Domani, dalle 10.30 ,avrò il piacere di intervenire come relatore al convegno nazionale di #ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori Maggiori informazioni: https://lnkd.in/dd-qT8YM... con anche link per collegarsi, infatti l'evento è in doppia modalità. Tra contratto ed assegno....come ne usciremo? Spero di poter portare un punto di vista da #studente che vuole fare #ricerca e si trova nel limbo delle #incertezze ma non smette di credere nel nostro paese #ricercasenzafuturo
Post di Paolo Brescia
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#Università, 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐧𝐨. I rettori: “A rischio la sopravvivenza degli atenei”. #bernini annulla l’incontro: “Polemica pretestuosa” La preoccupazione della #Crui Per i rettori “𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞". I rettori chiedono dunque una revisione del decreto ministeriale e si raccomanda per il futuro "di voler informare le università e la Crui stessa dei criteri di ripartizione del Fffo prima dell'anno di riferimento e non dopo, perché è ovvio che tutti gli sforzi fatti nella direzione di adattare le politiche degli atenei ai criteri di ripartizione dei finanziamenti vengono così vanificati". #ParereMioPersonale: 𝐀 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 " 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐧𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐂𝐄𝐑𝐍 𝐞𝐝 𝐢 𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 #𝐆𝐫𝐚𝐧𝐒𝐚𝐬𝐬𝐨, 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐥’𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐡𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐢 𝟒𝟓 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨" 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟏 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐞𝐱 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 #𝐠𝐞𝐥𝐦𝐢𝐧𝐢 ? semi. cit dalla : https://lnkd.in/drmqRHR2 Francesco Vissani, PhD https://lnkd.in/dqmzVwhk
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Una delegazione di #SIDRI ha incontrato questo pomeriggio il Ministro dell’Università e della Ricerca Prof.ssa Anna Maria Bernini presso la sede del MUR. Il confronto è stato intenso e costruttivo, con diversi temi affrontati. Abbiamo parlato del compimento e degli sviluppi dell’ultima riforma del reclutamento universitario (2022). In particolare, ci siamo focalizzati sulla situazione del pre-ruolo e dei contratti di ricerca, degli sviluppi relativi agli RTT e del futuro dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale). Abbiamo parlato anche di come le Università possano e debbano cambiare rispetto a una società in rapida e continua evoluzione. A tal proposito, abbiamo affrontato il tema della #mobilità tra Atenei italiani per favorire lo scambio sui temi di ricerca e non creare spaccature territoriali, e delle potenzialità della terza missione. Abbiamo riportato le preoccupazioni dei nostri colleghi, mosse dalla precaria situazione di chi si avvia alla #ricerca in ambito universitario. Allo stesso tempo, abbiamo sfruttato quest’occasione per presentare i nostri punti di vista e le nostre proposte, per una proficua collaborazione futura. Siamo soddisfatti di questo primo incontro con il Ministro dell’Università e della Ricerca, che conferma il ruolo centrale di #SIDRI nel panorama accademico italiano. Restiamo convinti che solo dal confronto nascano le migliori idee, e che la valorizzazione del #dottorato, nostra principale mission, passi per la salvaguardia delle Università italiane, oltre che per un loro potenziamento rispetto alle tecnologie e alle sfide di oggi e di domani. #PhD #Dottorato #Dottoratodiricerca #università #dottorandi #ricerca
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Su questo social si è soliti comunicare solo successi e traguardi personali, con una magniloquenza spesso eccessiva. È giusto, alle volte, concedere spazi di riflessione anche per temi problematici, specie quando riguardano la formazione superiore degli studenti universitari, oltre che la vita e il lavoro di tante persone che fanno didattica, ricerca, terza missione. Per settimane come ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia denunciavamo che nella bozza di decreto di riparto del finanziamento ordinario comunicata dal Ministero dell'Università e della Ricerca fosse presente, per la prima volta dopo 12 anni, un significativo taglio delle risorse. Lo stesso emergeva dai pareri resi dal Consiglio Universitario Nazionale, dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, dal CoDAU. Per settimane il Ministero e la Ministra Bernini smentivano sui giornali l'effettività del taglio, affermando fino all'altro ieri che fossero fake news e che il riparto delle risorse andasse visto nello storico degli ultimi cinque anni (2019-2024). Oltre al fatto che l'incremento delle risorse si arresta proprio dal 2022, oggi la Corte dei Conti certifica quello che da settimane tutte le istituzioni del mondo universitario vanno ripetendo: il taglio c'è stato, solo sei università dovranno affrontare con le stesse risorse dell'anno precedente l'inflazione e i giusti aumenti per il personale strutturato, tutte le altre andranno in perdita di risorse, con una media del -2,12% in un anno. https://lnkd.in/dcUTRbny
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Il termine #TerzaMissione si riferisce all’insieme delle attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attraverso processi di interazione diretta dell’Università con la società civile e il tessuto imprenditoriale, con l’obiettivo di promuovere la crescita economica e sociale del territorio, affinché la conoscenza diventi strumentale per l’ottenimento di benefici di natura sociale, culturale ed economica. La Terza Missione, come da definizione dell’ANVUR, è a tutti gli effetti una missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca. È riconosciuta come tale dal DL 19/2012, che definisce i principi del sistema di “Autovalutazione, Valutazione Periodica e Accreditamento” (AVA), e dal successivo DM 47/2013, che ne identifica gli indicatori e i parametri di valutazione periodica assieme a quelli della ricerca. Le sue potenzialità si indirizzano su due assi principali: - missione di valorizzazione economica della conoscenza, attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in conoscenza utile a fini produttivi (la gestione della proprietà intellettuale, la creazione di imprese, la ricerca conto terzi e i rapporti ricerca-industria, e la gestione di strutture di intermediazione e di supporto, in genere su scala territoriale); - missione culturale e sociale, mediante la produzione di beni pubblici che aumentano il benessere della società, in ambito educativo (educazione degli adulti, life-long learning, formazione continua), culturale (eventi e beni culturali, gestione di poli museali, scavi archeologici, divulgazione scientifica), sociale (salute pubblica, attività a beneficio della comunità, consulenze tecnico/professionali fornite in equipe), di consapevolezza civile (dibattiti e controversie pubbliche, expertise scientifica). Si tratta quindi di valorizzare, nell’applicazione, i prodotti della didattica e della ricerca, favorendo il confronto, lo scambio e lo sviluppo reciproco tra l’Università e gli stakeholders, in relazione al territorio e ai contesti sociali di riferimento, per costruire una società della conoscenza. Rientrano nella Terza missione le seguenti attività (suddivise per indicatori oggetto di valutazione, come riportati nel Manuale ANVUR per la valutazione della Terza Missione) #Unihermes
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Il taglio di mezzo miliardo alle università è l’esempio di quanto interessi la ricerca, la cultura e il futuro dei nostri giovani a questo governo. Questa marcia indietro, criticata anche dalla Conferenza dei rettori, sabota anche il piano Amaldi-Maiani che voleva consolidare la quota destinata alla ricerca pubblica allo 0,70% del PIL integrando la “spinta”del PNRR con altri 6,4 miliardi di euro da investire in ricerca nei prossimi 4 anni. Tutto questo non c’è nel decreto di riparto delle risorse dell’FFO. C’è anzi il contrario: il disinteresse per il futuro delle nostre università e dei giovani ricercatori che hanno trovato un lavoro con il PNRR e che senza risorse aggiuntive lo perderanno fra un paio d’anni, quando il Piano di ripresa e resilienza sarà terminato. Ne scrivo su Scienzainrete. https://lnkd.in/dMkSqKuW
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Su UniGe.life il mio contributo su "anti-europeismo e altro-europeismo: multidimensionalità del fenomeno dell’euroscetticismo"
Europee 2024: cosa, come e perché nei contributi di 21 dottorandi UniGe
life.unige.it
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Primi medici laureati ad Alessandria: avere giovani formati qui è un valore e un vantaggio Noi che … alla domenica sera aspettavamo il treno per Pavia, Torino, Genova apparteniamo a una generazione di universitari della provincia di Alessandria che mai avrebbero pensato di vedere laureati dei medici tra il Tanaro e la Bormida, come accade da oltre vent’anni a Novara dall’istituzione dell’ateneo. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi dieci anni grazie alla disponibilità e all’attenzione del vertici di UPO, della Scuola di Medicina e a un gruppo di “volenterosi” del nostro territorio. E adesso ci siamo. L’emozione è tanta. Anche alla luce dell’attuale carenza di professionisti nel sistema sanitario pubblico nazionale: avere giovani laureati qui formati rappresenta un vantaggio competitivo, proprio nell’anno di trasformazione in Azienda Ospedaliero-Universitaria. Una tappa che non ha una ricaduta immediata e visibile, ma genera nel tempo un impatto socio - economico per la provincia quantificato da alcun studi in decine di milioni di euro, grazie a studenti, docenti, ricercatori e start-up. Un percorso che pone le basi per garantire quella equità di accesso alle cure tanto cara al nostro sistema sanitario, un valore che come professionisti e cittadini siamo chiamati a difendere.
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🇮🇹 Siamo stati ricevuti come Società Italiana del Dottorato di Ricerca dalla titolare del Ministero dell'Universita e della Ricerca, Professoressa Anna Maria Bernini. 📢 Il dialogo è durato circa un'ora e abbiamo parlato di riforma del reclutamento/pre-ruolo, assegni di ricerca, contratti di ricerca, RTT, PNRR e terza missione. 🗒 Abbiamo espresso le nostre perplessità e preoccupazioni legate all'attuale situazione di precariato e alla non competitività economica degli stipendi, oltre che alle difficoltà economiche di alcuni atenei. 🤝 Il confronto è stato ricco di spunti e idee, perché alla base ci sono persone che hanno deciso di fare ricerca in ambito accademico con tutte le conseguenze di questa scelta in termini di età, precariato, situazione economica e (più generali) scelte di vita. I cambiamenti delle Università devono guardare a questi aspetti, assieme ai sempre più rapidi cambiamenti del mondo, per poterne essere protagoniste.
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𝗥𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗖𝗡𝗢𝗦 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝗲 𝟰𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶! È disponibile il nuovo numero di Rassegna CNOS (3/2024), la rivista trimestrale che da 40 anni offre approfondimenti sul sistema di istruzione e formazione professionale in Italia. Fondata nel 1984 dai Salesiani, Rassegna CNOS si distingue per il suo approccio interdisciplinare nell'analizzare gli aspetti ordinamentali, progettuali e organizzativi del sistema educativo italiano, contestualizzandoli nel panorama europeo e internazionale. La rivista promuove studi, ricerche e progetti, offrendo un osservatorio aggiornato sulle politiche formative a livello regionale, nazionale ed europeo. Nel suo 40° anno di pubblicazione, questo numero affronta 5 macro aree fondamentali per il settore: ➡️Innovazione tecnologica nell'istruzione e formazione ➡️Orientamento e sviluppo delle competenze ➡️Politiche del lavoro e formazione professionale ➡️Sperimentazioni e nuovi modelli formativi ➡️Impatto sociale ed economico della formazione professionale Dal 1984, Rassegna CNOS si conferma uno strumento prezioso per chi opera nel settore dell'istruzione e formazione professionale, offrendo analisi approfondite e spunti di riflessione sulle principali tematiche e innovazioni del settore. Per chi vuole approfondire questi temi può scaricare gratuitamente i numeri di Rassegna CNOS dal nostro sito (link nei commenti). Unitevi alla discussione sul futuro dell'istruzione e della formazione professionale! #FormazioneProfessionale #Istruzione #RassegnaCNOS #40AnniDiRassegnaCNOS #CNOSFAP #InnovazioneFormativa
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Taglio di fondi per le Università italiane: i rettori lanciano l’allarme Il governo ha annunciato un taglio nominale di 173 milioni di euro dal Fondo di finanziamento ordinario, che, sommato ai finanziamenti dei piani straordinari e alla dinamica salariale, rappresenta una riduzione di oltre mezzo miliardo di euro per le università italiane. #Rettori: la Conferenza dei rettori italiani (Crui), riunita a Roma, ha lanciato l'allarme. Secondo i rettori, infatti, il provvedimento rischia di arrestare l'evoluzione del sistema universitario e mettere a rischio la sopravvivenza delle università statali italiane. Inoltre, esprimono preoccupazione per la mancanza di prospettive per le giovani ricercatrici e ricercatori. #Ministra: la ministra Anna Maria Bernini, informata della nota Crui, ha criticato la diffusione di cifre allarmistiche e infondate riguardo ai presunti tagli agli atenei, accusando i rettori di pregiudizio e polemica pubblica. L'incontro previsto è stato annullato, mentre i rettori hanno diffuso le loro valutazioni. #Studenti: il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu) ha espresso un parere fortemente contrario, sottolineando il rischio di aggravare le disuguaglianze tra le università italiane. L'Unione degli Universitari (Udu) critica la decisione, affermando: “Chiediamo al governo di rivedere questa decisione. Un taglio così corposo danneggia gravemente il diritto allo studio”
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