Dialogare. Per capirsi, venirsi incontro e guardare le cose da una prospettiva diversa. In altri termini, comunicare apertamente. Secondo i partecipanti al nostro #sondaggio, è il modo più efficace per affrontare le differenze generazionali sul luogo di lavoro.
Post di Seltis Hub
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Noi non abbiamo bisogno di conoscere l'orientamento sessuale o religioso delle persone con cui lavoriamo, ma è essenziale sentirsi liberi di discutere delle nostre condizioni di vita che possono generare paure o sensibilità nel momento in cui le raccontiamo. Il tema del #DEI (per fortuna!) va tanto di moda e spesso sento dire che dobbiamo parlarne di più, per incoraggiare l’accoglienza di ogni forma di identità personale in ufficio. Io sono dell'idea che non dobbiamo parlarne "di più" in azienda, ma "parlarne meglio". Questo implica creare una #cultura aziendale che favorisca e supporti le diversissime #identità. Tutto può partire dalla leadership: i leader devono essere i primi a incarnare i valori aziendali, offrire #flessibilità lavorativa per accomodare le esigenze personali, applicare la parità di genere nella politica salariale, applicare procedure che non tollerino comportamenti inappropriati, definire regole “UGUALI” per tutta l’organizzazione... insomma, far sentire bene le persone sul posto del lavoro. Anche la #sostenibilità è un valore che contribuisce al cambiamento in questa direzione. E soprattutto, i leader devono crederci! Sentire una intima e completa adesione a questa cultura aziendale aperta, trasparente, romantica. Ma la cultura aziendale è un processo continuo che richiede l'impegno di tutti i livelli a permettere a chiunque, nel proprio contesto lavorativo, di potersi esprimere liberamente in modo sincero e naturale. Grazie Cathy La Torre per illuminare le menti in giro per il nostro piccolo grande mondo.
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Sacrificare significa rendere sacro. Cosa è sacro oggi per le nuove generazioni che hanno visto il risultato dei sacrifici dei loro genitori per il lavoro? Cosa significa vivere in una società in cui pensare al futuro genera ansia? Cosa assume valore in un simile contesto? Domande da farsi prima di giudicarli come ‘fannulloni’ per capire i nuovi punti di vista e migliorare relazioni e vite professionali anche dei senior in azienda.
Le differenze generazionali tra i componenti di un #team stanno diventando sempre più evidenti, sia nel modo di lavorare che nel modo di concepire l’attività lavorativa stessa. I giovani della Gen Z si mostrano particolarmente sensibili al tema del work – life balance, ovvero la capacità di trovare un equilibrio tra #lavoro e #vitaprivata. Inoltre, flessibilità e elasticità sono per loro parole chiave, che trovano compimento nei fenomeni di #poliworking, #quietquitting e #smartworking. Saper convivere e lavorare nel rispetto della diversità è oggi fondamentale e i valori di #diversity, #equity e #inclusion sono vere e proprie leve da sfruttare per il vantaggio competitivo e l’innovazione. Come si può, dunque, andare incontro alle differenze generazionali e alle diverse esigenze che queste portano con sé? In primis, serve che leader, top manager ed HR si mettano in ascolto, abbandonando ogni forma di #pregiudizio e accettando in maniera positiva le diverse visioni. È solo attraverso il dialogo e l’ascolto, infatti, che si può costruire un #legame e una #collaborazione intergenerazionale che risulterà poi vantaggiosa nel lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione e la capacità di attrarre, e trattenere, nuovi #talenti. Qualora vogliate approfondire il tema vi lascio qui il #link ad un interessante articolo che tratta proprio del dialogo tra #generazioni. Buon lunedì a tutti!
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⭐ **Dal Focus sulla Diversità al Benessere Organizzativo: costruire una Cultura Aziendale Resiliente e Inclusiva** ⭐ Negli ultimi anni molte aziende si sono impegnate nella promozione della #diversità e dell'#inclusione come parte integrante della loro #strategia_aziendale. Ma cosa succede quando questo impegno si evolve verso un concetto più ampio di benessere organizzativo? La diversità e l'inclusione sono solo il primo passo verso la creazione di un ambiente di lavoro sano e costruttivo. Quando ci impegniamo a promuovere una #cultura_aziendale che valorizzi le differenze celebrando l'individualità, stiamo creando le basi per un #benessere_organizzativo più profondo e duraturo. L'evoluzione verso il concetto di #corporate_wellbeing rappresenta un impegno ancora più profondo verso i propri dipendenti. Questo significa investire in programmi e iniziative che supportino la salute fisica e mentale dei dipendenti, promuovano un equilibrio lavoro-vita più sano e favoriscano una cultura di supporto reciproco e di apprezzamento. Crediamo che il nostro Manifesto delle #Differenze_Connesse, unitamente al ciclo di iniziative formative sul #comportamento inclusivo e sul #benessere psico-fisico possano rappresentare un passo importante in questa direzione. Abbiamo arricchito il nostro programma lanciando uno #sportello_psicologico che possa aiutare le nostre persone nei momenti di difficoltà. L'impegno preso sulla genitorialità attiva e sulle iniziative che favoriscono una maggior #conciliazione tra vita privata e lavorativa rappresenta l'ulteriore tassello - non ultimo - per proseguire il cammino. #CorporateWellbeing #BenessereOrganizzativo #DiversitàEInclusione #SuccessoSostenibile #Manifesto #Sportello psicologico #Smartworking #Genitorialità
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Psicologa Clinica Strategica | Life & Business Coach | Valutazione, diagnosi e trattamento disturbi psicologici ed emotivi | Crescita personale e professionale | Benessere psicologico lavorativo
⚠️ Attenzione ai segnali ⚠️ Nel mondo del lavoro ci troviamo di fronte a un’opportunità straordinaria: quella di sfidare gli #stereotipidigenere e creare un ambiente in cui ogni persona possa distinguersi per le proprie competenze e capacità, indipendentemente dal genere. Lo sappiamo, gli stereotipi di genere hanno una storia antica, profondamente insediata nelle nostre #società e #culture. Si radicano profondamente fin dalle prime esperienze di vita 🚼 e sono successivamente influenzati da una serie di fattori tra cui l’educazione, i media e le dinamiche sociali. Il risultato❓La tendenza a percepire e a giudicare una persona in base alle caratteristiche stereotipate del suo #genere di appartenenza e non sulla base delle sue reali qualità 👎🏻 E spesso il luogo dove si riflettono queste aspettative culturali e sociali riguardo ai #ruolidigenere è il nostro posto di lavoro. Si manifestano in modi più o meno sottili, ma sempre significativi. Provate ad esempio a: ⚠️ Notare se c’è una tendenza ad assegnare ruoli o compiti basati su #preconcetti e non sulle competenze e capacità individuali ⚠️ Esaminare se ci sono #disparitàsalariali e di #avanzamentodicarriera tra uomini e donne ⚠️ Osservare se viene usato un #linguaggio che riflette stereotipi di genere, come l’uso di termini o espressioni che etichettano le persone in base al loro genere ⚠️ Monitorare la partecipazione e la rappresentanza di uomini e donne nelle decisioni e nei ruoli di #leadership Avere consapevolezza di questi segnali è il primo passo verso il #cambiamento: solo riconoscendoli possiamo iniziare a lavorare attivamente per contrastarli 🏆 Oltre a questi, hai notato altri segnali importanti? Scrivimelo nei commenti 💬 e… non perderti il prossimo post 📌 Domani parliamo delle sfide che le donne (ma anche gli uomini) affrontano sul posto di lavoro sempre relativamente ai #pregiudizi di genere #staytuned #sfideprofessionali #paritàdigenere #empowerment #consapevolezza #inclusione #ambientedilavoroequo
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Psicologa Clinica Strategica | Life & Business Coach | Valutazione, diagnosi e trattamento disturbi psicologici ed emotivi | Crescita personale e professionale | Benessere psicologico lavorativo
💼 Rivoluzioniamo l’ufficio 📈 Dopo aver affrontato nei miei post precedenti la parte più teorica sugli #stereotipidigenere, i loro segnali, le sfide che pongono a donne e uomini e gli impatti che hanno a vari livelli, oggi iniziamo a scendere nella pratica e andiamo a vedere come le #aziende e gli #studiprofessionali possono rendere l’ambiente lavorativo un luogo dove #talento e #merito superino le limitazioni imposte dai #pregiudizidigenere. 1️⃣ Scavare più a fondo nelle #politicheaziendali 👉🏻 smettiamo di dare per scontate le cose❗️È ora di esaminare attentamente le politiche di assunzione, promozione e retribuzione per garantire che siano davvero neutre ⚧️ rispetto al genere 2️⃣ Rompere le barriere dell’ignoranza 👉🏻 accendiamo i riflettori sulle sfumature dei #pregiudizi di genere attraverso #formazione ed #educazione che non solo informino sulle sfide da affrontare, ma che ispirino azioni concrete 🎬 per creare un ambiente di lavoro più accogliente e #inclusivo 3️⃣ Superare le convenzioni 👉🏻 riconosciamo e valorizziamo le capacità e le qualità di tutte le persone, indipendentemente dai #cliché preconcetti, andando oltre i paletti imposti dai pregiudizi 4️⃣ Aprire un #dialogo che liberi le menti 👉🏻 creiamo degli spazi accoglienti e senza giudizio in cui le persone possano condividere le loro esperienze e le loro idee all’interno di discussioni 🗣️ aperte ed inclusive, dove si promuovano l’empatia e il coraggio nel mettere in discussione gli #stereotipi di genere 5️⃣ Monitorare il cambiamento 👉🏻 utilizziamo #dati e #analisi per misurare i progressi fatti e per modulare le strategie adottate Secondo te ci sono altre azioni concrete che si potrebbero attuare? Confrontiamoci nei commenti 💬 Se vorrai mi potrai leggere anche domani in un nuovo post dove parleremo del ruolo dei #leader e delle #figuresenior nella costruzione del benessere psicologico lavorativo 🆚 gli stereotipi e i pregiudizi di genere 👋🏻 #staytuned
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I bias influenzano le nostre decisioni quotidiane, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Al lavoro questi pregiudizi possono limitare il nostro potenziale e quello dei nostri colleghi, ostacolando la creazione di un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Come fare allora per fare un passo avanti insieme verso un futuro più inclusivo, dove il talento di ognuno è riconosciuto e valorizzato? 🌟 La Consapevolezza è la Chiave Il primo passo per andare oltre i bias è riconoscerli. La consapevolezza ci permette di identificare i pregiudizi inconsci e riflettere sulle nostre decisioni. La consapevolezza non elimina i bias, ma ci dà il potere di gestirli. 🔍 Sperimentare Scelte e Azioni Nuove Una volta che li abbiamo riconosciuti, è fondamentale gestirli. Come? Sperimentando nuove scelte e azioni. Per esempio adottare pratiche di valutazione oggettive, promuovere la diversità nei team di lavoro o cercare attivamente feedback e prospettive diverse. 🌐 Promuovere una Cultura Inclusiva Con consapevolezza e sperimentazione, possiamo costruire un ambiente di lavoro dove ogni individuo è valorizzato e ha l'opportunità di crescere e contribuire. #inclusion #diversity #followthegiraffe #happinessatwork #psychologicalsafety
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Lavoro = fatica o autorealizzazione? Il confronto intergenerazionale verte anche su questo. Il tema viene affrontato lucidamente nell'interessante articolo del Sole 24 ore che evidenzia come la visione delle nuove generazioni sia assai diversa da quella delle generazioni precedenti anche per il lavoro. Sotto, forse, c'è un nuovo approccio alla vita stessa, alla possibilità di scegliere sempre e comunque che, almeno dalle nostre parti, la società contemporanea vuole assicurare ad ogni costo ai più giovani. Conciliare i diversi approcci per convergere verso un obiettivo comune è una sfida ardua per i manager di oggi che devono adoperarsi continuamente per preservare un equilibrio per sua natura precario, agendo leve sempre diverse. Ecco un'altra grande sfida per le HR. #visione #teambuilding #wellbanking #newayofthinking
Il lavoro che cambia: da fatica a mezzo di autorealizzazione
ilsole24ore.com
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La solitudine è un argomento delicato e a volte un po' "scomodo" da affrontare, ma è un'esperienza che tocca sempre di più la vita dei manager in azienda. Questa emozione personale ha un impatto non solo su chi la vive, ma si riverbera anche sugli altri, sul team, sull'organizzazione e sulla comunità. La solitudine non è solo una questione di mancanza di contatti o interazioni, ma spesso è legata alla qualità di queste relazioni, più che alla loro quantità. Per questo motivo, insieme a Dario Migliavacca e Sefora Rosa, abbiamo deciso di approfondire questo tema dopo il webinar tenuto lo scorso novembre nel contesto del programma 4W4I. Link all'articolo: https://lnkd.in/dDyfpf2t #solitudine #manager #benessere #lavoro #inclusione #relazioni #teamwork #leadership #4Weeks4Inclusion
HR Online
aidp.it
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#laureamagistraleeESC Nella tesi "Cultura inclusiva, identificazione organizzativa e benessere: un contributo empirico", Attilio Di Crescenzo esamina come una cultura inclusiva nel contesto lavorativo possa migliorare l'identificazione organizzativa e il benessere dei lavoratori. Lo studio mostra che percepire un ambiente inclusivo favorisce una maggiore identificazione con l'organizzazione, riducendo l'impatto negativo dell'oggettivazione sul benessere, aumentando la soddisfazione lavorativa e diminuendo il burnout. Un'importante evidenza per promuovere ambienti di lavoro più sani e produttivi. Complimenti! Per maggiori dettagli: https://lnkd.in/dCEMmeRu
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Advanced Lead Design Engineer - Service & Field Engines Support - Aerospace Engineer - Life Cycle Engineer - Hardware Owner - Modulo Reheat EJ200 presso Avio Aero - a GE Aviation Business
Viviamo in un mondo in cui la libertà personale viene spesso esaltata, ma nella realtà può trasformarsi in un pretesto per farci del male. Più scegli di essere libero, più rischi di essere escluso. Al contrario, più ti allinei alle aspettative del sistema, più le porte si aprono per te. Le opportunità non solo aumentano, ma vengono create appositamente per chi segue il flusso. Questo meccanismo si manifesta non solo nella vita quotidiana, ma anche nei contesti aziendali e nelle grandi organizzazioni. Qui, il conformismo diventa la chiave del successo: chi si adatta senza mettere in discussione le dinamiche interne viene ricompensato con promozioni e privilegi. Chi, invece, sceglie la libertà di pensiero, chi osa innovare o deviare dalle prassi consolidate, spesso finisce per essere marginalizzato o addirittura escluso. In un mondo dove l'allineamento è premiato e l'autenticità viene penalizzata, ci troviamo di fronte a una scelta cruciale: seguire il sistema per ottenere vantaggi o restare liberi, accettando il rischio dell'esclusione. È una riflessione che vale tanto per la vita quanto per il lavoro. Si parla molto di inclusione, ma quante volte questa è davvero autentica? La vera inclusione non consiste solo nel dare spazio a chi si allinea e segue le regole, ma nell’accogliere anche chi ha il coraggio di essere diverso e di pensare fuori dagli schemi. Troppo spesso, nelle aziende e nelle organizzazioni, l’inclusione diventa una facciata, riservata solo a chi si conforma. Chi porta idee nuove e sfida lo status quo rischia di essere tagliato fuori. La vera inclusione dovrebbe premiare la diversità di pensiero, non il conformismo. Più sei libero, più rischi di restare ai margini. Più ti adatti, più le opportunità si moltiplicano. Includere davvero significa accettare anche il disallineamento, valorizzare chi sfida le aspettative e dare spazio a chi, con autenticità, porta una visione diversa. Solo così possiamo parlare di inclusione reale, e non di un’illusione costruita ad arte. #InclusioneVera #LibertàDiPensiero #Diversità #Autenticità #Innovazione #Conformismo #EssereSeStessi #InclusioneAutentica #Cambiamento #DiversitàDiPensiero #LibertàPersonale #Esclusione #MentalitàAperta #SfidaIlSistema #InclusionMatters.
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