Secondo l’imbottigliatore europeo di #CocaCola in Belgio "una quantità considerevole" di lattine e bottiglie di Coca-Cola, Sprite, Fanta e non solo contiene un livello troppo elevato di clorato, una sostanza chimica che si può trovare negli alimenti a causa di alcuni disinfettanti utilizzati per il trattamento dell'acqua. Tutti i dettagli nell'articolo di Giulia Alfieri https://ow.ly/HsyN50UOHCe
Post di Start Magazine
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Nardi 28 Gennaio 2025 Coca-Cola richiama numerosi lotti di bevande in Europa per alti livelli di clorato. L’avviso pubblicato ieri sul sito dell’imbottigliatore Coca-Cola Europacific Partners del Belgio, interessa diversi marchi dell’azienda, in tutte le varianti, incluse zero e light: Coca‑Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico. Il richiamo è limitato ai prodotti venduti in lattine e bottiglie di vetro con codici di produzione da 328 GE a 338 GE (inclusi). Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa AFP, le bevande contenenti livelli elevati di clorato sarebbero state distribuite in Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi a partire da novembre 2024. Il richiamo non sembra interessare l’Italia. Il richiamo di Coca-Cola I livelli più elevati di clorato sono stati scoperti durante i test di routine presso l’impianto di produzione dell’azienda a Gand in Belgio. “Non abbiamo una cifra precisa, ma è chiaro che si tratta di una quantità considerevole”, ha detto all’AFP un portavoce della Coca-Cola Europacific Partners del Belgio. Il richiamo si è verificato a soli tre mesi da un precedente episodio che aveva interessato 26 milioni di bottiglie dei marchi Coca-Cola, Fanta, Sprite e MezzoMix per la possibile presenza di piccoli pezzi di metallo. Un elenco dettagliato dei prodotti interessati è disponibile qui. Coca-Cola Europacific Partners Belgium invita i consumatori a non consumare questi prodotti e a restituire i prodotti interessati con questi codici al punto vendita per un rimborso. Non sono interessate lattine e bottiglie in vetro con altri codici di produzione. Non sono coinvolte nemmeno le bottiglie di plastica PET, i tetra pack. Nel comunicato si legge che il “clorato è un sottoprodotto dei disinfettanti a base di cloro. Il cloro è il disinfettante più comunemente usato nel trattamento dell’acqua potabile. Basse concentrazioni di clorato si trovano in alimenti e bevande comuni, come frutta e verdura fresca, prodotti caseari e nell’acqua potabile. Ci sono rischi associati all’uso di questi prodotti? Consideriamo la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti la nostra massima priorità. Ricerche di esperti indipendenti concludono che il rischio per i consumatori è molto basso.” Di diverso avviso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA che in un parere scientifico del 2015, afferma che l’esposizione a lungo termine a questa sostanza rappresenta un potenziale problema per la salute dei bambini, in particolare per quelli con carenza di iodio lieve o moderata. Secondo l’agenzia, anche l’esposizione acuta nell’arco di una sola giornata può essere tossica. La BBC ha intervistato Caron Grazette, nutrizionista del National Health Service del Regno unito, che ha dichiarato: “Dobbiamo chiederci se vogliamo o meno assorbire dalle bevande analcoliche sostanze chimiche utilizzate nella produzione di fuochi d’artificio e disinfettanti, anche se in quantità ridotte”.
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Sicurezza alimentare e gestione del rischio: dopo la notizia del maxi ritiro di lattine di noti marchi di bevande gassate in alcuni Paesi europei, l’attenzione dei consumatori italiani è comprensibilmente aumentata. Ma c’è davvero motivo di preoccuparsi? 🔎 A rispondere è il prof. Francesco Bruno, ordinario di Diritto alimentare presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, per spiegare come l’Europa e l’Italia gestiscono simili criticità. «I consumatori italiani non devono preoccuparsi. Dal 2002, il sistema di Allarme Rapido garantisce un monitoraggio costante e una gestione condivisa tra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e le autorità nazionali. Il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare saprà affrontare la questione con la consueta efficacia». 📌 Per approfondire, segui l'intervento completo sul portale di La7
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🌍🥛 In occasione della Giornata Internazionale del Latte, celebrata sabato 1 giugno, vogliamo porre l'accento sull'importanza dell'etichettatura dei prodotti lattiero-caseari. Un'etichetta a norma di legge è fondamentale per garantire ai consumatori la tracciabilità e la trasparenza dei prodotti che acquistano. Questo non solo tutela la qualità e l'autenticità dei prodotti Made in Italy, ma protegge anche i consumatori da frodi alimentari. Scopri di più nel nostro ultimo articolo! 🌐 #GiornataInternazionaleDelLatte #etichettatura #etichettalatte #normative #madeinitaly
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Il clorato negli alimenti deriva dai disinfettanti a base di cloro utilizzati per il trattamento dell’acqua e nella trasformazione degli alimenti
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#cavernicoli 4.0 "Cosi nel grande, cosi nel piccolo" Sento sempre più spesso questa storiella nel settore dell'alimentazione. 1a fase: apri l'attività, che sia produzione, trasformazione o distribuzione e fai tutto in regola con una qualità massima per giustificare prezzi medio/alti 2a fase: aspetta che si consolidi il tuo posizionamento di eccellenza nella testa della massa critica necessaria dei tuoi stakeholder. Per questo fatti aiutare dai consulenti, media e youtuber specializzati. 3a fase: aumenta i volumi per un considerevole potere contrattuale con i fornitori e a bastimento costi fissi. 4a fase: automatizza il più possibile per poter impiegate manodopera sempre meno preparata e costosa. Cambia le materie prime di minor prezzo e qualità per un incremento scalare di margine. 5a fase: fattura e guadagna, tanto l'immagine oramai te la sei fatta. 6a fase: vendi tutto a pieni numeri appena hai sentore che ti hanno sgamato. Poi ci lamentiamo di chi governa. Siamo ancora uno contro l'altro, non tutti ancora. Perlomeno. #lovoglionogliitaliani e, fino a che loro stessi non cambieranno, ne avranno a sfinimento.
Cibo e comunicazione del dr. Paolo Caruso, agronomo, fondatore di Foodiverso, collaboratore di ricerca del Di3A- UNICT, collaboratore 'Vendemmie', 'AltroPensiero' e 'GIFT'. Opinioni e valutazioni di carattere personale
DE CECCO: IL PROCESSO NASCOSTO Da mesi a Pescara si svolge un processo in cui sono imputati i vertici della De Cecco, che purtroppo non trova sede nel sistema mediatico 'mainstream', ma viene riportato soltanto da poche testate a diffusione locale. Ma è un processo significativo. "Secondo l’imputazione, sulle confezioni era indicato che la materia prima proveniva da California, Arizona e Italia, mentre in realtà circa il 7% del grano, pari a 4.475 tonnellate, proveniva dalla Francia." "Il caso De Cecco potrebbe stabilire un precedente importante per il futuro. Le aziende alimentari potrebbero essere spinte a rivedere e rafforzare i loro controlli interni e le pratiche di comunicazione per evitare accuse simili. Inoltre, potrebbe aumentare la pressione sulle autorità di controllo per garantire una maggiore vigilanza e trasparenza nel settore". "La speranza è che la verità emerga chiaramente, qualunque essa sia, e che possa contribuire a rafforzare la fiducia nel settore alimentare italiano." #pasta #processo #consumatori #food #legalfood Fonte del post: https://lnkd.in/d8NaQtCg
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Recentemente, è stato emesso un richiamo alimentare precauzionale riguardante il formaggio Mordier, un prodotto apprezzato per la sua qualità e tradizione. Questo tipo di intervento, sebbene possa sembrare allarmante, è un segno positivo dell’attenzione e della responsabilità che le aziende alimentari devono avere verso i consumatori. I richiami precauzionali sono un processo fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e per proteggere la salute pubblica, mostrando l’impegno nel monitorare costantemente i prodotti e correggere tempestivamente eventuali rischi. In un settore in cui la fiducia dei consumatori è cruciale, la trasparenza e la prontezza nell’affrontare situazioni simili dimostrano l'affidabilità delle aziende e la loro capacità di proteggere il benessere delle persone. Un altro passo avanti nella continua evoluzione della qualità e della sicurezza alimentare. #SicurezzaAlimentare #Trasparenza #QualitàAlimentare #Responsabilità Un ringraziamento a Il Fatto Alimentare per la completezza e la precisione dell’articolo che spiega in dettaglio l'intervento, contribuendo a una maggiore comprensione della vicenda.
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#astensione & #boicottaggio Salute e protezione dei ns. prodotti, leader nel mondo, in due semplici mosse ------- 🇺🇦🐛🇪🇺 La Commissione Europea ha autorizzato all'immissione in commercio della polvere di larve intere di Tenebrio molitor (larva gialla della farina) trattata con raggi UV, inserendola tra i 'nuovi alimenti' (novel food) dell'UE. Il regolamento sarà ora pubblicato sulla Gazzetta UE ed entrerà in vigore dopo venti giorni. Nel testo si precisa che nei prossimi cinque anni "solo la società" francese "Nutri'Earth è autorizzata a immettere sul mercato il nuovo alimento", salvo nel caso in cui un'altra società ottenga l'autorizzazione per tale nuovo alimento o abbia il consenso di Nutri'Earth" https://lnkd.in/dWB7AZew 💬Iscriviti a @Russia_Ucraina_Guerra_Palestina ---- #lovoglionogliitaliani https://lnkd.in/dWB7AZew
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🍾 La capsula non è solo packaging. Ma le cantine lo sanno? 🛡 Proteggere l'ambiente potrebbe non essere il modo migliore per tutelare il consumatore. Gli studi di laboratorio evidenziano come la capsula sia ancora uno strumento importante per limitare, oltre alla manomissione dei fermagli nel caso di spumanti e affini, anche la compromissione del prodotto a livello di sicurezza alimentare, come nel caso dei rischi dovuti a contaminanti microbiologici. 🔬 Dopo la pubblicazione dell'ultimo Regolamento UE, che ha reso in alcuni casi facoltativo l'uso della capsula (sull'onda della riduzione dei packaging per motivazioni ambientali), il gruppo Crealis Group ha dato mandato a CSI Spa – Gruppo IMQ di realizzare uno studio scientifico per accertare l’efficacia della capsula nel proteggere l’imboccatura delle bottiglie da muffe e batteri. ❓ Le cantine italiane sono al corrente di questo effetto protettivo? Raccontateci le vostre esperienze nei commenti... 📰 I risultati completi dello studio - insieme agli approfondimenti degli esperti - sono sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 22 pubblicato questa settimana. Nel primo commento tutte le informazioni per abbonarsi! 👇 #corrierevinicolo #vino #unioneitalianavini #vini #packaging #capsule
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Un passo avanti verso una maggiore trasparenza e consapevolezza nelle scelte alimentari! 🌍✨ L'obbligo di indicare l'origine della frutta secca sgusciata e di altri prodotti come funghi, capperi e zafferano è un'importante conquista per il settore alimentare. Come professionista impegnato/a nella valorizzazione della qualità e dell'eccellenza, accolgo con entusiasmo questa normativa, che non solo tutela i consumatori, ma premia anche le imprese che investono nella tracciabilità e nel made in Italy. 🇮🇹 Quali opportunità pensate possa offrire questa novità alle aziende e ai consumatori? #trasparenza #sovranitàalimentare #qualitàalimentare #MadeInItaly
A partire dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore in tutta l’Unione europea l’obbligo di indicare l’origine della frutta secca sgusciata, come mandorle, nocciole, pistacchi e fichi secchi, direttamente in etichetta. Una novità importante per garantire ai cittadini una maggiore chiarezza e qualità nei prodotti che scelgono ogni giorno. L’indicazione obbligatoria aiuterà infatti a distinguere chiaramente il luogo di origine del prodotto da quello di confezionamento. Non solo frutta secca: la normativa riguarderà anche funghi non coltivati, capperi e zafferano, sostenendo una trasparenza sempre maggiore nel settore alimentare. Un risultato importante per l’Italia, per i cittadini e le imprese che credono nell’eccellenza e nella qualità!
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