La #cannabislight tornerà ad essere illegale con il nuovo #ddlsicurezza in discussione ora in #Parlamento? Se ne è parlato nell'ultima puntata di FILO DIRETTO, condotta da karen sarlo e in onda su #Rai3 ogni lunedì notte. Qui sotto il link per rivedere la puntata di ieri, nella quale è stato ospite Marco Pistis membro del Consiglio direttivo della Società Italiana di Farmacologia - SIF 👇👇 https://lnkd.in/dr5v7X6T
Post di Società Italiana di Farmacologia - SIF
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#droghe #dipendenza #mercato Condivido e diffondo questo non recentissimo articolo della SIMLA su una nuova droga, potenzialmente letale, argomento, quello dei decessi da droga, di cui sono occupato e che potete leggere al link chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://lnkd.in/dRys8pPf, del mio sito https://lnkd.in/daSn5VaN.
SIMLA ARTICOLI 𝐂’𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐫𝐨𝐠𝐚 𝐝𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐔𝐒𝐀: 𝐢𝐥 ‘𝐭𝐫𝐚𝐧𝐪’ Negli Stati Uniti la xilazina (nota come ‘tranq’) è segnalata sempre più frequentemente come adulterante di taglio per il fentanyl e altre sostanze d’abuso. Ad oggi sono ancora pochi gli studi circa i suoi effetti sull’uomo, ma i primi report indicano conseguenze simili a quelle degli oppioidi. A queste si aggiunge una importante tossicità sui tessuti molli, con profonde ulcere e infezioni necrotizzanti. Il servizio della dott.ssa Serena Maria Curti su SIMLAWEB. Continua a leggere qui: https://lnkd.in/dTx7FQ2E
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#ASH24 | Ad ASH 2024 destano interesse i risultati di uno studio multicentrico retrospettivo sul paziente con AML FLT3+ e sarcoma mieloide: qual è il ruolo degli inibitori di FLT3 in generale e di gilteritinib in particolare, in questa specifica popolazione? Lo abbiamo chiesto a Federica lessi. Università degli Studi di Padova
Ruolo di gilteritinib nel trattamento del paziente con AML FLT3+ e sarcoma mieloide - Ematoinfo
https://ematoinfo.it
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Davanti a una notizia come quella che arriva da Torino – una 71enne morta in seguito a una trasfusione di sangue di cui non aveva bisogno e che in realtà era destinata a un altro ricoverato in quella stessa casa di cura – è comprensibile provare indignazione, rabbia, tristezza. Inutile perché sbagliato sarebbe invece diffidare dell’efficienza di un sistema che ogni anno assicura circa 3 milioni di trasfusioni a poco meno di 640mila pazienti che ne hanno bisogno (dati Centro nazionale sangue). E lo fa molto bene. Dice: a giudicare da quel che è successo a Torino, non si direbbe. A giudicare penserà un tribunale, al termine di un processo per appurare eventuali responsabilità di medici e infermieri. A noi compete stare ai fatti: le trasfusioni di sangue in Italia sono sicure anzitutto perché garantite dalla legge: la procedura rispetta un protocollo molto rigido stabilito dal decreto ministeriale 2 novembre 2015, che prevede diversi controlli di sicurezza nei vari passaggi (dalla determinazione del gruppo sanguigno del paziente alle verifiche incrociate sui suoi dati anagrafici e su quelli identificativi delle sacche). Gli errori ci sono, ma ridotti al minimo possibile: uno ogni 2-3 milioni di trasfusioni. E dipendono sempre e soltanto da responsabilità umane, che vanno accertate. Ma la sicurezza del sangue trasfuso resta altissima (da oltre 20 anni non si verifica un caso di Hiv trasmesso per questa via). Come lo deve restare la fiducia in un sistema di eccellenza. di Valentino Maimone #Italia #Società
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Una nuova tutela pensata per proteggere chi è guarito da una #malattia #oncologica. Le persone che hanno superato una #patologia oncologica non sono più obbligate a fornire informazioni sul loro passato medico per l’accesso ai servizi #bancari, #finanziari e #assicurativi, in sede di indagini sulla salute dei richiedenti un’#adozione e per l’accesso alle procedure concorsuali e selettive, al #lavoro e alla #formazione professionale. Un utile e interessante articolo del collega Gianni Cimino di LCG Studio Legale Associato #privacy #sanita’
L'oblio oncologico: Diritto alla riservatezza per i guariti da patologie oncologiche secondo la Legge 7 dicembre 2023, n. 193
lexlecis.com
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Carissimi Lettori, quest'oggi in Edicola troverete il giornale Il Risveglio contente la seconda parte della nostra intervista al Professor Comandone Alessandro, noto Oncologo, che ci parla delle nuove frontiere nelle terapie utilizzate nella lotta contro i tumori descrivendo le principali armi a nostra disposizione e che cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Buona Lettura!
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Condivido questo breve video che spiega l’esperienza personale e poi collettiva da cui è nata la Fondazione Mutagens per supportare le persone e famiglie portatrici di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori.
MUTAGENS - Il messaggio del presidente Salvo Testa | Un viaggio personale, familiare e infine collettivo nella diagnosi, nella cura e nella prevenzione dei tumori ereditari. Il Presidente Salvo Testa ci... | By MutagensFacebook
facebook.com
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📈 Crescita allarmante delle morti per overdose da oppioidi 📈 Negli ultimi 20 anni, i decessi da overdose di oppioidi sono aumentati costantemente, raggiungendo un’incidenza di 25 per 100.000 nel 2021. Più del 75% di queste morti è legato a oppioidi sintetici (escluso il metadone), soprattutto in pazienti tra 35 e 44 anni. Oggi, le overdose da oppioidi rappresentano fino al 16,8% degli arresti cardiaci extraospedalieri trattati dall’EMS 💉🚑. Un’emergenza in continua evoluzione che richiede risposte immediate. https://lnkd.in/dz__Nkc4
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L’approvazione della legge sul diritto all’oblio oncologico, ulteriormente arricchita nel corso del 2024 con decreti attuativi per specificarne i dettagli applicativi, rappresenta un profondo cambiamento culturale che abbatte pregiudizi radicati nella società! 🌍💔 Con questo articolo esploriamo nel dettaglio il significato della legge e delle sue integrazioni, il loro impatto sulla vita delle persone, le modalità pratiche per beneficiarne e il messaggio culturale che portano con sé. ✍️💡 #DirittoAllOblio #Oncologia #CambiamentoCulturale #Legge #Prevenzione #Salute #Sostenibilità #Consapevolezza #DirittiUmani #Informazione
Oblio oncologico: perché è utile, come ottenerlo
https://cancersucks.it
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🎗️🇮🇹𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹'𝗼𝗯𝗹𝗶𝗼 𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗲̀ 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮🎗️🇮🇹 La data del 𝟳 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯 segna una svolta storica per l'Italia: il 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 ha varato una legge che garantisce ai pazienti guariti da un tumore il diritto di "dimenticare la malattia". 🌱 Con oltre tre milioni di sopravvissuti in Italia, di cui almeno un milione considerati guariti, la legge per il 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹'𝗼𝗯𝗹𝗶𝗼 𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 diventa una 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 per molti. Questa nuova legge, non solo protegge i 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 dei pazienti, ma rappresenta anche un segnale tangibile del progresso nella 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗿𝗼. 𝗠𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 hanno vissuto l'angoscia di dover dichiarare la loro 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮, affrontando difficoltà nel lavoro, nell'accesso ai 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶 e persino nelle 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶. I 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 nella 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 e nella 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗰𝗿𝗼 hanno ridotto la 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝘁𝘂𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲, ma i sopravvissuti affrontano ancora sfide fisiche ed emotive. La nuova legislazione protegge i 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘃𝘃𝗶𝘀𝘀𝘂𝘁𝗶, assicurando loro un 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲. Vi lasciamo all'interessantissimo articolo di #InsuranceDaily che affronta il tema grazie alle testimonianze di coloro che ogni giorno affrontano la malattia.💪🎗 #ProgressoNellaCura #DirittiDeiPazienti #NicetoMYR
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Condivido un articolo di malasanità che apre a mio avviso spunti di riflessione sia sull'uso che il giornalismo fa della responsabilità e dell'errore medico che si una focalizzazione del tutto erronea sugli errori che avvengono in sanità: 👉La pm Francesca Rombolà ha chiesto il rinvio a giudizio per due medici coinvolti. Nella denuncia presentata dai parenti di D’Amato, viene raccontata nel dettaglio l’odissea del 48enne. Il 23 maggio 2021, l’uomo si presenta in ospedale a Novi Ligure con forti dolori e pressione molto alta. Viene visitato da un medico ma firma le dimissioni e va via poco più tardi. Un paio di ore dopo, torna nello stesso ospedale in elicottero, lamentando dolori ancora più forti. A visitarlo c’è un medico a GETTONE, che secondo la procura «omette di completare la raccolta anamnestica e l’esame obiettivo del paziente non eseguiti esaustivamente al precedente accesso». Il dottore diagnostica erroneamente una lombalgia senza approfondire il caso. Tre giorni più tardi, l’uomo torna di nuovo al pronto soccorso. È solo qui, al suo quarto ingresso, che i medici decidono di sottoporlo a una Tac e scoprono che si tratta di una dissecazione aortica. Si procede a un intervento d’urgenza, ma pochi giorni più tardi l’uomo muore. Personalmente ritengo che si possa riflettere su alcuni aspetti: 1️⃣ l'organizzazione dell'ospedale e dei servizi di urgenza non può essere lasciata ancora a lungo a medici gettonisti: la struttura deve accollarsi la responsabilità di garantire ai propri dipendenti la possibilità di avere stipendi appetibili e di assumere in modo tale da poter organizzare i servizi a LUNGO TERMINE, garantendo la giusta turnazione al personale ed ai pazienti medici lucidi e preparati per aver lavorato il giusto numero di ore (come regolato dai contratti collettivi) sia personale le cui competenze siano state verificate, che possieda una specializzazione specifica per quell'attività e che abbia dovuto superare delle selezioni prima di essere assunto. 2️⃣ Non tutte le strutture sono dotate dei mezzi tecnologici sufficienti per avere un corretto percorso diagnostico in tempi brevissimi : la sicurezza della cittadinanza passa anche dalla corretta organizzazione dei servizi e da investimenti che garantiscano risorse adeguate alla sanità pubblica per assunzione di personale ed adeguamento ed avanzamento tecnologico. 3️⃣ personalmente non trovo corretto che le testate giornalistiche si focalizzano solo sull'errore medico quando pubblicano articoli del genere e non sul fatto che l'errore arriva ad essere solo la punta dell'iceberg di un ambiente di lavoro che non viene quasi mai evidenziato (volutamente?) Il rischio più grave è che se non vedremo investimenti adeguati nel breve periodo tra poco gli ospedali avranno solo le mura ad accogliere i cittadini e non più medici o infermieri svuotandosi
Gli diagnosticano una lombalgia, ma è un problema all'aorta: due medici di Genova a processo per la morte di un 48enne
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