La buona musica, il valore delle parole, la bellezza delle note e il genio di chi le ha scritte: tanti gli ingredienti per l’ultima di “Fantastiche Visioni”, che ha accolto Neri Marcorè e la sua band per una serata destinata a restare negli annali della storia della rassegna. L'articolo per l'Ufficio Stampa di Fantastiche Visioni.
Post di Rocco Della Corte
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SULLA QUASI SCOMPARSA DELLA CANZONE D’AUTORE A SANREMO Chiamatela impegnata, chiamatela d’autore, chiamatela di spessore: in Italia, a Sanremo, ad oggi ancora il festival italiano più popolare, non c’è più nessuno che si curi e si occupi di custodire e fare emergere veramente questo “tipo” di canzone (e di artisti); la parte “più intellettuale” è ormai giudicata cosa vetusta, anacronistica, paleolitica… da rigettare a priori. Vi racconto invece qualcosa che fa parte della storia del nostro paese e che andrebbe saputo. Anni fa, (parlo del 1971), accostata alla direzione artistica del festival, proprio per bilanciarlo nelle sue proposte musicali, fu istituita una “commissione di rinnovamento” formata da intellettuali, direttori d’orchestra ed appassionati anche della musica “colta”, ecco fu proprio quella commissione che per esempio scelse il pezzo di Lucio Dalla, “4 marzo 1943”, senza quella commissione, quella canzone e forse, chissà, anche il successo per Lucio Dalla non sarebbe arrivato, non in modo così eclatante per lo meno. Senza quella commissione, quella particolare canzone-poesia, il testo è di Paola Pallottino, forse non sarebbe entrata _ahimè_ nella storia della canzone italiana (era stata proprio scartata, poi ripescata). Ora, al di là di quella sorta di nuovi talent scout che stanno solo a guardare i numeri del bollino verde (spotify)… non sarebbe il caso di istituire una nuova commissione di rinnovamento culturale che oltre alle mode di tik tok, Ig, e spotify, guardi all’arte? E parlo di intellettuali, poeti, operatori culturali, persone che coltivano la conoscenza allargata oltre la cultura di massa. O dobbiamo considerare impossibile recuperare tutta una fetta di meravigliosa arte musicale che oggi non ha luce, mezzi e dignitoso spazio? Siamo una società che ha deciso che l’arte musicale elaborata/raffinata è cosa anacronistica, e contano solo il numero e il consumo, o siamo ancora capaci di immaginare un lascito culturale importante e di una certa levatura per le nuove generazioni? E basta anche con questo tormentone inutile di divisività generazionale, non ci sono solo i boomer e neanche solo i bimbiminkia, ci sono molte persone che hanno a cuore l’arte, il bello, una certa gentilezza dell’animo, e una visione molto ampia di quello che potrebbe essere la “nuova musica”… e vorrebbero un rinnovamento culturale vero e proprio. Così è perché mi pare. E a voi, cosa pare? In foto sono con l’autrice del testo di “4 marzo 1943”, Paola Pallottino, con cui Dalla trionfò a Sanremo. Con lei abbiamo firmato insieme diverse canzoni, che mi auguro di farvi ascoltare al più presto, nel vestito migliore… 💛 RG #AlienoDiario #GialloDiario
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