduzione del 62% degli arrivi di migranti rispetto allo stesso periodo del 2023, passando da 94.009 a 35.725 arrivi. Questo dato può essere interpretato positivamente sotto diversi aspetti. Da un lato, il centrodestra si compiace perché il calo degli sbarchi riflette l’efficacia delle politiche di controllo delle frontiere e degli accordi bilaterali con i paesi di origine e transito. Dall’altro, la presenza di nuovi stranieri in Italia, anche se in numero ridotto, rappresenta un’importante risorsa per il Paese. L’arrivo di migranti, infatti, può contribuire in maniera significativa al rinnovamento della forza lavoro, specialmente in settori come l’agricoltura, la costruzione e i servizi, dove la domanda di manodopera è alta. In un contesto di invecchiamento della popolazione e di declino demografico, i nuovi arrivi possono rappresentare una soluzione alle carenze di personale, contribuendo a sostenere la crescita economica e a mantenere la vitalità del mercato del lavoro. Tra le nuove rotte migratorie che stanno emergendo, quella dal Bangladesh sta guadagnando particolare attenzione. Nonostante le preoccupazioni legate all’aumento dei flussi migratori provenienti da questo paese, vi sono anche aspetti positivi da considerare. I migranti bengalesi, ad esempio, sono spesso giovani e disposti a lavorare in settori che richiedono manodopera intensiva, come l’agricoltura e la ristorazione. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); L’integrazione di questi nuovi lavoratori nel tessuto economico e sociale italiano può portare benefici tangibili, non solo per le imprese che necessitano di manodopera, ma anche per l’intero sistema previdenziale. L’ingresso di giovani lavoratori contribuisce infatti a bilanciare il sistema pensionistico, aumentando il numero di contribuenti e alleviando parte della pressione finanziaria legata all’invecchiamento della popolazione. Rimpatri e integrazione: due facce della stessa medaglia Parallelamente alla gestione degli arrivi, il governo italiano ha intensificato le operazioni di rimpatrio, registrando un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Questo rafforzamento è stato accompagnato da un potenziamento delle strutture preposte, come i Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). C’è poi da sottolineare che le autorità italiane stanno sempre più andando nella direzione degli sbarchi selettivi. Tuttavia, è importante sottolineare che la gestione dei rimpatri deve andare di pari passo con politiche efficaci di integrazione, le quali sono fondamentali per garantire la coesione sociale e prevenire fenomeni di esclusione e
Calo degli sbarchi nel 2024: una perdita di opportunità per l'Italia
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Una blacklist sulla manodopera straniera extracomunitaria: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka (la lista, tuttavia, sarà allungata con individuazione di altri stati tramite decreto del ministro degli affari esteri). A prevederla con effetto immediato — dall’11 ottobre, infatti, è sospesa l'efficacia dei nulla osta al lavoro già rilasciati in favore dei predetti lavoratori — è il dl n. 145/2024, che riforma la disciplina sull’ingresso in Italia di extracomunitari per lavoro. Novità anche sul fronte degli ingressi programmati per il prossimo anno: la quota sale da 165mila a 181.450 ingressi a favore del lavoro stagionale e viene previsto un obbligo in più per i datori di lavoro consistente nella precompilazione della domanda di nulla osta. Infine, previsti 10mila ingressi “fuori quota” per il lavoro di assistenza familiare e sociosanitario. Articolo completo su #ItaliaOggi 7 (21-10-2024) #extraue #stranieri #nullaosta #ingresso #quote #lavoro #danielecirioli
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Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto-legge con l’obiettivo di affrontare questioni delicate come l’ingresso dei lavoratori stranieri, la lotta al caporalato e la gestione dei flussi migratori: ma il testo sembrerebbe contenere diversi elementi critici, analizziamoli. https://lnkd.in/da7MVifM #caporalato #flussimigratori #lavoro #dirittiumani
I punti deboli del decreto-legge su flussi migratori e caporalato
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Il decreto mira a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori stranieri, introducendo nuove forme di tutela per le vittime di caporalato e sfruttamento lavorativo. #lavoro #sfruttamento #regolamento
Decreto Flussi 2025: le novità - BusinessWeekly
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Il governo italiano ha approvato un nuovo decreto legge, il decreto flussi per migranti del 2024, che mira a riformare profondamente la gestione dei flussi migratori, con particolare attenzione all’immigrazione regolare e alla lotta contro il caporalato. Le nuove misure, presentate durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, sono il risultato di un lavoro congiunto tra diversi ministeri e intendono rafforzare i controlli sull’immigrazione irregolare, migliorare le procedure di ingresso legale per i lavoratori stranieri e introdurre nuove regole per le attività delle ONG impegnate nei soccorsi in mare. Il provvedimento pone, tra le altre cose, anche l’accento sulla semplificazione delle procedure, sulla protezione dei diritti dei lavoratori sfruttati e su una maggiore trasparenza e sicurezza nei processi di identificazione dei migranti. Semplificazione delle procedure e obiettivo di regole certe nel nuovo decreto flussi per migranti Il nuovo decreto flussi per migranti si propone di semplificare i processi burocratici legati all’immigrazione, riducendo i tempi e introducendo regole chiare e difficilmente aggirabili. Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha spiegato che l’intento principale è quello di dare certezza alle regole e migliorare l’efficacia delle procedure, attraverso l’uso di tecnologie avanzate come l’identificazione biometrica e la digitalizzazione dei documenti. Questo permetterà di snellire i processi legati all’immigrazione legale e rendere più efficiente la gestione dei flussi migratori, soprattutto nel contesto lavorativo. Anche il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza e l’obbligo di “fornire impronte digitali per gli stranieri che chiedono il visto nazionale”; inoltre ha aggiunto anche l’obbligo di “verifiche preventive al rilascio del nullaosta per i cittadini che provengono dal Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, dove le irregolarità sono più pesanti”. Introducendo le nuove norme del decreto flussi per migranti, Tajani ha annunciato anche la previsione di 10mila ingressi per tutti coloro che si propongono come assistenti o badanti a persone invalide o anziane. Il decreto flussi per migranti risponde anche alla crescente domanda di lavoratori nel settore dell’assistenza sociosanitaria, prevedendo un aumento del numero di permessi di soggiorno per badanti e lavoratori domestici. Questa nuova norma è stata introdotta per fronteggiare le esigenze di una popolazione italiana sempre più anziana, dove la domanda di assistenza qualificata è in costante crescita e per introdurre manodopera straniera, capitalizzando i flussi migratori. Riforma del sistema dei click day e nuove regole per i lavoratori stagionali Uno dei punti chiave del decreto flussi per migranti riguarda la riforma dei cosiddetti “click day”, giornate in cui i datori di lavoro possono presentare richieste di manodopera straniera. Mantovano ha spiegato che,
Il CdM approva l'introduzione di nuove norme nel decreto flussi per migranti del 2024
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Lo scontro tra governo e magistratura sul tema migranti e sull’accordo Italia-Albania continua. Mentre l’esecutivo si batte per i pochi profughi da spedire come pacchi nei centri albanesi, Confindustria continua a ripetere a gran voce che in Italia manca la forza lavoro. Forza lavoro che si potrebbe trovare, appunto, nei migranti. Secondo il Centro studi di Confindustria, infatti, il nostro Paese avrà bisogno di almeno 120mila lavoratori stranieri all’anno per i prossimi cinque anni, per un totale di 610mila nuovi ingressi, al fine di mantenere i ritmi di crescita economica previsti.
Migranti, Confindustria lancia l’allarme: servono 120mila lavoratori stranieri all’anno - Stranieri in Italia
https://stranieriinitalia.it
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📅 Oggi, 18 ottobre, è la Giornata Europea contro la Tratta. Ma ci si chiede: il governo italiano sta davvero combattendo i trafficanti? 🚫 Le misure adottate sembrano puntare più alla criminalizzazione dei migranti che al contrasto reale della tratta 🌍 In questa giornata, ricordiamo che combattere la tratta vuol dire lottare contro i trafficanti, non colpire chi, in cerca di sicurezza, scappa da guerre, persecuzioni e povertà #GiornataEuropeaControLaTratta #DirittiUmani #NoAllaTratta #CombattereLaTratta #Giustizia #Uguaglianza
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