La #magia delle feste si svela nelle eleganti vetrine di #SalmoiraghieViganò 🎁 Un libro si apre per magia, rivelando ai passanti storie incantevoli di desideri che si trasformano in realtà e tante idee regalo per far brillare lo sguardo di chi ami. Questo Natale da Salmoiraghi & Viganò, la magia si legge negli #occhi. #Holiday #Retail
Post di Salmoiraghi & Viganò
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Mentre aspettavo il treno, questa mattina, mi sono imbattuto in un esempio semplice (ma molto significativo) di Heritage Marketing, ispirato dal cartellone del Brand Chirico 🤓 Il contesto comunicativo è molto chiaro : le festività pasquali e la preparazione di un dolce tipico campano, la pastiera di grano (preparata, appunto, con del grano cotto nel latte). 📝 L'idea di un dolce della tradizione partenopea viene abilmente riassunto nel claim "La più buona è quella che si tramanda" in cui il termine "tramanda", scritto con un colore diverso, richiama subito alla mente i concetti di generazione e di famiglia. La tradizione viene richiamata poco più in basso nella tagline del logo "Come da tradizione", associata al nome del brand "Chirico" e la data di fondazione, dal 1857 🗓️ La percezione che si ha è quella di un brand longevo che è al fiano dei propri consumatori da oltre un secolo, che ha accompagnato tre (o anche quattro) generazioni nella preparazione dei dolci pasquali. Si ha l'idea di un brand che è "parte della famiglia", che non può non mancare sulla tavola imbandita. Quest'idea viene comunicata abilmente posizionando i prodotti della linea al centro del cartellone pubblicitario. Con un solo colpo d'occhio, infatti, l'osservatore può creare un'associazione con gli storici packaging dell'azienda, con il barattolo in vetro tipico dal quale si intravede il grano cotto o la latta con la crema pasticcera. Non solo passato e tradizione, però. Il brand, infatti, si ripropone come una promessa presente per il consumatore. L'immagine a destra mostra una donna con le mani in pasta e con un grembiule su uno sfondo di una cucina particolarmente moderna, quasi a sottolineare come la tradizione della pastiera sia un rito che si ripete, anno dopo anno 👩🏻🍳 Ed è proprio in quest'intersezione tra passato e presente che i brand longevi possono sapientemente utilizzare in chiave strategica la propria storia, non solo come celebrazione del passato, ma anche (e soprattutto) come strumento con cui guardare al presente e al futuro 📊 #heritagemarketing #heritagemarketingtips #heritagemarketingpills #pillolediheritagemarketing #comunicazionestrategica #storytelling #comunicazioneebrand #brandstrategy #brandcommunication #impreselongeve #impresestoriche #impreseitaliane #chirico #granochirico
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🎄 𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗮𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟰 𝗱𝗶 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗮𝘃𝗮𝗿𝗱! Una serata speciale fatta di sorrisi, incontri e grandi emozioni, resa unica dalla presenza dei nostri associati e ospiti d’eccezione. 💡 𝗥𝗶𝘃𝗶𝘃𝗶 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼! #AssociazioneVillaFavard #Economia #Statistica #Alumni #UniversitàDiFirenze Università degli Studi di Firenze Sara Lombardi Francesco Mazzi Ministero dell'economia e delle finanze
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Lo sapevate che ieri, 11 novembre non si celebrava solo l’Estate di San Martino, ma anche un’ occasione “speciale” che a molti non farà granché piacere! Al di là del suo legame con un anomalo aumento delle temperature autunnali (che questa sia la regola sarebbe in realtà tutto da dimostrare) l’11 novembre è per l’appunto legato a una celebrazione popolare chiamata “festa dei cornuti” o “festa dei becchi” (dove i becchi sono le capre domestiche). Questa festa è dunque associata, nella tradizione, alle persone che in passato sono state tradite dai partner. Va comunque ricordato che l’esatta origine di questa associazione resta incerta e ci sono solo ipotesi riguardo a come sia nata. Quanto si racconta, insomma, andrebbe preso con le dovute pinze, e non certo come oro colato. Alcune teorie fanno risalire la festa dei cornuti alle antiche fiere del bestiame, dove erano presenti – più che delle capre – molti tori, per tanti il simbolo per eccellenza delle corna. In queste fiere, gli uomini lasciavano spesso le mogli a casa per dedicarsi alla compravendita di animali. Durante le fiere, dove il vino abbondava, erano frequenti comportamenti licenziosi e tradimenti, per cui le mogli rimaste ad attendere venivano associate all’idea di “cornute”. Un’altra ipotesi collega la festa dei cornuti ai riti pagani del capodanno celtico, che terminava intorno all’11 novembre e includeva festeggiamenti molto disinibiti, nei quali i tradimenti erano frequenti. La simbologia del ‘corno potorio’ – una coppa a forma di corno usata per bere – potrebbe aver contribuito al significato della festa, con l’alcol che incoraggiava comportamenti generalmente più audaci. Infine, una teoria suggerisce che la festa dei cornuti potrebbe avere legami con la Kabbalah ebraica, dove le corna simboleggiano il numero 11, associato a termini come ‘Dibah’ (calunnia) e “Zad” (malvagio, insolente). Stando agli ultimi dati a disposizione, gli italiani che potranno festeggiare il prossimo 11 novembre sono parecchi. Recenti sondaggi condotti da YouGov hanno evidenziato come in un gruppo di cinque coppie ci siano almeno due persone infedeli. Le statistiche periodiche indicano che i nostri connazionali sono tendenzialmente portati al tradimento, con il 22% del campione intervistato che ha dichiarato di aver tradito almeno una volta nella vita. Siamo noi, tra l’altro, i più fedifraghi tra i cittadini europei. Un recente sondaggio europeo realizzato da un noto sito di incontri ha a proposito rilevato che le coppie italiane risultano al primo posto per tendenza al tradimento nel Vecchio Continente. I primi tre posti in classifica sono occupati da Italia, Spagna e Francia: il 58% degli italiani, il 53% degli spagnoli e il 49% dei francesi hanno dichiarato di aver tradito almeno una volta il proprio partner nella loro vita.
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LE ANALISI DI BRAND (conosci bene il tuo brand?) Buon lunedì cari i nostri Bananollouerz! Per iniziare bene la settimana qui su Banana Splint, ho deciso di accompagnare i pdf del mio egregio socio Danilo e spiegarvi come funzionano le analisi di brand. Sì, esatto, proprio quelle cose vengono prima della costruzione della brand identity. Vi illustrerò cinque voci, tra le più importanti. Siete pronti? Siete caldi? (e ci credo, con quarantamila gradi, se non state caldi voi...) Go! ➡️ Vision, mission e valori: immagina di essere una rockstar senza una band. La vision è il concerto sold-out che sogni di fare a San Siro. La mission è il motivo per cui hai iniziato a fare musica. E i valori? Sono i principi che ti fanno dire "no, alla sagra della porchetta non ci vado" perché hai degli standard. ➡️ Obiettivi della nuova brand identity: sono i buoni propositi di Capodanno, ma senza promesse stile "dal 2 gennaio non mangerò più Nutella a colazione". Devono essere reali e raggiungibili, tipo "voglio essere il brand più amato dai gatti" e non "voglio conquistare tutti i gatti del mondo entro il 2025". Anche perché i gatti ti prenderebbero per il coolo se lo sapessero. ➡️ Keywords: sono le password per accedere al cuore dei tuoi clienti. Non puoi digitare "1234" e sperare di entrare. Bisogna fare una ricerca accurata e trovare quelle parole che fanno scattare l'attenzione. Se ad esempio vendi chitarre acustiche, la key composita "teneramente dolce" ha un peso specifico pari a zero. ➡️ Verbal identity: è il tuo modo di parlare ai fan. Sei più un Freddie Mercury carismatico o un Bob Dylan poetico? Rappresenta la voce del tuo brand e deve essere coerente. La tua azienda/startup non può fare la simpatica sui social e poi avere una Dolores Umbridge all'assistenza clienti. Sii autentico/a, come se stessi parlando al tuo/a migliore amico/a (senza parolacce e bestemmie). ➡️ Strategia di comunicazione: è il tuo piano per conquistare il mondo ("Ehi Prof, cosa vuoi fare stasera?" etc etc). Devi sapere dove e come diffondere il tuo messaggio. Social media, newsletter, piccioni viaggiatori? Ogni canale ha le sue regole. Devi scegliere il palco giusto per il tuo concerto: non puoi suonare death metal in una biblioteca (no, proprio non puoi, levatelo dalla testa). Come dici? Non le hai mai fatte? A tutto c'è rimedio, tranquillo/a. Ad esempio, chiamando me (no, non voglio terrorizzarti, sta' buono/a). Ora però torno a lavorare va, che xe già tardo. Cià. #comunicazione #BananaSplint #brand #staybanana P.s.: in un colpo solo penso di aver conquistato metallari, amanti del folk, amanti di Harry Potter, gattare e Nutella-addictet. Mec@@oni che brava.
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negli #USA la festa di #Halloween è commercialmente seconda solo al Natale. Muove 11.6 miliardi di $, dei quali 4.1 mld di soltanto per i dolciumi, il che non è strano considerato che è stata proprio l'industria dolciaria a trasformare le origini arcaiche irlandesi in una festa consumistica. Per meglio comprendere il volume di dolci commmercializzati, pensate che parliamo all’incirca di 272 mila tonnellate, che equivale a circa 6 volte il peso del Titanic. A seguire ai dolciumi ci sono le decorazioni: 3.8 mld, mentre sono in continua crescita le spese a tema per gli animali domestici, ormai arrivata a 0.8 mld. Tra gli adulti i vestiti più utilizzati sono da Strega per le donne (5.8 milioni) e da vampiro per gli uomini (3 milioni) ma non mancheranno circa 1 milione di persone vestite da Gatto. i Bambini spaziano anche fuori dall'horror e sono previsti 2.6 milioni di vestiti da #Spiderman. (Fonte Adnkronos)
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Natale 2024: 3 tendenze che faranno brillare le tue feste 🌟 Se vuoi scoprire nel dettaglio tutti i trend, leggi la nostra guida! Troverai tanti spunti e prodotti consigliati per ogni stile! #christmas #christmasiscoming #christmasdecorations
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Se vedi uno scudo su una bottiglia allora si tratta di Dom Pérignon. O forse no… 🤔 É no in questo caso, in cui il famoso champagne non c’entra proprio nulla. Eppure, alla vista di quell’etichetta su quella bottiglia, è stato il primo pensiero. Immediato. Velocissimo. Dopo di che, contestualizzando e iniziando a notare altri dettagli, la consapevolezza del non originale Dom Pérignon è arrivata. Questo episodio, accaduto qualche giorno fa in un negozio del centro storico bolognese che vende profumi e candele e altri ornamenti per la casa, mi serve per riflettere sulle #associazioni e sui #codici di brand. La nostra memoria procede prima per intuito e ricordi e poi per logica. Tutti i #ganci #memoriali che si attivano nel primo step si basano su associazioni sia sensoriali sia emotive. Ed è proprio qui che i codici di marca, o Brand Codes, si attivano. Tanto più sono riconoscibili, tanto più velocemente attiveranno associazioni specifiche e forti. Tanto più sono forti, tanto più sono visibili. Ecco perché una #riflessione #strategica sui codici di Marca serve, in qualunque fase del processo di branding, e soprattutto all’inizio. Per non sminuirli a “semplici” elementi grafici per esempio, quanto più per valorizzarli come elementi cruciali dell’universo della Marca. • • • #luxurybrandmanagement #brandstrategy #DomPérignon ͠ ☕️ Ti fermi a fare due chiacchiere? Qui parliamo di #Branding e di #strategie curiosando su cosa accade intorno a noi per capire meglio come questa affascinante materia, che è appunto il Branding, circonda le nostre vite e ci influenza tanto nel quotidiano quanto nel medio-lungo periodo.
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Nella rubrica eGov trovate il mio nuovo articolo tra intelligenza artigianale del funzionario pubblico e intelligenza artificiale a supporto dell'attività amministrativa. #digitalesipuòfare
✨ Per questo Natale abbiamo voluto omaggiarti con un regalo unico: 𝗶𝗹 𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝟰 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗶𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗗𝗜𝗚𝗘𝗔𝗧, da oggi consultabile su www.digeat.info ! ✨ 💜 Quest'uscita ha per noi un valore speciale, non solo perchè chiude il nostro primo giro di numeri annuali ma perchè riflette, più di ogni altro, il nostro principale obiettivo: ridare importanza alla #riflessione e all'#Intelligenza #umana. Un numero denso e di valore che oltre ad includere l'editoriale di presentazione della nostra Vicedirettrice, Dott.ssa Francesca Cafiero e le Conclusioni del nostro Direttore, Avv. Andrea Lisi, inaugura anche ben tre nuove #rubriche: 📌 "Intelligenza Integrale" a cura dell'Avv. Andrea Lisi e dei Proff. Paolo Cancelli e Giuseppe Gimigliano 📌"Futura. Fede, Valori, Etica digitale" a cura dell'Avv. Antonella D'Iorio 📌 "Oltre gli Standard" a cura del Dott. Aldo Maugeri. 📸 A rendere il tutto ancora più ricco, una speciale riflessione del nostro Art Director, Marcello Moscara, che per l'occasione ha dato vita ad un incredibile progetto fotografico incentrato sul concetto di #artigianalità e di manu/fatto. Ma quindi, esiste davvero una strada per dipanare la complessità e l'attuale esplosione tecnologica? A questa domanda hanno provato a rispondere i nostri bravissimi #autori con 24 riflessioni profonde e davvero superbe. E giunti oggi a questo importante traguardo, non possiamo che ringraziarli sentitamente per la professionalità, la dedizione, il tempo e soprattutto la fiducia manifestata nei confronti di questo progetto, nel corso di queste prime quattro uscite. 💙 Come sempre, un ringraziamento particolare va anche ai nostri #partner per il loro prezioso supporto e per aver scelto di credere insieme a noi in questo nuovo modo di fare divulgazione: ANORC - Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali, COMMED I A, CSA Documents, GetNut, Google, Studio Legale Lisi e tNotice. Buona (lenta) lettura! 😊
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Editoriale: Giovanni Micera «A Natale non c'è tempo per il pessimismo» Da alcuni anni uno dei liet-motive post Epifania è la lagnanza da parte dei gioiellieri che ormai il Natale non rappresenta più quel momento commerciale di una volta. Quello che mi chiedo ma è così? Per quanto mi riguarda il Natale continua ad essere una straordinaria opportunità per i gioiellieri, anche in un mercato in evoluzione. Questa festività è ancora fortemente legata al concetto di dono speciale, ed è tradizionalmente uno dei periodi in cui le persone investono in regali preziosi per celebrare i propri affetti. Un gioiello, grazie alla sua natura di bene duraturo e simbolico, risponde perfettamente al desiderio di regalare qualcosa che non perda valore nel tempo e che porti con sé un ricordo unico. Oggi, anche se l’approccio all’acquisto è cambiato, il prezzo dell’oro ha raggiunto valori inaspettati, i gioielli restano un settore rilevante. Fra l’altro se ben congegnato il contesto natalizio permette ai gioiellieri di sfruttare sia i canali fisici, che offrono un’esperienza di acquisto emozionale e personalizzata, sia le piattaforme online, che soddisfano il bisogno di convenienza e immediatezza. Creare collezioni esclusive per le festività, offrire packaging speciale e garantire servizi di personalizzazione possono aumentare l’attrattiva per i clienti e differenziare il brand. Inoltre, il Natale è l’occasione perfetta per valorizzare la qualità artigianale e il valore simbolico dei gioielli attraverso storytelling e campagne promozionali mirate. Sfruttando i social media e le strategie digitali, i gioiellieri possono raggiungere non solo chi acquista in negozio, ma anche nuove generazioni di clienti, attratte dal significato di eleganza e personalità che solo un gioiello sa dare. Nonostante i cambiamenti, quindi, il Natale rimane un’opportunità d’oro per i gioiellieri, che possono continuare a ispirare e catturare l’attenzione del pubblico con creazioni che incarnano l’essenza dei doni preziosi. Non è tempo di pessimismo: il Natale porta ancora con sé l’entusiasmo per il dono e il calore degli acquisti dedicati alle persone care. Per chi sa valorizzare l’importanza di questo momento, resta una stagione di grande potenziale commerciale, un’opportunità di successo da cogliere con fiducia. #iosonopreziosa #preziosamagazine
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Quante volte avrete visto 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗿𝗿𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗼𝘁ò 𝘀𝘂𝗶 𝗺𝗲𝗻ù 𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗶𝘇𝘇𝗲𝗿𝗶𝗲? 🍕🎭 Probabilmente molte, visto che l'utilizzo del nome e dell'immagine dell'amato "𝘗𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘢𝘵𝘢" era diventato ormai una pratica diffusa nel mondo della ristorazione. Ma cosa ne pensano i legittimi eredi di questo immenso artista? Come reagirebbero se vedessero il loro iconico patrimonio culturale 𝘀𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼? 🤔 Ebbene, grazie ad una sentenza del Tribunale di Torino, ora abbiamo una risposta: gli eredi di Antonio De Curtis, guidati dalla nipote Elena, hanno ottenuto il 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘦𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭'𝘶𝘴𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘛𝘰𝘵ò e sembra abbiano intenzione di pianificare una vera e propria campagna legale per tutelare la memoria e il rispetto che ritengono dovuti a questa icona dello spettacolo italiano del Novecento. Questa decisione arriva dopo numerosi casi di sfruttamento da parte di attività locali che utilizzavano il mito di Totò sui loro menu e materiali promozionali senza l'autorizzazione degli eredi. ❓☛ Ma come reagiranno ora i ristoratori e i pizzaioli che hanno sfruttato l'immagine di Totò per attirare clienti? ❓☛ Saranno disposti a rimuovere il suo volto e il suo nome dai loro locali o cercheranno di raggiungere un compromesso con gli eredi? E soprattutto, come verrà regolamentato in futuro l'utilizzo del brand "Totò"? 𝗚𝗹𝗶 𝗲𝗿𝗲𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗼 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗽𝗶ù 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗲 𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲? 📌Non perdete l'occasione di approfondire questa vicenda che potrebbe dare molti grattacapi a diverse attività di ristorazione nel prossimo futuro. 📑 A questo link il nostro articolo: https://lnkd.in/dc789Z5g #Totò #DirittoAutore #IP #brand #food #Italia
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