La Corte d’Appello di Bari sull’efficacia della clausola contrattuale di determinazione del tasso degli interessi stipulata anteriormente all’entrata in vigore della legge anti-usura
Post di Studio Legale Rizzo - Firenze
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La Seconda Sezione civile della Corte di Cassazione ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione di particolare importanza - oggetto di contrasto nella giurisprudenza delle Sezioni semplici - concernente la validità del cd. mutuo solutorio (consistente nell’accredito su un conto corrente della somma necessaria a ripianare un pregresso debito del correntista nei confronti della banca mutuante), con particolare riguardo alla necessità di verificare se tale modalità di erogazione della somma - cui si correla l’obbligo del mutuatario di utilizzarla per estinguere una propria diversa posizione debitoria verso il mutuante - integri una datio rei suscettibile di porre il danaro nella disponibilità del mutuatario ovvero si traduca in una mera operazione contabile, qualificabile alla stregua di pactum de non petendo ad tempus, funzionale a procrastinare la scadenza dei debiti pregressi.
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Articolo di oggi
Corte di Cassazione: i confini applicativi delle Sezioni Unite del 2021 sulle fideiussioni parzialmente nulle. Nota a Cass. Civ., Sez. I, 10 ottobre 2024, nn. 26380 e 26383. A cura del Dott. Valentino Vecchi. #dirittodelrisparmio #garanzie #fideiussioni #nullità #nullitàparziale #cassazione
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La gravità dell’inadempimento ex art. 1455 c.c., ai fini della risoluzione contrattuale, è una valutazione spettante al giudice di merito che deve essere argomentata facendo riferimento alla specifica situazione di causa e non in maniera astratta o incompatibile con la stessa. Nella fattispecie portata all’attenzione di Cass. Civ. Sez. 2 -, Ordinanza n. 13784 del 17/05/2024, si è deciso dell’inadempimento dei promissari acquirenti immobiliari che a fronte di un prezzo finale di 1.000.000 di euro avevano versato un acconto di 299.000, rispetto a quello pattuito di 300.000. Per la Corte territoriale tale inadempimento non ha scarsa importanza perché riguardante una obbligazione fondamentale del rapporto, quale è il versamento dell’acconto. Per la S.C. il giudice di merito è incorso nel vizio di violazione di legge perché non ha tenuto in conto che la somma versata in acconto era comunque considerevole rispetto al prezzo finale e si discostava di poco da quella convenuta. Appare evidente, allora, che il giudice di appello non ha specificato i criteri seguiti al fine di ritenere di non scarsa importanza l’inadempimento, ma si è limitato a richiamare la formula normativa, con un giudizio astratto, del tutto sganciato dalle emergenze di causa, anzi in maniera incompatibile con le stesse, che facevano presumere chiaramente una scarsa importanza dell’inadempimento nell’economia complessiva del rapporto. Di qui la necessità di un riesame. #AvvLuigiDiPrisco
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Per attaccare bisogna essere inattaccabili: la rigorosa prova delle note eccezioni volte a paralizzare il decreto ingiuntivo emesso in forza di fideiussione. Nota a Trib. Reggio Emilia, Sez. II, 27 novembre 2024, n. 1176. A cura dell'Avv. Giulia Turato. #dirittodelrisparmio #fideiussione #mutuo #floor #decretoingiuntivo #opposizione #sentenza #nullitàfideiussione #nullitàantitrust
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Il Tribunale di Lecce su continuità del rapporto, prescrizione delle rimesse e reciprocità della capitalizzazione degli interessi. Nota a Trib. Lecce, Sez. II, 2 settembre 2024, n. 2775. Massima redazionale. #dirittodelrisparmio #interessi #rimesse #prescrizione #anatocismo #capitalizzazione
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>> ABF, Collegio di coordinamento, Decisione n. 4137/2024 La valutazione del carattere vessatorio è esclusa quando la clausola sia formulata in maniera chiara e comprensibile Leggi l'articolo di Benedetta Contini 👇 Altalex Wolters Kluwer Italia #Finanziamenti #ClausolaFloor #Consumatori #ClausoleVessatorie #Contratti
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Focus - crisi da sovraindebitamento " Il procedimento di esecuzione immobiliare promosso dalla banca va avanti anche se il singolo consumatore, in quanto debitore esecutato, si trova sottoposto alla procedura concorsuale della liquidazione controllata di cui all'art. 268 del d.lgs. 14/2019 codice della crisi d'impresa e insolvenza, come avviene nella liquidazione giudiziale. L'istituto di cui all'art. 363 bis cpc, voluto dalla riforma Cartabia, consente al giudice del merito che si trova di fronte ad una questione di diritto nuova e complessa, di interpellare la Cassazione per ottenere un intervento che faccia chiarezza. Le parti in causa si giovano della decisione della Suprema Corte e trovano risolta la questione di diritto senza che possa essere ancora discussa nei successivi gradi, laddove la pronuncia dei giudici di legittimità ha una forza vincolante nella causa in cui la questione è stata sollevata ed allo stesso tempo svolge una funzione che orienta gli altri processi". Resta aggiornato con Cassazione 4.0, un servizio giuridico pensato per l'avvocato civilista, con particolare attenzione al quotidiano giuridico ed alla ricerca nell'archivio della giurisprudenza di merito civile, consultabile anche con il motore di ricerca semantico con AI, indicando il quesito senza dover più individuare parole chiave e operatori logici. Compila il form e provalo senza impegno: https://lnkd.in/dS_ejs4d
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Segnaliamo che la Seconda Sezione civile della Corte di Cassazione ha rimesso alla Prima Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione di massima di particolare importanza - oggetto di contrasto anche nella giurisprudenza delle Sezioni semplici - concernente la validità del cd. mutuo solutorio (consistente nell’accredito su un conto corrente della somma necessaria a ripianare un pregresso debito del correntista nei confronti della banca mutuante), con particolare riguardo alla necessità di verificare se tale modalità di erogazione della somma - cui si correla l’obbligo del mutuatario di utilizzarla per estinguere una propria diversa posizione debitoria verso il mutuante - integri una datio rei suscettibile di porre il danaro nella disponibilità del mutuatario ovvero si traduca in una mera operazione contabile, qualificabile alla stregua di pactum de non petendo ad tempus, funzionale a procrastinare la scadenza dei debiti pregressi.
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>> Corte d’Appello di Roma, sentenza n. 5472/2024 Contratti derivati, i differenziali negativi eliminano l’alea? Leggi l'articolo completo 👇 Altalex Wolters Kluwer Italia #Contratti #ContrattiDerivati #Alea
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📍#Usura: la clausola contrattuale è illecita se il tasso supera la soglia di legge nel momento della sua «pattuizione» ma non può diventarlo per effetto di una sopravvenienza successiva📍 ⚖️ Cassazione civile 🏦 banche 🏦 - ordinanza n. 30404 del 26 novembre 2024: 📌 In tal senso si è consolidata la giurisprudenza di legittimità (v. per tutte Cass. n. 24743/2023, seguita da numerose pronunce, da ultimo Cass. n. 18013/024) dopo l’arresto delle Sezioni Unite per cui 📍«nei contratti di #mutuo, allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura, come determinata in base alle disposizioni della legge n. 108 del 1996, non si verifica la nullità o l’inefficacia della clausola contrattuale di determinazione del tasso degli interessi stipulata anteriormente all’entrata in vigore della predetta legge o della clausola stipulata successivamente per un tasso non eccedente tale soglia quale risultante al momento della stipula, né la pretesa del mutuante, di riscuotere gli interessi secondo il tasso validamente concordato, può essere qualificata, per il solo fatto del sopraggiunto superamento di detta soglia, contraria al dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto» (Cass. civ., sez. un. 24675/2017). 📌 In definitiva la clausola contrattuale è illecita e viola l’art. 644 c.p. se il tasso supera la soglia di legge nel momento della sua «pattuizione», ma non può diventarlo per effetto di una sopravvenienza successiva.
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