Pubblichiamo la Relazione del Massimario sulle novità introdotte in tema di trattenimento di cittadini stranieri https://lnkd.in/dZRVUUpa
Post di Penale Diritto e Procedura
Altri post rilevanti
-
RICORSO AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DI DINIEGO AL RILASCIO DELLA CITTADINANZA ITALIANA PER LO STRANIERO. REQUISITO DELLA RESIDENZA DECENNALE E CONTINUATIVA. Oggi lo studio è stato impegnato dinanzi al TAR di Bolzano per discutere il ricorso presentato dal proprio cliente avverso il provvedimento di diniego alla cittadinanza italiana per assenza del requisito della residenza decennale e continuativa. Quali sono i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana? Cosa succede in caso di diniego e come si può impugnare il provvedimento? Tutte le info al seguente link: https://lnkd.in/dgHjKang #cittadinanzaitaliana #provvedimentodiniegocittadinanza #tarbolzano #tar #residenza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🌍 Immigrazione, Decreto Flussi e Carta Blu: Tutto ciò che Devi Sapere 🌍 L'immigrazione è un tema caldo e complesso che tocca da vicino il nostro paese. Il Decreto Flussi introduce importanti novità per l'ingresso di lavoratori stranieri in Italia, mentre la Carta Blu offre opportunità imperdibili per i professionisti altamente qualificati. 🔍 Nel nostro ultimo articolo esploriamo: - Le principali caratteristiche del Decreto Flussi e la sua rilevanza; - I requisiti per ottenere la Carta Blu e i vantaggi per le aziende; - L'impatto di queste politiche sulla società e sull'economia italiana. Se vuoi saperne di più su come queste misure possono aprire nuove porte e contribuire allo sviluppo del nostro paese, non perdere il nostro approfondimento!👇 #immigrazione #decretoflussi #cartablu #lavoro #italia #opportunità #integrazione #società #economia #studiolegalemazzotta
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Primo sì della Camera dei Deputati alla conversione in legge con modificazioni del DL 145/2024 recante disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
D.Lgs. 25/2008 Riconoscimento e revoca dello status di rifugiato: Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della [...] #Immigrati #Immigrazione #Rifugiati
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Adesso la battaglia si sposterà da un lato nei successivi gradi di giudizio, stante la volontà del governo di impugnare la decisione del giudice, dall'altro sul piano legislativo per definire tecnicamente quali caratteristiche deve avere un paese sicuro per essere definito tale, eliminando l'indeterminatezza su cui si basa la decisione del giudice. Non entro volutamente nel merito perché si tratta di una tematica relativamente alla quale qualsiasi discussione diventa oziosa, essendo impossibile pensarla tutti allo stesso modo. Vorrei invece sottolineare l'impatto potenzialmente epocale di questa decisione estendibile, di fatto, a tutti i paesi che fanno attualmente parte della lista di quelli sicuri: nessuno, indipendentemente abbia diritto o meno ad entrare in Italia, potrà mai essere rimpatriato nel suo paese d'origine. È prevedibile pensare che in breve tempo gli arrivi aumenteranno notevolmente con costi crescenti di miliardi di euro (già oggi per l'accoglienza ne spendiamo poco meno di 2 all'anno): come sarà quindi possibile conciliare tutto ciò con gli impegni pluriennali di finanza pubblica che l'Italia ha sottoscritto con l'UE? Le risorse necessarie saranno reperite con nuove tasse? L'aumento repentino della popolazione come si concilierà con l'andamento dell'economia e con i servizi primari quali, tra tutti, quelli relativi alla salute e l'istruzione, per non parlare del già precario equilibrio del sistema previdenziale? E non possiamo dimenticare la gestione dell'ordine pubblico (ricordiamoci che contestualmente i paesi europei non di primo approdo stanno sospendendo Schengen per cui è presumibile che, a differenza di oggi, la maggior parte di coloro che arriverà sarà costretta a rimanere in Italia, a prescindere dalla loro volontà. Io personalmente, come potete leggere, ho molte domande e nessuna certezza... sono molto preoccupato. https://lnkd.in/dck4VVB7
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La riforma introdotta con un emendamento al Decreto Flussi, che trasferisce la competenza sui procedimenti di convalida e proroga dei trattenimenti dei migranti dalle sezioni specializzate dei tribunali civili alle corti d’appello, sta scatenando un acceso dibattito nel mondo della giustizia. Magistrati e avvocati si oppongono duramente, denunciando criticità che potrebbero compromettere l’efficienza del sistema giudiziario e aumentare i tempi di risoluzione delle cause civili.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il governo Meloni ha provato a mettere un bavaglio ai giudici e un argine alle contestazioni sul fronte migranti. Non sta andando benissimo. Le brutte notizie continuano ad arrivare, puntuali, dalla giustizia italiana e da quella europea. La prima, devastante per la narrativa del governo, arriva dalla Cassazione, che smonta pezzo per pezzo la teoria dell’intoccabilità delle liste dei “Paesi sicuri”. “Non spetta ai giudici decidere se un Paese è sicuro”, è stata la linea della maggioranza. Eppure, con una sentenza che non lascia spazio a interpretazioni, la Suprema Corte chiarisce che il potere di verifica dei magistrati non può essere soffocato da decisioni governative. La nozione di “Paese sicuro” è giuridica, non politica: una distinzione che il governo ha cercato di manipolare per blindare le proprie scelte. La Cassazione, citando anche la Corte di giustizia dell’Unione europea, ribadisce che il giudice può e deve disapplicare un decreto che contrasti con i criteri europei. La seconda stangata arriva direttamente dalla Corte di giustizia Ue, che dichiara inefficace la sospensione unilaterale dell’Italia sui trasferimenti di richiedenti asilo previsti dal trattato di Dublino. La manovra, vestita di motivazioni tecniche, è stata smascherata per quello che è: una violazione delle regole comuni. Il governo continua a distinguersi per una non invidiabile capacità di scrivere leggi illegali. Vengono promesse, date in pasto ai loro elettori e irrimediabilmente poi si sfaldano. Un capolavoro. Buon venerdì. (il mio #buongiorno per Left) https://lnkd.in/daxe-N5t
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La Corte di Giustizia dell’UE ha affrontato la possibile discriminazione degli stranieri nelle regole di accesso italiane al reddito di cittadinanza: ecco quali sono le motivazioni. https://lnkd.in/dVx8sxAE #UE #discriminazione #stranieri #redditodicittadinanza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 20 settembre 2024, n. 7704, accoglie, per la prima volta in materia di immigrazione, un’azione collettiva (class action) contro la Pubblica amministrazione (in particolare la Prefettura di Milano) per i gravi e sistematici ritardi nella definizione della procedura di emersione degli stranieri del (lontano) 2020. Un’azione collettiva promossa da Asgi, Oxfam, Cild, Spazi circolari, Naga e oltre 100 cittadini stranieri ed italiani, con il supporto di Attiva Diritti. Il Consiglio di Stato condanna la Pubblica amministrazione per il ritardo maturato nella gestione delle domande di emersione, ribadendo il principio giurisprudenziale secondo cui il termine massimo per concludere la procedura di emersione non può mai superare i 180 giorni. Il ritardo è stato grave e sistematico e ha assunto, a parere dei giudici di Palazzo Spada, “proporzioni di vero e proprio “fenomeno” di diffusa e cronicizzata mala gestio amministrativa”, tali per cui la sentenza del Tar Lombardia di accoglimento del ricorso non poteva che essere confermata. Il Consiglio di Stato, dunque, ricorda che l’azione collettiva (c.d. class action) ha una funzione lato sensu sanzionatoria (di condotte violative di obblighi di azione derivanti dalla legge o stabiliti in applicazione della stessa) e correttiva e che, quindi, in definitiva, rappresenta un prezioso strumento per ripristinare il corretto funzionamento della pubblica amministrazione anche nel settore del diritto dell’immigrazione. Questa importante sentenza lancia un messaggio che incoraggia il ricorso alle azioni collettive strategiche da parte di un crescente gruppo di soggetti della società civile che vedono nei ritardi e nelle inadempienze della Pubblica amministrazione uno snodo cruciale della sistematica violazione dei diritti delle persone straniere, ma non solo. I gravissimi e sistematici ritardi del Ministero dell’Interno (nella specie delle sue articolazioni: Prefetture e Questure), nel rilasciare alle persone straniere documenti imprescindibili per il loro vivere quotidiano, provocano gravissimi danni, quali, solo a titolo esemplificativo, la perdita del lavoro, la mancata iscrizione al Servizio sanitario, l’impossibilità di esercitare i diritti sociali collegati alla titolarità del permesso. Ritardi che finiscono per collocare sempre più spesso le persone straniere in una condizione di marginalità sociale, che poi diventa, inevitabilmente, “materiale” di propaganda politica. Come promotori di questa class action ci augurano che questa sentenza sia un monito per la pubblica amministrazione affinché i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi siano sempre rispettati, evitando discriminazioni sistematiche a svantaggio delle persone italiane e straniere socialmente ed economicamente più vulnerabili #attivadiritti
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
*𝑫𝑬𝑪𝑹𝑬𝑻𝑶 𝑭𝑳𝑼𝑺𝑺𝑰 𝑰𝑵 𝑨𝑹𝑹𝑰𝑽𝑶* Come sempre "sul pezzo" con lo #studiolegalemeola siamo attenti all'evoluzione di quanto potrà accadere e non appena il #testo #definitivo verrà approvato e reso pubblico , come sempre, lo studieremo insieme. #decretoflussi #decreto #flussi #stagionale #stranieri #foreingers #migrants #migration #immigrants #immigration #migrationlaw #humanrights #workers #job #visa #lavoro #vistidiingresso
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi