𝐀𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧 𝐎𝐩𝐞𝐧: 𝐃𝐣𝐨𝐤𝐨𝐯𝐢𝐜 𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐥𝐦𝐚𝐫𝐞𝐬, 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 è 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐞𝐧𝐬𝐞 Il #Major #australiano vanta una storia lunga 120 anni in cui il tennista serbo si è affermato come top performer grazie a dieci vittorie. 𝗠𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮 𝗹'𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮? E qual è la #top10 dei più vincenti a Melbourne? L'articolo su #SF a cura di Lorenzo Lucchesi ⬇️ Visita la sezione di 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗲 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 dedicata agli #Australian #Open 2025 ➡️ https://lnkd.in/dhRGHXy2
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⏱️Conto alla rovescia a Londra per l’inizio del tabellone principale di #wimbledon, terzo #slam del 2024. Il suo montepremi complessivo, pari a 59,4 milioni di euro (50 milioni di sterline) è il più ricco della storia, superando anche lo US Open del 2023. In quell’occasione furono stanziati in totale 58,7 milioni. Rispetto alla scorsa edizione, il prize money è salito di 15 milioni. 🥇#sinner, re d’incassi, si sblocca sull’erba Il torneo londinese vedrà al via i più importanti campioni al mondo. A partire da Jannik Sinner, semifinalista nel 2023. L’altoatesino è numero uno nel ranking e negli incassi: soltanto dai premi ufficiali dei tornei, The Fox ha messo in tasca 5 milioni di euro. All’ATP 500 di Halle, inoltre, ha centrato la prima vittoria sull’erba. Novak #djokovic e Carlos #alcaraz sono avvisati. 🎾Paolini cerca un buon piazzamento Nel tabellone femminile, le due finaliste del Roland Garros Iga #swiatek e Jasmine #paolini , pur non essendo due specialiste del prato, possono centrare un buon piazzamento. La polacca guida il ranking WTA e nel 2024 ha già vinto oltre 6 milioni di euro, più del doppio dell’azzurra. Tra le possibili vincitrici di Wimbledon ci sono anche Aryna Sabalenka e Coco Gauff. 🤑Utili da capogiro per gli organizzatori Il torneo di Wimbledon, essendo il più antico al mondo, è anche uno dei più prestigiosi. Sugli spalti sono attesi mezzo milione di spettatori. Mentre dalle tv, che trasmetteranno la manifestazione in 200 Paesi, si stima un pubblico di circa 55 milioni di persone. E per gli organizzatori è anche un business enorme: ogni anno, il torneo inglese genera utili per diverse decine di milioni. © 📸Credits: Canva ✍🏻Epifanio Romano https://lnkd.in/dcPWWtHr
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Talento, passione e grinta: sono queste le caratteristiche vincenti di Jasmine Paolini, la tennista italiana che ha conquistato la storica semifinale di Wimbledon.🎾 Ripercorriamo la sua storia nel nostro articolo sul blog 👇🏻 #wansport #jasminepaolini #tennis #letsplaytogether
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🎾 Mentre i migliori giocatori al mondo si sfidano sul prato verde di Wimbledon come non ricordare il Re: #RogerFederer🤴 1️⃣ **Dominio e Eleganza**: Federer nel tennis è paragonabile al lungo e regale periodo di reggenza di Elisabetta II 💂 2️⃣ **Versatilità e Mentalità**: Considerato il più grande non solo per i titoli, ma per il suo talento versatile e la sua forza mentale. 💪 3️⃣ **Dedizione e Umiltà**: La sua dedizione e umiltà sono esemplari. 🤩 4️⃣ **Lezioni di Vita**: I professionisti possono imparare dal suo approccio al continuo miglioramento. 🚀 🔗 Leggi l'articolo completo 👇 _____________________________________ Se ti interessano i miei post 🛎 seguimi 🙏 Se vuoi leggere articoli interessanti come questo vai su: www.talksmanagement.net Se ti va di parlarne connettiti 👉 Luca #Tennis #Leadership #Inspirazione #Eccellenza
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Scrivere per Kaleidoverse ti permette di avere delle anteprime proprio come quella di questa recensione! Ebbene sì, abbiamo potuto vedere il documentario sulla leggenda del #tennis #RogerFederer. In uscita il 20 giugno su #PrimeVideo questo documentario ripercorre gli ultimi 12 giorni della carriera dello svizzero #pluricampione. Per avere un'idea di cosa potrete vedere perché non date una bella lettura all'articolo?👇🏻 https://lnkd.in/dxXMisHm
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𝗦𝗶𝗻𝗻𝗲𝗿 𝗲̀ 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗻𝗻𝗶𝘀 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼. Le sue prime parole dopo la vittoria -raccontate dal Sole 24 ore- hanno chiaramente definito che tipo di leader è: 1- “È il sogno di tutti” 2- “Vedere Novak che dà forfait è un dispiacere, gli auguro una pronta guarigione” 3- “Grazie al mio team, tutto questo sarebbe impossibile senza di loro” La determinazione, la forza mentale, le decisioni prese nel cambiare allenatore nel 2022, l’affidarsi a un mental coach lo hanno reso un #Campione . Il suo atteggiamento, visione, attenzione, umiltà e senso di squadra, lo rendono un #Leader . Lo sport regala emozioni e racconta storie che lasciano a bocca aperta. Dovremmo tutti imparare che non è l’età o il ruolo a definire il valore di una persona, ma la persona stessa. 🖤💛 #NicoloPirelli #Sinner #Cultura #Leadership #Coaching #Formazione #Mentoring
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In questi giorni sono in molti ad esaltare la leadership dell'allenatore nel miracolo pallavolistico della rimonta sul Giappone (per chi se lo fosse perso, l'Italia sotto 2-0 e 24-21 è riuscita a rimontare e vincere). Ammiro moltissimo De Giorgi, ma vorrei aggiungere una considerazione impopolare: in questa narrazione, la leadership è definita solo dal risultato. Quell'atteggiamento sempre tranquillizzante, quieto, equilibrato che De Giorgi ha mantenuto fino alla fine, anche e soprattutto nei momenti più difficili, aveva quasi portato a una delle sconfitte più gravi e imprevedibili nella storia recente della nostra pallavolo. Il Giappone, squadra encomiabile per mentalità e spirito di sacrificio, è oggettivamente un avversario di livello inferiore all'Italia campione del mondo. Fino ai tre match point, la squadra italiana aveva giocato sotto i suoi standard, ed era stata superata proprio là dove il contributo dell'allenatore è decisivo: scelte tattiche e atteggiamento in campo. Poi, a partita praticamente persa (nella pallavolo di quel livello, tre match point consecutivi li annulli una volta su cento) Giannelli va al servizio. Non può sbagliare, quindi serve bene ma senza spingere al massimo. E trova due errori consecutivi dei giapponesi. Clamoroso in particolare il secondo, con la palla che cade nella "zona di conflitto" a metà fra i due eroi di giornata: il libero Yamamoto, fino a quel momento il migliore in campo per distacco, e Ishikawa, il capitano che stava facendo una partita pazzesca. Non è stata una reazione straordinaria dei nostri, ma un loro crollo imprevedibile. Qualcuno la chiama paura di vincere. Da quel momento in poi, seppure con molta più fatica del lecito (anche i due set successivi sono stati molto combattuti) la superiorità tecnica e soprattutto atletica dell'Italia è venuta fuori. Mi domando: se non ci avessero regalato in quel modo il terzo set, cosa avremmo letto della leadership di De Giorgi? Quell'equilibrio non sarebbe diventato mancanza di energia? Quella pacata fiducia in sé stesso non sarebbe diventata espressione di debolezza? Quella forza nel mantenere lo stesso stile di conduzione anche di fronte al disastro non sarebbe diventata mancanza di flessibilità? Non credo che De Giorgi sarebbe stato il primo responsabile della sconfitta, ma non credo nemmeno che lo sia della rocambolesca vittoria. La leadership deve fare i conti con i risultati, quindi sembra che, per definizione, chi vince sia sempre un buon leader e chi perde non lo sia mai. Ma i risultati non dipendono solo dai comportamenti di chi li consegue. Come diceva Zeman, il risultato può essere casuale, la prestazione mai. Il leader va misurato sulla prestazione del gruppo che conduce, non sul risultato. E la prestazione dell'Italia è stata, al netto del risultato, decisamente al di sotto delle sue potenzialità. Poi, nei momenti decisivi, il grande leader deve avere anche un bel po' di culo!
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Dall’altra parte della rete c’era il Brasile, non la Russia di Medvedev e Rublev. Ma la facilità con cui la nazionale italiana di Coppa Davis, senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, si è sbarazzata a Bologna dei comunque tosti sudamericani, vincendo i due match in singolare con Matteo Berrettini prima e poi Matteo Arnaldi, lascia intendere pienamente l’attuale potenziale del tennis azzurro. La squadra al momento più forte al mondo, una condizione certificata dai risultati annuali nel circuito, dalla presenza di italiani nella parte alta della classifica. Questo non significa certo vincere in carrozza ogni edizione della Davis o riuscire a bissare le emozioni dello scorso anno con il trionfo in finale sulla Serbia di Djokovic, ma schierare Berrettini e Arnaldi come opzione numero 3 e 4 (e ce ne sarebbero altre valide alle loro spalle come Darderi e Sonego), assieme a un doppio super come quello composto da Vavassori e Bolelli rimanda - forse un filo esagerando - a frame storici in cui gli Stati Uniti o la Germania (negli anni ‘90) vincevano la Davis senza neppure schierare i due migliori singolaristi, oppure in tempi più recenti alla forza della Spagna di Nadal e della Svizzera di Federer. E’ una condizione impensabile sino a qualche tempo fa e che va assolutamente sfruttata, come ha recentemente spiegato il numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi, il quale ha evidenziato che i circoli del tennis sono zeppi e così anche le scuole, soprattutto da quando è esplosa la febbre Sinner, aprendo alla costruzione in tempi brevi di nuovi impianti sul territorio nazionale. Insomma, per il tennis italiano si potrebbe ricreare quel movimento virtuoso che si generò nel volley dopo il boom della generazione d’oro di Julio Velasco tra la fine degli anni ‘80 e l’avvio degli anni ‘90 e che si vede ancora oggi. Clicca sul link per leggere l'articolo completo di Nicola Sellitti: https://lnkd.in/dF8W9H-R #tennis #CoppaDavis #Berrettini #Arnaldi
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𝗟𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗿𝗶𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗖𝗮𝗿𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗮𝗹 𝗕𝗮𝘆𝗲𝗿𝗻 𝗲̀ 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮? 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗝𝘂𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝘀 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗔 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮? 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 𝘀𝗶 𝗮𝗽𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲𝗶 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮? La centrocampista romana (classe 1999, lanciata dalla Res Roma allenata dal compianto Fabio Melillo), lascia la Juventus dopo 7 anni (244 presenze e 62 reti): passa al Bayern Monaco per circa 350mila euro, diventando così la prima giocatrice italiana a essere acquistata da un club straniero. Ci sono diverse ragioni per cui lasciare la Juventus e la Serie A italiana potrebbe essere stata la decisione giusta per lei e anche per il calcio femminile italiano ✅ COMPETIZIONE PIÙ ELEVATA - La Bundesliga tedesca è considerata uno dei campionati femminili più competitivi d'Europa, se non del mondo. Il livello di gioco è mediamente più alto rispetto alla Serie A italiana, e questo permetterà a Caruso di confrontarsi con alcune delle migliori giocatrici al mondo e di mettere alla prova le sue capacità in un contesto più stimolante. ✅ OPPORTUNITÀ DI CRESCITA - Il Bayern Monaco è una squadra di vertice a livello europeo, con una lunga storia di successi e una struttura societaria solida. Questo ambiente può favorire la crescita professionale di Caruso, sia dal punto di vista tecnico che tattico, permettendole di migliorare ulteriormente le sue qualità di calciatrice. ✅ VISIBILITÀ INTERNAZIONALE - Giocare in un campionato come la Bundesliga e in una squadra prestigiosa come il Bayern Monaco aumenta la visibilità a livello internazionale. Questo può essere un vantaggio per la carriera di Caruso, aprendo nuove opportunità e possibilità di crescita nel mondo del calcio femminile. ✅ NUOVE SFIDE E STIMOLI - Dopo molti anni trascorsi alla Juventus, Caruso potrebbe aver sentito il bisogno di nuove sfide e stimoli per continuare a crescere e migliorarsi. Cambiare squadra e campionato rappresenta un'opportunità per mettersi alla prova in un contesto diverso e per sperimentare nuove dinamiche di gioco. ➡️ Per la NAZIONALE di Andrea Soncin si tratta di una scelta vantaggiosa. Il ct delle Azzurre potrà contare su una giocatrice resa ancora più tosta e competitiva dalla nuova esperienza internazionale. Un buon viatico per il campionato Europeo in programma in Svizzera nel prossimo luglio. Naturalmente, la decisione di lasciare la Juventus e la Serie A non è stata facile. Tuttavia, la sua ambizione di crescere come calciatrice e di confrontarsi con le migliori al mondo l'ha portata a fare questa scelta coraggiosa. Solo il tempo dirà se questa decisione sarà stata la scelta giusta per Arianna Caruso. Le premesse sembrano essere positive e ci sono tutte le ragioni per credere che questa esperienza possa rappresentare un importante passo avanti nella sua carriera.
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Siamo emozionati e curiosi! Oggi #debutta il Campione Austriaco ♥️🤍♥️ #Marcel #Hirscher uno dei più grandi dello sci moderno. Atleta di punta della nazionale austriaca dagli anni 2010 al 2020, è considerato tra i più grandi sciatori con 2 titoli olimpici, 5 titoli iridati individuali e 2 a squadre con 8 Coppe del Mondo generali consecutive! Che tipo di pianificazione, impegno e quale Team di professionisti è in grado di rimettere in forma agonistica un atleta fermo da 5 anni, seppur grandissimo Campione? Questo lo potrete capire nella terza Edizione del Programma #Sport #Value #Management di Bologna Business School - Università di Bologna
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È un periodo in cui il tennis, grazie alle vittorie di #Sinner & Co, è all'attenzione di tutti (o quasi). E vorrei fare un parallelo tra il #tennis ed il #business, prendendo ad esempio la lunga carriera di un campionissimo da molti considerato tra i più forti (se non il più forte) di sempre: Roger #Federer. Federer nella sua ventennale carriera ha disputato 1546 partite e ne ha vinte circa l'80%. E questo è già un dato significativo: nonostante sia uno dei più grandi di sempre, ha perso 1 partita su 5. Ma ancora più importante è il dato sui punti: tra tutti quelli giocati, ne ha vinti solamente il 54% !!! In pratica ha perso quasi 1 punto su 2. Tuttavia, incrociando queste due statistiche, appare chiaro che abbia vinto la grande maggioranza dei punti importanti (quelli decisivi per le sorti del match). La lezione che ne ricaviamo è che nella vita in generale, e nel business in particolare si possono fare e si fanno errori. Ma bisogna essere resilienti (non mollare mai) e prendere le #decisioni giuste nei momenti decisivi, quelli che contano davvero per il risultato finale. #resilienza #nevergiveup #successo #decisionigiuste
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