Post di Rai - Radiotelevisione Italiana

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un'emergenza. Bisogna cambiare rotta puntando sull’educazione affettiva dei bambini: #PrimaCheSiaTroppoTardi, la ricerca di  INC Non Profit Lab con il patrocinio di Rai Per la Sostenibilità – ESG ➡️ https://lnkd.in/dPwzUD38 "La #Rai tiene alta l'attenzione sui femminicidi con l'informazione, i programmi di approfondimento, la fiction. Proponiamo modelli di donne realizzate e lavoriamo affinché questi modelli assumano sempre maggiore centralità". Roberto Natale, Consigliere di Amministrazione Rai "#Rai contribuisce al contrasto della violenza di genere e monitora la propria offerta per verificare che la rappresentazione delle donne sia in linea con i modelli sociali attuali". Marco Catena, Responsabile Marketing per il Servizio Pubblico, Direzione Marketing "Il tema dell'educazione all'affettività è centrale nella nostra offerta; dobbiamo porre le basi per una crescita consapevole. Lo scopo è offrire spunti di riflessione, rendere il pubblico partecipe affinché riconosca i rischi". Annarita Romanelli, Responsabile Unità Organizzativa Produzione Cartoni e Serie TV, Direzione Rai Kids

Margherita Zanardi

Storica dell'arte; libera professionista

4 mesi

Educare i giovani ad amare deve essere un obiettivo per tutti coloro che si occupano della loro educazione e del benessere fisico e psichico perché possano essere costruttori di pace

giovanni garbari

impiegato presso pubblica amministrazione ente locale

4 mesi

Il cervello questo sconosciuto. La mente, l’origine del pensiero, il bene, il male, l’indifferenza e più in generale i sentimenti, come, perché nascono e mutano. Solo le neuro scienze, forse fra mille anni, sapranno dare risposta e correggere le sofferenze della mente, capire i complessi processi elettrici e chimici che la governano. I femminicidi peraltro universalmente sempre esistiti ma in passato ben celati altro non sono che grande insopportabile sofferenza mentale, sovente sfociano in un omicidio/suicidio, la si chiami come si vuole ma di sicuro per chi ne soffre non è una passeggiata e credo che ne farebbe a meno. Risolvere queste problematiche allo stato attuale della ricerca medica è impossibile, in termini non appropriati ma significativi vorrebbe dire riuscire a cambiare il “dna” del cervello. “Cambiare rotta” sono solo belle inutili parole, l’educazione scolastica sia la benvenuta ma, come tutti gli altri provvedimenti, non sposteranno di una virgola il problema. Ribadisco trattarsi di sofferenza della mente, dev’essere terribile nessuno la vorrebbe ma purtroppo come altre patologie può arrivare a colpire chiunque, anche persone fino a ieri perfettamente equilibrate i fatti lo dimostrano.

Andrea Sini

Attore, figurazione speciale, e comparsa

4 mesi

Ecco cosa ci siamo ridotti a fare. Una cosa che dovrebbe essere normale e scontata. No! Invece dobbiamo fare insegnamento per far capire che le donne non vanno uccise 😞

Alessandra Longo

30 anni a Repubblica Freidenkerin

4 mesi

Purtroppo il servizio pubblico per anni ha inseguito il modello veline. La donna “oggetto” sui tavoli. Ben venga un cambiamento serio e costante.

Rosanna Greco

Impiegato presso Accademia di Belle Arti di Brera

4 mesi

Sono i figli - purtroppo - che devono essere educati a non fare propri linguaggi e azioni violente dei padri..saranno loro a trasmettere l'educazione ai padri e non viceversa. Bisogna educare alla gentilezza e circoscrivere la violenza di ogni genere.

Laura Benincasa

Avvocato, Docente in corsi di diritto della sicurezza sul lavoro, in corsi di formazione e aggiornamento sul diritto necessario all'esercizio delle professioni e dell'attività di impresa

4 mesi

E' la figura di uomo il problema, non quella della donna. Che modello di uomo si propone?

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