Saranno necessari interventi esterni come la coibentazione dell’edificio e la sostituzione della caldaia, con la possibilità di installare pannelli fotovoltaici. All’interno delle abitazioni, per quelle in classi energetiche inferiori, servono interventi come la sostituzione di infissi e finestre e la potenziale sostituzione degli impianti a gas con soluzioni meno inquinanti
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Gli 𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐚𝐧𝐭𝐢, abbinati alle pompe di calore e alla ventilazione meccanica controllata (VMC), sono tra gli strumenti citati dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin per il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green. Tale Direttiva, già approvata a livello Europeo, dovrà essere ratificata anche dall’Italia, quale Paese membro. Per raggiungere gli obiettivi sarà necessario prevedere dei sistemi di incentivazione, che consentano a tutti i cittadini di migliorare le prestazioni dei propri edifici. Ma non saranno più previsti incentivi a pioggia, bensì detrazioni che privilegiano gli strumenti che garantiscono un effettivo risparmio energetico (isolamenti termici, pompe di calore abbinati a impianti radianti e infissi in primis) o sovvenzioni per i redditi meno abbienti, che non hanno fiscalità. #direttivacasegreen qui per una nostra consulenza a tema https://lnkd.in/eQQFaZtY #impiantiradianti #eurothermcomfortradiante #green Eurotherm - comfort radiante
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Docente al Politecnico di Milano. esperta di Green Communication, mobilità elettrica, efficienza energetica, marketing
Un approfondimento sulla #contabilizzazione del calore a dieci anni dall’obbligatorietà in #condominio Thanks to ElettricoMagazine e Alessia Varalda!
Dopo poco meno di un decennio è possibile fare un bilancio delle criticità e dei punti a favore della contabilizzazione del calore applicata agli impianti centralizzati. Molti si chiedono se è stato davvero conveniente installare i contabilizzatori. Nell'approfondimento di Annalisa Galante proviamo a rispondere
Contabilizzazione del calore obbligatoria: è stata una buona scelta?
https://elettricomagazine.it
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Dopo poco meno di un decennio è possibile fare un bilancio delle criticità e dei punti a favore della contabilizzazione del calore applicata agli impianti centralizzati. Molti si chiedono se è stato davvero conveniente installare i contabilizzatori. Nell'approfondimento di Annalisa Galante proviamo a rispondere
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Case green, caldaie, infissi e cappotto termico: i primi lavori da fare per centrare gli obiettivi Ue. Le nuove regole prevedono una riduzione media del consumo di energia delle case del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035: lavori, costi e tabella di marcia #domus24 #amministratore #condominio #domus24amministrazioni #casa
Case green, caldaie, infissi e cappotto termico: i primi lavori da fare per centrare gli obiettivi Ue
corriere.it
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𝗘𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝟮𝟬𝟯𝟬 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟲% 𝗶𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗺𝗲𝗺𝗯𝗿𝗶 𝗨𝗘 Il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva, scopo: pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Per le abitazioni private è previsto un obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. 🌱 🌎 Questa disposizione richiede interventi come: 𝗰𝗮𝗽𝗽𝗼𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗰𝗼, 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗶𝘀𝘀𝗶, 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮𝗶𝗲 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗲𝗻𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗮𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶. 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗘𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝘁𝘂𝗮! Compila il form di richiesta al link: https://lnkd.in/dvDUdfFf oppure scrivi a: info@enegreen.it Enegreen spa #𝗲𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻 #𝗲𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 #𝗰𝗮𝗽𝗽𝗼𝘁𝘁𝗼𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗰𝗼 #𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲𝗶𝗻𝗳𝗶𝘀𝘀𝗶 #𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮𝗶𝗲𝗮𝗰𝗼𝗻𝗱𝗲𝗻𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 #𝗽𝗮𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 #𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼 #𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼𝗰𝗼𝗻𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝗲𝗱𝗶𝗰𝗰𝘂𝗺𝘂𝗹𝗼 #𝗶𝗻𝗳𝗶𝘀𝘀𝗶𝗮𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗰𝗼 #𝗽𝗼𝗺𝗽𝗮𝗱𝗶𝗰𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 #𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼𝗱𝗲𝗹𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 #𝗲𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻𝗹𝗶𝘃𝗶𝗻𝗴𝘁𝗵𝗲𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗲 #𝗲𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼𝗶𝗹𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 #𝗲𝗻𝗲𝗴𝗿𝗲𝗲𝗻𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼𝗹𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮
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La nuova direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici interrompe dal 2025 ogni forma di incentivo per l’installazione di caldaie alimentate da combustibili fossili. Questo è uno dei punti fondamentali di cui discuteremo insieme a Luca Alberto Piterà, Segretario Generale di AiCARR Associazione, durante il terzo incontro di “TALK WITH ME”, dove verrà anche analizzata la bozza di revisione del Decreto “Requisiti Minimi” rilasciata dal MASE. 👉 Unisciti a noi in questa avventura per approfondire il mondo della climatizzazione sostenibile – segui la diretta streaming sui nostri canali LinkedIn e Facebook! #TALKWITHME #FormazioneContinua #FormazioneProfessionale #Sostenibilità #EfficienzaEnergetica
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Oltre a scrivere nuova regole sulle ristrutturazioni, il decreto Case Green pone l'accento sui sistemi utilizzati per il riscaldamento degli immobili. Tra i vantaggi più importanti ci sono la cessazione delle caldaie a gas entro il 2040 e l'adozione di tecnologie rinnovabili, come i pannelli solari. Questa evoluzione non solo promette una riduzione dell'impatto ambientale ma apre anche le porte a innovazioni e collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato, offrendo nuove opportunità per professionisti e imprese accomunate dalla volontà di costruire un futuro migliore per tutti.
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NUOVA DIRETTIVA EPBD: dal 2040 eliminate tutte le caldaie a energia fossile. Come evidenziato da molti, ci sono una pluralità di elementi contraddittori che rafforzano gli scettici. Tuttavia occorre cogliere il rumore di fondo che emettono queste direttive, che indicato una tendenza a cui tutto il sistema deve tendere, Direi che non vale la pena soffermarsi sui dettagli che il tempo potrà adattare e vedere aggiornati, tuttavia vale la pena osservare in modo pragmatico come già oggi l'attuazione di queste politiche obbliga a cambiamenti di consuetudini e impone la pianificazione di successivi interventi mirati. Insomma, ci danno un finanziamento PNNR per intervenire negli edifici pubblici con le pompe di calore e poi ci troviamo in difficoltà per mille conseguenze che non è possibile che non siano state immaginate dal legislatore. Tali interventi invece introducono dei fattori di cambiamento successivo obbligato, una crescita culturale delle amministrazioni, dei cambiamenti gestionali e così via. Nel 2023 abbiamo introdotto sistemi ibridi in una decina di edifici pubblici esistenti, costruiti in anni in cui di isolamento termico non se ne parlava neppure. Edifici dotati di caldaie sovradimensionate e sistemi a radiatori funzionanti a 65°C in orari prestabiliti al di fuori dei quali si spegneva tutto. Ora, posso dirlo con assoluta certezza, i finanziamenti disponibili consentono di inserire macchine con potenze tirate tirate con le diagnosi precise precise. Con i costi reali delle pompe di calore non si riesce a fare di più. Quindi, anche prevedendo pompe di calore a doppio stadio a 65°C, sappiamo che dobbiamo inserire uno scambiatore a protezione della centrale che riduce la temperatura di mandata di circa 10 °C. In definitiva ci si trova a riscaldare gli ambienti con radiatori progettati per lavorare a 60 °C e funzionanti a 45-50°C, con involucro a inerzia bassissima e dunque gestendo l'impianto a orario pieno e con la semplice attenuazione notturna. Le amministrazioni pubbliche sono consapevoli del nuovo regime di funzionamento? I gestori hanno a disposizione nuovi sistemi di telegestione che consentono di monitorare tutti i parametri nel tempo e che dunque consentono di formarsi una nuova consapevolezza delle logiche complessive del sistema. Ma dove è andata a finire la ridondanza che una volta veniva data per compensare eventuali malfunzionamenti? Nel nostro caso abbiamo mantenuto anche la caldaia a metano per almeno il 50% della potenza, equivalente alla potenza della pompa di calore. Tuttavia si capirà che non vi è più il margine di sicurezza precedente. Ciò comporta che la ridondanza occorrerà crearla successivamente agendo sull'involucro, o altro ancora. Insomma, è in atto una sfida professionale interessante, tuttavia colma di insidie.
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Dove posizionare l'impianto fotovoltaico? Installare i pannelli fotovoltaici in copertura è la soluzione più redditizia. L'inclinazione del tetto, infatti, offre un'esposizione perfetta ai raggi solari e i pannelli, se montati in maniera ottimale, nel giro di pochi anni consentiranno di recuperare i costi d'installazione grazie al risparmio in bolletta. Per ottenere il massimo rendimento, i pannelli dovranno essere esposti a sud e la visuale dovrà risultare libera da alberi, antenne e comignoli. Per offrire la massima sicurezza e affidabilità, nella scelta dei materiali da copertura, occorre prediligere prodotti in acciaio, alluminio e misti, dotati delle certificazioni più richieste in caso di installazione di sistemi fotovoltaici, come il BRoof T3, che consente di garantire standard di resistenza e sicurezza al fuoco. Inoltre, è dimostrato che i moduli fotovoltaici presentano un rendimento ottimale a una temperatura standard di 25°C. Al di sopra di questa, il rendimento dell’impianto può diminuire. Per contrastare la perdita di funzionalità e rendimento di un impianto fotovoltaico in caso di surriscaldamento, è di fondamentale importanza prevedere delle soluzioni che permettano la ventilazione del tetto, attraverso l'impiego di sistemi appositamente studiati per questo scopo. Nei prossimi giorni parleremo delle soluzioni più idonee per ciascuna tipologia di copertura. Continua a seguirci! #impiantofotovoltaico #copertura #tetto #pannellifotovoltaici #coperturainacciaio #tettoventilato
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Dove posizionare l'impianto fotovoltaico? Installare i pannelli fotovoltaici in copertura è la soluzione più redditizia. L'inclinazione del tetto, infatti, offre un'esposizione perfetta ai raggi solari e i pannelli, se montati in maniera ottimale, nel giro di pochi anni consentiranno di recuperare i costi d'installazione grazie al risparmio in bolletta. Per ottenere il massimo rendimento, i pannelli dovranno essere esposti a sud e la visuale dovrà risultare libera da alberi, antenne e comignoli. Per offrire la massima sicurezza e affidabilità, nella scelta dei materiali da copertura, occorre prediligere prodotti in acciaio, alluminio e misti, dotati delle certificazioni più richieste in caso di installazione di sistemi fotovoltaici, come il BRoof T3, che consente di garantire standard di resistenza e sicurezza al fuoco. Inoltre, è dimostrato che i moduli fotovoltaici presentano un rendimento ottimale a una temperatura standard di 25°C. Al di sopra di questa, il rendimento dell’impianto può diminuire. Per contrastare la perdita di funzionalità e rendimento di un impianto fotovoltaico in caso di surriscaldamento, è di fondamentale importanza prevedere delle soluzioni che permettano la ventilazione del tetto, attraverso l'impiego di sistemi appositamente studiati per questo scopo. Nei prossimi giorni parleremo delle soluzioni più idonee per ciascuna tipologia di copertura. Continua a seguirci! #impiantofotovoltaico #copertura #tetto #pannellifotovoltaici #coperturainacciaio #tettoventilato
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