Nella World AMR Awareness Week, la settimana mondiale per l’uso consapevole degli antimicrobici, si svolge a Genova il 14° Congresso Nazionale della SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva. Due giornate di lavoro segnate da un fitto programma scientifico, he richiamano da tutta Italia i maggiori esperti in Infettivologia. Tema centrale: l’antimicrobico-resistenza, fenomeno in cui l’Italia è ‘maglia nera’ in Europa con 12mila decessi l’anno causati da infezioni da batteri resistenti, al quale è dedicata una tavola rotonda di grande rilievo, con il Ministro della Salute e altri rappresentanti istituzionali che si confronteranno con i clinici e gli altri stakeholder per fare il punto sulle sfide e le strategie presenti e future. Spazio anche ad altri temi rilevanti come le nuove strategie contro SARS-CoV-2, le complicanze infettive nei soggetti immunodepressi come i pazienti HIV e nei pazienti trapiantati con terapie cellulari, che richiedono continuo aggiornamento e all’innovazione, diagnostica e terapeutica, per far fronte agli agenti patogeni attuali e futuri.
Post di Angelo Piemontese
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Nella World AMR Awareness Week, la settimana mondiale per l’uso consapevole degli antimicrobici, si svolge a Genova il 14° Congresso Nazionale della SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva. Due giornate di lavoro segnate da un fitto programma scientifico, he richiamano da tutta Italia i maggiori esperti in Infettivologia. Tema centrale: l’antimicrobico-resistenza, fenomeno in cui l’Italia è ‘maglia nera’ in Europa con 12mila decessi l’anno causati da infezioni da batteri resistenti, al quale è dedicata una tavola rotonda di grande rilievo, con il Ministro della Salute e altri rappresentanti istituzionali che si confronteranno con i clinici e gli altri stakeholder per fare il punto sulle sfide e le strategie presenti e future. Spazio anche ad altri temi rilevanti come le nuove strategie contro SARS-CoV-2, le complicanze infettive nei soggetti immunodepressi come i pazienti HIV e nei pazienti trapiantati con terapie cellulari, che richiedono continuo aggiornamento e all’innovazione, diagnostica e terapeutica, per far fronte agli agenti patogeni attuali e futuri.
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Roma, 9 ottobre - L'Oms informa in una nota di avere inserito il primo test diagnostico in vitro per Mpox nell'elenco per l'uso di emergenza (Eul), passaggio importante per migliorare l'accesso globale ai test per questa malattia infettiva, dichiarata ancora una volta emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale...Continua a leggere #approvazione #mpox #oms #testdiagnostico #usoemergenza
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Con la stagione invernale e il periodo delle festività, la circolazione di virus respiratori si intensifica, mettendo a rischio la salute pubblica. Tra le categorie più esposte figurano i pazienti con #neoplasie #ematologiche, per i quali queste infezioni possono avere conseguenze particolarmente gravi. Scopri di più nell'articolo della nostra rivista dedicata all'Oncologia ONCO048 ➡️https://lnkd.in/eFtjCRWi #menthalia #onco048 #journal
Con la stagione invernale e il periodo delle festività, la circolazione di virus respiratori come influenza, SARS CoV-2, RSV e virus para-influenzali si intensifica, mettendo a rischio la salute pubblica. Tra le categorie più esposte figurano i pazienti con neoplasie ematologiche, per i quali queste infezioni possono avere conseguenze particolarmente gravi. Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Hematology / Oncology® ha approfondito l’impatto clinico delle infezioni respiratorie virali acquisite in comunità (CARV) in questa popolazione fragile. Scopri di più ➡️https://lnkd.in/eFtjCRWi #onco048 #thenewoncology #ricerca
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Roma, 20 maggio - L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha rilasciato venerdì scorso la nuova edizione della sua Bacterial Priority Pathogens List (Bppl), la lista aggiornata dei principali batteri antibiotico-resistenti a livello globale, comprendente 15 famiglie di batteri resistenti agli antibiotici raggruppate in categorie critiche, alte e medie per la definizione delle priorità...Continua a leggere #aggiornamenti #amr #antibiotici #Bppl #oms
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L’antibiotico-resistenza è un problema di proporzioni globali. Oggi i batteri resistenti uccidono ogni anno più di un milione di persone, peggio di quanto non facciano nemici letali come Hiv e malaria, e in futuro sono destinati a fare anche di peggio. Un nuovo studio del progetto Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) – joint venture scientifica tra l’università di Oxford e l’università di Washington dedicata allo studio delle resistenze antimicrobiche – rivela infatti la drammatica realtà che potremmo trovarci ad affrontare nel giro di pochi decenni: senza un cambio di passo importante nella prevenzione della diffusione delle infezioni e dell’antibiotico resistenza e nella ricerca di nuovi antibiotici, nel 2050 i decessi causati da questi superbatteri potrebbero sfiorare quota due milioni l’anno, con altri 8 milioni e passa di morti in cui i microorganismi resistenti rappresenteranno una concausa. Lo studio La ricerca è appena stata pubblicata su Lancet, e prende il via dallo studio precedente dello progetto Gram, che nel 2022 aveva evidenziato per la prima volta il reale impatto delle infezioni resistenti agli antibiotici, calcolando che nel 2019 avevano causato 1,2 milioni di morti in tutto il mondo, e contribuito ad altri 4,95 milioni. Uno sforzo titanico, che aveva portato i suoi autori a stimare l’impatto delle infezioni resistenti causate da 23 agenti patogeni in 204 nazioni e ad analizzare 88 combinazioni di batteri e antibiotici, attingendo a revisioni sistematiche della letteratura scientifica, dati ospedalieri e dei servizi sanitari nazionali.
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Buongiorno a tutti ❤️ Buon inizio settimana 🫶 Condivido le informazioni che i ricercatori, il Ministero della Salute e le Onlus tra cui una in particolare mi hanno chiesto di divulgare. Ringrazio l' OMS 🤝 Io questo esame lo ho dovuto fare presso il mio ospedale di Milano perché ho assistito pazienti con l'epatite C - Hcv (Sono negativa) Adesso si può............... Le attività di screening Nazionale gratuito sono state prorogate fino al 31 Dicembre 2025 per l'eliminazione del virus HCV. Finalmente abbiamo le cure per tutti ❤️ Il patrocinio dell' epatite C è dell' EPAC. Il numero del filo verde è 800031657. Vi spiego alcuni principi fondamentali. 💉L' infezione: si contrae attraverso contatto diretto con sangue infetto ( trasfusioni, interventi chirurgici, soprattutto prima degli anni 90 perché non esistevano i protocolli di sicurezza come lo screening del sangue donato e dei donatori e l'adozione di strumenti monouso come aghi, siringhe e bisturi); Anche purtroppo le cucine; Attenzione anche ai trattamenti estetici ( rasoio, forbicine per le unghie soprattutto se la convivenza è con una persona che ha l' HCV); Uso di droghe iniettive; Trasmissione sessuale: rara ma possibile; Trasmissione madre - figlio. 💊 Cura: Se hai scoperto di essere affetto da epatite C oggi si può curare definitivamente. Esistono farmaci innovativi che in cicli terapeutici di 8/12/24 settimane permettono la guarigione. I seguenti farmaci sono: -Sofosbuvir -Simeprevir -Daclatasvir - Ledispavir + Sofosbuvir - Ombitasvir/ Paritaprevir/ Ritonavir + Dasabuvir - Gazoprevir/ elbasvir - Sofosbuvir / velpatasvir - Glecaprevir / pibrentasvir 🥼Rivolgersi al medico di famiglia se hai scoperto di essere affetto da HCV e farsi indirizzare verso un Centro specializzato nella cura delle epatiti. Tutti i centri di cura specializzati possono prescrivere i farmaci antivirali. Ogni regione possiede un certo numero di questi farmaci per la prescrizione e la somministrazione. 🔬Gli esami importanti da fare sono: Genotipizzazione del virus HCV; HCV/ RNA quantitativo; Esami per la rilevazione di eventuali co- infezioni; Esami ematochimici e sierologici; Determinazione del danno strutturale del fegato. Stabiliscono l'entità del danno al fegato e da questo momento si può iniziare un percorso che potrebbe portare alla guarigione totale della persona. Un caloroso saluto a tutti Samantha Raffagnato Associazione EpaC-ETS
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📌 Per affrontare l'Amr sono tre i pilastri chiave: diagnostica avanzata, vaccini e sviluppo di nuovi antimicrobici. ✍🏻 Alessandra Maria Claudia Micelli racconta l'appuntamento di oggi “La campagna diagnostica e prevenzione: risultati e prospettive"
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Il crescente fenomeno delle infezioni resistenti agli antibiotici sta assumendo i contorni di una vera e propria crisi sanitaria mondiale, con proiezioni allarmanti che indicano più di 39 milioni di morti entro il 2050. Questo è quanto emerge dalla prima analisi globale sul tema, condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance Project e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Il rapporto fornisce un quadro approfondito e dettagliato del problema su scala mondiale, prendendo in considerazione i dati provenienti da 204 Paesi e territori e delineando una situazione che richiede misure immediate e incisive da parte delle autorità sanitarie globali. Le radici del problema: l’abuso di antibiotici e la resistenza antimicrobica Una delle principali cause della crescente minaccia della resistenza agli antibiotici è l’uso eccessivo e spesso inappropriato di questi farmaci. Sin dalla loro scoperta, gli antibiotici hanno rappresentato uno degli strumenti più potenti a disposizione della medicina moderna per combattere infezioni batteriche e salvare milioni di vite. Tuttavia, l’abuso indiscriminato, sia in ambito umano che veterinario, ha portato all’emergere di ceppi di batteri che hanno sviluppato resistenze ai trattamenti convenzionali. Questo fenomeno, noto come resistenza antimicrobica (AMR), è una delle più gravi minacce alla salute pubblica del nostro tempo. I batteri resistenti sono in grado di sopravvivere e proliferare nonostante l’esposizione agli antibiotici, rendendo inefficaci molti dei farmaci comunemente usati. Questa situazione non solo comporta un aumento delle complicazioni mediche, ma spesso rende necessari trattamenti più lunghi e costosi, aumentando anche il rischio di esiti fatali. L’abuso di antibiotici, come quello spesso osservato nella prescrizione non necessaria di farmaci per malattie virali (contro cui gli antibiotici sono inefficaci), contribuisce notevolmente alla selezione di ceppi resistenti. L’impatto della resistenza antimicrobica in numeri I dati emersi dall’analisi del Global Research on Antimicrobial Resistance Project offrono uno spaccato drammatico della portata del problema. Tra il 1990 e il 2021, ogni anno oltre un milione di persone sono morte a causa di infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici. Si tratta di una cifra sconcertante che supera di gran lunga le aspettative, rivelando come la resistenza agli antibiotici sia diventata una delle principali cause di mortalità a livello globale. Secondo le stime fornite dal rapporto, entro il 2050 questa crisi potrebbe provocare oltre 39 milioni di decessi se non si interverrà in maniera adeguata. La resistenza antimicrobica sta già causando un aumento significativo dei costi sanitari e sociali. Le infezioni resistenti spesso richiedono trattamenti più costosi, con farmaci di seconda o terza linea, che possono essere meno efficaci, più tossici e necessitare di somministrazioni prolungate. Inoltre, queste
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Lettura particolarmente interessante quella dell'intervista ad Antonella Cardone su Fortune Italia, dove si affronta il tema cruciale dell’AMR, una minaccia crescente per la salute globale, soprattutto in Europa e in Italia, dove continua ad avere un impatto drammatico e di cui si è parlato nell'ultimo G7 di Ancona. Secondo i dati dell'ECDC, l'Italia è tra i Paesi più colpiti, con un terzo dei decessi legati a infezioni da germi resistenti. Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda i pazienti oncologici, il cui rischio di mortalità legato a infezioni da germi resistenti è tre volte superiore rispetto alla media. Antonella offre però una prospettiva molto chiara sull’urgenza di affrontare questa crisi sanitaria attraverso un approccio One Health, che coinvolga l'uso responsabile degli antibiotici e la promozione della ricerca di nuovi farmaci. È fondamentale che istituzioni e stakeholder collaborino per sensibilizzare l'opinione pubblica e implementare politiche di prevenzione efficaci. https://lnkd.in/eVuVwwku
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Nei pazienti con mieloma multiplo, le infezioni sono più frequenti e possono avere conseguenze più gravi rispetto al resto della popolazione sana. Questo spiega perché, per proteggerli da diversi agenti patogeni, è opportuno ricorrere a una profilassi attraverso le vaccinazioni. Ne parliamo con Elena Zamagni (Irccs Policlinico Sant’Orsola) in questo nuovo appuntamento della rubrica “iMMersi” in collaborazione con Pfizer
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