Wangari Muta Maathai conosciuta anche come “signora degli alberi” è stata la prima donna centroafricana a laurearsi in Scienze biologiche (1966) e ad ottenere una cattedra in veterinaria all'Università di Nairobi, Wangari Maathai è stata una pioniera nell'impegno per l'ambiente. Nel 1977, durante la Giornata Mondiale dell'Ambiente, insieme ad altre donne ha piantato sette alberi in un parco vicino alla capitale keniota, creando la prima "cintura verde" e fondando il Green Belt Movement. Dagli anni '80 in poi, Maathai ha guidato una campagna di sensibilizzazione contro il disboscamento e le questioni ambientali, contribuendo a piantare oltre 30 milioni di alberi in Kenya e in altri Paesi africani. Dopo la sua morte, diverse città hanno omaggiato Wangari Maathai intitolando a suo nome i giardini, tra queste anche Nichelino. #Protea #WangariMutaMaathai #GreenBeltMovement
Post di Protea | Progettazione per l’Ecologia inversa
Altri post rilevanti
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Questa settimana, #Quaderniafricani presenta un articolo firmato dalla nostra analista Carmen Forlenza. La ONG African Parks (AP) gioca oggi un ruolo cruciale nella #tutelaambientale del continente africano, gestendo numerosi parchi e riserve naturali. Se da un lato la sua amministrazione contribuisce in modo significativo alla conservazione della #biodiversità e alla protezione di specie a rischio, dall'altro sorge una domanda: quale impatto ha questo modello sulle popolazioni che vivono in queste aree? Un approccio fortemente militarizzato e una visione occidentale che separa nettamente le persone dalla natura ci invitano a riflettere. Leggi di più 🔗 https://lnkd.in/d8r4zxAX #QuaderniAfricani #Africa #AfricanParks #biodiversità #comunitàlocali
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Magic Amor: Proteggere l'Ecosistema Congolese con Sostenibilità e Sviluppo La Repubblica Democratica del Congo ospita la seconda foresta tropicale più grande del mondo, un'area cruciale per la biodiversità globale. Tuttavia, la deforestazione sta mettendo a rischio questo prezioso patrimonio naturale. Tra il 2002 e il 2023, la RDC ha perso 17 milioni di ettari di foresta, di cui 6.86 milioni di foreste primarie. L'agricoltura taglia e brucia, insieme alle attività illegali delle aziende di legname, ha accelerato questo processo, causando gravi danni all'ambiente e alle comunità locali. Magic Amor, attiva da oltre 20 anni nella RDC, ha deciso di affrontare questo problema con un progetto innovativo di riforestazione. L'iniziativa mira a ripristinare i terreni degradati attraverso un programma di riqualificazione agroforestale. Questo progetto non solo contrasta la deforestazione, ma favorisce anche uno sviluppo sostenibile che coniuga la preservazione dell'ecosistema con la crescita economica. L'associazione pone grande enfasi sulla formazione e sensibilizzazione degli operatori locali, migliorando le loro competenze e promuovendo una catena del valore nel mercato agricolo interno. Inoltre, Magic Amor intende vendere certificati di compensazione della CO2 sul mercato internazionale, contribuendo così alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. Per saperne di più su come Magic Amor si impegna quotidianamente nella protezione dell'ecosistema congolese e per scoprire come puoi fare la differenza, visita il nostro sito magicamor.org. https://lnkd.in/dnjZ9TUz
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9 agosto 👩🏾🦱👨🏻🦰 Giornata internazionale dei popoli indigeni Oggi celebriamo i custodi millenari della nostra #biodiversità. 🪶Le #comunità indigene, con le loro pratiche sostenibili tramandate di generazione in generazione, hanno un legame profondo e rispettoso con la #natura. Le loro conoscenze tradizionali sulla gestione delle risorse naturali e sugli #ecosistemi sono un patrimonio inestimabile per l'umanità. ❓Perché sono così importanti ❓ 🌳Custodi della #biodiversità: Proteggono una porzione significativa della biodiversità mondiale, spesso in aree remote e poco studiate. 🧑🏻🌾Pratiche sostenibili: Le loro #praticheagricole e di gestione delle #risorse sono spesso più rispettose dell'ambiente e contribuiscono alla salute degli ecosistemi. 🔬Conoscenze tradizionali: Possiedono un sapere millenario sulla natura, che può essere prezioso per la #ricerca scientifica e la conservazione. 🌱Legame con la #terra: Per molte comunità indigene, la terra è un luogo sacro e la sua tutela è fondamentale per la loro identità culturale. ⚡Nonostante il loro contributo fondamentale, le popolazioni indigene affrontano numerose #minacce: deforestazione, estrazione mineraria, perdita dei territori e violazione dei loro diritti. ❓Cosa possiamo fare noi❓ 🛡️Supportiamo i loro #diritti: Difendiamo il loro diritto alla terra, all'autodeterminazione e alla partecipazione alle decisioni che li riguardano. 👐🏻Promuoviamo progetti di #conservazione: Sosteniamo iniziative che coinvolgono le comunità indigene nella gestione delle aree protette e nella conservazione della biodiversità. 💡Diffondiamo la #conoscenza: Facciamo conoscere il loro ruolo fondamentale e sensibilizziamo l'opinione pubblica sulla necessità di proteggere i loro diritti e i loro territori. #GiornataDellePopolazioniIndigene #Biodiversità #DirittiUmani #Sostenibilità #indigenouspeople #internationaldayofindigenouspeople
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👑 Il 29 giugno è “Il Piccolo Principe Day”, giornata in cui si celebra l’opera letteraria francese più letta sul pianeta e riconosciuta per essere una storia densa di importanti insegnamenti raccontati dalle voci dei suoi personaggi. E come ogni favola che si rispetti, non può esserci un protagonista senza il suo antagonista. Il villain di questo racconto viene rappresentato dal baobab, pianta simbolo del continente africano a simboleggiare la sfera delle paure. Ma oggi, come è di moda fare negli ultimi anni, insieme ad Evonik vogliamo ridare valore a questo “cattivo” proponendolo nella sua versione più interessante, quella di materia prima cosmetica. ECOHANCE Soft Baobab, infatti è un emolliente testato per la sua efficacia lenitiva, inodore, dal colore tenue, con una pregiata composizione di acidi grassi e particolarmente stabile all'ossidazione grazie al suo intrinseco tenore di tocoferolo. ECOHANCE Soft Baobab è estratto direttamente dalle piante dell'Africa occidentale secondo l’iniziativa UNCCD della Great Green Wall, per il Sahara e il Sahel, nell'ambito della lotta alla desertificazione, con l'ambizioso obiettivo di ripristinare 100 milioni di ettari di terreno attualmente degradato tramite la coltivazione. Si stima che questo progetto contribuirà a eliminare 250 milioni di tonnellate di carbonio e a creare 10 milioni di posti di lavoro entro il 2030. La catena di valore di questo progetto ha permesso fino ad oggi di impiegare più di 2000 donne come lavoratrici tutelate e di migliorare il tenore di vita delle famiglie locali. Non male per essere un cattivo! #acef #thestartingpoint #chimica #farmaceutica #piccoloprincipe #baobab #africa #donneafricane
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Un paese straordinariamente ricco di biodiversità, ma segnato da profonde contraddizioni sociali, il Perù è il fulcro di un movimento che intreccia la protezione dell’ambiente con la battaglia per la giustizia sociale e di genere. Come nasce l’eco-femminismo e qual è il ruolo delle donne peruviane nella difesa del territorio? Quali sfide affrontano le comunità indigene e contadine di fronte alle pressioni delle multinazionali e alle politiche ambientali carenti? E come questo movimento può influenzare il futuro di un paese dove ambiente e diritti umani sono strettamente legati? In questo articolo per Mondo Internazionale e Mondo Internazionale Post ho esplorato le radici culturali e storiche dell’eco-femminismo peruviano, le battaglie contro le grandi imprese estrattive e il difficile rapporto con le istituzioni politiche, ponendo interrogativi sul futuro di un Perù più equo e sostenibile.
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Raccogliere i frutti. Non in senso figurato. 🍋 Una delle cose più gratificanti di quello che facciamo in Guatemala è che il supporto che generiamo con le persone, si può vedere, toccare, mordere, spremere e cucinare. Creare sistemi agroforestali significa questo: unire la riforestazione agli alberi da frutto e alla colture di base, per garantire sicurezza alimentare ed entrate economiche. #riforestazione #sostenibilità #ambiente #impattosociale
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Il 5 giugno del 1974 le Nazioni Unite istituirono la #Giornatamondialedellambiente, per sensibilizzare la popolazione sulle problematiche ambientali. Vogliamo festeggiare questo evento con un articolo di Francesco Ferrini , docente di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell' Università degli Studi di Firenze , che spiega come la progettazione delle aree verdi negli ambienti urbani e la scelta delle specie arboree da piantare debbano essere equilibrate e sostenibili in modo da eliminare o almeno minimizzare i potenziali problemi di gestione massimizzando al contempo il potenziale degli alberi in rigenerazione urbana. La ricerca è pubblicata su #Rivista . Buona lettura: https://bit.ly/2zP7zpo
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𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐢𝐨𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 🌿🌍 Sai che l'Italia è leader europeo della biodiversità? 🇮🇹 Il nostro territorio ospita circa 1/3 delle specie animali e la metà di quelle vegetali presenti in Europa. Questo patrimonio unico comprende oltre 58.000 specie faunistiche e 6.700 specie di piante, di cui rispettivamente il 30% e il 15% vivono esclusivamente nel nostro Paese. La biodiversità è costantemente minacciata da diversi fattori: - cambiamenti climatici - consumo di suolo - omologazione delle produzioni Il 52% degli italiani chiede misure di sostegno agli agricoltori per preservare questa ricchezza naturale. Se sei un'azienda o un professionista, investi nella tutela delle varietà vegetali e animali e contribuisci allo sviluppo della sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del Made in Italy. #giornatmondiale #biodiversity #biodiversità #italia
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Depredazione, deforestazione e scarsa pianificazione territoriale: il caso dell’Argentina raccontato presso l'Università di Salerno dal professore Maximo Lanzetta, docente presso l’Università Nazionale Arturo Jauretche di Buenos Aires. Ne parliamo su #ResistenzeQuotidiane
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La natura, da sola, senza progetti, né costi, né contributi UE, pianta ogni anno milioni di alberi nel nostro Paese. Lo fa laddove abbiamo cessato le attività agricole. È una dinamica lenta, ma costante, che sta determinando un continuo aumento della superficie forestale nazionale. Questi nuovi boschi da un lato ci raccontano una storia di abbandono, di dinamiche socioeconomiche che hanno stravolto la nostra società. Dall'altro però sono ecosistemi assai preziosi, su cui occorre farsi delle domande. Una delle tante è questa: invece di investire una valanga di risorse per piantare alberi, non si potrebbe dirottare una parte di questi fondi per gestire bene l'esistente? Per valorizzare i servizi ecosistemici dei tanti boschi italiani? Per evitare, ad esempio, che prendano fuoco? Piantare alberi è importante, soprattutto attorno e dentro le nostre città ancora troppo poco verdi, ma prendersi cura di quelli che già ci sono, e che incrementano di anno in anno, lo è altrettanto.
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