Roma, 10 gennaio - Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando "una crisi del personale sanitario senza precedenti", con la perdita di oltre 28 miliardi di euro in 11 anni, più della metà dei quali nel quadriennio 2020-2023. Questo il dato diffuso ieri dalla Fondazione Gimbe, al termine della audizione davanti...Continua a leggere #audizione #cameradeideputati #cartabellotta #commissioneaffarisociali #crisi #definanziamento #fenomenogettonisti #Gimbe #indagineconoscitiva #personalesanitario #riordinoprofessionisanitarie
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II 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale della Fondazione Gimbe rileva una crisi senza precedenti. Il documento evidenzia un gap di 52,4 miliardi di euro nella spesa sanitaria rispetto alla media europea, l’aumento dei costi per le famiglie, la fuga di professionisti e il crescente divario tra Nord e Sud, con significative disuguaglianze nell’accesso alle cure. Di fronte a questa situazione, la Fondazione Gimbe ha presentato un Piano di Rilancio del SSN, articolato in 13 punti, con l’obiettivo di salvaguardare il sistema pubblico e garantire il diritto alla salute. #SanitàPubblica #SSN #CrisiSanitaria #DivarioNordSud Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/d3GetyFS Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
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📈🩺 Il futuro della sanità in Italia è ad un bivio! Lunghe liste d'attesa, carenze di risorse e l'importanza crescente dell'assistenza domiciliare. Scopri come queste dinamiche stanno cambiando il panorama sanitario nel nostro ultimo articolo. 🏥💡 #Sanita' #AssistenzaDomiciliare #Salute #CureMediche #Sanimedica Leggi di più 👇
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📌 Martedì 8 ottobre 2024, il Presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta ha presentato presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica il "𝟕° 𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐆𝐈𝐌𝐁𝐄 𝐬𝐮𝐥 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞", che ha evidenziato alcuni importanti temi che caratterizzano il sistema sanitario italiano: ▶ finanziamento pubblico della spesa sanitaria (130,3 miliardi di euro), ma aumento della spesa privata (+ 45.862 milioni di euro); ▶ quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici; ▶ divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di € 889 rispetto alla media dei paesi OCSE membri dell’Unione Europea, con un gap complessivo che sfiora i € 52,4 miliardi; ▶ boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); ▶ Piano di Rilancio del SSN: occorre un nuovo patto politico e sociale per il Sistema sanitario nazionale. Lo studio rappresenta uno spaccato di analisi sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. Secondo la Fondazione, la migrazione sanitaria, i tempi d'attesa e i pronto soccorso affollati "dimostrano che la tenuta del SSN è prossima al punto di non ritorno, che i princìpi fondanti di universalismo, equità e uguaglianza sono stati ormai traditi e che si sta lentamente sgretolando il diritto costituzionale alla tutela della salute - ha affermato il Presidente Cartabellotta - in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate". Leggi il Rapporto integrale qui 👉🏼 https://lnkd.in/ejevxKTP #ONHC #ONWS #SSN #SanitàIntegrativa #Welfare #SecondoPilastro #RapportoGimbe #SalviamoSSN
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Mentre l'opinione pubblica viene distratta dalla soap opera di Sangiuliano e Boccia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pubblico continua a sprofondare in una crisi sempre più profonda. La sanità italiana, un tempo considerata tra le migliori al mondo per universalità ed equità, si trova oggi in una situazione di estremo disagio a causa di anni di tagli, mancanza di investimenti e riforme inadeguate. Mentre i riflettori sono puntati su vicende politiche, scollacciate e di costume, il personale medico ed infermieristico è costretto a lavorare in condizioni sempre più difficili. Mancano le risorse per garantire un'assistenza adeguata, i tempi di attesa per visite e interventi si allungano, e le strutture sanitarie sono sempre più spesso sovraffollate e carenti di mezzi. I cittadini sono i primi a soffrirne, con un accesso alle cure sempre più limitato e disuguale, mentre i professionisti della sanità si trovano a fronteggiare una situazione insostenibile. Il degrado del SSN pubblico non è un problema di ieri, ma è il risultato di una sistematica disattenzione politica verso un settore che dovrebbe essere centrale per il benessere del Paese. È fondamentale che il Governo e le istituzioni prendano atto di questa realtà e pongano finalmente in cima alle priorità politiche il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, con investimenti concreti e riforme mirate, affinché tutti i cittadini possano godere del diritto fondamentale alla salute. È il momento di riportare al centro del dibattito pubblico le vere emergenze del Paese. La sanità pubblica non può più attendere... Fausto Tenti, #costituente comunista, Sez prov di Arezzo. https://lnkd.in/d_vJNbRC
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Le sfide per la sanità italiana nel 2025: - Piano sanitario nazionale - Riorganizzazione di ospedali (ipotesi modello Hub & Spoke) e territorio - Personale e piano assunzioni - Decreti attuativi della legge sulle Liste d’attesa - Riforma dell’accesso a Medicina - Riforme sulla sanità integrativa e sulla colpa medica - Decreto Tariffe - Nuovo Piano pandemico - Autonomia differenziata - Regolamento europeo in materia di tracciatura europea dei medicinali (attuale deadline 9 febbraio) Last but not least, “Sunshine Act italiano” (Legge 31 maggio 2022, n. 62, Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie).
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La #sanità pubblica italiana ‘scricchiola’: il personale scarseggia (o si dà alla fuga), le #diseguaglianze Nord-Sud si acuiscono, sale la spesa delle famiglie, costrette a pagare di tasca propria un numero crescente di prestazioni, oppure – in 4,5 mln – a rinunciare alle #cure, spesso per problemi economici. Una fotografia, quella scattata nel settimo Rapporto di Fondazione GIMBE sul Servizio sanitario nazionale (Ssn) presentato oggi al Senato, che non fa sconti e fa dire al suo presidente, Nino Cartabellotta: “La vera emergenza del Paese è il# Ssn”. Tutti i numeri su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics
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📰 #News: l’ultimo rapporto di Fondazione GIMBE delinea, ancora una volta, una situazione critica per la #sanità: l’Italia, infatti, dedica alla spesa sanitaria pubblica circa 889 euro in meno per persona rispetto alla media dei paesi Ocse membri dell’Unione Europea. Un divario che si traduce spesso in un aumento della spesa sanitaria privata a carico delle famiglie (+10,3%) e che genera forti discrepanze territoriali, oltre che una minore disponibilità di risorse per i servizi essenziali, per l’innovazione di processi e tecnologie e, in ultimo, per un adeguato riconoscimento economico al personale sanitario. Tali pressioni sul sistema, infine, producono forti disagi nel quotidiano: primo tra tutti il problema delle liste di attesa. Per approfondimenti rimandiamo all’articolo completo 👇
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⚠️ Il settimo rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale è preoccupante. Mette in evidenza una crisi ormai strutturale. Il progressivo sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale sta compromettendo il diritto costituzionale alla salute per milioni di cittadini, specialmente nelle aree del Sud e nelle fasce socioeconomiche più deboli. ‼️ È inaccettabile che, nonostante i fondi aggiuntivi per la gestione della pandemia, non sia stato fatto alcun passo avanti. Gli aumenti della spesa sanitaria privata e la crescente rinuncia alle cure da parte di molte famiglie ne testimoniano l'urgenza. 📊 Nel 2023, oltre 4,48 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie, di cui quasi 2,5 milioni per motivi economici: quasi 600.000 persone in più rispetto all’anno precedente. Serve un intervento deciso per ripristinare l'equità nell'accesso ai servizi sanitari. 📍 Queste criticità sono particolarmente forti in tutte le regioni meridionali, che sono in netto ritardo nella realizzazione delle strutture per la medicina del territorio. Chiediamo, quindi, al governo e alle regioni di agire con responsabilità, aumentando il finanziamento pubblico per la sanità, superando la fase dei commissariamenti e la stagione dei piani di rientro, investendo nelle risorse umane e mettendo in atto le riforme necessarie per garantire un'assistenza sanitaria di qualità, accessibile a tutti i cittadini, senza differenze territoriali o economiche. 📢 Soprattutto chiediamo a chi ha responsabilità politiche di attivarsi per governare, con rigore e attenzione, il processo di progressivo scivolamento verso la privatizzazione dei servizi sanitari che, irrimediabilmente, finirebbe per spaccare in due il Paese. ❌ Andiamo verso un Servizio sanitario a doppia velocità che finirà per cancellare definitivamente i princìpi di universalismo, uguaglianza ed equità stabiliti dalla legge e la norma sull'autonomia differenziata, potrebbe allargare ancora di più il fossato dei divari sociali fra il Nord e il Sud dell'Italia. ➡️ Lo ha ribadito il Segretario Confederale Uil Santo Biondo
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Il diritto alla salute è un valore fondamentale. La crisi del SSN mette a rischio questo diritto e crea disuguaglianze tra i cittadini. È urgente agire per garantire un'assistenza sanitaria equa e accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. Sono convinto che la digitalizzazione possa rappresentare una svolta per il nostro SSN. Un sistema informativo unificato, l'utilizzo della telemedicina e la semplificazione delle procedure burocratiche potrebbero migliorare l'efficienza e ridurre i costi. Inoltre, è necessario rafforzare l'assistenza territoriale per prevenire le malattie e alleggerire il carico sui ospedali.
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