Sono iniziate le discussioni relative alla Legge di Bilancio e l’esecutivo dovrà valutare il destino di diverse misure, che potrebbero essere confermate, rinnovate in forma ridotta oppure bloccate. Tra quest’ultime ci sono il superbonus, che scende dal 70% al 65%, e il bonus ristrutturazione, che dal 2025 varrà il 36% su un totale di 48 mila euro di spesa al posto degli attuali 48% su un totale di 96 mila euro. Sembrano destinati a non essere rinnovati, invece, l’ecobonus; il sismabonus; il bonus verde e il bonus arredi, che come gli altri hanno finora garantito un contributo a chi ristrutturava casa o sistemava il proprio giardino. A rischio il bonus mamma, in particolare il contributo riservato alle mamme lavoratrici con due figli, mentre si sa già che non verrà prorogato il bonus tv e decoder, l'agevolazione per l'acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi.
Post di Sky TG24
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Dirigente Nazionale FAILP Cisal - Segretario Regionale FAILP Cisal Puglia - componente Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale
Credo che sulla quetione #superbonus si siano già dette tante cose, troppe forse, tutte frutto di considerazioni spesso di parte. Pertanto, solo i numeri possono chiarire ogni aspetto e individuare, come sarebbe giusto sempre fare sia quando emergono aspetti positivi sia negativi, i responsabili i tali scelte. Pertanto, quanto scritto nel post che trovate in foto, ritengo che possa tranquillamente essere definita una sacrosanta verità.
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2024 STOP 75% per gli infissi! Cambiano le regole ed occorre essere preparati. Come funziona il Bonus 75%? Entrano in vigore 2 regole importanti 1. obbligo di un’asseverazione specifica che confermi il rispetto dei requisiti del Bonus. Una garanzia formale che tutto stia andando secondo i dettami della legge con tracciabilità dei pagamenti. Questo significa che i pagamenti dovranno essere fatti tramite “bonifico parlante“, una traccia chiara e dettagliata dell’operazione. 2. Dal 1 gennaio 2024, sconto in fattura e cessione del credito non saranno più disponibili per questo tipo di detrazione. Ma c’è una piccola eccezione: la cessione del credito rimane una possibilità per le parti comuni dei condomini abitativi e per le persone fisiche con redditi inferiori ai 15.000 euro annui. Tuttavia, questa opzione non si applica alle persone con disabilità. Diventa quindi indispensabile avere consulenti aggiornati e professionali a cui rivolgersi per orientarsi in queste nuove normative!
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Si riduce il numero dei bonus fruibili nel 2024. Addio all'agevolazione per gli abbonamenti ai mezzi di trasporto e allo sconto sull'acquisto di occhiali da vista. Ritorna il limite ISEE ordinario per il bonus sulle bollette. Una rassegna degli incentivi non prorogati anche per il nuovo anno
I bonus cancellati nel 2024, dai trasporti agli occhiali. Per gli sconti sulle bollette limite ISEE più basso
informazionefiscale.it
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Partner di Barusco Rovetti & associati - Docente a contratto di Diritto tributario e di Scienza delle Finanze nell'Università degli Studi di Torino
Condivido al cento per cento il pensiero del collega Prof. Marcello Gualtieri che, su Italia Oggi, censura - come strumento di supporto alla domanda nel medio periodo - la concessione di bonus al mercato dell'auto. Quando si decide di trasferire alla fiscalità generale (quindi, a tutti i contribuenti) un costo che una limitata fascia di cittadini sostiene, occorre che vi sia una ragione suprema, sorretta da interessi nazionali, e che non vi sia il rischio, neppure teorico, di creare iniquità nel sistema. La prima condizione sarebbe soddisfatta se, invece di contribuire a pioggia con qualche mille euro ciascuno, le somme destinate al bonus fossero canalizzate in progetti di sostegno alla modernizzazione industriale del Paese, all'occupazione, al miglioramento dell'efficienza del lavoro. La seconda condizione è, a mio avviso, una condizione che invece si realizza sempre, ma quasi sempre al contrario: si rischia che le fasce di popolazione più deboli finiscano con il finanziare gli acquisti di auto nuove di coloro che economicamente sono messi meglio, che tradotto significa "che possono permettersi di acquistare l'auto nuova". Forse la scelta dei bonus, in luogo di una strategia di politica industriale, vince solo sotto il profilo elettorale...
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Questi sono i temi seri sui cui confrontarsi invece di inventarsi atti notori per allungare l'agonia del bonus 75 barriere architettoniche. Qui parliamo di strategie di lungo respiro che possono portare ad anni di lavoro altro che aspettare con ansia proroghe , modifiche e altre menate gia viste con i bonus. In una parola strutturare aziende e il retail senza dover rimodulare tutto ogni sei mesi.
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Altro che uova di Pasqua: la vera sorpresa ce l’ha fatta il governo, con l’ennesima stangata sui conti pubblici, che ha pensato bene di rimangiarsi un po’ di rassicurazioni fatte a inizio anno sul bonus 110% e sulla filosofia del “meno ma meglio” con cui erano state annunciate. In particolare, l’amara sorpresa è arrivata per i condomini che avevano presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) alla data del 17/02/2023 e per i quali a inizio anno era stata prevista una deroga. Deroga che adesso si sono rimangiati: senza spese già effettuate entro quella data, niente rimborsi. Solo che nel frattempo è passato più di un anno e le spese certamente ci saranno state… È corretto che siano i contribuenti a patire per calcoli quantomeno superficiali condotti dallo stato? La legge non dovrebbe mai avere valore retroattivo, e meno che mai in casi di questo tipo, quando tutto poteva realmente essere pianificato a tavolino. #superbonus110
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Responsabile Commerciale AMCA Elevatori Srl, Co-founder Anser Lift SA | Da oltre 10 anni mi occupo di soluzioni e servizi personalizzati per l'elevazione
Viste le recenti news, torno a parlarvi di un tema che ha caratterizzato gli ultimi anni ovvero quello dei bonus. Come probabilmente avrete già sentito, le misure a sostegno di tante imprese e a beneficio di tanti privati cittadini stanno per esaurirsi. All'orizzonte si profila un ripensamento generale di tali misure. Nel caso degli #ascensori e delle #barrierearchitettoniche, abbiamo due #bonus in essere: uno di questi è il bonus barriere architettoniche con scadenza il 31 dicembre 2025. Ricordo a tutti che il #bonus75% permette a cittadini, imprese e associazioni sportive dilettantistiche di eliminare le barriere architettoniche presenti nell’edificio o nel plesso godendo di una detrazione in 5 anni del 75% del costo sostenuto. Quindi ascensori, piattaforme elevatrici, servoscala, montascale installati con tale fine possono godere di questo vantaggio. Il futuro di tale bonus è incerto. Altro caso è quello del #bonus50% o #ristrutturazione. Tale beneficio fiscale valevole per qualsiasi intervento di ristrutturazione, ammodernamento o installazione di un ascensore scadrà il 31 dicembre 2024 e, salvo ripensamenti, non verrà rinnovato. La detrazione avviene in forma di riduzione IRPEF in 10 anni. Tra le misure di questo tipo è la più longeva e presenta pochi limiti e regole di applicazione. Comunque la si pensi, se avete in piano di intervenire, questo è il momento. Soprattutto se sussiste una barriera architettonica da eliminare. Il bonus 75%, oltre a garantire un cospicuo risparmio, è anche una misura di civiltà perché ogni barriera eliminata significa costruire una società più inclusiva. Per chiarimenti o commenti, scrivetemi in privato o qui di seguito.
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COSA SUCCEDERA' ALLA BOLLETTE DAL 1° DI LUGLIO? Dal 1° luglio 2024, 3,7 milioni di utenze elettriche di clienti non vulnerabili passeranno automaticamente al servizio a tutele graduali, con un risparmio annuo stimato di 113 euro. Dei 30,2 milioni di utenze domestiche: 22,7 milioni sono già nel mercato libero. 7,5 milioni rimangono nella maggior tutela: 3,8 milioni vulnerabili continueranno con questo servizio, mentre 3,7 milioni passeranno alle tutele graduali. La commissione ambiente ha discusso una proroga al passaggio al mercato libero, ma non è stata approvata. Arera ha pubblicato un vademecum sulle situazioni che si presenteranno dal 1° luglio. Clienti non vulnerabili passeranno dal sistema di maggior tutela al servizio a tutele graduali, a meno che non abbiano scelto un operatore nel mercato libero. La transizione durerà fino al 31 marzo 2027. Clienti vulnerabili (over 75, percettori di bonus sociale, disabili, residenti in moduli abitativi di emergenza o isole minori non interconnesse) continueranno con la maggior tutela, con un aumento del 12% per il trimestre luglio-settembre 2024.
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Casa e Condominio | La Legge per tutti https://ift.tt/KNnFHT1 Il governo Meloni ha approvato il piano di bonus e incentivi per tutto il 2024 per la casa, la salute, i trasporti, la cultura, i mutui, le mamme lavoratrici. Ecco l’elenco delle nuove misure e di quelle vecchie rivisitate. Il 2024 si presenta con un panorama variato per quanto riguarda i bonus, a seguito delle decisioni adottate dal Governo Meloni. Alcuni incentivi già noti nel 2023 saranno confermati con aggiustamenti, altri saranno eliminati, mentre altri ancora faranno comparsa per la prima volta. Tra le modifiche più significative c’è il decremento graduale del Superbonus, che scenderà al 70% e successivamente al 65% nel 2025, per poi concludersi definitivamente. Diversi bonus del 2023 non saranno rinnovati: tra questi, il bonus occhiali, il bonus acqua potabile e il bonus Iva per le case green, il quale prevedeva una detrazione del 50% dell’Iva su immobili di nuova costruzione in classe energetica A e B. Gli incentivi non rinnovati sono il bonus per l’assunzione di donne in condizioni di svantaggio e quello per i giovani under 36, entrambi incentivi che offrivano significativi sgravi contributivi ai datori di lavoro. Tra le novità del 2024, spicca l’introduzione del bonus mamme, un incentivo pensato per le lavoratrici madri con almeno due figli, volto a supportare la decontribuzione. Inoltre, il governo si impegna in una nuova serie di incentivi per il rinnovo del parco auto nazionale, considerato il più anziano e inquinante d’Europa. Una bozza di decreto è già in preparazione e prevederà nuovi incentivi, incluso un sostanzioso contributo fino a 13,750 euro per l’acquisto di auto elettriche. Il 2024 si annuncia quindi un anno di transizione e cambiamento per i bonus, con un occhio di riguardo verso l’ambiente e il supporto alle famiglie. Ma procediamo con ordine e analizziamo, a uno a uno, tutti i bonus del 2024. Superbonus e Sismabonus per il 2024 A partire da gennaio 2024, si registrerà un cambiamento significativo per il Superbonus, con la detrazione sulle spese per lavori che subirà una riduzione dal 110% al 70%. Tuttavia, chi ha dato avvio ai lavori nel corso del 2022 potrà ancora beneficiare della possibilità di cedere il credito o ottenere lo sconto in fattura. Nonostante ciò, per coprire i costi residui dell’intervento, i condomini saranno chiamati a versare una differenza che si aggira almeno attorno al 30%, oppure potranno optare per una negoziazione con le imprese per una riduzione dell’entità dei lavori. Per quanto riguarda il Sismabonus ordinario, esso è stato prorogato per l’intero anno 2024. Coloro che ne beneficeranno potranno usufruire di una detrazione fiscale del 50% per una spesa massima di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Interessante notare che la detrazione può aumentare al 70% o all’80% nel caso in cui gli interventi portino a una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi. Bonus pannelli solari Il governo ha confermato la det...
Casa e Condominio | La Legge per tutti https://ift.tt/KNnFHT1 Il governo Meloni ha approvato il piano di bonus e incentivi per tutto il 2024 per la casa, la salute, i trasporti, la cultura, i mutui, le mamme lavoratrici. Ecco l’elenco delle nuove misure e di quelle vecchie rivisitate. Il 2024 si presenta con un panorama variato per quanto riguarda i bonus, a seguito delle decisioni adotta...
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Ci siamo quasi: la prossima scadenza è il 30 giugno. Dal 1° luglio 2024, solo i soggetti vulnerabili (e cioè gli ultra75, le persone che hanno bisogno di presidi medici elettrici, le persone con disabilità e poche altre categorie) potranno restare o rientrare nel mercato tutelato. Tutti gli altri utenti domestici che ancora sono nel mercato tutelato passeranno automaticamente al Servizio a tutele graduali (STG). Durante questo servizio, che durerà 36 mesi, tutti gli utenti potranno scegliere l‘offerta del mercato libero per loro più conveniente. Dopo 36 mesi, al cliente che non avrà sottoscritto nessun contratto sul mercato libero verrà applicata la tariffa commerciale del mercato libero del fornitore che in quel momento gli sta fatturando la bolletta. Un cliente domestico non vulnerabile già passato al mercato libero può rientrare nel servizio tutelato, e passare così in automatico al Servizio a tutele graduali. In questi casi, il consiglio è affrettarsi: il cambio del venditore può richiedere più tempo del previsto! #Lenergia #powerforhumans #energia
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