Post di Roberto Langella

Visualizza il profilo di Roberto Langella, immagine

PharmD | Dirigente Farmacista Agenzia di Tutela della Salute - Milano | Segretario Regionale SIFO Lombardia

𝐈𝐞𝐫𝐢 𝐢𝐥 #𝐢𝐥𝐒𝐨𝐥𝐞𝟐𝟒𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚: "𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀, 𝐟𝐥𝐨𝐩 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐯𝐚". Un titolo che apre una riflessione urgente su quale futuro vogliamo costruire per la nostra Sanità. La medicina preventiva è un pilastro strategico del SSN e condivido pienamente quanto indicato dalla Prof.ssa Roberta Siliquini, che oltre a ricordare quanto la leva di un euro speso in prevenzione renda dai 4 ai 12 euro di guadagno, rilancia proponendo: 1) Governance forte a livello centrale; 2) Maggiori risorse (attualmente il 5% del FSN); 3) Sistemi target premianti/penalizzanti in termini di risorse economiche da destinare a livello locale; 4) Inserimento della prevenzione nei PDTA di alcune patologie ad alto impatto. Ottime strategie per ripensare le politiche sanitarie, incidere positivamente sul debito pubblico e sollecitare l'attecchimento di una cultura diffusa della prevenzione, armonizzando le differenze tra le regioni italiane nella qualità e nell'accesso ai percorsi. Altro tasto "dolente": l’attivazione delle 𝐂𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀, con una gestione a macchia di leopardo nelle diverse regioni italiane: 413 attive sulle 1420 da attivare entro il 2026. Ma i problemi non riguardano solo i percorsi di attivazione: queste strutture "vanno riempite" e vanno rese operative. Premessa la gestione infermieristica delle CdC, l'attenzione è rivolta alle strategie politiche ed economiche utili per “convincere/vincolare” i MMG e i PLS (quasi 1/3 delle CdC attive non prevede ancora la presenza di medici), ma la partita della sanità territoriale si gioca - e si vince - coinvolgendo attivamente anche gli altri professionisti già previsti in una certa misura da Agenas: farmacisti, biologi e psicologi. Un inciso: ricomprendere fattivamente nell'equipe multiprofessionale e multidisciplinare territoriale prevista nelle CdC il 𝐟𝐚𝐫𝐦𝐚𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐒𝐒𝐍 (al pari degli altri Specialisti dipendenti già previsti), darebbe una spinta enorme al raggiungimento degli obiettivi di salute, anche nell'ambito della medicina preventiva. Al netto del ruolo della Farmacia dei Servizi che resta attore importante e integrato ma funzionalmente e gestionalmente esterno alla CdC. SItI – Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica | SIFO Farmacia Ospedaliera #medicinapreventiva #prevenzione #politicheSanitarie #salutePubblica

  • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine

In questi anni si parla sempre di piu' di medicalizzazione della salute pubblica. La stragrande maggioranza della spesa sanitaria non e' destinata alla prevenzione primaria, ma piuttosto alla gestione e alla cura delle malattie. E' la vera sfida del nostro SSN, ma nonostante i ripetuti appelli nulla e' cambiato!!! Per questo bisogna lavorare insieme per ricalibrare i finanzianenti e concentrarci di piu' sui fattori che determinano in gran parte la nostra salute (es. La qualita' dell'aria indoor, alzi la mano chi in questi ultimi due anni e' stato coinvolto in un'azione di formazione dedicata e sensibilizzazione su questo tema?). Agire per MIGLIORARE il nostro SSN, guidandolo verso la valorizzazione della prevenzione primaria in modo più significativo. La prevenzione primaria e' a monte dell'insorgenza della malattie!!

ranieri guerra

Consulente, CREMS, Castellanza

1 mese

Da tempo paesi meno involuti e corporativi del nostro hanno creato agenzie centrali di gestione di ciò che viene ricompreso nel termine di sanità pubblica: UK e Francia per tutti. Alla proposta di seguire una traccia simile già depositata nel 2016 e poi reiterata, tre ministri della repubblica - senza leggere e comprendere bene - decisero di non avere la forza politica per farlo anche in Italia. Adesso le conseguenze sono plateali e la stalla non può essere più richiusa.

Bruno Pirola

Head of Medical and Market Access Department presso GL Pharma Italy

2 settimane

per quanto riguarda le case di comunità, crede sia possibile agire sulla leva della convenzione di mmg/PLS, abbandonandola e trasformandoli in dipendenti come già succede per gli ospedalieri? Economicamente sarebbe una soluzione sostenibile?

Filippo Von Schloesser

Chair presso Nadir onlus

3 settimane

Concordo. Flop è un eufemismo! Sembra che Schillaci guidi camion con vaccini per recuperare la spesa. Del resto, lavorando a isorisorse gli tocca a rotazione. Per quanto riguarda altre strategie IST, dobbiamo rifarci all'Europa che siamo noi. Suolo patrio, cara! E caro. Quanto alle politiche, basta mentire e mettere la testa sotto l'ala.

Pietro Pandolfi

Chimico Specializzato in Sicurezza e Protezione Industriale, RSPP, docente Universitario a contratto

1 mese

Concordo

Giorgio Lorenzo Colombo

University of Pavia, Dept. of Drug Sciences and Center of Research SaveStudi.it - Health Economics & Outcomes Research

1 mese

Grazie Roberto! 😊

Roberta Siliquini

Full Professor Public Health - Torino University

1 mese

Grazie!

Vedi altri commenti

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi