🗣️ Caso Almasri, Maurizio Lupi a RTL 102.5: “Dalle opposizioni mi sarei aspettato solidarietà verso il presidente del consiglio”
Post di RTL 102.5
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Allora. Calma. Scrivere tutto in maiuscolo equivale ad urlare. Non rafforza le idee di chi lo fa, ed è anzi molto squalificante. Sul caso politico, commento in modo molto distante e se vogliamo un po' equilibrista, ovviamente a #titolopersonalissimo: certe accuse vanno formulate solo se vi è certezza al di là di ogni ragionevole dubbio. Altrimenti, si rischia la parzializzazione della vicenda storica. Al contempo, chi si ritrova o si è ritrovato in passato i terroristi all'estremo della propria area politica dovrebbe essere il più limpido possibile nel condannarli. Dei reati qui evocati, l'"incitazione all'odio contro una istituzione dello Stato" non esiste (così come non ne esistono altri cari a chi si professa di parti opposte). Si prevede, all'art. 290 c. p., il vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate (provando ad interpretare quanto scritto). Ma si tratta di una fattispecie che punisce giudizi sommari e non costruttivi - il "tenere per vile"; insomma, gli insulti - diretti alle istituzioni in quanto tali, non alle persone che ne fanno parte. Per esempio, criticare un giudice non integra tale reato. Appiccicare credo politici estremisti all'intera categoria è stato riconosciuto come vilipendio da recente giurisprudenza di legittimità. Il diritto di critica rimane sacrosanto, in una democrazia, a prescindere da quanto sia condivisibile la critica. Identificare le istituzioni con le persone è molto pericoloso - è un ritorno all'Antico regime o a fasi del Novecento che si sperava fossero archiviate. La diffamazione, all'opposto, è - semplificando, non me ne abbiano i colleghi - un giudizio sulla persona, dalla quale la stessa non può difendersi nell'immediato. Lo sarebbe un insulto diretto alla Meloni stessa (come quello con cui ci aveva deliziato la signora Argento), non al suo Governo. Già sul definire Paolo Bolognesi - che avrebbe fatto bene ad evitare lo scontro per la sua stessa condivisibile causa, mi permetto di dire dal basso della mia posizione - "comunista", beh, ne potremmo parlare. #StragediBologna
Giornalista, scrittore, consulente EY, già Rappresentante diplomatico della Farnesina in 18 paesi esteri. Non è su Facebook.
https://lnkd.in/desPmC87 ATTACCO COMUNISTA AL CUORE DEL GOVERNO, TACCIATO DI RADICI STRAGISTE. VIOLENTE E IRRESPONSABILI PAROLE PRONUNCIATE, IN PRESENZA DEL MINISTRO DELL' INTERNO, CONTRO L'ESECUTIVO GUIDATO DA GIORGIA MELONI CON SALVINI E TAJANI, CHE VIENE INDICATO COME EREDE DIRETTO DELLA STRAGE DI BOLOGNA. L' ESPONENTE COMUNISTA RISCHIA UNA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE CONTRO UNA ISTITUZIONE DELLO STATO (ART. 595, COMMI 3 E 4, C.P.) CON UNA PENA FINO A TRE ANNI ED OLTRE DI RECLUSIONE. LA REPLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: LE SUE PAROLE CREANO UN PROBLEMA DI SICUREZZA NAZIONALE E PERSONALE PER I MEMBRI DEL GOVERNO. SI SCUSI IMMEDIATAMENTE!
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#25aprile #scurati #Meloni #Matteotti #Fascismo #Antifascismo #censura L'omicidio di Matteotti da parte di sicari Fascisti su mandato di #Mussolini rappresenta una pagina drammatica della Storia italiana. Bene ha fatto il premier Meloni ha pubblicare il monologo che doveva essere trasmesso dalla #RAI dietro un compenso che non arriverà al suo autore. Le polemiche sulla vicenda che ruotano intorno al refrain consumato del "cuore nero" del nostro Paese cominciano a mancare di portanza e condannano la Sinistra italiana a posizioni di subalternità alla Destra di Governo che tra gli scandali legati ai voti di scambio che hanno investito il #PD, le candidature che legittimano la corrente anarchica (il riferimento è al caso #Salis), l'istigazione al cannibalismo innescato dal #M5s e da #Conte ai danni della leadership #Schlein, i carrozzoni multiformi e trasformisti di #Renzi e dei suoi #Statiunitideuropa, non avrà un'opposizione all'altezza del confronto democratico e dell'equilibrio dell'azione di Governo. Ciò detto è evidente che la censura non dovrà mai trovare albergo nei registri comunicativi del Paese e che di fronte alle dittature non esistono superiorità morali né distinzioni cromatiche. https://lnkd.in/gJdmu3NT
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Gli editoriali che ricordano la Voce del Padrone con le figure del cane e del grammofono.
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Questa volta, non posso essere d’accordo con la Dottoressa Paola Bergamo. Perché il Prof Zagrebelsky dice, giustamente, che Salvini ha un ottimo avvocato e troverà giudici (non PM) che lo giudicheranno, dopo aver avuto l’autorizzazione da parte del Parlamento ad essere indagato/processato. Questo, a mio modestissimo avviso, significa che: 1) dopo anni di processo (e 3 o più - se vi sarà ricorso alla Corte europea di Strasburgo - gradi di giudizio), Salvini sarà assolto; 2) il costo di questo ennesimo processo « politico », come dimostrato dalle motivazioni con « linguaggio politico » della richiesta di condanna da parte del PM ricadranno tutte (una volta di più)sui cittadini italiani; 3) le forze di polizia in mare, deputate al controllo dell’immigrazione, alzeranno per anni le braccia o si gireranno dall’altra parte in caso di tentativi di “immigrazione clandestina” (criminali e terroristi inclusi); 4) al danno per i cittadini, si aggiungerà la beffa per la Sinistra che continua a voler utilizzare la giustizia per fini politici, perché Salvini, presentandosi come “vittima del sacro dovere di difesa dei confini della Patria” aumenterà il suo consenso politico-lettorale; 5) prima o poi la Sinistra (dopo giá altri casi - ricordiamoci delle dimissioni del governo Prodi per accuse - poi finite nel nulla - contro la moglie del ministro Mastella) sarà processata politicamente. Non sono un sostenitore di Salvini. Ma sono pronto a scommettere sul verificarsi di tutto quanto sopra pronosticato.
Presidente presso Centro Studi MB2 - Animatrice del Circolo Culturale La Caduta- Esperta di Relazioni pubbliche e Internazionali - Imprenditrice e opinionista - S.N. Associazione Repubblicani.eu
Non è mai buona cosa evocare l’idea di uno scontro in atto tra Poteri dello Stato perché s’indebiliscono le Istituzioni e quindi si fa il servizio contrario a quello che è il funzionamento di uno Stato stesso. Viene spontaneo chiedersi cosa si cerchi quindi cavalcando quest’onda … Riguardo al caso di Salvini e il problema della tutela dei confini del nostro Stato ( che non si trova certo in pericolo) e di un eventuale “sconfinamento” della magistratura nei confronti del vice premier allora Ministro degli Interni, il processo viene celebrato perché il Parlamento NON si è a suo tempo opposto all’indagine e quindi non vi sono invasioni di campo ( il Parlamento infatti avrebbe potuto a suo tempo opporsi al procedimento ). La questione riguarda piuttosto la tutela dei diritti umani che prevalgono sempre ed è quesrione di civiltà : il salvataggio di vite, ha la precedenza su tutto! La drammatizzazione, spettacolarizzazione e contemporaneamente ridicolizzazione della questione piuttosto poggia sul video postato dallo stesso Salvini, un mix di stratagemma comunicativo che però risulta qualcosa tra il minaccioso e il grottesco. Sarà il Processo Giudiziario e non quello Mediatico a definire se vi fu un comportamento consono o sbagliato del Ministro e non perché la Magistratura esorbiti dai suoi poteri ma perché il Parlamento lo ha reso possibile (!) secondo Regole che trovano fonadamento proprio nella nostra Costituzione su cui i Ministri giurano e quindi sono tenuti a rispettare quale Carta Fondamentale dello Stato cui sono anch’essi soggetti.
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Gentile Alessandro Butticé comprendo il suo punto di vista, lo rispetto, ma non sono d’accordo: 1) non si può non celebrare un processo che è stato iniziato dopo l’avvallo a procedere del Parlamento, solo perché ci sono dei costi da sostenere. (Gli sprechi nel paese sono ben altri e mi taccio sulla sommatoria delle tante ruberie quindi non invocherei la faccenda dei costi)… 2)Il fatto che l’esito e i diversi grandi di ricorso possano non garantire aprioristicamente un’esito, sta nelle cose processuali, ma non è a mio giudizio condizione sufficiente per non celebrare un processo. 3) Quanto all’uso politico della magistratura sappiamo che è una distonia ma è anche bipartisan e non sarebbe comunque corretto ne’ accettabile dare per scontato che questo procedimento sia espressione di un conflitto tra Poteri dello Stato - cosa troppo spesso evocata che fa male alla nostra Democrazia e alla nostra Repubblica. 4) Meglio limitarsi a ossevare come sara’ condotto il processo soffermandoci su di una procedura attivata per verificare i fatti, come andarono e se e come attentarono o meno alla tutela di diritti universali. 5) È comunque buona cosa che sia chiaro che non esistono privilegi in chi, rivestendo cariche istituzionali, è tenuto, per l’appunto, a grandi responsabilità…. Vedremo come si evolveranno le cose ma mi pare che già certa spettacolarizzazione mediatica in essere sia abbastanza indicativa ..
Presidente presso Centro Studi MB2 - Animatrice del Circolo Culturale La Caduta- Esperta di Relazioni pubbliche e Internazionali - Imprenditrice e opinionista - S.N. Associazione Repubblicani.eu
Non è mai buona cosa evocare l’idea di uno scontro in atto tra Poteri dello Stato perché s’indebiliscono le Istituzioni e quindi si fa il servizio contrario a quello che è il funzionamento di uno Stato stesso. Viene spontaneo chiedersi cosa si cerchi quindi cavalcando quest’onda … Riguardo al caso di Salvini e il problema della tutela dei confini del nostro Stato ( che non si trova certo in pericolo) e di un eventuale “sconfinamento” della magistratura nei confronti del vice premier allora Ministro degli Interni, il processo viene celebrato perché il Parlamento NON si è a suo tempo opposto all’indagine e quindi non vi sono invasioni di campo ( il Parlamento infatti avrebbe potuto a suo tempo opporsi al procedimento ). La questione riguarda piuttosto la tutela dei diritti umani che prevalgono sempre ed è quesrione di civiltà : il salvataggio di vite, ha la precedenza su tutto! La drammatizzazione, spettacolarizzazione e contemporaneamente ridicolizzazione della questione piuttosto poggia sul video postato dallo stesso Salvini, un mix di stratagemma comunicativo che però risulta qualcosa tra il minaccioso e il grottesco. Sarà il Processo Giudiziario e non quello Mediatico a definire se vi fu un comportamento consono o sbagliato del Ministro e non perché la Magistratura esorbiti dai suoi poteri ma perché il Parlamento lo ha reso possibile (!) secondo Regole che trovano fonadamento proprio nella nostra Costituzione su cui i Ministri giurano e quindi sono tenuti a rispettare quale Carta Fondamentale dello Stato cui sono anch’essi soggetti.
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Non è mai buona cosa evocare l’idea di uno scontro in atto tra Poteri dello Stato perché s’indebiliscono le Istituzioni e quindi si fa il servizio contrario a quello che è il funzionamento di uno Stato stesso. Viene spontaneo chiedersi cosa si cerchi quindi cavalcando quest’onda … Riguardo al caso di Salvini e il problema della tutela dei confini del nostro Stato ( che non si trova certo in pericolo) e di un eventuale “sconfinamento” della magistratura nei confronti del vice premier allora Ministro degli Interni, il processo viene celebrato perché il Parlamento NON si è a suo tempo opposto all’indagine e quindi non vi sono invasioni di campo ( il Parlamento infatti avrebbe potuto a suo tempo opporsi al procedimento ). La questione riguarda piuttosto la tutela dei diritti umani che prevalgono sempre ed è quesrione di civiltà : il salvataggio di vite, ha la precedenza su tutto! La drammatizzazione, spettacolarizzazione e contemporaneamente ridicolizzazione della questione piuttosto poggia sul video postato dallo stesso Salvini, un mix di stratagemma comunicativo che però risulta qualcosa tra il minaccioso e il grottesco. Sarà il Processo Giudiziario e non quello Mediatico a definire se vi fu un comportamento consono o sbagliato del Ministro e non perché la Magistratura esorbiti dai suoi poteri ma perché il Parlamento lo ha reso possibile (!) secondo Regole che trovano fonadamento proprio nella nostra Costituzione su cui i Ministri giurano e quindi sono tenuti a rispettare quale Carta Fondamentale dello Stato cui sono anch’essi soggetti.
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Sarebbe opportuno che le nomine dei Dirigenti amministrativi dei singoli Ministeri vengano autorizzate dalla Premier Giorgia Meloni Sarebbe opportuno, relativamente al Ministero della Cultura un Vice Ministro proveniente dal mondo del Cinema e del Teatro di grosso spessore nazionale e internazionale sn ( socio sostenitore FI)
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"Cercare verità attraverso la legalità democratica è oggi un atto rivoluzionario che merita non soltanto rispetto e commozione, ma anche concreta mobilitazione. Perché è un atto rivoluzionario? Perché tutto (o quasi) va nella direzione opposta. La “verità” non esiste: la narrazione della realtà è appannaggio della propaganda di chi ha più forza con conseguenze devastanti a monte e a valle. A monte, perché sostituire la ricerca della verità con la propaganda significa mortificare in ogni modo il giornalismo serio attraverso le querele e le azioni civili intimidatorie, la caccia alle fonti, la concentrazione delle proprietà editoriali, il controllo politico del servizio pubblico radiotelevisivo, la confusione tra potere mass mediatico e potere politico… tutte cose che accadono copiosamente in Italia, tanto da far sprofondare il nostro Paese nelle classifiche internazionali sulla qualità dello stato di diritto. Significa inoltre mortificare l’indipendenza e l’efficacia della magistratura, esercizio anche questo tanto caro a questa destra di “eredi-al-quadrato” (del Duce e di Berlusconi)." #paciolla #verità #inganno #democrazia #dittatura #indipendenza #fascismo #Italia #onu
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Condivido in pieno questo post, che invito a leggere e a rileggere!
Evviva Cecilia Sala, collega e concittadina, libera! Sapete che spesso invito a guardare alle questioni con onestà intellettuale, non con partitismi. Ieri ho sentito da giornalisti con esperienza e ritenuti credibili forti prese in giro rivolte alla Presidente del Consiglio per viaggio a Mar-a-Lago. A chi mi chiedeva parere rispondevo con le parole della mamma della giornalista: ho visto una marcia in più. Seguendo poi il diktat dei genitori di Sala, non ho mai scritto sul tema in attesa che si lavorasse sottobanco. Chi non riconosce come un successo (al di là di ciò che si pensa del resto della politica di questo governo, io pure talvolta basandomi sui dati sono critica) quanto accaduto in queste ultime ore è disonesto intellettualmente. La mia personale opinione è che il successo più grande sia dovuto al fatto che Cecilia Sala sia stata liberata PRIMA di dare concretamente qualcosa all'Iran. Non avrei scommesso un penny su questo. Cosa abbia portato alla risoluzione lo scopriremo (non sarebbe del resto la prima volta che diamo qualcosa agli USA) ma quale politico avrebbe avuto il peso di andare in aereo a casa di Trump per 14 ore a - scrive il NY Times - "premere con determinazione" su Cecilia Sala"? Peraltro a differenza di tutte le altre circostanze - destra e sinistra - il suo atterraggio non è stato reso evento televisivo. Si è svolto tutto con discrezione e ad ora due foto. Il che rende questo un innegabile successo anche diplomatico. Perché quando una situazione grave e delicata come questa si risolve in poco tempo il lavoro è corale ma sorrido nel pensare che ci sia chi non riconosca a Meloni non dico un ruolo determinante ma neanche un ruolo nella vicenda. Ora si libererà Abedini o l'ingegnere iraniano resterà qui agli arresti domiciliari senza essere consegnato agli Usa ? QUALSIASI sia l'esito della sua vicenda era il prezzo che dovevamo pagare - come fanno TUTTI gli altri Paesi - nel momento in cui Teheran per rappresaglia rapisce una cittadina che non ha colpa. Oggi al di là della fede politica di ognuno di voi è un bel giorno. Proviamo a lasciarlo a casa il partitismo oggi. Dovremmo tutti e tutte essere felici. Mariangela
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