In Europa non esiste una legge unitaria nonostante sia stata più volte sollecitata, e se in Italia si è ancora indietro e fa riferimento alla legge 2017 sul lavoro agile, in Francia e Belgio esiste una norma ad hoc
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🤖 Proposta di Legge sul Diritto alla Disconnessione 🤖 📌 Introduzione: Una nuova proposta di legge (n. 1961/2024) mira a garantire il diritto alla disconnessione per tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, in Italia. Questo riaccende il dibattito sulla necessità di tutelare i lavoratori dall'iperconnessione, problema emerso con forza durante il lavoro agile pandemico. 📜 Limiti dell'attuale normativa: Attualmente, il diritto alla disconnessione in Italia è previsto solo per i lavoratori agili (legge n. 81/2017). La proposta di legge vuole estendere questo diritto a tutti i lavoratori subordinati, con l'obiettivo di tutelarli dai rischi di una costante reperibilità. ⚠️ Criticità della proposta: La proposta di legge presenta alcune criticità. Il modello regolativo, simile a quello portoghese, si basa su un divieto per datori di lavoro e superiori di contattare i lavoratori al di fuori dell'orario di lavoro. Questo approccio semplicistico non risolve la complessità del problema. 👀 Problemi ignorati: La proposta di legge non considera la comunicazione invadente tra colleghi e l'accesso volontario alle piattaforme di lavoro al di fuori dell'orario di lavoro, spesso causato da carichi di lavoro eccessivi o da autosfruttamento. Inoltre, non tiene conto delle nuove modalità di lavoro flessibile, in cui l'orario di lavoro non è sempre definito in modo rigido. 💡 Soluzioni alternative: Sarebbe più efficace adottare un modello regolativo che preveda strategie e misure per garantire la disconnessione, come la formazione all'uso delle tecnologie di comunicazione e la sensibilizzazione. 🚀 Conclusioni: Nonostante l'obiettivo lodevole, la proposta di legge rischia di essere inefficace a causa del suo approccio semplicistico e della mancata considerazione delle nuove forme di lavoro. Per affrontare il problema dell'iperconnessione, è necessario un intervento normativo più completo e flessibile. #DirittoAllaDisconnessione #LavoroAgile #Iperconnessione #BenessereLavoratori #LeggeScotto #FIMCISL
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Una interessante ordinanza del Tribunale di Trieste fa il punto sul diritto relativo allo smart working per i lavoratori fragili. 📝La compatibilità delle mansioni può essere valutata in sede giudiziale? 🚦Quali limiti incontra la libertà di impresa? 🧑⚖️ Cosa deve accertare il giudice? Tutte le risposte su Edotto con il testo della pronuncia.
Smart working, lavoratori fragili: mansioni compatibili
edotto.com
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Il regime da applicarsi ai lavoratori che prestino attività tramite piattaforma è un argomento al centro di un acceso dibattito in Italia, con pronunce della magistratura che spesso animano tale discussione. A dirimere tale disputa potrebbe essere la nuova direttiva europea, della quale si attende solo l’adozione formale da parte del Consiglio. Ne abbiamo parlato più approfonditamente qui ➡ https://lnkd.in/dru9SeuQ #morrirossetti #labour #platformworkers
Lavoro tramite piattaforma: le novità dall’Unione Europea
https://www.osservatorio-labour.it
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P.A., Flp a Zangrillo: direttiva smart working fragili non applicata Pronti a segnalazioni per sanzionare amministrazioni inadempienti. Roma, 5 gen. (#askanews) - "La Direttiva del ministro Zangrillo per la prosecuzione del lavoro agile per le persone fragili nella PA non viene attuata in molte amministrazioni" così la FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Gunzioni Pubbliche, denuncia situazioni di mancata o parziale esecuzione della direttiva, chiedendo al ministro Zangrillo di intervenire e preannunciando segnalazioni all'Ispettorato di Funzione Pubblica per sanzionare le amministrazioni inadempienti. "Stiamo assistendo a situazioni in cui, in molti casi, la Direttiva emanata dal ministro Zangrillo lo scorso 29 dicembre viene considerata una semplice e generica raccomandazione, in altri casi c'è un'interpretazione a macchia di leopardo per cui, a fronte di analoghe patologie, il trattamento riservato al personale in condizioni di fragilità è ingiustificatamente diverso con interpretazioni fantasiose dell'applicazione del principio della prevalenza" spiega il segretario generale della Flp, Marco Carlomagno, che continua: "Ma le patologie connesse al riconoscimento di fragilità da parte dei medici competenti non possono essere oggetto della valutazione dei dirigenti degli Uffici e tantomeno la tutela dei fragili, in una situazione di picco influenzare com'è quella che stiamo vivendo, può avvenire a giorni alterni, prevedendo, come sta avvenendo in molte Amministrazioni, il rientro in Ufficio per uno o due giorni a settimana". Secondo la Flp, dunque, non può ricadere sui singoli dirigenti l'onere dell'accertamento sanitario delle condizioni dei lavoratori fragili, o la sua gravità, ma solo la verifica del possesso delle precondizioni di accesso, già espresse dal medico competente. "Siamo di fronte, ancora una volta e nonostante una direttiva, all'ennesimo atteggiamento di dirigenza miope, burocratica, che è contraria ad ogni forma di innovazione del lavoro pubblico ed è nemica giurata del lavoro agile, causando danni alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, che invece la sua azione vorrebbe scongiurare" dice Carlomagno, che conclude: "Chiediamo dunque al ministro Zangrillo un immediato intervento di ulteriore chiarimento sulla portata della Direttiva, mirato a rimuovere le criticità che si stanno manifestando". red-Cam 20240105T163447Z ********************
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P.A., Flp a Zangrillo: direttiva smart working fragili non applicata Pronti a segnalazioni per sanzionare amministrazioni inadempienti. Roma, 5 gen. (#askanews) - "La Direttiva del ministro Zangrillo per la prosecuzione del lavoro agile per le persone fragili nella PA non viene attuata in molte amministrazioni" così la FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Gunzioni Pubbliche, denuncia situazioni di mancata o parziale esecuzione della direttiva, chiedendo al ministro Zangrillo di intervenire e preannunciando segnalazioni all'Ispettorato di Funzione Pubblica per sanzionare le amministrazioni inadempienti. "Stiamo assistendo a situazioni in cui, in molti casi, la Direttiva emanata dal ministro Zangrillo lo scorso 29 dicembre viene considerata una semplice e generica raccomandazione, in altri casi c'è un'interpretazione a macchia di leopardo per cui, a fronte di analoghe patologie, il trattamento riservato al personale in condizioni di fragilità è ingiustificatamente diverso con interpretazioni fantasiose dell'applicazione del principio della prevalenza" spiega il segretario generale della Flp, Marco Carlomagno, che continua: "Ma le patologie connesse al riconoscimento di fragilità da parte dei medici competenti non possono essere oggetto della valutazione dei dirigenti degli Uffici e tantomeno la tutela dei fragili, in una situazione di picco influenzare com'è quella che stiamo vivendo, può avvenire a giorni alterni, prevedendo, come sta avvenendo in molte Amministrazioni, il rientro in Ufficio per uno o due giorni a settimana". Secondo la Flp, dunque, non può ricadere sui singoli dirigenti l'onere dell'accertamento sanitario delle condizioni dei lavoratori fragili, o la sua gravità, ma solo la verifica del possesso delle precondizioni di accesso, già espresse dal medico competente. "Siamo di fronte, ancora una volta e nonostante una direttiva, all'ennesimo atteggiamento di dirigenza miope, burocratica, che è contraria ad ogni forma di innovazione del lavoro pubblico ed è nemica giurata del lavoro agile, causando danni alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, che invece la sua azione vorrebbe scongiurare" dice Carlomagno, che conclude: "Chiediamo dunque al ministro Zangrillo un immediato intervento di ulteriore chiarimento sulla portata della Direttiva, mirato a rimuovere le criticità che si stanno manifestando". red-Cam 20240105T163447Z ********************
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Si sollecita applicazione direttiva smart working nella Pubblica amministrazione. I lavoratori fragili nella P. A devono essere collocati in smart working, con riconoscimento corresponsione buono pasto
Flp a Zangrillo, direttiva smart working P.A. non è applicata Denuncia della Federazione: 'Chiarisca per rimuovere criticità' (#ANSA) - ROMA, 05 GEN - "La Direttiva del ministro Zangrillo per la prosecuzione del lavoro agile per le persone fragili nella P.a. non viene attuata in molte amministrazioni". Così FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, denuncia situazioni di mancata o parziale esecuzione della direttiva, chiedendo al ministro Zangrillo di intervenire e preannunciando segnalazioni all'Ispettorato di Funzione Pubblica per sanzionare le amministrazioni inadempienti. "Stiamo assistendo a situazioni in cui, in molti casi, la direttiva emanata dal ministro Zangrillo lo scorso 29 dicembre viene considerata una semplice e generica raccomandazione, in altri casi c'è un'interpretazione a macchia di leopardo per cui, a fronte di analoghe patologie, il trattamento riservato al personale in condizioni di fragilità è ingiustificatamente diverso con interpretazioni fantasiose dell'applicazione del principio della prevalenza", spiega il segretario generale della Flp, Marco Carlomagno. Secondo la Flp non può ricadere sui singoli dirigenti l'onere dell'accertamento sanitario delle condizioni dei lavoratori fragili, o la sua gravità, ma solo la verifica del possesso delle precondizioni di accesso, già espresse dal medico competente. "Chiediamo dunque al ministro Zangrillo un immediato intervento di ulteriore chiarimento sulla portata della direttiva, mirato a rimuovere le criticità che si stanno manifestando", conclude. (ANSA). 2024-01-05T15:12:00+01:00 PVN-COM
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Adnkronos ha dedicato un approfondimento alla nuova direttiva europea sul lavoro tramite piattaforme digitali. Andrea Morone, partner DWF (Italy) ha commentato: "il provvedimento asseconda l'esigenza di più elevati standard di tutela per il lavoro mediante piattaforme digitali, facendo principalmente leva su due aspetti: la necessità che i lavoratori siano adeguatamente informati in merito all'uso di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati, così da rendere il più trasparente possibile l'interazione fra le piattaforme digitali e le prestazioni di lavoro; l'introduzione di una presunzione legale per effetto della quale il lavoro mediante piattaforme digitali è considerato di natura subordinata in presenza di fatti che indicano un potere di controllo o direzione, conformemente al diritto nazionale. Premesso che, sussistendone i presupposti, i datori di lavoro potranno comunque dimostrare il contrario, si tratta certo di una novità di non poco conto, costituendo un ribaltamento del principio generale del nostro ordinamento in base al quale l'onere di dimostrare la configurabilità di una situazione di subordinazione incombe sui lavoratori." 👉 Leggi qui l'articolo completo: https://bit.ly/3TL5KQj #DWF #Italy #employment #ue
Gig Worker a prova di tutele? Ecco cosa dicono i giuslavoristi sulla nuova direttiva Ue | DWF Group
adnkronos.com
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P.A., Flp a Zangrillo: direttiva smart working fragili non applicata Pronti a segnalazioni per sanzionare amministrazioni inadempienti Roma, 5 gen. (#askanews) - "La Direttiva del ministro Zangrillo per la prosecuzione del lavoro agile per le persone fragili nella PA non viene attuata in molte amministrazioni" così la FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, denuncia situazioni di mancata o parziale esecuzione della direttiva, chiedendo al ministro Zangrillo di intervenire e preannunciando segnalazioni all'Ispettorato di Funzione Pubblica per sanzionare le amministrazioni inadempienti. "Stiamo assistendo a situazioni in cui, in molti casi, la Direttiva emanata dal ministro Zangrillo lo scorso 29 dicembre viene considerata una semplice e generica raccomandazione, in altri casi c'è un'interpretazione a macchia di leopardo per cui, a fronte di analoghe patologie, il trattamento riservato al personale in condizioni di fragilità è ingiustificatamente diverso con interpretazioni fantasiose dell'applicazione del principio della prevalenza" spiega il segretario generale della Flp, Marco Carlomagno, che continua: "Ma le patologie connesse al riconoscimento di fragilità da parte dei medici competenti non possono essere oggetto della valutazione dei dirigenti degli Uffici e tantomeno la tutela dei fragili, in una situazione di picco influenzare com'è quella che stiamo vivendo, può avvenire a giorni alterni, prevedendo, come sta avvenendo in molte Amministrazioni, il rientro in Ufficio per uno o due giorni a settimana". Secondo la Flp, dunque, non può ricadere sui singoli dirigenti l'onere dell'accertamento sanitario delle condizioni dei lavoratori fragili, o la sua gravità, ma solo la verifica del possesso delle precondizioni di accesso, già espresse dal medico competente. "Siamo di fronte, ancora una volta e nonostante una direttiva, all'ennesimo atteggiamento di dirigenza miope, burocratica, che è contraria ad ogni forma di innovazione del lavoro pubblico ed è nemica giurata del lavoro agile, causando danni alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, che invece la sua azione vorrebbe scongiurare" dice Carlomagno, che conclude: "Chiediamo dunque al ministro Zangrillo un immediato intervento di ulteriore chiarimento sulla portata della Direttiva, mirato a rimuovere le criticità che si stanno manifestando". red-Cam 20240105T163447Z ********************
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Rendere più sostenibile ed equilibrata la separazione tra la vita professionale e la vita privata: è l’obiettivo di "Lavoro, poi stacco", la proposta di legge sul diritto alla disconnessione presentata alla Camera che sta attirando l’attenzione di moltissimi lavoratori. Il progetto di legge definisce come comunicazione “qualsiasi forma di contatto tra datori di lavoro e lavoratori o tra lavoratori effettuata tramite telefono, mail, servizi di messaggistica istantanea o piattaforme di collaborazione” e rimarca il diritto di dipendenti, lavoratori autonomi e professionisti a non ricevere comunicazioni fuori dall’orario di lavoro e, in ogni caso, per un periodo minimo di dodici ore dalla fine del turno lavorativo. In caso di urgenze il lavoratore è tenuto a leggere le comunicazioni e ad adempiere ai propri obblighi solo alla ripresa dell'orario lavorativo. Inoltre, secondo il progetto di legge, dovrebbero essere i datori di lavoro a dover fornire gli strumenti digitali, con i relativi costi di gestione a carico, nelle imprese con più di quindici dipendenti dove le comunicazioni di servizio e la prestazione lavorativa avvengono prevalentemente attraverso strumenti digitali. In caso di mancato adempimento sono previste sanzioni, che possono andare da 500 a 3 mila euro. https://lnkd.in/dsAbfA2h
Diritto alla disconnessione, cosa prevede la proposta di legge: sanzioni fino a 3mila euro per mail e chiamate oltre l’orario di lavoro
lexplain.it
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🤖 Direttiva UE: Più Diritti per i Lavoratori delle Piattaforme Digitali! 🤖 👋 Direttiva UE sul Lavoro tramite Piattaforma: cosa cambia? 💪 Presunzione di Subordinazione: 🧑⚖️ La direttiva introduce una "presunzione semplice" di subordinazione per i lavoratori delle piattaforme. In pratica, se ci sono elementi che indicano un controllo o una direzione da parte della piattaforma, si presume che il lavoratore sia un dipendente. 🇮🇹 Questa presunzione si applica in base al diritto nazionale, ai contratti collettivi e alle prassi in vigore in ogni Stato membro. 🤔 Non si tratta di una conversione automatica dei contratti, ma di uno strumento che lavoratori, sindacati e autorità possono usare per contestare un'errata classificazione del rapporto di lavoro. ℹ️ Trasparenza e Informazione: 📊 Le piattaforme dovranno informare i lavoratori sull'utilizzo di sistemi automatici di monitoraggio delle prestazioni, selezione, avanzamento di carriera e aumenti retributivi. 🚫 Vietato l'uso di questi sistemi per trattare dati personali sensibili come dati biometrici o stato emotivo. 👨💻 Supervisione umana obbligatoria sulle decisioni prese da strumenti digitali automatizzati. 🇮🇹 Situazione in Italia: 📜 In Italia, l'articolo 2 del Dlgs 81/2015 già prevede l'applicazione delle regole sulla subordinazione in alcune situazioni di fatto. ⏳ Ora il nostro Paese dovrà adeguare la normativa interna alla nuova direttiva entro due anni. #direttivaUE #lavoropiatforme #diritti #sindacato #FIMCISL #gigeconomy #futurodellavoro #FIMCISL
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