Lusso è qualcosa fuori dallo standard e se lo associamo a dei beni assume un valore economico che rimanda alla ricchezza, all’esclusività e, in qualche caso, alla ricercatezza.In questo modo le caratteristiche del mercato dei beni di lusso diventano: unicità, qualità superiore e prezzo elevato.
Beni di lusso si contrappongono ai beni di prima necessità. La definizione è recente e risale alla metà del secolo scorso. Si deve a Ernst Engel, statistico tedesco, che aveva analizzato la spesa e i consumi delle famiglie in base al reddito. Engel notò che al crescere del reddito non aumentava la spesa di beni primari, per esempio generai alimentari, ma aumentava quella in beni più costosi!
Secondo l’analisi BCG per Altagamma, il 48% di Millennials e GenZ associa l’ambiente alla sostenibilità, mentre per il 44% conta il rispetto degli animali, per il 29% la tutela dei lavoratori e per il 26% le iniziative di carattere sociale.Questo è stato vero soprattutto nel primo trimestre 2023 con una crescita dei titoli del settore importante. Ha portato infatti LVMH a diventare il primo marchio di lusso al mondo con oltre 20 miliardi di euro di fatturato annuo e primo titolo per capitalizzazione d’Europa.Il rallentamento dei consumi cinesi in primo luogo e il forte rialzo dei tassi di interesse hanno condizionato il mercato del lusso nel secondo e terzo trimestre 2023. Tanto che, a settembre 2023, LVMH ha perso il primato di società europea più capitalizzata d’Europa che è ora della società farmaceutica Novo Nordisk.Cambio di rotta. Nel terzo trimestre 2023, i 10 big del lusso che sono compresi nell’indice STOXX Europe Luxury 10 (Hermes, International, LVMH Moet Hennessy, Cie Financiere Richemont, Ferrari, Kering, EssilorLuxottica, Moncler, Burberry, Christian Dior, Brunello Cucinelli) hanno perso circa 170 miliardi di euro di valore. Il rialzo dell’indice è ancora dell’11% a un anno (dati aggiornati a novembre 2023).
I fattori contrari. La combinazione di tassi in aumento e di consumi americani, cinesi ed europei in rallentamento ha condizionato il mercato del lusso secondo l’analisi di UBS. Nonostante il valore dei titoli del lusso siano scese, sono ancora ben al di sopra del resto del mercato. Il rapporto prezzo/utili ai 12 mesi di LVMH è di circa 21, e quello di Richemont (CFR.S) è di 15,6, rispetto a circa 12 per lo STOXX 600.
Cautela sul settore a breve. Alcuni analisti sono diventati cauti sul settore del lusso. UBS ha ridotto le sue stime tenendo conto del rischio di rallentamento dei consumi cinesi; Morgan Stanley ha tagliato del 6% la stima degli utili per azione per il 2024 dei beni di lusso, mentre Bank of America ha tagliato le sue previsioni del 7%.
Buone potenzialità nel lungo termine. Sebbene il consenso sia diventato più cauto, diversi operatori di mercato e analisti rimangono ottimisti nel lungo termine. Secondo l’analisi di AXA Investment Managers, le valutazioni ormai più vicine alle medie di lungo termine rendono il settore interessante.
«La crescita e i margini del comparto scenderanno al minimo, rappresentando un’opportunità di acquisto», afferma BofA, preferendo titoli difensivi come Lvmh e Hermès. Deutsche bank crede in Kering e Richemont
Lusso, nel primo semestre 2024 gli analisti raccomandano cautela - MilanoFinanza News
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Retail Store Manager & Chief Customer Officer Mediamarket S.p.A. Tech Village Roma
4 mesiQuasi 10 anni della mia vita lavorativa in questa grande Nave Scuola. I miei progressi sono anche firmati LR.