Post di Seconda Chance

Oggi abbiamo messo le basi per un dialogo proficuo tra imprese e lavoratori del nostro territorio, affinché il match tra domanda e offerta si semplifichi maggiormente. #cisiamoperpassione #fipeconfcommercio #fipetalentday

👨💼 𝐅.𝐈.𝐏.𝐄. 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚: 𝐋𝐢𝐧𝐨 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐒𝐭𝐨𝐩𝐩𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐞𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢 🔸 Milano, 29 ottobre 2024 - Rieletto per acclamazione: “Fiducia che mi spinge ancora di più a rappresentare un settore strategico” 🔸 𝐋𝐢𝐧𝐨 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐒𝐭𝐨𝐩𝐩𝐚𝐧𝐢 è stato riconfermato all’unanimità per acclamazione presidente di F.I.P.E. Lombardia, l’associazione regionale lombarda dei pubblici esercizi. 🗣️ “Ringrazio per la rinnovata fiducia – ha dichiarato 𝐒𝐭𝐨𝐩𝐩𝐚𝐧𝐢 – che mi spinge ancora di più a rappresentare un settore strategico anche per la Lombardia, incarnandone la storia e la tradizione, garantendo la socialità e rientrando a pieno titolo tra i protagonisti del turismo, comparto sempre più rilevante per la regione e strategico per il suo valore economico e occupazionale”. 📊 Sono 48.305 le imprese della ristorazione in Lombardia – oltre il 14% di quelle nazionali – nel 28% dei casi guidate da donne e nel 12% da giovani (elaborazione Centro studi Fipe su dati Infocamere). Rilevante il numero degli addetti del settore: 209.494 (oltre il 50% donne) sono i soli occupati dipendenti, di cui quasi il 70% con contratto a tempo indeterminato (elaborazione Centro studi Fipe su dati Inps). Pubblici esercizi lombardi che hanno un peso significativo per l’occupazione, ma che potrebbero garantirne ancora di più: per il trimestre ottobre-dicembre 2024, secondo le rilevazioni sui fabbisogni occupazionali del sistema informativo Excelsior, le imprese del comparto sono, infatti, alla ricerca di 30.360 profili qualificati, soprattutto camerieri di sala, banconieri di bar e aiuto cuochi. 🔸 “Numeri – aggiunge il presidente Stoppani – che evidenziano la centralità delle imprese che rappresentiamo, fatte di donne e uomini consapevoli del valore che portano a città e piccoli centri. Valore che chiama le istituzioni a due grandi responsabilità: non discriminare il nostro comparto, attraverso scelte normative non ispirate al principio ‘stesso mercato stesse regole’, e sostenerlo con politiche lungimiranti su investimenti e formazione, indispensabili per agganciare le nuove transizioni della sostenibilità e della digitalizzazione”. 🔸 “All’orizzonte – conclude Stoppani – c’è la sfida delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, da intendersi non solo come occasione di business di breve periodo, ma come opportunità di aprirsi ancora di più al mondo, contribuendo ad affermare l’immagine della Lombardia all’estero”... 🔗 https://bit.ly/3AdpAgd La nota stampa è consultabile 📲 sull'𝗔𝗣𝗣 𝗙𝗜𝗣𝗘: https://lnkd.in/dZ9E65iE #fipeconfcommercio #pubbliciesercizi #LinoEnricoStoppani #fipelombardia

—Pensieri— Alcune “categorie “ di persone sono come i paesaggi, li osservi da lontano e si somigliano ma , quando ti avvicini ad osservarle cominci a notare differenze , dettagli... come NOI-NUOVA OSPITALITÀ ITALIANA siamo nati ufficialmente da circa 3 anni e il sodalizio ha suscitato curiosità ma anche invidie... avevamo messo comunque in preventivo che non a tutti il progetto sarebbe piaciuto semplicemente perché Noi non riconoscendoci nella linea dei proclami ma dei fatti li abbiamo inevitabilmente scomodati . Questi “taluni” amano solo fregiarsi i di titoli e poltrone , siamo consapevoli che molti obbiettivi sono comuni ad alcune realtà consorelle già consolidate , siamo altrettanto convinti di arrivare al raggiungimento di essi con strategie diverse .. questo non ci pone sulla linea della chiusura anzi siamo certi che il confronto ( purché leale e trasparente) sano possa portare solo al bene di un comparto “sofferente” , abbiamo preteso un’organizzazione interna conviviale, democratica , trasparente e comprensibile anche verso coloro che ci vorranno solo osservare dall’esterno. In qualità di Presidente con gli amici della Giunta e Soci Fondatori abbiamo sin dalla genesi preteso di costituire una realtà che nel tempo possa diventare un riferimento per gli operatori del comparto Ospitalità e Accoglienza portando FATTI,non compriamo adesioni in cambio di titoli..non garantiamo tutto ciò.. ma pretendiamo il raggiungimento degli OBIETTIVI , ovviamente Insieme . Qualità non corrisponde necessariamente a quantità..NOI E NON IO. #noi #nuovaospitalitaitaliana

✍️ “Oggi, non è ancora così semplice, per una giovane donna di 25 anni come me, trovare un luogo di lavoro orientato a formare i propri dipendenti con dedizione e impegno, partendo da zero. Un'azienda che cresca costantemente per rimanere al passo con i rapidi cambiamenti del presente e che abbia obiettivi chiari e decisi e valori umani reali. Eurocedibe è stata, fin dal primo istante, ciò che cercavo...”   👉CONTINUA a leggere l’ARTICOLO nel nostro BLOG sul nostro SITO, nella sezione “NEWS”: 🔗 https://lnkd.in/dFJfCeuw #Eurocedibe #DistributoriCaffè #DistributoriAutomatici #EsperienzaLavorativa #ArticoloBlog

Le associazioni locali dei #commercianti (spesso chiamate "I negozi di..." o "Le botteghe di...") sono un elemento importante del tessuto economico delle nostre città e paesi. Purtroppo, negli ultimi anni abbiamo spesso visto una crisi di questi gruppi di operatori, stretti tra la sempre maggiore difficoltà di accordarsi e organizzare le iniziative da un lato, e il tempo disponibile, sempre più scarso, per i loro membri dall'altro. E, diciamocelo, anche i rapporti con il #Comune a volte non sono proprio idilliaci... Tuttavia, le associazioni locali degli operatori, se presenti, rivestono un ruolo fondamentale anche all'interno dei #distrettidelcommercio: esse possono essere un tramite importante tra l'organo di governo del Distretto e la #rete degli operatori locali. Il loro compito è di raccogliere stimoli e proposte, e comunicare le iniziative decise dalla cabina di regia. Per questo motivo, se possibile, in tutti i Distretti in cui operiamo consigliamo sempre il loro coinvolgimento all'interno dell'organo che prende le decisioni. Per saperne di più su questo e altri aspetti della governance di un Distretto, scaricate il nostro Report gratuito nella sua versione 2024. https://lnkd.in/dn8XW2Dt

Risulta veramente complicato decifrare alcune scelte politiche dell'ultimo decennio, dal liceo del Made in Italy ai bonus (solo paventati) per invogliare le aziende a ritornare in Italia, quando realtà come il distretto pratese sono evidenti e tuttavia non c'è nessun intervento. La manodopera a basso costo, la totale mancanza del rispetto delle normative, danneggiano ed espongono in cattiva luce tutte le aziende serie che si trovano invischiate sullo stesso territorio e costrette a giocare ad un tavolo dove il mazzo di carte è palesemente truccato. Il made in Italy non può essere legato al posto in cui si produce ma alla garanzia che l'azienda rispetti tutte le regole seppur siano infinite, onerose e folli. Tra sfruttamento e delocalizzazione, meglio la seconda opzione.

Insostituibili. Così vengono definiti dagli italiani i #negozidivicinato A certificarlo è un’indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con SWG S.p.A. nell’ambito del #ProgettoCities, che si occupa di contrasto alla desertificazione commerciale nelle città italiane e di sviluppo del valore sociale delle #economiediprossimità. “L’indagine - commenta Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e #Ascom #Padova - dice chiaramente che gli italiani vogliono vivere nei quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità, perché i piccoli negozi rafforzano le comunità, aumentano la #sicurezza e fanno crescere il valore delle abitazioni”. E Patrizio Bertin fa propria un’idea già attivata in altre città: “Se apri un negozio i soldi dell’affitto ce li mette il #Comune, magari per il primo anno, in modo che l’attività si avvii ” “L’indagine - conclude il presidente dell’Ascom - conferma che le chiusure sono maggiormente percepite nelle città tra 100 e 250mila abitanti (dunque anche Padova), meno nelle altre Leggi QUI https://bit.ly/3YihmwS

#MALEDETTICOMMERCIANTI I DANNI INDIVIDUALI DELL'IGNORANZA COLLETTIVA. Gli italiani vogliono vivere in quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità. Questo, in sintesi, il risultato di un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Swg per valutare il contrasto tra la desertificazione delle città e il valore sociale sviluppato dalle economie di prossimità. Per il 64% degli intervistati gli esercizi di prossimità rafforzano le comunità e questa mi sembra già un'ottima considerazione...pensiamo alle persone sole. Per il 57% fanno sentire più sicure le persone e fanno crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). Lo shopping di abbigliamento, alimentari a lunga conservazione, accessori per la casa ed elettronica avviene prevalentemente nei centri commerciali, nelle grandi strutture distributive (e attraverso l'e-commerce ovviamente ndr). Questo ci dice che oggi siamo cittadini consapevoli e responsabili di un'assurda guerra verso i commercianti (molto ben pilotata sul tema "evasione" sempre vincente sulle masse ), da noi condotta purtroppo con successo attraverso un e-commerce senza freni, ricatti su procedure di pagamento a favore (guarda un po') di banche e compagnie di telefonia...fattori che hanno progressivamente eroso gli utili dei commercianti, costringendone molti alla chiusura, lasciando per le vie delle nostre città sempre più vuoto e sempre più spazio per la criminalità. Danni di cui tutti siamo in parte responsabili e che oggi si ripercuotono unicamente su di noi, sui nostri quartieri, sul valore delle nostre case (cosa non da poco) e comunque sulle nostre tasche per un aumentato bisogno di mobilità, di sicurezza e anche per i costi aggiuntivi delle commissioni bancarie (che qualcuno ancora crede di non pagare). I negozi di vicinato sono insostituibili, rendono le nostre città più vivibili, attrattive e sicure, trattiamo con rispetto quelli rimasti e privilegiamoli rispetto alle grandi catene e all'e-commerce. Ne beneficeremo in qualità della vita e soprattutto in salute del nostro portafogli. @confcommercio @pambianco #retail https://lnkd.in/dsXANWh2

https://lnkd.in/d5anV8f8 Ecco i best performer: il 78,5% delle lavanderie sparse in tutt’Italia, che veleggiano nel sommerso insieme ad autonoleggi (77,9%), ristoranti (72,8%), pelliccerie (72,4%), gestione impianti sportivi (76,3%) e centri per l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili (72,5%), per arrivare al 70,6% di associazioni e organizzazioni. A livello geografico: si parte dal 18,4% della Calabria per toccare il 17,2% della Campania, il 16,8% della Puglia e il 16,5% della Sicilia. 🏆🥇

Sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati. CNA e Confartigianato Imprese hanno realizzato una campagna di comunicazione congiunta, patrocinata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che intende porre al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità. Il titolo della campagna è "La Legalità è anche una questione di testa: dì di no alla tinta a domicilio". In Italia l’#abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Alle tinte fosche di questo quadro, si è aggiunta, di recente, la proliferazione di piattaforme abusive che operano online indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali. #CNA #CNABiella #artigianato #artigiano #artigiana #impresa #imprenditore #imprenditoria #giovani #impresadonna #biella #piemonte #commercio #turismo #ristorazione #pensionati #installatori #edilizia #cittadini