Post di Successori Reda S.B.p.A.

In un mondo fashion nel quale molti fanno a gara per ridurre sempre più i costi, a fronte però di aumenti del prodotto finito e a scapito della qualità (oltre che dell'ambiente), esiste chi investe sulla qualità e su materie prime italiane. HModa, detta anche #holdingmoda, costituita nel 2017, è il polo del lusso #Madeinitaly che unisce 17 Aziende virtuose che rappresentano l’eccellenza della manifattura italiana nella moda. È divisa in 4 "business unit" : abbigliamento, calzatura, pelletteria e tessuto. E proprio per garantire assoluta qualità e tracciabilità di quest'ultimo, Beste (una delle società del gruppo #hmoda) ha creato il progetto #Itaco per la produzione del filato di cotone a partire dalla materia prima, coltivata e raccolta con la denominazione #supima, un cotone organico coltivato seguendo principi ecologici e sostenibili che mirano a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la salute del suolo. I campi di cotone sono localizzati nelle regioni del sud Italia (prevalentemente Puglia ma anche Sicilia e Sardegna) e abbandonati negli anni ’60 a causa dell’avvento delle fibre sintetiche. Una sorta di "rimborso" dell'industria alla Natura. Il gruppo italiano ottiene così anche il controllo completo della catena di approvvigionamento, dal materiale grezzo al capo finito, comprese soluzioni di riciclo attraverso #Beredo, la divisione che recupera la totalità degli scarti tessili per riciclarli in prodotti a nuova vita. Ma non basta: del gruppo fa parte anche Accademia HModa, che nasce nel 2020 con l’obiettivo di accompagnare le nuove generazioni in un percorso formativo professionalizzante, attraverso la trasmissione del saper fare maturato dalle persone delle aziende di HModa in anni di esperienza nel settore della produzione di abbigliamento di alta moda. Non c'è che dire, questa è la dimostrazione reale di come imprenditori illuminati riescano a fare business diminuendo l'impatto sull'ambiente ed aiutando la Società.

Pommes de Claire: Innovazione e sostenibilità nell’alta moda italiana Oggi mettiamo in luce l’audacia di Chiara Salvioli e del suo atelier slow fashion, Pommes de Claire. Un progetto che recupera scarti dell'industria dell'alta moda, trasformandoli in capi senza tempo. Un esempio di come l'innovazione e la sostenibilità possano coesistere nel settore della moda. Scopri di più su questa visione unica, esplorando il nostro articolo completo su Italian Bees.

L'attenzione verso la #moda sostenibile è in crescita. Nonostante il #fastfashion occupi ancora una parte significativa del panorama con capi a prezzi molto accessibili e costi altissimi per il pianeta, gli italiani scelgono con consapevolezza anche quando si tratta del proprio guardaroba. Lo dimostrano i dati del 9° Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile 📊 realizzato nel 2023 da #LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato #Eumetra: ♻️Il 48% degli italiani conosce il significato di moda sostenibile 💰 Il 20% è disposto a pagare di più per l’acquisto di abbigliamento eco-friendly Sono soprattutto i #Millennials e la #GenZ in particolare a ridefinire le priorità d'acquisto in un’ottica di circolarità e risparmio delle risorse. I Brand della moda negli ultimi anni hanno dimostrato come sia possibile unire stile, accessibilità e responsabilità ambientale. Una tra i primi a percorrere questa strada è stata #ManifatturaSesia, azienda leader nella produzione di filati per l’alta moda e parte del progetto 𝐅𝐢𝐥𝐢𝐝𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐆𝐫𝐨𝐮𝐩, il polo dei filati di eccellenza e del saper fare italiano. Per Manifattura Sesia abbiamo curato il progetto di #rebranding con l’obiettivo di sviluppare una nuova brand image che esprimesse la loro essenza: essere il partner sostenibile, Green e Made in Italy per la creatività mondiale della moda. Abbiamo chiesto a 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐫𝐚, 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, di parlarci della loro scelta sostenibile e dei risultati che ha portato: “Crescita e sostenibilità sono i fattori per i quali vogliamo distinguerci, basando la nostra strategia sulla convinzione che l’approccio etico caratterizzi il nostro modello di business. Crediamo fermamente che non possa esistere uno sviluppo economico a lungo termine slegato da quello sociale e ambientale, e infatti i brand della moda ci hanno scelti come partner strategici in quanto condividiamo gli stessi valori. La sostenibilità è rappresentata anche dall’alta qualità dei filati che produciamo essendo creati per durare nel tempo”.   Guarda i nostri progetti per Manifattura Sesia: https://lnkd.in/dqTZb_Rq https://lnkd.in/da3vde2f https://lnkd.in/dkt-bYzm   #Sostenibilità #SustainableFashion #CircularFashion MANIFATTURA SESIA S.R.L. LifeGate Eumetra

United Nations Economic Commission for Europe lancia Community of Practice per aumentare la tracciabilità e la trasparenza nelle industrie dell'abbigliamento e delle calzature. Oggi alla #triennaledimilano si é tenuto un'evento di riepilogo e riflessione sui primi 3 anni di ''THE SUSTAINABILITY PLEDGE for Sustainable & Circular Garment and Footwear''.  Sono stati presentati i risultati dei primi 20 progetti pilota e dell'impegno di oltre 100 marchi leader, produttori, organizzazioni non governative, associazioni industriali e iniziative di sostenibilità in quasi 30 Paesi, -confermando gli impatti positivi della tracciabilità dei prodotti a base di cotone, pelle, materiali sintetici, cellulosa e lana in tutto il mondo, dalla produzione all'utilizzo e oltre. In occasione di questa giornata si sono tenuti panel multidisciplinari che hanno discusso i risultati dei progetti pilota, possibili piani futuri, le leggi e le tecnologie coinvolte, e una serie di altre tematiche rilevanti per il settore della moda e manifattura sostenibile. Cittadellarte - Fondazione Pistoletto ONLUS Maria Teresa Pisani United Nations Economic Commission for Europe

I problemi sociali e ambientali devono essere monitorati in ogni settore produttivo con impegno e serietà, non devono essere considerati solo come potenziale business. Ci vuole concretezza e lealtà su tutta la filiera, da monte a valle.

Velasca è un esempio di eccellenza imprenditoriale italiana, che unisce tradizione e innovazione nel settore della calzatura artigianale. Fondata con l’idea di riportare in vita l'arte della produzione di scarpe fatte a mano, l’azienda si distingue per il suo impegno nella qualità dei materiali e nella cura dei dettagli. Sul palco del Milano Fashion Global Summit sono saliti Jacopo Sebastio ed Enrico Casati, i due co-founder di Velasca, per raccontare la storia di questo brand. «Il nostro obiettivo - ha affermato Casati - era quello di creare un brand internazionale con poche risorse, partendo dalle calzature e da un’idea di omnicanalità. Siamo passati da un brand di sole calzature e solo per uomini a uno da total look per uomini e donne, con linee sempre coerenti tra loro». «La Torre Velasca - ha ricordato Sebastio - è un simbolo della ricostruzione degli anni ‘50, ma anche di innovazione. Ecco perché l’abbiamo scelto come simbolo. Siamo partiti da 125 mocassini marchigiani venduti metà online e metà su un’Apecar in giro per Milano. Oggi il nostro focus per ora è rinforzarci nei mercati già aperti e più vicini: Nord America ed Europa. L’Asia per noi è una geografia ancora totalmente inesplorata». Infine, Casati ha sottolineato che «non usiamo tantissimo il termine affordable, ma per noi è fondamentale il concetto di prezzo smart e di value for money». #MilanoFashionGlobalSummit2024 #TheNewRules #Moda #Lusso #FashionIndustry #Leadership #Sostenibilità #AI #MadeInItaly

𝑆𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 - 𝑂𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑑𝑖𝑙𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑒. Sentire l'esigenza di parlare di crisi climatica e non più di cambiamento climatico, ci restituisce in modo netto l'urgenza che noi tutti e in primis le aziende stanno affrontando. Il secondo incontro formativo di ieri presso ASSOPELLETTIERI è stata una occasione preziosa per concretizzare cosa significhi abilitare la sostenibilità nelle aziende. Silvia Rotelli di Brogi & Pittalis Srl, Dario Maurini e Federico Pracchia di Alfa Consult srl hanno guidato i partecipanti attraverso strumenti e normative per le aziende che guardano alla sostenibilità come ad una opportunità di crescita e innovazione. 🌐https://lnkd.in/extEue7f 📧info@sustain-ability.consulting #sustainability #sostenibilità #moda #azienda

Moda& #filiera Filiera tessile cos’è = L'insieme dei settori #produttivi e delle relative imprese coinvolti nella realizzazione di una determinata produzione. Chi lavora nella filiera= Molti di noi artigiani, i quali hanno lavorato apprendendo un’arte. Qual’è il valore aggiunto della filiera= Rendere fattibile, produttiva e certificata la “realizzazione di una determinata produzione”. Il ciclo 🔁 ricomincia e ritorna allo stesso punto di partenza. Domando 1) Quanto tempo e’ costato tutto questo? 2) Cosa abbiamo investito , di noi stessi, per arrivare ad essere delle eccellenze? 3) Perché in questo momento storico i Paesi d’oltreoceano ci interpellano per il #MadeinItaly? Cosa ne pensate? Vi aspetto nei commenti, mentre rifletto il lavoro.😉🤝

Assomac presente al terzo #VeniceSustainableFashionForum: il summit internazionale dedicato alla transizione sostenibile del settore moda organizzato da TEHA Group, Confindustria Veneto Est e Sistema Moda Italia. Il “Venice Sustainable Fashion Forum" è tornato a Venezia lo scorso 24 e 25 ottobre per parlare della #sostenibilità nella #filiera della #moda. "Leading Re-Generation” è il titolo e il tema conduttore di questa edizione 2024. L’obiettivo è stato quello di proporre nuove linee guida nel processo di ripensamento del ruolo della sostenibilità, intesa come #rigenerazione per l’intero settore, con dirette implicazioni sul capitale umano e sul quadro normativo, sull’#innovazione e sulla #trasformazionedigitale, sulla #tracciabilità e la #trasparenza della filiera, infine, sull’approccio ai #consumi.   I principali protagonisti della filiera della moda, manifatture di eccellenza e brand, insieme a istituzioni ed esperti, sono stati chiamati a discutere sulle conseguenze che la transizione ha già innescato su #competitività, #produzione e #ricavi, condividere le best practice, e convergere su soluzioni e azioni per il futuro. La sfida è grande, ma siamo convinti che solo attraverso la collaborazione tra marchi e l’intera filiera produttiva potremo costruire un futuro più sostenibile per il nostro settore. #vsff #assomac #moda #sostenibilità #filiera #innovazione

Sostenibilità è la parola chiave per capire il presente e per costruire il futuro. Ma qual è il suo significato nel sistema tessile-moda di oggi, che ha l’esigenza, sentita e imposta da regolamentazioni nuove, di tradurlo in pratiche virtuose in una pluralità di contesti, come la produzione tessile, il valore delle risorse umane - in particolare quelle del made in Italy -, la manifattura, la creatività, il ciclo del riuso e l’eliminazione delle scorie? Partendo da un approccio etico che sottolinea la necessità di una piena sostenibilità del sistema, ho cercato di dare risposta a queste domande nel mio saggio “Italy&Moda”. Frutto di una ricerca condotta sul campo, attraverso analisi e interviste ai protagonisti della filiera tessile-moda, ho intrecciato le molteplici narrative in un’ottica sistemica che mette in circolarità la dimensione del soggetto attivo nelle pratiche positive e virtuose di sostenibilità. Il tema sarà ripreso nell’ambito dei Dialoghi di Confronto della 62a edizione di Filo nel talk “Sostenibilità e Comunicazione a supporto dell’evoluzione dell’industria tessile italiana”. L’appuntamento è ad Allianz MiCo-Milano, Networking Area di Filo mercoledì 18 settembre 2024, alle ore 14 Ne discuterò insieme a Francesca Rulli Ceo e Founder di Process Factory and 4sustainability e Co-Founder di Y Hub #sostenibilità #etica #estetica #comunicazione