TROPPI RIEMPITIVI
L’immagine, provocatoria, rappresenta una strada in cui ci sono pochi sampietrini e troppa sabbia.
Evidentemente così è poco pratica, addirittura pericolosa, se si riesce a percorrerla si procede lenti, con fatica, diciamo che è quasi inutile.
Metaforicamente la sabbia potrebbe rappresentare i riempitivi, cioè quelle piccole attenzioni - o spesso distrazioni - che si infilano fra le attività rilevanti, importanti, in questo caso i sampietrini.
Nella più classica delle discipline di produttività personale, ove efficacia, efficienza e rapidità vanno a braccetto, nelle giornate dovremmo prima stendere per bene i sampetrini, dando loro spazio e forma.
Solo dopo si getta la sabbia, che si insinua nelle fessure fra le pietre, riempendo i vuoti e consolidando il tutto, in modo tale che i sampietrini non si muovano e permettano di andare spediti sulla strada.
Come il vecchio racconto “Big rocks first”, che invitava a riempire un vaso prima coi sassi grossi, poi i piccoli, e solo alla fine la sabbia.
Se lasciamo spazio a frivolezze, quisquilie e distrazioni, “fare strada” sarà difficile, in tutti i sensi.
Pensiamoci quando programmiamo le nostre giornate, perché le programmiamo, vero?!
Nei progetti non basta concentrarsi prima sui sampietrini, questi ultimi non possono essere messi a caso, e nemmeno secondo dei pattern standard.
Dipende dal progetto.
Nei progetti è necessario programmare le attività tenendo presente una complessità maggiore, l’interdipendenza fra le attività e il collegamento con eventi o attività esterne al progetto.
Ma sempre di sampietrini e sabbia si parla.
#Progettualitalia