🔥Vittoria Schiacciante contro la Banca: Oltre 139.000€ recuperati per un nostro assistito! Tribunale di Cosenza Ottobre 2024. Un nostro cliente ha recuperato oltre 139.000€ dalla banca, che ha violato le regole sull’ Anatocismo (interessi su interessi), interessi ultralegali e non solo. SALDo zero del primi estratto conto depositato (ATTENZIONE per i Legali, su Conto corrente Chiuso!...quindi non in opposizione al decreto ingiuntivo❗️) Grazie alla nostra Assistenza Giurimetrica abbiamo dimostrato che il riconoscimento del debito fatto firmare dalla banca non era valido, così come l’addebito di Commissioni di Massimo scoperto non correttamente pattuite e altro che potrebbe avere dell'incredibile. E non è solo una vittoria isolata: ogni giorno aiutiamo imprenditori a far valere i propri diritti. Stasera Mercoledì 23 ottobre, alle 19:00, il sottoscritto, il Maestro e mentore Economista e Giurimetrico Bancario Dott. Gennaro Baccile e Ospiti gli avvocati Savino Genovese e Bianca Bronzi legali artefici di questo risultato, ti mostreremo come scoprire se anche i tuoi contratti contengono errori nascosti, e come trasformarli in un’opportunità di guadagno o di risparmio. Ti narreremo come siamo arrivati a questa storica sentenza del tribunale di Cosenza e quali sono i passi che dovresti seguire per ottenere un simile risultato! Non perdere questa occasione per scoprire se puoi recuperare migliaia di euro grazie a vizi contrattuali che le banche sperano non vengano mai scoperti! PS: per chi volesse copia della sentenza scriva poi nei commenti :-) PPS: per una capire se vale anche per te 👉 vai su www.contestalabanca.com
Post di Stefano Cesare Palazzi
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Per i cittadini e le imprese, è importante controllare attentamente i propri rapporti bancari e far valere i propri diritti in caso di anomalie. La causa verteva su pratiche bancarie illegittime, inclusa l’applicazione di interessi usurari e clausole contrattuali non valide. Questa sentenza rappresenta un esempio significativo di come la giustizia possa intervenire per riequilibrare i rapporti tra banche e clienti. Leggi di più nell'articolo completo Ramses Group può aiutarti
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… Una sentenza del gennaio 2024 ha scatenato una vera e propria rivoluzione nell’ambito della giurisprudenza italiana: un tribunale ha dichiarato che i finanziamenti garantiti dallo Stato sono nulli se la banca non verifica la solvibilità del debitore e sfrutta le garanzie pubbliche solo per rientrare dai propri rischi. Da anni sostenevo che l’erogazione di finanziamenti alle imprese, indipendentemente dal fallimento dell’azienda, spesso configurava il reato di concessione abusiva del credito, anche fuori dalle procedure concorsuali. E forse ci siamo arrivati. Il Tribunale di Asti, con una sentenza dell’8 gennaio 2024, ha dichiarato nullo un contratto di mutuo bancario assistito da garanzia pubblica (fondo di garanzia Mcc per le Pmi) perché la banca era consapevole dello stato di insolvenza del cliente. In altre parole, la banca deve restituire i soldi al cliente che nel frattempo ha onorato l’impegno. La condotta della banca è risultata così lontana dalla diligenza professionale tipica del banchiere da far presumere la piena consapevolezza delle reali condizioni di insolvenza del cliente, o almeno un completo disinteresse per queste, accettando consapevolmente il rischio di concedere un finanziamento a un’impresa insolvente. Secondo il Tribunale, la banca ha agito in questo modo solo perché poteva accedere alla garanzia statale Mcc per il finanziamento concesso, senza preoccuparsi di proteggere il garante (anche se era lo Stato) da possibili perdite. Nel leggere la sentenza, ho rivissuto ciò che ancora oggi accade spesso: una banca, se ampiamente garantita da terzi, chiude gli occhi, talvolta anche per incompetenza, di fronte a bilanci sostanzialmente falsi pieni di ipervalutazioni di rimanenze e crediti difficili da riscuotere (meglio chiamarli «perdite su crediti»), rivalutazioni gonfiate degli immobili aziendali, crescita “allegra” dei ricavi e operazioni di finanza creativa sui finanziamenti autoliquidabili come l’anticipo di fatture su operazioni non perfezionate (inventate, false), poi sostituite da fatture per consegne effettivamente eseguite. Come dicevo all’inizio, si tratta di un big bang giurisprudenziale che apre la strada a valutazioni negative della diligenza bancaria anche in casi meno evidenti, dove non c’è un dolo palese, il garante non è lo Stato e indipendentemente dal fallimento o altre procedure concorsuali. È necessario avere il coraggio di affrontare queste questioni in tribunale con professionalità e competenza. La realtà va ben oltre la narrativa ufficiale, rivelando un sistema intricato e manipolativo che sfrutta le garanzie pubbliche a discapito delle piccole imprese e, in ultima analisi, dell’economia stessa. Vincenzo Imperatore ✅
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Il perverso mondo della cessione dei crediti bancari. Un business senza fine, politicamente non regolamentato, un palcoscenico calcato non soltanto da speculatori di professione, ma anche dalle stesse banche e, cosa ancor più scandalosa, dal MEF che controlla la AMCO. Obbligazioni senior, junior, mezzanine, tutto in relazione a una gradazione di rischio “inesistente”. Proprio così, inesistente tenuto conto che gli attori acquistano i crediti a percentuali modeste rispetto ai valori nominali, e inseguono i debitori sui valori mominali. Ma c’è di più. Molte posizioni sono anche garantite dal Mediocredito Centrale e il creditore, o meglio il suo braccio armato, pur in presenza di una rinegoziazione dell’ ammortamento che registra pagamenti assolutamente regolari, segnala proprio al Mediocredito “l’evento di rischio” non consentendo al debitore, ormai in regola, di potere accedere ancora a nuove linee di credito. Come risolvere il problema? Semplice, il braccio armato, con una “disarmante trasparenza”, via PEC esplicita che il blocco operativo al Mediocredito potrà da loro essere rimosso a condizione che il debitore estingua in anticipo la posizione! Sintesi. Nessuno per legge può chiedere una estinzione anticipata di un debito se questo è a scadenza indicata, perché si configura una estorsione lampante, a maggior ragione se tale debito è un ammortamento nella sua sorte senza alcuna falcidia, ovvero senza alcuno stralcio. Che la politica intervenga. Daro’ un contributo spero concreto su tale tema che sfianca milioni di persone, preparando un disegno di legge in bozza già sottoposto.
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I portafogli italiani, di crediti deteriorati, si dividono in 2 parti 1) quelli su cui ci sono ampie aspettative e su cui bisogna incassare il massimo. E su cui non si è disposti a mollare un centimetro Sono pratiche in cui ci sono le pressioni dei consulenti e quelle di chi, quel credito, lo vuole comprare Poi ci sono i crediti in cui 2) non ci sono contatti con debitori, consulenti e che non vuole comprare nessuno Risultato Non si chiude niente Nel caso 1 la proposta non va avanti perché sembra che il gestore voglia dilapidare il valore del portafoglio, in costanza di già scarsi incassi mensili, concordando soluzioni che prevedono decurtazioni non accettabili del gbv Nel caso 2 si sarebbe ben disposti a stralciare, anche perchè nessuno vuole comprare quel perimetro, ma il gestore si ritrova come la particella di sodio e non ha nessuno con cui interloquire Non può fare info commerciali Non può azionare legalmente il credito perché ci sono poche speranze e mancano i soldi per i fornitori Non può neanche aggiornare la residenza per mandare un telegramma o una postel Non ci sono i soldi, tranne se non la paga lui, neanche per una raccomandata con la diffida Hanno tale risorsa economica solo per le pratiche in cui bisogna interrompere la prescrizione Risultato? Quello che vedete da anni e di cui, da anni, parlo in quanto sistematicamente accade tutto ciò ogni giorno Bisognerebbe prendere, in ogni portafoglio, un laureato in statistica ed uno psicologo Si risolverbbero tanti problemi e si giungerebbe a determinate, e chiare, conclusioni relative al da farsi
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⚖ La sola delega ad operare sul conto corrente del terzo estraneo alla bancarotta non basta a giustificare il sequestro preventivo della sua liquidità. ➡ E' il principio di diritto affermato con la sentenza numero 34010/2024, resa Corte di Cassazione - sezione quinta penale, che è tornata ad affrontare il ricorrente tema giuridico della legittimità del sequestro preventivo eseguito sul conto corrente del terzo estraneo al reato, sul presupposto della preventiva delega ad operare conferita alla persona sottoposta ad indagine destinataria del decreto di sequestro preventivo. ✅ La sentenza in commento si pone nell’alveo dell’orientamento di legittimità più garantista nei confronti del soggetto estraneo alla consumazione del reato secondo il quale, l’assenza di elementi di prova dimostrativi dell'effettività dell'esercizio del potere di fatto dell’indagato sul conto corrente del terzo incolpevole, impedisce l’ablazione delle risorse economiche giacenti presso l'istituto bancario. ✅ Rimane chiaramente a carico della difesa della parte estranea al processo l’onere di allegazione e prova conforme (con il deposito della movimentazione bancaria) dell’assenza di operazioni contabili presenti sul conto corrente riferibili all’indagato. ⬇ Per approfondimenti: https://lnkd.in/d9CrtQ4V #sequestro #penale #cassazione #bancarotta
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COMPOSIZIONE NEGOZIATA ESCUSSIONE CREDITI CON GARANZIA MCC In caso venga avviata una CNC le banche devono sospendere le esecuzioni (anche dei loro crediti con garanzia MCC) o nulla gli impedisce di proseguirle? Il caso: Il debitore ha tra i propri creditori istituti di credito che vantano crediti assistiti da garanzia MCC che stanno procedendo ad escutere senza tener conto del piano del debitore. Tale escussione secondo il debitore (e anche secondo l'esperto) farebbe nascere un "superprivilegio" che danneggerebbe tutti gli interlocutori. Perfino le banche garantite. Per questo motivo il debitore fa richiesta di misure cautelari (concedendo anche una disclosure sul piano). Il Tribunale di Milano dopo aver acquisito il parere dell'esperto concede tali misure cautelari e dispone 🎯il divieto alla banca di procedere per tutta la durata delle misure il recupero del credito e l'escussione delle garanzie 🎯il divieto a MCC di esigere dalla banca il recupero del credito e l'escussione stessa 🎯la sospensione o inibizione in caso tale procedimento fosse già iniziato Ho sempre pensato che le banche non avessero nessun interesse al di la del dovere di buona fede a fare trattative in merito al credito garantito. Questa ordinanza apre uno spiraglio. Che ne pensate? #composizionenegoziata #esperto #MCC #creditori #garanzia #escussione #banche #crisi #insolvenza #pmi
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Altro risultato importante per l'Avv. Argento. La società da lui rappresentata ha citato in giudizio la banca, contestando diverse pratiche irregolari relative al conto corrente. Tra di esse l'applicazione di tassi di interesse arbitrari e di oneri illegittimi. Questa sentenza rappresenta un importante punto di riferimento per i correntisti che ritengono di aver subito addebiti bancari illegittimi. Leggi l'articolo completo sul sito Ramses Group può aiutarti
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https://lnkd.in/dDDUNnvY Oggi la relazione annuale Abf, uno strumento fondamentale di gestione del contenzioso bancario e finanziario. #edufin #banche #reclami #ricorsi Parliamone di più; è anche questa #educazionefinanziaria
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Per la rubrica dedicata al processo di recupero del credito deteriorato approfondiamo l’Accordo di saldo e stralcio. Una pratica che prevede il pagamento di una somma inferiore rispetto al debito originario, al fine di estinguere l’intera posizione debitoria. Scorri le slide per sapere come funziona e quali sono le sue caratteristiche. #GuberBanca #credito #saldostralcio
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L’articolo analizza il #rapporto tra le #imprese in #crisi e i #creditori #bancari, alla luce delle modifiche apportate dal decreto correttivo del 2024. Da una prospettiva professionale, emerge chiaramente la difficoltà di conciliare l’esigenza di risanamento delle imprese con la rigida gestione prudenziale adottata dal sistema bancario. Sebbene il legislatore abbia introdotto obblighi per gli istituti finanziari di partecipare alle trattative in modo attivo e informato, nella pratica continua a registrarsi una certa riluttanza da parte delle banche, spesso limitata a gestioni passive e prive di un reale impegno. A mio avviso, uno dei #principali #ostacoli al pieno successo della composizione negoziata risiede proprio nella mancata sinergia tra normativa concorsuale e bancaria. Da una parte, il codice della crisi introduce strumenti per favorire il risanamento delle imprese, dall’altra le banche sono vincolate da regole di vigilanza che le dissuadono dal concedere nuovo credito, anche in situazioni dove tale supporto potrebbe fare la differenza. La finalità primaria delle banche, infatti, resta la protezione del proprio capitale e non il sostegno al tessuto imprenditoriale, specie in fasi critiche. Il tema dei finanziamenti abusivi solleva ulteriori questioni: se da un lato è giusto evitare che le banche eroghino credito in modo irresponsabile, dall’altro un eccessivo timore di responsabilità può portare a escludere interventi anche laddove esistono concrete possibilità di risanamento. Il decreto correttivo introduce alcuni chiarimenti, come la possibilità di continuare i rapporti bancari senza che ciò comporti responsabilità automatica, ma queste misure, a mio avviso, restano parziali e non risolvono il problema di fondo. Un altro punto di riflessione riguarda la gestione dei contratti pendenti e delle misure protettive. La possibilità per i creditori di sospendere l’esecuzione dei contratti prima della conferma giudiziale delle misure protettive è una lama a doppio taglio: mentre tutela gli interessi delle banche, rischia di compromettere gravemente la capacità dell’impresa di continuare a operare. Credo che il bilanciamento tra le esigenze di risanamento e la protezione del sistema creditizio debba essere ripensato per garantire una maggiore efficacia del processo di composizione negoziata. In definitiva, il problema dei disincentivi bancari al risanamento è uno dei nodi centrali che il legislatore dovrà affrontare con maggiore decisione. Senza un reale impegno delle banche a sostenere le imprese in crisi, gli strumenti messi a disposizione dal codice della crisi rischiano di rimanere inutilizzati o inefficaci. Carlo Carmine CFI - Crisi Fiscale d'Impresa Simone Forte Eugenia Piunno Germana Garofalo Ludovica Margherita Catena Alessandro Pierosara Alessandro Felicioni
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[🏦❗️ListaBanche Aderenti alla Moratoria]
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INTESA+UBI occhio a quei due 🧐!
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Sentenza Pesaro 4 luglio 2019. La Banca deve dimostrare dove ha pescato il Tasso Euribor e ATTENZIONE a Tasso di Mora e Com. Estinz. Anticipata!
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