PROTEINE ANIMALI E LONGEVITÀ.LO STUDIO in CHIANTI
Il fabbisogno proteico totale negli anziani è superiore a quello degli adulti di mezza età e la bassa assunzione di proteine è frequente tra gli anziani,con un impatto su sarcopenia e declino cognitivo. Negli adulti di mezza età,una maggiore assunzione di proteine animali è stata associata a un aumento della mortalità cardiovascolare,mentre le proteine vegetali hanno mostrato una relazione inversa.Studi condotti su adulti più anziani(≥65 anni)hanno osservato un'associazione inversa tra l'assunzione totale di proteine e la mortalità(ad un maggior consumo di proteine si osserva una minor mortalità). Precedenti studi condotti su adulti più anziani hanno dimostrato che una maggiore assunzione di proteine vegetali era associata a un ridotto declino fisico e a un indice composito di invecchiamento malsano.Le caratteristiche intrinseche delle proteine animali(come il profilo aminoacidico,la digeribilità delle proteine)sono state evidenziate in una revisione sull'invecchiamento sano e la prevenzione della sarcopenia negli anziani,suggerendo di dare priorità al consumo di fonti proteiche di alta qualità e ricche di
nutrienti.Ricercatori spagnoli a settembre 2022,hanno analizzato uno studio prospettico di coorte che comprendeva 1139 anziani(età media 75 anni,56% donne)che vivevano in Toscana,seguiti per 20 anni(studio InCHIANTI).Le assunzioni dietetiche sono state valutate 5 volte durante il follow
up.L'assunzione di proteine è stata espressa come percentuale dell'energia totale.I modelli di regressione di Cox dipendenti dal tempo sono stati utilizzati per valutare l'associazione tra l'assunzione di proteine vegetali e animali e la mortalità.L'assunzione di proteine animali è risultata inversamente associata alla mortalità per tutte le cause compresa quella cardiovascolare.L'assunzione di proteine vegetali non ha mostrato alcuna associazione con nessuno degli esiti di mortalità,ma è stata riscontrata un'interazione con l'ipertensione basale per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare che ha portato i ricercatori a concludere che le proteine di derivazione animale(in questo caso latticini)sono risultate inversamente associate alla mortalità per tutte le cause negli anziani.In generale,negli studi asiatici gli epidemiologi rilevano che le proteine vegetali hanno un effetto protettivo che derivano da alimenti naturali come i fagioli.In Occidente l'industria alimentare commercializza molti alimenti “per vegetariani/vegani”ultra-lavorati e decisamente malsani,a base di cereali.Quindi si deve consumare sempre cibo il più possibile naturale,poco manipolato e di alta qualità per avere un impatto positivo sulla salute.
Fonte:Meroño T,et al. Animal Protein Intake Is Inversely Associated With Mortality in Older Adults:The InCHIANTI Study.The Journals of Gerontology: Series A,Volume 77,Issue 9,September 2022,Pages 1866–1872
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