Vantaggi e criticità del'AI nella scuola. Un mio commento al Rapprto UNESCO sul AI nell'apprendimento. Un mio articolo per Login del Corriere della sera. Grazie a Federico Cella del Corriere https://lnkd.in/dP53gdvJ
Post di Paolo Ferri
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“…𝘤𝗵𝔢 𝙗𝕒𝑟𝚋𝚊 𝐪𝙪𝑒𝓈𝕥𝙞 𝚌𝙤𝗺𝗽𝐢𝚝𝚒…” quante volte lo abbiamo detto, quando eravamo piccoli, o lo abbiamo sentito dai nostri ragazzi! Eppure con l'intelligenza artificiale conversazionale di #VERSE, tecnologia Convai in esclusiva per la scuola italiana, sarebbe tutto più giocoso: immaginate di studiare la Roma dei Cesari guidati dalle parole di un suo esperto servitore. Scommetto che tutti penserebbero “𝗶𝗻 𝗯𝗮𝗿𝗯𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝗶𝗮, 𝗺𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝘁𝗶!!” #compiti #studenti #famiglia #estate #ConversationalAI #IntelligenzaArtificiale #education #learning #innovazionedidattica #scuola #edutainment #EducationTechnology #edutech #edtech #EdTechInnovation #Verse
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🤖𝐋𝐚 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐀 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚-𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐫𝐞𝐭𝐢, 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 🖋️L’Intelligenza Artificiale (ChaptGPT, Gemini, Copilot, Claude) è entrata prepotentemente nella nostra vita e conseguentemente è iniziato un dibattito sul suo utilizzo nella didattica e nell’educazione. L’Unesco, nell’ottobre 2023, gli ha dedicato un numero di Le Courrier de l’Unesco. La Vicedirettrice Stefania Giannini pone l’accento sul fatto che l’IA rappresenta una rivoluzione inevitabile nel campo dell’istruzione, ma che è necessario un approccio cauto e regolamentato per gestire l’adozione di queste tecnologie. L’IA può offrire benefici significativi, come il supporto all’apprendimento personalizzato e l’inclusione di studenti in situazioni di svantaggio, fragilità o con disabilità. Nel contempo il rapido ritmo di diffusione di queste tecnologie nel sistema educativo richiede un sistema di controllo e regolamentazione. 👉Continua a leggere l'articolo di Bruno Chiozzi: https://lnkd.in/dANMDPaH #ia #intelligenzaartificiale #scuola #supportoscolastico #ai
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Ci prova anche la Comunità Europea, e lo fa attraverso la creazione di un supporto didattico che aiuti gli insegnanti a sensibilizzare gli studenti al #pensierocritico iniziando da come discernere rispetto ad una “fake news”. Una meritevole iniziativa, in Italia supportata già da tempo dalla ricerca scientifica tra cui quella della Prof.ssa Matilde Fontanin che evidenzia come, nel tentativo di fondare una scienza delle #fakenews, possano essere poste strategie di difesa incentrate sugli automatismi degli algoritmi matematici e sull’intervento umano, a sua volta declinabile da un lato nell’affinamento di strumenti di verifica e dall’altro nell’educazione al pensiero critico. Sulla scorta di questa strategia, un kit di strumenti di disinformazione recentemente aggiornato per consentire agli insegnanti delle scuole secondarie di infondere abilità di navigazione #online con esempi di vita reale ed esercizi di gruppo, promuovendo il pensiero critico. Dalla salute pubblica alla democrazia, con l’obiettivo di stimolare il dialogo sul discernimento della verità. 🙌 https://lnkd.in/ddfGnMqz Per approfondire sulla ricerca della Prof.ssa Fontanin: https://lnkd.in/dwEV7AUr
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Cos'hanno in comune l'ex ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi della "scuola affettuosa", Sam Altman de "alcuni computer uccideranno esseri umani, ma il saldo sarà positivo" e l'ex caporedattore di Wired de "i cluster di calcolo sono tutto ciò che serve"? Sono tutti seguaci del "culto dei dati", la pseudoscienza basata su credenze magiche (come la divinazione, la "purezza" dei dati o la memoria dell'acqua), secondo la quale l'avvento dei "Big Data" costituisce la fine di ogni impresa umana, perché i grandi cluster di calcolo della Silicon Valley avranno successo laddove la scienza umana fallisce, rivelandoci l'intimo rapporto tra le cose del mondo, unicamente grazie ai "dati puri". Di questo si discute in questo dialogo pubblicato nel numero di Dicembre de "Le nuove frontiere della scuola", e dell'impatto certamente non positivo che queste pseudoscienze potrebbero avere sulle discipline STEM (e non solo) se l'intelligenza artificiale dovesse essere adottata in massa nella scuola pubblica come vorrebbe l'attuale ministro e molti "innovatori" poco avvezzi alla scienza e ai suoi metodi, e convinti per questa ragione che le scienze umane possano e debbano procedere come la fisica sperimentale. https://lnkd.in/ddVGN_D8 Un grazie di cuore a Luca Malgioglio, autore con me di questo scambio molto arricchente. #ai #transizionedigitale #hype Altreconomia Giuseppe Palazzo Alina Rosini Cosimo Scarinzi Carlo Mazzucchelli Maurizio Mazzoneschi Agnese Trocchi Angelo Ivan Rossi Alessandro Parisi 🪖 Brunella Ruffa Enrico Ferro Enrico Bisenzi Emanuela Massa Nicola Villa Giuseppe C.
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C'è un forte ritorno ad una visione ingenua della realtà, spesso motivata da chi vuol far credere oggettive le proprie visioni di mondo. Il "mito del dato", collegato al dogma dell'"Immacolata Percezione", si diffonde a macchia d'olio in menti quotidianamente violentate da pensieri banali. Per una disamina interessante sulla questione suggerisco: https://lnkd.in/dg8GS-Ha Inoltre, c'è la classica acutezza di Raimon Panikkar: “…l'oggettività è tale per una soggettività. L'oggettività ha un senso perché c'è la soggettività che la scopre come oggettività e come irriducibile alla soggettività. [...] Qualcosa è oggettivo quando si presenta, a parecchi soggetti, indipendentemente dalle differenze e dalle discrepanze tra i differenti soggetti. […] Nell'ambito di una certa cultura l'oggettività può apparire come tale quando la soggettività si è mascherata e ciò accade soltanto quando non esiste problema, quando siamo nello stesso mito.” (R. Panikkar, “Deità e riflessione filosofica”, pp. 28-100, in R. Panikkar ed al.)"
Cos'hanno in comune l'ex ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi della "scuola affettuosa", Sam Altman de "alcuni computer uccideranno esseri umani, ma il saldo sarà positivo" e l'ex caporedattore di Wired de "i cluster di calcolo sono tutto ciò che serve"? Sono tutti seguaci del "culto dei dati", la pseudoscienza basata su credenze magiche (come la divinazione, la "purezza" dei dati o la memoria dell'acqua), secondo la quale l'avvento dei "Big Data" costituisce la fine di ogni impresa umana, perché i grandi cluster di calcolo della Silicon Valley avranno successo laddove la scienza umana fallisce, rivelandoci l'intimo rapporto tra le cose del mondo, unicamente grazie ai "dati puri". Di questo si discute in questo dialogo pubblicato nel numero di Dicembre de "Le nuove frontiere della scuola", e dell'impatto certamente non positivo che queste pseudoscienze potrebbero avere sulle discipline STEM (e non solo) se l'intelligenza artificiale dovesse essere adottata in massa nella scuola pubblica come vorrebbe l'attuale ministro e molti "innovatori" poco avvezzi alla scienza e ai suoi metodi, e convinti per questa ragione che le scienze umane possano e debbano procedere come la fisica sperimentale. https://lnkd.in/ddVGN_D8 Un grazie di cuore a Luca Malgioglio, autore con me di questo scambio molto arricchente. #ai #transizionedigitale #hype Altreconomia Giuseppe Palazzo Alina Rosini Cosimo Scarinzi Carlo Mazzucchelli Maurizio Mazzoneschi Agnese Trocchi Angelo Ivan Rossi Alessandro Parisi 🪖 Brunella Ruffa Enrico Ferro Enrico Bisenzi Emanuela Massa Nicola Villa Giuseppe C.
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Come sta cambiando e come cambierà il mondo dell’Istruzione con l’avvento dell’intelligenza artificiale ? Vi aspetto giovedì prossimo a Reggio Emilia, al centro Loris Malaguzzi. Nel commento il link per le registrazioni.
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Su ANSA si parla nuovamente di Scuola Europa, e nello specifico della curvatura del nostro Liceo Scientifico Scienze Applicate, in arrivo dal 2025/2026, dedicata alla scienza dei dati e intelligenza artificiale. In questo ambito l'aspetto etico è importantissimo, motivo per cui si è prevista una compresenza dei docenti di informatica e di filosofia per introdurre i ragazzi all'uso corretto di questa tecnologia. #ansa #intelligenzaartificiale #etica #milano #liceoscientificoscienzeapplicate
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💭Una nuova frontiera per l’educazione i temi dell’IA affrontati alla Summer School di Ischia🏝️ 👉Insieme alle tante opportunità offerte sorgono anche alcune preoccupazioni. La sicurezza dei dati, la trasparenza degli algoritmi, l’impatto sociale ed etico… L’IA non ha in sé una morale e ha la coscienza di coloro che la sviluppano, quindi “chi controlla i controllori”? Da qui la necessità di realizzare politiche e regolamenti adeguati per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile ed equo. Tuttavia gli strumenti, che l’intelligenza artificiale generativa mette a disposizione di tutti, si stanno moltiplicando con una velocità tale da rendere difficile ai diversi Paesi emettere contestualmente, e con la stessa velocità, norme che possano regolarli. È una corsa contro il tempo. Tale disallineamento, potrebbe lasciare non protetta la privacy dei dati e soprattutto potrebbe lasciare noi, persone di scuola, non del tutto preparate. Questo è uno dei motivi per cui la casa editrice Tecnodid ha ritenuto necessario dedicare all’intelligenza artificiale una riflessione approfondita invitando ad Ischia studiosi che da tempo se ne stanno occupando e che ci possono aiutare ad affrontare il problema nella maniera giusta. 👉Link dell'articolo nel primo commento!
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Momento strano, questo, per la scuola. Da un lato, le grandi innovazioni di PNRR, STEM e Intelligenza Artificiale vanno curvando sempre più la formazione di noi docenti nella direzione di dispositivi, strumenti e tecnologie digitali (e giustissimo, per carità: chi è passato da queste pagine avrà visto che anch'io tengo corsi sull'AI); dall’altra, Valditara tira fuori l Bibbia, latino e poesie a memoria (tutte robe che peraltro si facevano già prima…) Forse, in un’epoca tanto digitale quanto confusa, tornerebbe importante l’aspetto relazionale e umano del nostro ruolo. E come possiamo, quindi, migliorare questa connessione e il legame con gli studenti? Per chi me lo chiedeva, in collaborazione con La Scuola, SEI e Capitello , ecco l’ennennennesima edizione del corso “Il Docente Attore”, ormai alla sua “non so più” edizione: un percorso pensato per riscoprire e valorizzare la nostra vocazione educativa attraverso le tecniche teatrali. Il teatro, essendo “arte della relazione”, ha molto da offrire a noi docenti, a chi in sostanza ogni giorno racconta storie, cerca l’attenzione e crea coinvolgimento. E senza considerare che quasi il 70% dei docenti soffre di patologie vocali o afonie, vista l'assenza anche di una minima educazione sulla voce nel percorso formativo dei docenti, ma che con questo tipo di formazione potrebbe essere preservata. Nel corso, esploriamo strumenti fondamentali per ogni “performer” dell’apprendimento (perché il docente, consapevole o no, quello è): oltre all’educazione vocale, anche esercizi per una dizione più chiara, per una comunicazione più efficace e sostenibile, e per una migliore e più espressiva gestione della gestualità e dello spazio della classe. Insomma, chiedete a chi l'ha già frequentato; nel caso ciò che penso sulla questione sta qui: https://lnkd.in/dqKe_3MP Indicazioni logistiche Date e Orari: • Mercoledi 19 – Venerdi 21 – Lunedi 24 – Mercoledi 26 Febbraio - • Dalle 17.00 alle 19.00 • Modalità: Online Corso Acquistabile con Carta Docente e su piattaforma S.O.F.I.A. Link nel primo commento, e vi aspetto! Max Abbritti Federica Galesi Adele Maria Veste Antonello Taurino Lorenzo Redaelli #antonellotaurino #theater #comedy #spettacolo #divertirsi #attore #standupcomedy #milano #formazione #scuola #seiacademy #ilcapitelloacademy #editricelascuolasei #ildocenteattore #formazione #Tedx #TedxLegnano #scuola #school #theatre #comedy #comedian
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Aumentiamo le ore di storia e geografia: gli studenti non sanno collocare nello spazio e nel tempo
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Founder The thinking clouds | Project Manager per E-learning e Sviluppo Software
2 mesiComplimenti per l’articolo, è davvero interessante la profondità con cui parla delle sfide che oggi stiamo affrontando nel settore. Con la nostra azienda realizziamo piattaforme AI conversazionali, anche per le scuole, e comprendiamo bene quanto sia centrale la figura del docente e, soprattutto, la necessità di mediare tra ragazzi e tecnologia.