Post di Rinascente

A PROPOSITO DI…COMMUNITY BUILDING Nell’ultima puntata del podcast “Ottico del Web” Nico Caradonna lo ha spiegato bene. 🔑Costruire una community che condivide i propri valori/principi è la vera chiave per chi vuole realizzare un progetto che abbia un impatto sociale. Il mio primo passo è stato portare la community di Visibile ®️ in un contesto diverso, nuovo, sfidante ⤵️ Quale sarà il tuo primo passo?

La creatività non è meno importante della pianificazione media quando si parla di pubblicità. Per questo c'è Matheria Prima: perché se pianifichi uno spazio premium (sì, anche in provincia ed anche sulla locale esistono spazi premium) devi avere una creatività premium!

📌 I #social ci hanno abituato alla #bellezza delle immagini, 📌 l' #ortofrutta trabocca di bellezza, possibile che la cartellonistica nei negozi non sia dirompente, emozionante, ispiratrice? Oltre il #linguaggio visivo anche quello verbale non è particolarmente fantasioso e invitante. L'ortofrutta è molto più che fresca, di stagione, conveniente! Per fare crescere i #consumi di ortofrutta bisogna cambiare linguaggio per emozionare e ispirare le persone. 👉 Nel path to purchase il negozio fisico è il touchpoint più potente. Perchè non rendere davvero bella e utile per i clienti questa tappa del loro viaggio d'acquisto?

Altro mese… altra Case History firmata Mallei. Oggi ti raccontiamo della nostra collaborazione con GAMA Professional, azienda leader nel settore delle tecnologia e della bellezza per i capelli: un carosello sul tour dei desideri che abbiamo organizzato per scovare tutti i clienti dei sogni (e oltre) del nostro cliente. Parliamo di imprenditori a capo di aziende Import e Distribution con rete saloni, grossisti, catene di saloni, distributori su GDO e grandi e-commerce in giro per il mondo. Anche questa volta, ci teniamo a comunicare che “ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti NON è assolutamente casuale”: facciamo nomi e riportiamo dati per mostrarti uno spaccato reale di ciò che facciamo e di come ci muoviamo per aiutare i nostri clienti a raggiungere i propri obiettivi. Scorri il carosello e se proprio devi spaccare il capello in quattro, be’ , ti aspettiamo nei commenti. #Mallei #B2B #GAMA #Beauty #Styling #Export #CaseHistory

Come si fa ad arrivare da un monomarca in Corso Italia a Cortina o nelle principali capitali italiane o dalla prima linea delle sfilate piu’ esclusive del mondo, ad un prodotto come questo? Una scarpa con il tuo logo e il tuo brand in un negozio di periferia, all’interno di una vetrina dove il prezzo medio e’ tra i 30€ e i 90€? Voglio uscire dalla polemica legata al tema di come il #brand ha gestito la comunicazione e i progetti legati alle campagne di beneficenza, ma vi invito a riflettere su altre scelte #strategiche. Il #fatturato delle societa’ sotto la holding Siterhood (della quale Ferragni controlla il 100%) e’ sempre stato in crescita, io pero’ guardando come il brand si e’ posizionato negli ultimi anni vedo moltissime decisioni di short term: Dopo l’uscita di Riccardo Pozzoli il marchio e’ andato in picchiata verso un solo drive: LA CASSA! Si e’ puntato a tutto gas su: bambole, penne, scarpe, gomme da masticare, balsami, cinesate e chi piu ne ha piu’ ne metta. A seguire anche Paolo Barletta entrato con la sua Alchimia dopo un paio d’anni e’ uscito dal gruppo A mio avviso Invece di puntare su un management di spessore e di rilievo, negli anni le quote societarie sono passate di mano in mano fino ad arrivare all’assetto di oggi. Che ha sicuramente portato a degli incassi folli, ma non so quanto stia guardando al futuro. I prossimi quarter per questa società e le sue controllate saranno duri📉 Vedo spesso ragazz* che non sognano piu’ fare impresa, ma di creare #exit e imperi che magicamente qualcuno gestira’ mentre loro continuano a #creare impatto. La verita’ e’ che ad un certo punto i fondatori devono lasciare piu’ spazio ai manager di professione, specialmente a seguito di grandi successi. Non e’ una ricetta che vale per tutti, ma ha dentro tanto buon senso. In bocca al lupo al team di Sisterhood, da ogni caduta si puo’ trovare un bellissimo spunto per crescere.

Il bassotto da 100 milioni [Tempo di Lettura: 60 secondi] 🧣 Napoli vanta il suo stile inconfondibile nel settore della moda; in un contesto fortemente stimolante, caratterizzato dal connubio tra eleganza ed innovazione nel 1986 Domenico Mennitti ed i soci Enzo Mennitti, Paolo e Massimo Montefusco fondano un’azienda specializzata nella produzione di guanti in pelle. La loro produzione, tuttavia, a causa della concorrenza statunitense è costretta a reinventarsi sul mercato delle cravatte di qualità depositando il marchio Harmont & Blaine. Dal 1994 con la realizzazione anche della prima linea di costumi da bagno, l’azienda continua la sua produzione introducendo sempre nuovi capi e dedicandosi anche alla linea junior e femminile. 🐾 La domanda che tutti si pongono: “Perché il bassotto?”. La risposta è semplice, intrisa nella storia e nella filosofia del Brand. Il bassotto nel mondo animale rappresenta l’animale tedesco perfetto per la caccia; il suo fisico particolare e non molto efficiente gli ha permesso di affinare il suo fiuto, intuito e perspicacia. Allo stesso modo, l’azienda dal 1986 ha effettuato un percorso non del tutto facile, ed il suo peregrinare, unito alla sua capacità di reinventarsi, le ha permesso ad oggi di essere un affermato marchio nel mondo. 📈 Sul profilo economico e finanziario, l’azienda evidenzia una costante crescita nel tempo grazie alle diverse strategie, quale ad esempio, importanti investimenti sul marketing e la comunicazione che nel 2008 ha richiesto oltre 2 milioni di euro. In questo modo il posizionamento a livello globale è ottimo: oggi sono presenti ben 81 negozi monomarca, 469 boutique multimarca e 75 department store con corner e shop-in-shop attraverso 46 paesi nel mondo, impiegando ben 600 dipendenti diretti e più 1000 indotti. Nel 2019 l’azienda ha voluto fare un ulteriore investimento, puntando ai diversi mercati stranieri e consolidando il Brand nel mondo con l’introduzione di un sito e- commerce. Harmont & Blaine ottiene straordinari risultati, concludendo il primo trimestre del fiscal year con una crescita del 30%, ben oltre il budget. I margini attuali, rispetto al 2022 sono di 28,1 milioni superando sempre le previsioni, del 6,4%. Si registra, inoltre un retail in aumento del 36,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022 ed il suo ebitda positivo di oltre 3 milioni di euro. Grazie all’ingresso del nuovo socio, Bassotto 2.0, che ha rilevato da Clessidra il 40% di quote del private equity, l’azienda mira a concludere il 2023 con un fatturato di 100 milioni, superando del 12% i ricavi del 2022 (di circa 90 milioni). ✍🏼 Vincenzo Mattia Coppola 🖼️ Mario Di Marzo

A Settembre tutto ricomincia, e noi abbiamo una novità! Settembre è il mese dei nuovi inizi, e anche per noi è tempo di cambiamenti. Negli ultimi quattro post, forse qualcuno di voi si è accorto di un dettaglio... Il nostro logo ha iniziato a scomparire piano piano. Avete notato? Oggi siamo entusiasti di svelare la nostra novità: un nuovo logo, che rappresenta la nostra evoluzione e il nostro impegno verso il futuro! Un restyling che riflette la nostra crescita, i nostri valori e il desiderio di continuare a costruire, innovare e migliorare insieme a voi. Vi piace? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate! #nuovoinizio #nuovologo #restyling #settembre #costruireInnovare

Esplora l'importanza degli store fisici nell'era digitale con l'articolo di francesco casile sul blog Fairies Glamour di Xento. Scopri come l'esperienza in-store arricchisca la ricerca della bellezza, offrendo consulenze personalizzate e un contatto diretto con i prodotti. Un invito a riscoprire il lusso dello shopping tradizionale. #RetailInnovation #CustomerExperience #LuxuryBrands #esperienzadiacquisto #evoluzionedelcommercio #futurodelretail #innovazionenelretail #integrazionedigitale #negozitradizionali #shoppingsensoriale #stile #tecnologiainstore #xento

La verità è che questo settore, oggi giorno non è più per i mercenari. I brand devono avere la giusta vision già dalla partenza, gli imprenditori che pensano al marchio come qualcosa che si può fare con uno stagista che fa stile devono arrendersi. Il mercato esige struttura, affidabilità e strategia. Pacchetti prodotti chiari, di vendita e soprattutto che abbiano un senso, uno show-room e il suo agente che capisca l'essenza del marchio, a cui viene spiegata la strategia e la faccia diventare realtà e per finire uno store che ci creda e che capisca che oggi giorno per avere successo nel retail non basta aprire il "magazzino", ma significa essere preparati, comunicare bene e avere a disposizione più canali di vendita online e offline.