LA RICONCILIAZIONE FARMACOLOGICA: UN NUOVO SCENARIO PER I FARMACISTI ITALIANI Nel contesto sanitario moderno, la riconciliazione farmacologica rappresenta una delle pratiche più cruciali per garantire la sicurezza dei pazienti e migliorare l'efficacia delle cure. Questa procedura, raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è stata riconosciuta in Italia come un criterio fondamentale per l'accreditamento delle strutture sanitarie. Tuttavia, il suo pieno potenziale deve ancora essere sfruttato, in particolare nel contesto delle farmacie di comunità. La riconciliazione farmacologica è un processo formale che prevede il confronto tra la lista dei farmaci assunti dal paziente e quelli prescritti in un nuovo contesto di cura, come il passaggio dal domicilio all'ospedale e viceversa. Questo processo mira a prevenire errori terapeutici che possono derivare da discrepanze non intenzionali, spesso causate da una comunicazione inefficace tra i professionisti sanitari e il paziente o il suo caregiver. Il Ministero della Salute ha emanato linee guida specifiche per la riconciliazione farmacologica, sottolineando l'importanza di una collaborazione interprofessionale che coinvolga medici, infermieri e farmacisti. Questi ultimi, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nell'ottimizzare il processo di riconciliazione e nell'assicurare l'aderenza alla terapia farmacologica da parte dei pazienti a livello domiciliare. Immaginiamo uno scenario futuro in cui il farmacista di comunità diventa un pilastro centrale nel sistema di riconciliazione farmacologica. Grazie a un utilizzo avanzato delle tecnologie digitali, i farmacisti potrebbero accedere e aggiornare in tempo reale le schede di riconciliazione farmacologica, garantendo che ogni transizione di cura sia monitorata con precisione. Attraverso piattaforme digitali integrate, i farmacisti potrebbero collaborare direttamente con medici e infermieri, condividendo informazioni cruciali e aggiornate sui regimi terapeutici dei pazienti. Questo non solo ridurrebbe il rischio di errori terapeutici, ma migliorerebbe anche la continuità delle cure, favorendo una migliore gestione delle terapie a lungo termine, soprattutto per pazienti cronici e anziani. Il pieno coinvolgimento dei #farmacisti nella #riconciliazione #farmacologica può portare numerosi benefici per la comunità. Oltre a migliorare la sicurezza dei pazienti, questa pratica può ridurre i ricoveri ospedalieri ripetuti e le degenze prolungate, liberando risorse sanitarie preziose. Inoltre, può favorire una maggiore consapevolezza e aderenza terapeutica da parte dei pazienti, migliorando complessivamente la loro qualità di vita. La riconciliazione farmacologica rappresenta una straordinaria opportunità per i farmacisti italiani di espandere il loro ruolo all'interno del sistema sanitario, diventando veri e propri custodi della continuità terapeutica. #Farmacia ##RiconciliazioneFarmacologica #CureSicure #FarmacistaDiComunità
Post di Luca Sartoretto Verna
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LA RICONCILIAZIONE FARMACOLOGICA: UN NUOVO SCENARIO PER I FARMACISTI ITALIANI Nel contesto sanitario moderno, la riconciliazione farmacologica rappresenta una delle pratiche più cruciali per garantire la sicurezza dei pazienti e migliorare l'efficacia delle cure. Questa procedura, raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è stata riconosciuta in Italia come un criterio fondamentale per l'accreditamento delle strutture sanitarie. Tuttavia, il suo pieno potenziale deve ancora essere sfruttato, in particolare nel contesto delle farmacie di comunità. La riconciliazione farmacologica è un processo formale che prevede il confronto tra la lista dei farmaci assunti dal paziente e quelli prescritti in un nuovo contesto di cura, come il passaggio dal domicilio all'ospedale e viceversa. Questo processo mira a prevenire errori terapeutici che possono derivare da discrepanze non intenzionali, spesso causate da una comunicazione inefficace tra i professionisti sanitari e il paziente o il suo caregiver. Il Ministero della Salute ha emanato linee guida specifiche per la riconciliazione farmacologica, sottolineando l'importanza di una collaborazione interprofessionale che coinvolga medici, infermieri e farmacisti. Questi ultimi, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nell'ottimizzare il processo di riconciliazione e nell'assicurare l'aderenza alla terapia farmacologica da parte dei pazienti a livello domiciliare. Immaginiamo uno scenario futuro in cui il farmacista di comunità diventa un pilastro centrale nel sistema di riconciliazione farmacologica. Grazie a un utilizzo avanzato delle tecnologie digitali, i farmacisti potrebbero accedere e aggiornare in tempo reale le schede di riconciliazione farmacologica, garantendo che ogni transizione di cura sia monitorata con precisione. Attraverso piattaforme digitali integrate, i farmacisti potrebbero collaborare direttamente con medici e infermieri, condividendo informazioni cruciali e aggiornate sui regimi terapeutici dei pazienti. Questo non solo ridurrebbe il rischio di errori terapeutici, ma migliorerebbe anche la continuità delle cure, favorendo una migliore gestione delle terapie a lungo termine, soprattutto per pazienti cronici e anziani. Il pieno coinvolgimento dei #farmacisti nella #riconciliazione #farmacologica può portare numerosi benefici per la comunità. Oltre a migliorare la sicurezza dei pazienti, questa pratica può ridurre i ricoveri ospedalieri ripetuti e le degenze prolungate, liberando risorse sanitarie preziose. Inoltre, può favorire una maggiore consapevolezza e aderenza terapeutica da parte dei pazienti, migliorando complessivamente la loro qualità di vita. La riconciliazione farmacologica rappresenta una straordinaria opportunità per i farmacisti italiani di espandere il loro ruolo all'interno del sistema sanitario, diventando veri e propri custodi della continuità terapeutica. #Farmacia ##RiconciliazioneFarmacologica #CureSicure #FarmacistaDiComunità
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📖L’errore terapeutico è uno spauracchio per tutti gli attori impegnati nella gestione del paziente ospedalizzato. Oggi la tecnologia viene in aiuto a questi operatori sanitari, dal medico prescrittore, al farmacista dispensatore, all’infermiere che somministra la terapia, grazie al sistema della dose unitaria. Di questo fondamentale argomento ci parla il dottor Marco Ruocco, Direttore SC Farmacia Ospedaliera e Farmacia Territoriale ASST Brianza.📖 OnMedicine è la rivista scientifica indipendente trimestrale di Sintesi InfoMedica Contiene articoli, interviste, approfondimenti e pareri di specialisti sul tema della salute. #RivistaScientifica #Trimestrale #ParereDelloSpecialista #OnMedicine https://lnkd.in/dYJMkwkw
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Uno studio recente ha esplorato un modello sanitario innovativo per il monitoraggio e la gestione dei pazienti con #fibrillazioneatriale (FA), coinvolgendo le #farmacie come punto di riferimento territoriale https://lnkd.in/ds82GdYN #farmaciadeiservizi #anticoagulanti #farmaciaclinica Simona Zazzetta Raffaele La Regina
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🩺 I 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 denunciano l'impossibilità di accedere ai piani terapeutici per prescrivere farmaci innovativi Questa limitazione - dicono - crea ritardi per i pazienti nell'avvio di 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗲 𝗰𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 e determina una disparità tra chi sceglie il sistema sanitario pubblico e chi si rivolge al privato #Medici #PianoTerapeutico #SSN #SanitàPrivata
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Le linee-guida cliniche servono a medici, pazienti, per l'uso appropriato/efficiente delle risorse e anche per questioni medico-legali. Delle difficoltà per la loro produzione si è parlato all'ultimo convegno dell'Associazione Alessandro Liberati. Una domanda: perché non fare un NICE italiano (che si ripagherebbe ampiamente)? https://t.co/hDm0Kk2piR (https://lnkd.in/dvKbHsU7)
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L’ambito della ricerca clinica riveste in Italia un ruolo sempre più importante. Tuttavia, i processi per condurre sperimentazioni cliniche sono lunghi e complessi, ostacolati da norme restrittive e da una burocrazia che rende difficile l’accesso ai trial per molti pazienti. Approfondiamo il tema in questo nuovo appuntamento della rubrica in collaborazione con Human AssistCare
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Programmi di visite domiciliari realizzate dai #farmacisti migliorano significativamente l'#aderenzaterapeutica e le conoscenze sui #farmaci nei pazienti anziani. Ecco i dati di uno studio pubblicato https://lnkd.in/d26P3uFt #pharmaceuticalcare #farmaciadeiservizi Paolo Levantino
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Esperti e pazienti hanno elaborato un documento con le strategie per ottimizzare il percorso di cura nei centri cefalee, l’accesso a farmaci specifici, e i criteri di classificazione dei centri.
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💥 𝐀𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐝𝐨 𝐚𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐢: 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐨 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐨? 💥 La pandemia di Covid-19 ha reso evidente che l'accelerazione delle procedure di approvazione per farmaci e dispositivi medici innovativi è diventata una necessità. Eppure, se da una parte velocizzare l’accesso alle cure per patologie gravi è fondamentale, dall’altra emergono preoccupazioni legate alla sicurezza e alla sostenibilità a lungo termine. 🔍 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢? L'uso di endpoint surrogati, quei parametri che permettono un’autorizzazione rapida senza attendere gli esiti clinici finali, può nascondere incognite. Infatti, la sicurezza di farmaci approvati con velocità è monitorata a posteriori, ma spesso la mancanza di dati completi può portare all’emergere di eventi avversi dopo l’immissione sul mercato. Ecco perché è cruciale bilanciare rapidità e sicurezza. 📊 𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚 Non si possono ignorare le pressioni economiche: accelerare l'accesso alle terapie innovative può mettere a dura prova i sistemi sanitari, creando disuguaglianze tra Paesi e generando disparità nel trattamento dei pazienti. 💡 𝐈𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 Una possibile soluzione? Strumenti di AI capaci di definire algoritmi predittivi per valutare rischi e benefici, migliorando le decisioni regolatorie. ❓ E tu cosa ne pensi: siamo pronti a bilanciare innovazione, sicurezza e sostenibilità? Fammelo sapere nei commenti 👇 Leggi l’articolo completo nel post riportato qui sotto per approfondire walter gatti #LifeScience #AccessoAiFarmaci #Innovazione
La #pandemia globale ha evidenziato la necessità di accelerare i processi di approvazione per #farmaci e #dispositivimedici, con particolare attenzione per le malattie gravi e rare. Questo tema è stato discusso nel corso del XLV Congresso Nazionale della SIFO Farmacia Ospedaliera, che si è tenuto alla Mostra d'Oltremare di Napoli.
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