📢 Aggiornamento giurisprudenziale. ⚖️🏥 Cassazione: Annullata Sentenza su Responsabilità Medica. Il Caso Torna al Giudice Civile. Con la sentenza n. 45399 dell'11 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha annullato una decisione della Corte d'Appello di Roma in un caso di presunta responsabilità medica per il decesso di una giovane paziente. 🔹 Nonostante la prescrizione del reato, la Corte d’Appello aveva confermato le statuizioni civili contro tre medici e un’infermiera. 🔹 La Cassazione ha evidenziato un difetto di motivazione sul nesso causale tra le condotte omissive dei sanitari e il decesso della paziente. 🔹 I giudici di merito non hanno dimostrato come gli interventi omessi avrebbero potuto concretamente evitare l'evento. 🔄 Il caso è stato rinviato al giudice civile per un nuovo esame degli aspetti risarcitori. Leggi l'approfondimento a questo link 👉 https://lnkd.in/d8P75t3r #SLLP #ResponsabilitàMedica #DirittoSanitario #CorteDiCassazione #Giurisprudenza #NessoCausale #Sanità #DirittiDeiPazienti
Post di Studio Legale Lerro-Plebani & Associati - Diritto Sanitario
Altri post rilevanti
-
La Corte di Cassazione ha recentemente ribadito i principi che guidano l'onere della prova nei casi di responsabilità sanitaria. Secondo l'ordinanza 5922 del 5 marzo 2024, il paziente che agisce in giudizio non deve dimostrare la violazione delle leges artis nell’esecuzione delle prestazioni, ma ha l'onere di provare il nesso di causa tra la condotta denunciata e l'evento dannoso. Spetta alla struttura sanitaria o al professionista di contestare la domanda e dimostrare la correttezza della prestazione. La decisione di merito che non aveva applicato correttamente questi principi è stata censurata dalla Cassazione. Se anche il paziente non dimostra l'inadempimento, ciò non incide sull’esito del giudizio. La valutazione del nesso di causa si basa sulla preponderanza dell'evidenza, anche considerando la consulenza tecnica d'ufficio. Un'importante precisazione che mette in luce l'importanza della documentazione e della ricostruzione accurata dei processi interni nelle strutture sanitarie. #ResponsabilitàSanitaria #OnereDellaProva #LegesArtis #GiustiziaSanitaria #CorteDiCassazione #Giustizia #Sanità #MedicinaLegale #EvidenzaScientifica #SalutePubblica Leggi tutto: https://lnkd.in/eN-XQtra Articolo di: Avv. Maurizio Hazan, Avv. Andrea Codrino Pubblicazione: Il Sole 24 Ore Data: 8 Aprile 2024
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
⚖️ Aggiornamento giurisprudenziale. 📂 Incompletezza della Cartella Clinica e Nesso Causale: La Suprema Corte fa chiarezza. 🩺 La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 16737 del 17 giugno 2024, ha stabilito un principio fondamentale per la responsabilità medica: l'incompletezza della cartella clinica può essere utilizzata come prova per dimostrare il nesso causale tra l'operato del medico e il danno subito dal paziente, ma solo in circostanze specifiche. 🔎 La sentenza afferma che quando l'incompletezza della documentazione sanitaria rende impossibile accertare il legame eziologico, il giudice può presumere la responsabilità del medico se la condotta osservata è idonea a causare il danno. In questo contesto, il principio di vicinanza probatoria favorisce il paziente. ⚖️ 👉 L'importanza di una documentazione sanitaria accurata non è solo un obbligo formale, ma una vera e propria garanzia per la tutela del diritto alla salute e della corretta gestione dei rapporti tra medico e paziente. Un’incompleta o inadeguata cartella clinica può avere implicazioni determinanti nel giudizio di responsabilità sanitaria. #SLLP #DirittoSanitario #ResponsabilitàMedica #CartellaClinica #NessoCausale #TutelaPazienti #Cassazione Approfondisci a questo LINK👉🏻 https://lnkd.in/davs4wHW
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
📍Aggiornamento giurisprudenziale. 📣Cassazione: Diritto alla Salute e Autodeterminazione, Due Diritti Distinti. 🔍 La Cassazione si esprime su un'importante questione legata alla responsabilità medica e al risarcimento. In una recente sentenza, il paziente ha lamentato la violazione del suo diritto alla salute, ma non ha introdotto una richiesta autonoma per la lesione del diritto all'autodeterminazione (consenso informato). ⚖️ Non è stato possibile, pertanto, richiedere un risarcimento separato per la violazione del consenso informato, poiché la domanda si basava solo sulla violazione del diritto alla salute. 🔑 La sentenza chiarisce e rafforza la distinzione tra il diritto alla salute e il diritto all'autodeterminazione, dimostrando che una violazione dell'uno non implica automaticamente il risarcimento per l'altro. 💡 #sllp #DirittoSanitario #ConsensoInformato #responsabilitàMedica #Cassazione #dirittoallasalute Approfondisci a questo link 👉https://lnkd.in/dHmCRMkp
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il titolo è forte ma rende l'idea, la commissione sulla colpa medica istituita dal Ministero della Giustizia sta ridiscutendo la Legge 24 del 2017 per correggere il tiro sulla responsabilità medica. Niente depenalizzazione quindi ma in compenso si ipotizzano sanzioni su pazienti ed avvocati che intentano causa con troppa leggerezza. Insomma, le denunce a carico dei medici, con tutta probabilità non diminuiranno nel prossimo futuro. Ma come si stabilisce se un caso può o non può essere portato in tribunale? Studiando ed analizzando quanto successo ed affidandosi ad un pool di professionisti. Come noi e se hai qualcosa da chiedere non esitare a contattarci in privato. #negligenzamedica #responsabilitàsanitaria
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Per la Cassazione rappresentano un parametro per accertare la responsabilità sanitaria ma non sono obbligatorie, né hanno rilevanza «parascriminante» di Rosa Sciatta 06 Maggio 2024 Le linee guida in materia sanitaria, pur rappresentando un parametro utile nell’accertare i profili di colpa medica, non hanno «una rilevanza normativa», né «una generale rilevanza “parascriminante”». Per i sanitari, quindi, non basta attenersi alle linee guida per andare indenni da responsabilità. Così la Cassazione torna ad affermare, con l’ordinanza 34516/2023, la limitata importanza delle linee guida ai fini dell’accertamento giudiziale della responsabilità sanitaria. Il caso di malpractice sanitaria... Continua a leggere NT+ Diritto
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Una tematica talmente delicata e controversa, suscettibile di essere “trattata” in via meramente interlocutoria, accennando a qualche spunto riflessivo atto in nuce a superare le plurime vicissitudini dottrinali e giurisprudenziali sul tema. Non si può sottacere come l’intervento tanto auspicato delle Sezioni Unite sul tema (con la nota sentenza Mariotti del 2018), abbia tutt’altro che chiosato la questione, in primis perché ha perfino acclarato che la legge previgente alla Legge Gelli Bianco, fosse più favorevole rispetto a quest’ultima, tale da dover applicare quindi la Legge Balduzzi nei casi di fenomeni intertemporali; a ciò si aggiunga che le SS.UU. hanno fornito un’interpretazione ancora più restrittiva e rigorosa dell’art. 590 sexies c.p. (introdotta sempre da L. n.24/2017), esonerando la responsabilità colposa del sanitario solo nei casi di imperizia non grave consumata nella sola fase esecutiva delle linee guida o delle buone pratiche clinico-assistenziali, senza tollerare errori di individuazioni delle stesse al caso concreto, quindi se mai un error nella adeguata trasposizione alla specificità del caso concreto. In realtà, rimarrebbero pur sempre i casi di colpa lieve per negligenza e imprudenza nella fase esecutiva. Dunque, nel panorama attuale frastornato e normativamente oscuro, sarebbe forse più agevole istituire uno scudo penale del sanitario limitato ai casi di colpa lieve, senza tuttavia distinguere le varie tipologia di colpa, e che ancora oggi la giurisprudenza e la dottrina faticano a rintracciare una linea di confine netta in grado di essere scissa e sussunta nelle circostanze del casus di specie, e soprattutto ancorato a saldi criteri di valutazione della colpa, i quali se rettamente delineati nel loro contenuto sarebbero in grado di neutralizzare la censurabile discrezionalità giudiziaria nell’accertamento della responsabilità colpa in materia sanitaria.
Avvocato penalista, blogger Terzultima Fermata e Consulente giuridico associazione Errori Giudiziari
Cassazione civile, Sez. 3^, ordinanza n. 5922/2024 del 5 marzo 2024, ha chiarito che l’accertamento del nesso di causalità nella responsabilità sanitaria è improntato alla regola di funzione della preponderanza dell’evidenza (o del “più probabile che non”).
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
>> Cassazione penale, sentenza n. 40316/2024 La Corte suprema chiarisce il rapporto tra linee guida, buone prassi e personalizzazione delle cure Leggi l'articolo di Angelo Forestieri 👇 Altalex Wolters Kluwer Italia #ResponsabilitàMedica
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Corte di Cassazione, Sez. Terza Civile ordinanza 26 aprile 2024 n. 11224 🔴 in tema di #responsabilitàmedica, l'eventuale #incompletezza della #cartellaclinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere #dimostrata l'esistenza di un #validolegamecausale tra l'operato del medico e il danno patito dal paziente allorché proprio tale incompletezza abbia reso #impossibile l'accertamento del relativo nesso eziologico e il professionista abbia comunque posto in essere una condotta astrattamente idonea a provocare la lesione … 🔴 la #mancanza di #mezzi o di #personale qualificato della struttura sanitaria, lungi dal costituire una esimente di responsabilità, può integrare una #tipicaipotesi di #inadempimento, dal momento che, per dare la prova liberatoria, la struttura deve dimostrare, in alternativa all'esatto adempimento, l'impossibilità della prestazione derivante da causa ad essa non imputabile, la quale non può evidentemente essere costituita da una #colpevoledeficienzaorganizzativa…
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Responsabilità penale dei professionisti sanitari e linee guida: evoluzione e sintesi della sentenza Cassazione n. 40316/2024 Sentenza Cassazione 2024 ✅ Stabilisce che seguire le linee guida non basta: il medico deve sempre valutare il caso specifico. ✅ Introduce il principio di medicina personalizzata. Punto chiave della sentenza (4 novembre 2024) 👉La Cassazione stabilisce che il rispetto delle linee guida non esonera automaticamente i medici dalla responsabilità penale. 👉Il professionista sanitario può essere ritenuto colpevole se le linee guida non sono adeguate al caso specifico. 👉Caso esemplare: una ginecologa condannata per imperizia per non aver prescritto un esame non previsto dalle linee guida, ma che avrebbe evitato la morte del feto. Evoluzione della responsabilità medica Legge Balduzzi (2012) ✅ Protezione dei medici che seguivano le linee guida → esenti da colpa lieve. ❌ Problematicità: difficile distinguere tra colpa lieve e colpa grave. Legge Gelli-Bianco (2017) ✅ Abolizione della distinzione tra colpa lieve e colpa grave. ✅ Introduzione delle linee guida come riferimento principale per valutare la responsabilità. ❌ Problema emergente: rigidità nell’applicazione delle linee guida, senza considerare le specificità dei singoli casi. Conseguenze e dibattito Commissione ministeriale D’Ippolito 📙Necessità di bilanciare tutela dei pazienti e protezione dei medici. 📙No alla depenalizzazione, ma si valuta una sanzione per denunce infondate (lite temeraria). 📙Maggiore “scusabilità” dell’errore in situazioni mediche complesse. Richiesta dei professionisti sanitari 👍Estensione dello scudo penale post-Covid per limitare il rischio di contenziosi e ridurre la medicina difensiva. 👍Il 95% dei processi per malasanità si conclude con un nulla di fatto. Conclusione 📎La sentenza rafforza la responsabilità individuale del medico, che deve valutare caso per caso. 📎Necessità di una maggiore flessibilità nell’applicazione delle linee guida. 📎La giurisprudenza si orienta verso una medicina personalizzata e non solo protocollare.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
⚖️ Proposta di Riforma sulla Responsabilità Medica: un passo verso una maggiore protezione dei professionisti? 🩺 La recente proposta di riforma sulla colpa professionale medica mira a integrare la legge 24/2017, offrendo maggiori tutele ai sanitari, senza compromettere il principio di responsabilità. Tra i punti chiave: 🔹 Nuove definizioni: è stata introdotta quella di «indirizzi diagnosi e cura adeguati al caso concreto» che comprende le “linee guida”, “le buone pratiche cliinico-assistenziali” e “le altre scelte diagnostiche adeguate…”, il cui rispetto esclude la responsabilità del sanitario già sul piano dell’elemento oggettivo del reato. 🔹 Elementi soggettivi: è apprezzabile la novità data dall’eliminazione del riferimento alla sola imperizia e la riproposizione dello stesso concetto di colpa grave già previsto dall’art. 2236 cod. civ. con riferimento all’attività sanitaria di speciale difficoltà. Tuttavia, proprio la disciplina dell’elemento soggettivo della responsabilità del personale sanitario rappresenta uno dei punti di maggior criticità della proposta di riforma. 🔹 Responsabilità civile: la proposta prevede che nel caso di prestazioni particolarmente difficili la responsabilità, pur in caso di violazione delle leges artis, sia limitata ai casi di dolo o di colpa grave descritti in un elenco tripartito. Il rischio è che la regola liberatoria dell’«adeguatezza alle specificità del caso concreto» si riveli troppo lasca. 🔹 Tutela processuale: Occorrerà verificare se il progetto avrà un concreto sviluppo. Nel frattempo, nel decreto Milleproroghe è stata inserita una norma che estende sino alla fine del 2025 lo scudo penale per i medici (articolo 3-bis del decreto legge 44/2021) #Sanità #ResponsabilitàMedica #RiformaLegislativa #TuteleProfessionali #StudioLegale #THMR Articolo di: Avv. Maurizio Hazan, Avv. Luigi Isolabella Pubblicazione: Il Sole 24 Ore Data: 23 Dicembre 2024 Articolo completo: https://lnkd.in/dfs52Rpt
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-