Post di Panificio Davide Longoni

La crescita di Panificio Davide Longoni e le nuove aperture nel 2024! Un articolo di Pambianconews

🍕 🚀 PIZZIUM Spa, che nel 2021 è stata rilevata al 40% dal fondo Equinox, continua la sua #espansione con una crescita costante del fatturato e della marginalità. #Qualità, #innovazione e centralità del servizio al #cliente rimangono i pilastri della nostra strategia di crescita. 📊 Con 60 pizzerie a gestione diretta e 700 dipendenti, il gruppo ha registrato un aumento del 21% nei primi sei mesi del 2024 sull'anno precedente, dopo aver chiuso il 2023 con un fatturato di €43,5mln (+45% vs 2022) e un EBITDA oltre il 25%. 📈 +8 nuove aperture dall'inizio dell'anno, che diventeranno 15 entro la fine. L’obiettivo è di mantenere un tasso di apertura di 15-20 locali all’anno, con le opportune valutazioni di anno in anno. 🌐 Considerate le ampie possibilità di sviluppo in Italia - dove come riporta il CEO & founder Stefano Saturnino "dal 2,5% di quando abbiamo iniziato, le catene ora sono al 10% del totale"- lo sbarco all'estero avverrà in un secondo momento ma non si esclude per il futuro dato che "all’estero la quota di catene è molto più alta e negli ultimi anni la domanda di pasti fuori casa è rimasta forte nonostante la crisi". #Foodservice #Growth #RestaurantChains #Italy

Deco Industrie, azienda cooperativa romagnola, specializzata dal 1951 in food, detergenza per la casa e prodotti per la persona con marchi quali Scala, Pineta e Fornobuono, ha perfezionato l’acquisizione del ramo d’azienda cosmetica di Co.Ind, cooperativa di Castelmaggiore (#Bologna) con un giro d’affari di cento milioni di euro, investendo nell’operazione dieci milioni. In questo modo l’intero stabilimento di Noale (#Venezia) e 75 dipendenti entreranno nell’orbita di Deco Industrie, attiva già sui cinque stabilimenti di Bondeno (Ferrara), Forlì, Imola (Bologna), Bagnacavallo e San Michele (#Ravenna). Deco Industrie non è nuova a shopping: l’ultimo è stato Packaging Imolese nel 2016 e prima ancora, tra gli altri, Vera Romagna Forlì nel 1999 e i detersivi Scala di Frosinone nel 2003. «Estenderemo la produzione di Noale alla grande distribuzione con la marca privata e svilupperemo progetti con big globali: abbiamo iniziato una collaborazione con Sutter per Neutromed e non è escluso che possa estendersi alla neoacquisita fabbrica di Noale», dice l'ad Stanislao Fabbrino. La divisione cosmetica appena rilevata vanta un giro d’affari di 25 milioni che andranno a sommarsi ai 125 della detergenza di Deco. Considerando i 100 milioni di ricavi della parte alimentare, Deco nel 2023 ha fatturato 225 milioni. «Con i progetti che stiamo sviluppando, i 150 milioni del “non food” diventeranno 200 nel 2026 e, sommati ai 100 dell’alimentare, ci porteranno a 300 milioni di ricavi». A maggio Deco è entrata con il 20% nella coop agricola Fruttagel di Alfonsine, specializzata nella trasformazione di ortofrutta fresca, che produce bevande a base frutta, bevande vegetali, prodotti base pomodoro e vegetali surgelati e i cui ricavi si attestano intorno ai 155 milioni. «Nel 2026 vorremmo sviluppare un gruppo a matrice cooperativa da mezzo miliardo di euro di fatturato (200 no food e 300 food)». Intanto dalle sinergie logistiche e dal risparmio sull’acquisto di materie prime, l’integrazione di Co.Ind Noale porterà a regime a un milione di risparmi. #cooperazione #imprese #food #alimentare #cosmesi

La ricchezza ‘ra tazzulella ‘e cafè [Tempo di Lettura 60 secondi] ☕️ Napoli: capitale nel mondo del caffè, dove ogni tazzina contiene cultura, tradizioni e sentimenti diventando ben presto simbolo della città. Legato indissolubilmente alla tradizione partenopea è l’azienda Caffè Borbone, in onore del periodo borbonico in cui questa bevanda trovò terreno fertile. Correva l’anno 1997 quando Massimo Renda fondò L’Aromatika srl approcciando al business della distribuzione di caffè mediante la vendita porta a porta di macchine a cialde destinate agli uffici nella provincia di Napoli e Caserta. La svolta dell’azienda è rappresentata dall’acquisto di una macchina per la produzione delle cialde e successivamente la prima torrefattrice. Negli anni 2000, si decise di lanciare il nome Caffè Borbone, grazie alla concessione di una speciale autorizzazione per l’utilizzo del marchio da parte di Sua Altezza Reale Principe Carlo di Borbone. ☀️ Caffè Borbone, nel corso degli anni è riuscito ad attuare un innovativo processo di sviluppo ed espansione, diventando ben presto tra i principali produttori specializzati di caffè sia in cialde compostabili che compatibili. L’azienda vanta una fitta rete commerciale sul territorio italiano e volumi di vendita in costante crescita che si espandono in ben 54 paesi. Caffè Borbone fa parte del gruppo Italmobiliare, conseguendo nell’anno 2023 un fatturato pari a 300 milioni di euro in crescita del 14,3%, superando di gran lunga i ricavi del 2022 che ammontano a 262, 7 milioni. Ottimo risultato operativo pari a 68,2 milioni di euro ed unʼutile netto dellʼesercizio 2023 pari a 48,0 milioni di euro. I risultati positivi sono stati ottenuti grazie allʼeccellente performance del canale digitale (e-commerce diretto, Amazon ed altri portali) cresciuto del 32%. L’azienda sempre nello stesso anno ha deciso di attuare dei progetti di investimento, di ampliamento del portfolio e il notevole impegno nella ricerca alla conquista di nuovi clienti. 🍃 Dal 2018, con l’ingresso in Italmobiliare, è notevole l’impegno alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità dei prodotti con l’attuazione di un preciso piano di sviluppo green che ingloba l’intera fase produttiva, dalla filiera al trattamento degli scarti e del packaging. In tal ottica, infatti, è stata introdotta per la prima volta la cialda compostabile 100% amica della natura che è possibile smaltire nell’umido e l’incarto riciclabile nella carta. ✍🏼 Vincenzo Mattia Coppola 🖼️ Mario Di Marzo

Gruppo VéGé archivio il 2023 con un altro anno in crescita: l'anno scorso il gruppo conferma, per il decimo anno consecutivo, un andamento in crescita, con un fatturato di 13,78 miliardi, 9,5 in più rispetto all’anno precedente. 👉 Risultati importati, soprattutto nell’anno in cui saranno festeggiati i 65 anni di attività di VéGé 👉Un trend che deriva sia dall’apporto dei nuovi soci (Apulia Distribuzione che, in corso d’anno, trasformerà l’insegna dei suoi store in Rossotono (oggi ancora Carrefour) e Coal sia dal miglioramento delle performance della rete delle singole imprese, in totale 31 👉 Rinnovato il Cda che ha confermato alla presidenza Giovanni Arena, neo Cavaliere del Lavoro 👉 Ripensata la compagine sociale con una nuova impostazione societaria, il cui obiettivo è quello di semplificare i processi intergruppo. Con questa logica tutte le imprese socie della Gruppo VéGé entrano anche nella nuova VéGé Retail scpa, appena trasformata in consortile, con una propria quota 👉 La creazione di convenienza rimane il mestiere principale di Gruppo VéGé attraverso negoziazioni con l'industria e un ampliamento delle attività promozionali Giovanni Arena Cristina Lazzati Giorgio Santambrogio #Edoardo #Gamboni Michele Sgaramella Raffaele Piccolo Valentina Pantano Davide Manca https://lnkd.in/d_6BKq2t

👉 Non mi stupisce affatto che una interessante iniziativa di rilancio del dettaglio tradizionale, "canale troppo spesso bistrattato" venga da due manager esterni al settore dell'ortofrutta. Mi stupisce, semmai, il contrario. Sono anni che mi chiedo perchè aziende della produzione importanti (ne ho in mente diverse) non abbiano mai pensato a creare una loro linea di negozi tradizionali, magari unendo le forze (e la gamma di prodotti offerti). 👀 Come spesso accade è da fuori che si vedono meglio le cose e infatti Pierluigi Giraudi e Arturo Casale, co-ceo di L'Orto di Jack, nella loro intervista fanno una serie di osservazioni, che dovrebbero fare riflettere gli operatori del settore #ortofrutta. Delle vere e proprie #PILLOLEDISAGGEZZA. 📌"il consumatore non può fare a meno di frutta e verdura e la qualità la puoi trovare solo nel negozio di vicinato. Così è nato l’Orto di Jack, che è l’insegna che identifica il fruttivendolo sotto casa che riesce a soddisfare i clienti più esigenti.” 📌 Analizzando la catena d’approvvigionamento, siamo arrivati alL'Ortomercato di Milano e abbiamo scoperto un mondo dalle grandi potenzialità di business, dove esiste una professionalità ed una cultura del lavoro encomiabile, ma, allo stesso tempo, abbiamo notato un settore arretrato e caratterizzato da una scarsa cultura manageriale”. 📌 "un settore che ha poca dimestichezza coi dati" 📌 "all’interno dei negozi stiamo implementando tecnologie di visual merchandising che ci consentiranno di profilare con estrema precisione il comportamento dei consumatori, con l’obiettivo di tarare l’offerta di ogni fruttivendolo in funzione dell’esigenze specifiche di quella determinata clientela”. Il canale tradizionale - centri agroalimentari e dettaglio tradizionale - ha grandi potenzialità di crescita, ma per un effettivo rilancio serve che gli operatori cambino mindset. Buona evoluzione! #dettagliotradizionale #mercatiortofrutticoliallingrosso #centriagroalimentari MARINELLA DEGLIESPOSTI SogeMi - Foody ITALMERCATI - RETE D'IMPRESE Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare

Domenica 26 Maggio l'Assemblea dei Soci del Gruppo 3A - Despar Nord Ovest ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio 2023, con un fatturato al pubblico pari a 184, 1 milioni di Euro e un incremento del 8,5 % rispetto al 2022. I positivi risultati economico – finanziari conseguiti sono stati ottenuti grazie al contributo di un significativo programma di investimenti messo in campo nel 2023  e finalizzato al consolidamento e all’espansione della rete vendita, oltre al contenimento dell’inflazione sui listini. Gli investimenti hanno consentito l’apertura di 17 nuovi punti vendita e la ristrutturazione di 7 supermercati all’interno dei territori che l’azienda presidia. In particolare, le nuove aperture hanno contribuito a radicare la presenza dell’Abete nella città di Torino e nell’area di Varese e provincia. Oggi la rete vendita di Despar Nord Ovest conta complessivamente 160 esercizi commerciali, di cui 149 affiliati e 11 diretti, che hanno complessivamente una superficie vendita di oltre 46.500 metri quadri. Nel 2023 si è inoltre rafforzato ulteriormente lo sviluppo del prodotto a marchio Despar (MDD), che nei territori presidiati di Piemonte, Liguria Valle d’Aosta e provincia di Varese ha raggiunto una quota di mercato pari al 22,5%. Vicinanza al territorio, sostegno delle comunità, impegno sostenibile e lotta agli sprechi sono driver strategici fondamentali per l'azienda. “Lo scorso anno abbiamo lavorato molto assieme ai nostri soci al potenziamento, allo sviluppo e all’ammodernamento della rete – è il commento di Gianluca Bortolozzo, Presidente di Centro 3A S.p.A., società commerciale per la gestione delle attività del Gruppo 3A – Despar Nordovest – per potere offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze dei clienti e sempre più capillare sul territorio di nostra gestione, Prosegue anche il nostro programma legato agli interventi di ammodernamento sostenibile dei nostri supermercati, attraverso scelte tecnologiche sempre più performanti sotto l’aspetto del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente e si rafforza ulteriormente il sostegno puntuale agli “artigiani del gusto locale”, implementando ulteriormente la commercializzazione di prodotti regionali, sviluppando così in modo efficace una filiera corta”. “Quest’anno festeggiamo la ricorrenza dei 50 anni di attività del nostro Gruppo - è il commento di Maurizio Bolle, Presidente di Coop 3A –, da 50 anni al servizio dei nostri clienti, che è anche il claim che abbiamo definito e che sarà presente in moltissimi eventi e attività che stiamo predisponendo per celebrare adeguatamente questo importante traguardo. La nostra azienda è da sempre vicina ai nostri imprenditori, con cui ci piace condividere i successi assieme a tutti gli stakeholder, rafforzare le relazioni e guardare al futuro sempre con ottimismo e determinazione.” #desparnordovest

Alice Pizza senza confini: la vera pizza romana al taglio alla conquista di nuovi mercati Alice Pizza chiude il 2024 con 9 locali all’estero e 208 nel nostro Paese. Asia ed Europa sono le aree su cui si concentrerà nel 2025 l’espansione di Alice Pizza fuori dal territorio nazionale, mentre in Italia il modello di sviluppo prevede di ampliare la presenza nelle città, aprendo in nuove regioni e rafforzando la presenza sui centri commerciali e sul canale travel.   ➡️Continua a leggere: https://lnkd.in/dqb-wi-X I numeri del 2024 confermano la crescita del brand: 25 nuove aperture, oltre 120 milioni di giro d’affari gruppo, con una crescita del 10% rispetto al 2023 e 190 nuove assunzioni. Risultati che derivano dalla solidità economica e di gestione del sistema Alice Pizza, che è fatto per circa il 50% di locali a gestione diretta e per metà di pizzerie gestite in franchising. Giorgio Garosci Armando Garosci Luca Salomone Felice Meoli Paola Piovesana Viviana Persiani Alice Albenga Luisa Cavagnera Claudio Baitelli

Oltre al tema sempre attuale delle nuove aperture, per Basko la strategia vincente è quella di lavorare sulla riqualificazione dei punti vendita già esistenti. Ce lo racconta Giovanni D'Alessandro - Direttore della rete di Supermercati del Gruppo Sogegross - in un'intervista con Maria Teresa Giannini: " Abbiamo lavorato su importanti ristrutturazioni su location già in essere o anche trasferendo le nostre unità in nuovi spazi limitrofi, magari riqualificando aree dismesse con nuovi progetti. Se ne capisce facilmente la ragione: la Liguria è lunga e stretta, schiacciata fra monti e mare, dunque è difficile occupare nuovi spazi, mentre in altre regioni lo spazio potenzialmente utile si riduce di molto se si vuole ottimizzare la logistica, come noi intendiamo fare." https://lnkd.in/djuzuaDc #distribuzionemoderna #dm

Sul Corriere della Sera l'acquisto da parte della cooperativa Deco Industrie del ramo dell’azienda cosmetica Co.Ind., un realtà cooperativa con sede a Castelmaggiore (Bo) che sviluppa un giro d’affari di 100 milioni di euro, investendo nell’operazione dieci milioni. In questo modo l’intero stabilimento di Noale (Venezia) e 75 dipendenti entreranno nell’orbita di Deco Industrie, attiva già sui cinque stabilimenti di Bondeno (Ferrara), Forlì, Imola (Bologna), Bagnacavallo e San Michele (Ravenna). Deco Industrie prosegue inoltre la sua crescita anche nello stabilimento di Bagnacavallo con l’attivazione di una nuova linea di confezionamento con un investimento di 5 milioni di euro. A questi investimenti si aggiunge l’acquisto del 20% del capitale di Fruttagel, azienda romagnola del largo consumo confezionato. Stanislao Fabbrino, AD di Deco Industrie: “Stiamo procedendo con il nostro piano di sviluppo che si pone l’obiettivo entro il 2026 di costruire un gruppo a matrice cooperativa che possa raggiungere il mezzo miliardo di fatturato annuo (300 milioni nell’alimentare e 200 nella detergenza casa e persona). Le parole d’ordine sono: Efficienza, Innovazione e Sostenibilità“. #cooperazione Legacoop Emilia-Romagna Legacoop Romagna https://lnkd.in/eeZ9jeM4