Una notizia di questi giorni: Facebook e Meta bloccano le donazioni dalle loro piattaforme.
Tutto sommato non è nemmeno una brutta notizia…
perché alla fine, con questa storia di Facebook, uno alla fine delegava uno spazio (che poteva diventare suo) ad un ente terzo che un domani potrebbe anche smettere di avere questo successo.
Questo fatto è un forte incentivo per le organizzazioni nonprofit ad aprirsi una bella pagina di raccolta fondi all'interno del proprio sito, a fare del buon personal fundraising o del crowdfunding, ma comunque ad avere la piena e assoluta proprietà di nomi, cognomi, e interazioni che hai con i tuoi donatori... magari queste saranno di meno rispetto a quelle che potresti aver avuto tramite Facebook, ma sono TUE relazioni, solide e coccolate.
È un po' come la storia dell'uovo e della gallina: a me sembra che con questa storia di Facebook che è facile da attivare, facile da applicare, e magari anche più produttivo nel breve periodo, fossimo sempre a rischio che Facebook cambiasse idea (e ha cambiato idea!).
Questo è il classico errore che si fa quando si pensa che il fundraising sia una questione di uova, il fundraising è una questione di galline! Noi dobbiamo avere una relazione importante con il donatore, non dobbiamo avere una relazione con l'uovo. L'uovo è importante, ma è la gallina che ogni giorno fa un uovo.
Per cui, questa notizia magari inizialmente è un problema, ma poi potrà essere una grande opportunità.
Facciamo degli esempi: se noi siamo un ente che ha la possibilità di fare una raccolta fondi in tv, potremmo pensare che con l'sms solidale avremo grandi risultati. Ed è vero, se io riesco a portarmi a casa 50mila euro, 100mila euro con gli sms solidali mi sono portato a casa un bel po' di risultati!
Ma tra 100mila euro fatto con sms solidale e 50mila euro fatti con donazioni con carta di credito io stra-preferisco avere la seconda opzione! Perché in questo modo mi sono portato a casa nome, cognome e indirizzo della persona che ha effettuato la donazione, non ho semplicemente portato a casa i 2,3 anche 5 euro dell'sms solidale.
Il vero punto nella raccolta fondi non è mai portarsi a casa i soldi (ovviamente lo è), ma non è soltanto quello. Il punto è portarsi a casa la relazione, il rapporto!
Questa cosa di Facebook è un vantaggio, da un certo punto di vista, perché mi permette di smettere di pensare in termini di uova ma di costruirmi una strategia digitale forte, chiara, netta, e soprattutto di mia proprietà.
Non smetterò mai di ripetere che il patrimonio più importante di un'azienda profit possono essere i suoi brevetti o i suoi immobili, o il suo know how, o tutto quello che un'azienda profit offre al suo mercato, ma il patrimonio fondamentale di una organizzazione nonprofit è il suo database. E se il database non è il mio, ma è in prestito da Facebook che cambia idea o decide di fare un'altra cosa, e io rimango con l'uovo in mano e senza la mia gallina!
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