Abbiamo provato a fare i conti. Quanto costa essere una donna? 🤑 Il 23,9% in meno di stipendio se sei una professionista [per non contare il 22% di possibilità in meno di essere dirigente e il 32% in più di lavorare part-time] 🤑 Il 40% in meno di stipendio in meno se sei poco attraente. 🤑 I 100 euro al mese in media per essere dunque attraente secondo gli standard 🤑 I 120 mila dollari annui di lavoro non pagato svolto in casa (calcolo fatto in Usa) 🤑 Il 36% di pensione più bassa Sono 6,5 milioni le donne italiane a rischio povertà ed esclusione sociale. Il 25% del totale. Noi di Rame esistiamo perché donne e povertà non sia più un'equazione.
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Per riflettere e parlarne (ancora), ma soprattutto per agire e trovare un progresso https://lnkd.in/d9j5FgSX
Abbiamo provato a fare i conti. Quanto costa essere una donna? 🤑 Il 23,9% in meno di stipendio se sei una professionista [per non contare il 22% di possibilità in meno di essere dirigente e il 32% in più di lavorare part-time] 🤑 Il 40% in meno di stipendio in meno se sei poco attraente. 🤑 I 100 euro al mese in media per essere dunque attraente secondo gli standard 🤑 I 120 mila dollari annui di lavoro non pagato svolto in casa (calcolo fatto in Usa) 🤑 Il 36% di pensione più bassa Sono 6,5 milioni le donne italiane a rischio povertà ed esclusione sociale. Il 25% del totale. Noi di Rame esistiamo perché donne e povertà non sia più un'equazione.
Il costo di essere donna - Rame
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Questo articolo ci racconta che abbiamo tantissima strada da fare per essere un paese pienamente civile e che ciò che è stato fatto dalla politica fin qui è irrimediabilmente lontano dall’obiettivo #empowermentfemminile #genderequity #welfare #worklifebalance
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
Nel Paese 10,4 milioni di madri: un giacimento di competenze ignorate
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.. Gestione del tempo, organizzazione delle priorità, risoluzione dei conflitti, empatia e intelligenza emotiva, lavoro di squadra, comunicazione efficace, capacità decisionale, resilienza in situazione di stress e di crisi,capacità di coinvolgimento e motivazione degli altri. Sono le competenze ricercate sempre dalle organizzazioni e sono esattamente quelle che ogni mamma sviluppa..
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
Nel Paese 10,4 milioni di madri: un giacimento di competenze ignorate
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LinkedIn mi chiede : di cosa vorresti parlare?……. Secondo voi ? Leggere L articolo
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
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L’italiano medio pensa che ci siano alcuni paesi in oriente che facciano parte del terzo mondo , giusto per ribadire l’incapacità di riconoscere quale sia l’arretratezza del vecchio paese chiamato Italia
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
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Garantire la qualità e la sicurezza dei servizi alle persone è il mio lavoro da oltre 20 anni. Responsabile Sistemi di Gestione Qualità Ambiente Salute e Sicurezza presso Cooperativa sociale Società Dolce
La genitorialità potenzia il cervello materno, non solo quando si tratta di accudire il bambino, ma anche quando occorre affrontare con più efficienza il mondo esterno. #Gestionedeltempo #Organizzazionedellepriorità #Risoluzionedeiconflitti #Empatia #Intelligenzaemotiva #Lavorodisquadra #Comunicazioneefficace #Capacitàdecisionale #Resilienza #Capacitàdicoinvolgimento #Capacitàdimotivazione Queste sono tra le competenze ricercate dalle organizzazioni e sono esattamente quelle che ogni mamma sviluppa.
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
Nel Paese 10,4 milioni di madri: un giacimento di competenze ignorate
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Avvocato Cassazionista • Foro di Roma • Componente del CdA di Anconambiente S.p.A • Gestore della Crisi da Sovraindebitamento del Consumatore e dell’Impresa
Condivido pienamente. Per favorire un necessario “cambio culturale”, occorre promuovere e valorizzare le competenze genitoriali anche nel curriculum vitae. Siamo madri sempre…sia nella vita privata che in quella lavorativa. Ciò, se valorizzato, non può che creare un circolo virtuoso a beneficio di entrambi i contesti, contribuendo ad un benessere diffuso e proficuo. #donne #madri #competenze #portailfiglionelcurriculum “In realtà il capitale umano accumulato dalle donne anche in quello che viene definito «lavoro invisibile» è un giacimento di competenze ignorato e sottovalutato. Una miniera di esperienze, saperi ed energie che potrebbe essere valorizzata con profitto in qualunque organizzazione, pubblica e privata. Fuori dalle mura domestiche. Gestione del tempo, organizzazione delle priorità, risoluzione dei conflitti, empatia e intelligenza emotiva, lavoro di squadra, comunicazione efficace, capacità decisionale, resilienza in situazione di stress e di crisi,capacità di coinvolgimento e motivazione degli altri. Sono le competenze ricercate sempre dalle organizzazioni e sono esattamente quelle che ogni mamma sviluppa. La genitorialità, secondo la letteratura scientifica, potenzia il cervello materno, non solo quando si tratta di accudire il bambino, ma anche quando occorre affrontare con più efficienza il mondo esterno.” Il Sole 24 Ore
🔹 Il paradosso italiano: donne più istruite degli uomini, ma tenute ai margini del mercato del lavoro e confinate nelle attività di cura non retribuite. ➡️ Ci sono 3,418 milioni di inattivi in Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono donne. #donne #lavoro #Italia
Nel Paese 10,4 milioni di madri: un giacimento di competenze ignorate
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General Management | Employability| Outplacement | Coaching | Check up e sviluppo di carriera | Mentor Global #changelives
19 anni in più di lavoro per andare in pensione con importi pari agli uomini. Le differenze di genere rischiano di penalizzare fortemente le donne in età matura, e questo è vero in tutta Europa. Le donne hanno un rischio povertà del 35% superiore agli uomini, perchè percepiscono pensioni molto inferiori rispetto a loro. Il divario pensionistico di genere nell'UE è pari al 26%, anche in Paesi come la Germania. Le donne scontano l'impatto di fattori come le disuguaglianze nell'orario di lavoro e nel tempo trascorso fuori dal mercato del lavoro, esigenze di cura, congedi per maternità, permessi per assistere familiari anziani o malati, di cui si fanno ancora carico in modo sproporzionato. Ecco che mi sento, quindi, di parlare di cura e pianificazione della propria longevità ancora più fortemente per le donne. E' indispensabile una pianificazione a 360 gradi che tenga conto di tutte le necessità che possono sopraggiungere, prevedendo le proprie necessità di reddito e le fonti disponibili, non esitando a reinventarsi, proteggendo il proprio futuro. Troppo spesso nello slancio di responsabilizzazione la donna si mette da parte e non pensa a come gestire l'ultima parte della vita, per poi viverla male. La pianificazione è fondamentale. Invito dunque tutte le aziende a incoraggiare le proprie dipendenti senior a prendersi cura della propria longevity, aiutandole a focalizzare le azioni concrete da iniziare adesso. L'articolo è https://rb.gy/vgfbsf #longevità #donne #lavoro #pensione #caregiving #pianificazione
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Disuguaglianze di genere e cura familiare in Italia: è tempo di cambiare paradigma? 🤔💭 👨👩👧👦 In Italia il #welfarefamigliare è ancora oggi un pilastro fondamentale di sostegno, una concezione che però contribuisce a perpetrare le #disuguaglianzedigenere. I carichi di cura, infatti, pesano prevalentemente sulle #donne limitandone le #opportunitàlavorative Il welfare famigliare “sbilanciato”, inoltre, favorisce il #lavoropovero, non solo per le note differenze salariali tra uomini e donne, ma anche perché porta queste ultime a dover ricorrere a impieghi part-time e/o discontinui per assolvere agli impegni familiari e alle altre mille sfide loro “riservate”, accrescendo così il pericolo di scivolare in situazioni di instabilità finanziaria nel presente e nel futuro (ad es. le pensionate italiane percepiscono in media un assegno mensile di 1.416 euro, mentre gli uomini incassano 1.932 - ricerca FABI ricavata da elaborazioni dati COVIP e ISTAT). 👩💼📉 💡 La buona notizia è che il sistema produttivo può incidere su questa condizione del Paese, sviluppando strategie aziendali che comprendono azioni di promozione delle #diversità, dell’#equità e dell'#inclusione, in un’ottica di miglioramento dei diritti sociali di tutte e di tutti, consapevoli che non puntare sulla #paritàdigenere nel mercato del lavoro sia un vero e proprio suicidio economico. 🌍 Lo scenario descritto ci dice che tentare di “conciliare” quello che evidentemente è ritenuto un conflitto tra il lavoro e la vita personale, nel nostro Paese rischia paradossalmente di confermare proprio un welfare “sbilanciato”. C’è bisogno, quindi, di promuovere l'#integrazione lavoro-vita per tutte e per tutti per superare l’attuale situazione, come suggerisce Martina Tombari, nell’articolo di marco barbieri nell’inserto #MoltoDonna donna del IL MESSAGGERO S.p.A. che potete leggere a questo link: 👉 https://lnkd.in/dZcS5Bdp
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Ci sono 3,418 milioni di inattivi in #Italia che dichiarano di esserlo per «motivi familiari». Di questi, il 96% sono #donne. Con inattive tecnicamente si indicano nelle statistiche le persone che non solo non hanno un’occupazione fuori dalle mura domestiche, ma che non ne sono nemmeno alla ricerca. L’aggettivo inattivo, però, è assolutamente una farsa se si guarda alle giornate di molte donne scandite dai #lavoridomestici e dai #compitidicura. Un insieme di oneri che, in base all’unica stima Istat disponibile, vale 557 miliardi di euro l’anno, pari al 34% del Pil, con la componente prodotta dalle donne pari a 395 miliardi di euro. Nell’Unione europea, insieme alle rumene, detengono il primato per quantità di tempo speso ogni giorno in attività di cura: cinque ore e due minuti, secondo l’Inapp, mentre gli uomini italiani, insieme ai greci (gli unici a svolgere meno di due ore di lavoro non retribuito), sono il fanalino di coda nella classifica, con due ore e 16 minuti. #festadellamammaognigiorno
Nel Paese 10,4 milioni di madri: un giacimento di competenze ignorate
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Docente economia aziendale, diritto, matematica finanziaria presso GRUPPO CEPU
7 mesiAvrei da fare una fila di obiezioni, ma credo che non sia la sede giusta, non garantendomi i 100 Tb necessari. Mi limito ad una considerazione da economista: consideriamo, oltre agli stipendi, anche la produttività, nonchè le esternalità negative da piagnisteo continuo.