L’importanza di osare. Un aspetto cruciale per la traiettoria di sviluppo intrapresa dall’E1 Series, il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲, che ha debuttato all’inizio del 2024 a Gedda, in Arabia Saudita. L’uomo dietro al successo della competizione è Rodi Basso, un ingegnere aerospaziale prestato al mondo dei motori. Dalla #NASA in veste di consulente, agli incarichi in Magneti Marelli e McLaren Applied Technologies, passando per le prestigiose scuderie di #Formula1 Ferrari e Red Bull, inizialmente con ruoli tecnici fino ad assumere posizioni manageriali di rilievo. Il ceo e co-founder della competizione si è raccontato a 𝗦𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗲 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮, tracciando il punto di questa prima edizione, e delineando le prospettive di sviluppo e le direttrici di crescita di un progetto sfidante che sta ridefinendo i confini delle gare tra imbarcazioni. 𝗟'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 Lorenzo Lucchesi ⬇
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Formula E: Misano o Roma? Il verdetto dei piloti è... Le gare di #MisanoEPrix hanno acceso un acceso dibattito tra i piloti di Formula E, con opinioni contrastanti sul circuito e sul futuro della serie. Alcuni, come Sacha Fenestraz e Sérgio Sette Câmara, sostengono che le auto Gen3 non siano adatte ai circuiti permanenti come Misano, preferendo l'adrenalina e lo spettacolo dei circuiti cittadini come Roma. Altri, come Jake Dennis e Nico Müller, apprezzano la sfida di Misano e vedono potenziale per il futuro, con alcuni accorgimenti per migliorare il layout e le regole. E tu, cosa ne pensi? Quale circuito preferisci per la Formula E? Leggi l'articolo completo per approfondire le considerazioni dei piloti e il futuro della Formula E: #FormulaE #Misano #Roma #CircuitiPermanenti #CircuitiCittadini #Gen3 #FuturoDelMotorsport #OpinioniPiloti https://lnkd.in/dPC937Kx
Formula E: considerazioni dei piloti sul tracciato di Misano
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In pista ogni frazione di secondo può determinare la vittoria o la sconfitta: ma dietro le quinte di ogni gara, si nasconde agli occhi dei più un'organizzazione che garantisce che tutto sia al posto giusto al momento giusto. ⏱ Umberto Dolcini, Strategic Designer di Twig | Design for complexity, ci spiega la complessità del mondo della #logistica nel #motorsport e come si può gestire e ottimizzare attraverso anche l’occhio esperto di Luca Brivio, Team Coordinator del team di MotoGP Pertamina Enduro VR46 Racing Team, e i contributi di Paolo Gozzi, creatore, editore e direttore responsabile di Corsedimoto, e di Marco Ronchi, Senior Advisor e co-founder del Master in Design the Digital Strategy | PoliMi. 🚀 Scopri quali strategie si possono mettere in pratica: https://lnkd.in/dcUHfzTc #traiettorie
Logistica nel motorsport: un'infrastruttura invisibile, ma essenziale
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Marketing e Processi aziendali | 🧑🏼💻 Strategic designer & Project Leader @Twig - Design for complexity | 📦 CEO @Stockit | 🧬 Presidente @GABRB3 Life changes ODV
🏍️ 🚛 Spesso ci dimentichiamo di quanto la logistica sia fondamentale non solo nel Motorsport, ma in moltissimi settori aziendali. Proprio come ogni dettaglio deve essere perfettamente allineato per permettere a un team di MotoGP™ di gareggiare senza intoppi, lo stesso vale per le aziende: un'efficace gestione della logistica può fare la differenza tra successo e fallimento. Siete curiosi di scoprire cosa si nasconde dietro le quinte di questo processo così strategico? Ne abbiamo parlato in un nuovo articolo di Traiettorie, in cui abbiamo esplorato come la logistica possa influenzare le performance, ridurre i rischi e migliorare la sostenibilità. Un ringraziamento speciale a Luca Brivio del Pertamina Enduro VR46 Racing Team, Paolo Gozzi di Corsedimoto , il Master in Design the Digital Strategy | PoliMi e Nicolò Calabrese di CargoON per aver stimolato la riflessione su un argomento che tocca molti ambiti e mercati. Leggete l'articolo completo per scoprire come la logistica non sia mai solo "dietro le quinte" ma parte integrante del successo! #Logistica #Motorsport #Innovazione #Traiettorie #Twig
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🏁🏎🏍𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: 𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐦𝐮𝐥𝐚𝟏 𝐞 𝐥𝐞 #𝐁𝐢𝐠𝐓𝐞𝐜𝐡 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐭𝐨𝐆𝐏 Buon venerdì cari followers. Con il Gran Premio del Bahrein di Formula1 ha preso il via ieri la stagione 2024 delle competizioni auto e moto che sono tra i più grandi volani dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Presto anche questo settore potrebbe subire un processo di concentrazione, come è avvenuto in altri campi della tecnologia, in attesa del superamento dei motori endotermici. Secondo l’influente sito specializzato crash.net, #LibertyMedia, l’impero sportivo da 18,2 miliardi di dollari che che 7 anni fa ha acquistato i diritti della F1, sostituendo Bernie Ecclestone, sarebbe in trattative per mettere le mani anche sul motomondiale. All’operazione sarebbero interessate in cordata le BigTech @Amazon, @Netflix e @Disney. Liberty Media avrebbe preso contatto con il gruppo di private equity Bridgepoint, proprietario del 39% di Dorna, società che gestisce il circo a due ruote della MotoGP, Superbike, Supersport e Superstock, fondata nel 1994 dal catalano Carmelo Ezpeleta, titolare del 23% delle quote. 𝑁𝑒𝑙 2023 𝑙𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐺𝑃, 𝑀𝑜𝑡𝑜2, 𝑀𝑜𝑡𝑜3, 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐸 𝑒 𝑆𝑢𝑝𝑒𝑟𝑏𝑖𝑘𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 4 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑒 𝑢𝑛 +33% 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑜𝑟 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑇𝑣. Skybackbone Engenio è una #CloudCompany italiana che realizza servizi informatici evoluti con impiego di #AI per Società quotate, PMI, Enti e Organizzazioni. Ha sede a Carpi nel cuore della #MotorValley emiliano romagnola. Puoi chiamare i nostri esperti allo 059/8680754 oppure scrivere a info@skybackbone.it @follower
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🏁🏎🏍𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: 𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐦𝐮𝐥𝐚𝟏 𝐞 𝐥𝐞 #𝐁𝐢𝐠𝐓𝐞𝐜𝐡 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐭𝐨𝐆𝐏 Buon venerdì cari followers. Con il Gran Premio del Bahrein di Formula1 ha preso il via ieri la stagione 2024 delle competizioni auto e moto che sono tra i più grandi volani dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Presto anche questo settore potrebbe subire un processo di concentrazione, come è avvenuto in altri campi della tecnologia, in attesa del superamento dei motori endotermici. Secondo l’influente sito specializzato crash.net, #LibertyMedia, l’impero sportivo da 18,2 miliardi di dollari che che 7 anni fa ha acquistato i diritti della F1, sostituendo Bernie Ecclestone, sarebbe in trattative per mettere le mani anche sul motomondiale. All’operazione sarebbero interessate in cordata le BigTech @Amazon, @Netflix e @Disney. Liberty Media avrebbe preso contatto con il gruppo di private equity Bridgepoint, proprietario del 39% di Dorna, società che gestisce il circo a due ruote della MotoGP, Superbike, Supersport e Superstock, fondata nel 1994 dal catalano Carmelo Ezpeleta, titolare del 23% delle quote. 𝑁𝑒𝑙 2023 𝑙𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐺𝑃, 𝑀𝑜𝑡𝑜2, 𝑀𝑜𝑡𝑜3, 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐸 𝑒 𝑆𝑢𝑝𝑒𝑟𝑏𝑖𝑘𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 4 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑒 𝑢𝑛 +33% 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑜𝑟 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑇𝑣. Skybackbone Engenio è una #CloudCompany italiana che realizza servizi informatici evoluti con impiego di #AI per Società quotate, PMI, Enti e Organizzazioni. Ha sede a Carpi nel cuore della #MotorValley emiliano romagnola. Puoi chiamare i nostri esperti allo 059/8680754 oppure scrivere a info@skybackbone.it @follower
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giornalista professionista e massmediologo, direttore creativo di Studiobergonzini.com la prima agenzia della MotorValley
🏁🏎🏍𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: 𝐢 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐦𝐮𝐥𝐚𝟏 𝐞 𝐥𝐞 #𝐁𝐢𝐠𝐓𝐞𝐜𝐡 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐭𝐨𝐆𝐏 Buon venerdì cari followers. Con il Gran Premio del Bahrein di Formula1 ha preso il via ieri la stagione 2024 delle competizioni auto e moto che sono tra i più grandi volani dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Presto anche questo settore potrebbe subire un processo di concentrazione, come è avvenuto in altri campi della tecnologia, in attesa del superamento dei motori endotermici. Secondo l’influente sito specializzato crash.net, #LibertyMedia, l’impero sportivo da 18,2 miliardi di dollari che che 7 anni fa ha acquistato i diritti della F1, sostituendo Bernie Ecclestone, sarebbe in trattative per mettere le mani anche sul motomondiale. All’operazione sarebbero interessate in cordata le BigTech @Amazon, @Netflix e @Disney. Liberty Media avrebbe preso contatto con il gruppo di private equity Bridgepoint, proprietario del 39% di Dorna, società che gestisce il circo a due ruote della MotoGP, Superbike, Supersport e Superstock, fondata nel 1994 dal catalano Carmelo Ezpeleta, titolare del 23% delle quote. 𝑁𝑒𝑙 2023 𝑙𝑒 𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐺𝑃, 𝑀𝑜𝑡𝑜2, 𝑀𝑜𝑡𝑜3, 𝑀𝑜𝑡𝑜𝐸 𝑒 𝑆𝑢𝑝𝑒𝑟𝑏𝑖𝑘𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 4 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑒 𝑢𝑛 +33% 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜, 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑜𝑟 𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑇𝑣. Skybackbone Engenio è una #CloudCompany italiana che realizza servizi informatici evoluti con impiego di #AI per Società quotate, PMI, Enti e Organizzazioni. Ha sede a Carpi nel cuore della #MotorValley emiliano romagnola. Puoi chiamare i nostri esperti allo 059/8680754 oppure scrivere a info@skybackbone.it @follower
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#F1 - Key: “C44 progetto ambizioso, sospensione anteriore completamente nuova” Le parole del team manager Alessandro Alunni Bravi, del direttore tecnico James Key e dei piloti Valtteri Bottas e Guan Yu Zhou in occasione della presentazione della nuova Stake Sauber ha svelato la C44 Un nuovo look, ma le novità non sono solo estetiche. La Sauber ha tolto i veli dalla Stake C44, che ha l’obiettivo di cercare di migliorare il deludente nono posto ottenuto in classifica Costruttori nel 2023. Di seguito le parole del team manager Alessandro Alunni Bravi, del direttore tecnico James Key e dei piloti Valtteri Bottas e Guan Yu Zhou. Alessandro Alunni Bravi: “La nuova vettura che abbiamo presentato oggi, la C44, è un tributo al lavoro svolto da James Key e dal team tecnico, e a tutti gli uomini e le donne di Hinwil, che hanno contribuito alla realizzazione della vettura. Assistere al lancio di una nuova vettura è sempre un momento speciale, e lo è ancora di più quando segna l’inizio di una nuova era, quella di Stake F1 Team. Abbiamo una nuova identità e siamo entusiasti di tutto ciò che abbiamo in programma, in pista e fuori: oggi, però, è tutto incentrato sulla C44 e sul suo potenziale. Siamo fiduciosi su questa vettura e sulla nostra squadra: non parleremo di obiettivi specifici, perché è sempre difficile impegnarsi sui numeri, ma i nostri obiettivi sono chiari: migliorare le prestazioni della nostra vettura e del nostro pacchetto. Per pacchetto intendo ogni settore, dalla squadra corse alle operazioni in pista, ai pit-stop, alla strategia: non si tratta solo delle prestazioni della vettura, e siamo impegnati in tutti i reparti per fare questo passo, questo è l’obiettivo. Poi, vedremo quale sarà la nostra posizione con l’avanzare della stagione: ma l’obiettivo principale è migliorare quest’anno e fare un lavoro migliore di quello che abbiamo fatto nel 2023″. James Key: “È sempre bello vedere la nascita di una nuova auto. Il progetto C44 era già in corso prima che io entrassi nel team, ovviamente. Sono arrivato nel bel mezzo del progetto, quindi devo dare credito al team, che ha fatto un lavoro fantastico. A Hinwil c’è un’ottima squadra, con un’atmosfera di lavoro positiva e tutti desiderosi di fare progressi. Naturalmente, progettare e costruire una vettura come la C44 non è il lavoro di una sola persona: è un progetto immensamente complesso, ancor più oggi, con i regolamenti che abbiamo. La chiave è proprio la gestione di questo processo, con le centinaia di persone che hanno lavorato duramente per sviluppare la vettura, progettarla e infine costruirla. La C44 è praticamente una vettura completamente nuova, con alcune aree di riporto nella parte posteriore. Il team ha dovuto prendere una direzione ambiziosa ben prima del mio arrivo: ci sono molti cambiamenti meccanici, alcuni dei quali non si vedono affatto, ma altri sono molto visibili. Le sospensioni anteriori sono completamente nuove, un progetto difficile e ambizioso... (FormulaPassion.it).
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Visto che poi, in fondo, "si tratta sempre di capire", ho provato a spiegare le ragioni che hanno spinto #Audi a vedere in Mattia #Binotto l'uomo giusto per rilanciare un progetto #F1 che fin qui ha fatto fatica a decollare. Abilità a muoversi nei meandri della politica, esperienza nell'organizzazione interna a un team di Formula 1 e soprattutto uno sguardo attento allo sviluppo (cruciale) della prima power unit turbo ibrida della casa di Ingolstadt. L'articolo completo, se vi va, su Gazzetta ⤵
Capacità organizzative, finezza politica e sviluppo motori: perché l'Audi ha scelto Binotto
gazzetta.it
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#F1 - Progettazione vetture 2026, Tombazis: “Un imbroglio non lo sanno solo in 3 in un team” Le scuderie potranno iniziare a dedicarsi al progetto 2026 non prima del 1 gennaio 2025 Le parole del responsabile tecnico della FIA In Canada a inizio giugno F1 e FIA hanno presentato i cardini del regolamento 2026 sorprendendo – in negativo – più di un team. La normativa non è ancora stata del tutto ufficializzata e l’obiettivo degli organi di governo della F1 è chiudere definitivamente la questione verso la metà di ottobre al termine di un lavoro collettivo insieme ai team. “Ci sono ancora argomenti specifici che definiremo insieme alle scuderie – ha spiegato il responsabile tecnico della FIA Nick Tombazis come ha riportato la testata motorsportmagazine.com – questi argomenti prevedono il fatto che i team ci assistano attraverso simulazioni e progettazione. Speriamo che ciò avvenga durante l’estate per mettere a punto tutto con l’arrivo dell’autunno”. Ufficialmente i team non potranno iniziare a lavorare sullo sviluppo aerodinamico delle vetture 2026 non prima del 1 gennaio 2025 e anche questo termine non spinge la FIA ad accelerare i tempi anche per evitare che qualche scuderia possa pensare di aggirare questa data per iniziare a lavorare prima sulla vettura 2026 per avvantaggiarsi nei confronti della concorrenza. Tombazis è fiducioso del fatto che la data del 1 gennaio 2025 verrà rispettata anche per effetto dei controlli – anche a sorpresa – che la FIA effettua nelle gallerie del vento di tutti i team di F1, infrastrutture nel quale con l’arrivo del budget cap da regolamento i team devono conservare l’archivio di tutte le attività svolte nell’ultimo biennio. In più, secondo Tombazis, anche il mercato dei tecnici e i trasferimenti da una scuderia all’altra costituiranno una ‘naturale’ rete di sicurezza anti-furbetti. “Un’attività su larga scala come un imbroglio palese in termini di avvio illecito di un programma 2026 o altro coinvolge un numero elevato di persone in una scuderia – ha aggiunto Tombazis – non si potrebbe nascondere una cosa del genere e all’interno del team e circoscriverne la conoscenza a tre persone. Le conseguenze di una cosa del genere sarebbero così enormi che credo ci vorrebbe una squadra molto coraggiosa, o molto stupida, o entrambe le cose, per decidere di imbarcarsi in un’avventura del genere. Perché le squadre perdono personale, non tutti in una squadra sono sempre contenti, o felici di partecipare a un imbroglio. È la storia della F1, le squadre molte volte sono state messe nei guai da ‘informatori’ che una volta cambiata casacca vuotavano il sacco su cosa aveva fatto la squadre in cui hanno lavorato in precedenza”. (FormulaPassion.it).
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1 meseCongratulations Rodi 👏👏👏