La nave Saipem 10000 è arrivata in Egitto per il maxi giacimento Zohr di Eni Ripartono le trivellazioni su due pozzi nel campo estrattivo che si preannuncia molto generoso per la produzione di gas naturale LEGGI L'ARTICOLO: https://lnkd.in/dstJ2RKh
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Abbiamo consegnato a Saipem due attestazioni per la metodologia di qualifica delle prestazioni dei materiali impiegati per realizzare condotte sottomarine per il trasporto di idrogeno gassoso. Queste attestazioni, Approval in Principle (AiP) e Technology Qualification, rispondono a una delle sfide più attuali del trasporto di idrogeno: il rischio di indebolimento dei materiali. Il protocollo sviluppato da #Saipem valuta le performance dei materiali metallici e delle saldature al passaggio dell’idrogeno, garantendo la compatibilità delle condotte sia in fase di progettazione sia durante l’esercizio. Questo sviluppo tecnologico innovativo apre la strada agli ulteriori processi di qualifica e all’impiego del protocollo su larga scala. #GrowWithRINA (immagine di Saipem)
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ENI, NUOVA SCOPERTA NELL’OFFSHORE DEL MESSICO Nuova scoperta di Eni nel pozzo esplorativo Yopaat-1 EXP, perforato nel Blocco 9 a circa 63 km dalla costa, nelle acque medio-profonde della Conca Salina nel Bacino di Sureste, in Messico. Le stime preliminari indicano un potenziale scoperto di circa 300-400 milioni di barili equivalenti (Mboe) di olio e gas associato in posto. #watergas #gasagenda #acquagenda #bfwe #innovazione #sostenibilità #hese #idrogeno #accadueo #water #acqua #servicestation #fuelsmobility #alternativefuels #gnl #lng #conferenzagnl #metano #ch4 #ch4expo #mirumir #gpl #CCS #depurazione #servizioidrico #rigassificatore #biometano #transizioneenergetica #biocarburanti #CO2 #geotermia #economiacircolare #biognl #biogas #PNRR https://lnkd.in/dRf2p6vy
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🌬️💡 #Saipem: ritardi e costi extra nell’eolico francese – un avvertimento per gli investitori? 💶🌱 🛠️ Saipem, leader globale nell'ingegneria e costruzione, affronta ritardi e costi aggiuntivi sul progetto eolico offshore in Francia🇫🇷, come riportato da Milano Finanza. Una situazione che accende i riflettori sulla gestione dei grandi progetti nelle energie rinnovabili. 👉 Perché è importante? 🔴 Aumento dei costi: Margini sotto pressione in un contesto già competitivo. 🔴 Fiducia in calo: Gli investitori si chiedono se Saipem possa mantenere controllo su scadenze e budget. 🔴 Settore strategico: L'eolico offshore è il futuro, ma episodi come questo mostrano quanto sia complesso gestirlo. 📊 Il dato chiave: Progetti di questa scala richiedono un risk management impeccabile per evitare volatilità nei bilanci. 🔮 Cosa imparare? Questa sfida evidenzia l’importanza di una pianificazione rigorosa e di strumenti tecnologici per affrontare i rischi della transizione energetica. 🌍⚡ #EnergiaRinnovabile #Eolico #Saipem #Investimenti #TransizioneEnergetica #Innovazione 💼🌱🌬️ https://lnkd.in/e-BWiU6Y
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Il Ruolo di Saipem nella Transizione Energetica Nel panorama globale dell’energia, l'eolico offshore sta assumendo un ruolo sempre più cruciale per la decarbonizzazione e la transizione energetica. Un esempio emblematico è la Saipem 7000, una delle navi gru più grandi e potenti al mondo, attualmente impegnata nell'installazione di 64 turbine eoliche offshore a Courseulles-sur-Mer, in Normandia. Questa missione è parte di un progetto che segna un passo importante per la transizione energetica e per il futuro dell'energia rinnovabile. Saipem, con oltre 10 anni di esperienza nell'installazione di fondazioni offshore per l’eolico, ha saputo trasferire le sue competenze acquisite nel settore oil&gas all’ambito delle energie rinnovabili. La transizione dell'azienda in questo settore è iniziata nel 2017 con il progetto Hywind per Equinor, il primo parco eolico galleggiante al mondo. Questo passaggio strategico ha posto Saipem come protagonista nella sfida di realizzare infrastrutture innovative e sostenibili per l'energia eolica offshore. Il valore strategico della Saipem 7000 risiede nel suo sistema di posizionamento dinamico di precisione (DP3) e nelle sue capacità di sollevamento. Queste caratteristiche le permettono di operare in condizioni meteo-marine avverse e di installare turbine eoliche sempre più potenti e pesanti, sia su fondazioni fisse che galleggianti. Saipem ha infatti sviluppato la tecnologia Star 1, una fondazione eolica semi-sommergibile che consente l’installazione di turbine in acque profonde, dove il vento è più forte e costante, aumentando l’efficienza della produzione di energia. Guardando al futuro, il piano strategico di Saipem prevede una raccolta ordini per il settore eolico offshore pari a 4 miliardi di euro entro il 2027. Con l’aumento della potenza e delle dimensioni delle turbine, nonché l’espansione delle installazioni in acque sempre più profonde, le capacità uniche della Saipem 7000 rappresentano un vantaggio competitivo significativo. La transizione verso le fondazioni galleggianti, lontane dalle coste, segna un passo fondamentale per l'eolico offshore, consolidando la posizione di Saipem come leader in questo settore. L'evoluzione di Saipem nel settore delle rinnovabili, e in particolare nell'eolico offshore, dimostra come l'innovazione tecnologica possa accelerare la transizione energetica. In un mondo che guarda sempre più alla sostenibilità, la combinazione di competenze ingegneristiche avanzate e la visione strategica di Saipem sono fondamentali per un futuro energetico più pulito e accessibile. (fonte: Corriere Della Sera) #EolicoOffshore #TransizioneEnergetica #Saipem #InnovazioneTecnologica #EnergieRinnovabili #Decarbonizzazione #Sostenibilità #EnergiaPulita #FuturoSostenibile
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𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐑𝐄𝐒𝐓𝐄𝐑𝐀❜ 𝐃𝐈 𝐐𝐔𝐄𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐍𝐍𝐈 ❜𝟖𝟎 La nascita della «via del metano» e l'affare Snam-Sonatrach Nel 1981 si concludono i lavori del «Transmed», meglio conosciuto come «gasdotto Enrico Mattei», per l’epoca tra i primi al mondo per lunghezza e capacità di trasporto (oltre 12 MLD di metri cubi di gas all'anno). Il condotto permette l’importazione di gas algerino, snodandosi per oltre 2.200 km attraverso il Mediterraneo: dal Nord Africa all’Italia. La Società NAzionale Metanodotti-SNAM, partecipata del gruppo ENI, è a capo della realizzazione dell’opera ma alla costruzione contribuiscono anche altre società del gruppo: Snamprogetti, NuovoPignone, Saipem e Samim. «Transmed» si inserisce in un processo di cooperazione con i Paesi produttori di idrocarburi del Nord Africa in virtù della scelta strategica perseguita da Enrico Mattei. Ed è su tale linea che l’ENI, nel 1977, ha stipulato con Sonatrach - l'azienda di stato algerina dedita alla ricerca, alla produzione, al trasporto, trasformazione e commercializzazione degli idrocarburi - un contratto venticinquennale per la fornitura di gas, al quale si collega la costruzione del metanodotto. Il contratto stabilisce l'inizio delle forniture per l'ottobre 1981. Inspiegabilmente, su richiesta algerina, tale contratto è approvato anche dai due rispettivi Governi! Il resto è storia. Le vicende giuridico-finanziarie inerenti al contratto di fornitura di gas daranno luogo a una battaglia (politica) che vedrà coinvolti i vertici di SNAM, quelli di Sonatrach e il governo italiano (a guida socialista). Ultimata la costruzione nei termini stabiliti gli Algerini, infatti, non daranno luogo agli impegni pattuiti adducendo «difficoltà tecniche», da superare solo con l’aumento (consistente) del prezzo contrattuale del gas. Sebbene, in virtù delle clausole di salvaguardia, il blocco alle forniture potesse essere facilmente rimosso mediante arbitrato internazionale, costringendo il fornitore africano al rispetto degli impegni, ciò non avverrà mai! La questione diventerà, così, terribilmente intricata e l’affare sarà gestito al termine di un ping-pong che durerà circa due anni e che vedrà agire, alla fine, il ministro per il Commercio con l'Estero: il socialista Nicola Capria. Quest'ultimo contratterà, in virtù del cambio contrattuale favorevole agli algerini, la rivisitazione dell’accordo ad un sovrapprezzo (stratosferico) di 540 MLD/£ (sic). Resterà per sempre un enigma il motivo per cui il nostro Governo opterà per una nuova contrattazione rifiutando un arbitrato internazionale (che ci avrebbe dato certamente ragione) regalando agli algerini una cifra spropositata, col pericolo di annientare la SNAM e facendo altresì rimandare l'inizio delle forniture di gas metano di due anni! In allegato la mia ricostruzione della vicenda con reader immersivo. https://lnkd.in/dVp9nJt7
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ENI: COMPLETATA CESSIONE 10% DEL CAPITALE SOCIALE DI SAIPEM Completato il collocamento di una quota del 10% del capitale sociale di Saipem a 1,970 euro per azione, per un controvalore totale pari a circa 393 milioni di euro. Il regolamento dell’operazione è previsto in data 14 giugno. E' quanto annuncia Eni in una nota. #watergas #gasagenda #acquagenda #bfwe #innovazione #sostenibilità #hese #idrogeno #accadueo #water #acqua #servicestation #fuelsmobility #alternativefuels #gnl #lng #conferenzagnl #metano #ch4 #ch4expo #mirumir #gpl #CCS #depurazione #servizioidrico #rigassificatore #biometano #transizioneenergetica #biocarburanti #CO2 #geotermia #economiacircolare #biognl #biogas #PNRR https://lnkd.in/dyBdvy6s
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APOLLO INSIEME A BP NEL GASDOTTO TRANS-ADRIATICO Apollo Global Management, Inc. diventerà un azionista di minoranza in bp Pipelines TAP Limited, la sussidiaria di bp che detiene una quota del 20% in Trans Adriatic Pipeline AG (TAP), il gasdotto transadriatico #Grecia-#Albania-#Italia. Al termine della transazione valutata a circa 1 miliardo di dollari, si legge in una nota di bp, l'azienda rimarrà l'azionista di controllo di TAP. "È importante sottolineare che, pur portando un nuovo investitore, questo non diminuisce il ruolo di bp in un asset strategico per la nostra attività di gas in #Azerbaijan", spiega William Lin, vicepresidente esecutivo di BP per il gas e l'energia a basse emissioni di carbonio. https://lnkd.in/drDwnf8a #watergas #gasagenda #acquagenda #bfwe #innovazione #sostenibilità #hese #idrogeno #accadueo #water #acqua #servicestation #fuelsmobility #alternativefuels #gnl #lng #conferenzagnl #metano #ch4 #ch4expo #mirumir #gpl #CCS #depurazione #servizioidrico #rigassificatore #biometano #transizioneenergetica #biocarburanti #CO2 #geotermia #economiacircolare #biognl #biogas #PNRR
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ENI, AL VIA LA FASE 2 DEL PROGETTO BALEINE Come annunciato da Eni, si è tenuta lo scorso 24 luglio, a #Dubai, la cerimonia di battesimo dell’unità flottante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Petrojarl Kong e dell’unità flottante di stoccaggio e scarico (FSO) Yamoussoukro. Le due unità navali aumenteranno in modo significativo la produzione dal giacimento a olio e gas di #Baleine, situato al largo della Costa d'Avorio, la più grande scoperta mai realizzata nel Paese. https://lnkd.in/dkVikWSG #watergas #gasagenda #acquagenda #bfwe #innovazione #sostenibilità #hese #idrogeno #accadueo #water #acqua #servicestation #fuelsmobility #alternativefuels #gnl #lng #conferenzagnl #metano #ch4 #ch4expo #mirumir #gpl #CCS #depurazione #servizioidrico #rigassificatore #biometano #transizioneenergetica #biocarburanti #CO2 #geotermia #economiacircolare #biognl #biogas #PNRR
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Insieme a VTTI abbiamo completato l'acquisizione delle quote di Terminale LNG Adriatico S.r.l. #AdriaticLNG, la società proprietaria del terminale di rigassificazione di #GNL gas naturale liquefatto più grande d’Italia situato nelle acque al largo di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. In seguito all'ottenimento delle necessarie approvazioni regolatorie, VTTI detiene il 70% delle quote della società e Snam passa dal 7,3% al 30%. 🎙️ "Questa operazione rappresenta un ulteriore passaggio chiave per la #diversificazione e la #sicurezza delle forniture energetiche all’Italia", ha commentato il nostro Amministratore Delegato Stefano Venier. "La quota del 30% in Adriatic LNG e il nostro ruolo operativo nella società sottolineano la rilevanza del nostro portafoglio GNL nel contesto energetico europeo, dove Snam è ora il terzo operatore per capacità di #rigassificazione. Insieme a VTTI garantiremo la gestione ottimale di un’infrastruttura energetica chiave per il Paese". Maggiori informazioni nel comunicato stampa: https://lnkd.in/d_7Dfdsp English Press Release: https://lnkd.in/dPCepKCy
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Lunate, fondo di investimenti alternativi globali con sede ad Abu Dhabi e 105 miliardi di dollari di asset in gestione, ha presentato un'offerta per l'acquisizione della quota di minoranza di ADNOC Gas Pipelines indirettamente detenuta da Snam, il principale operatore europeo di infrastrutture per il gas. ADNOC Group Snam Stefano Venier Luca Passa Teresa Girardi Stefano Agnoli Eleonora Porretto #AbuDhabi #acquisizione #adnoc #adnocgaspipelines #assetstrategici #EmiratiArabiUniti #energia #gasdotti #infrastruttureenergetiche #investimentialternativi #InvestimentiInfrastrutturali #LongTermCapitalFund #Lunate #snam #sostenibilitàenergetica #stefanovenier
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CEO-Fema Group Srl
2 mesiOttimo