Il progetto Vita rappresenta un capitolo fondamentale all'interno dell'iniziativa più ampia di Ocjo. Pur mantenendo il focus sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Vita va oltre, affrontando la protezione della persona in ogni contesto e momento della nostra quotidianità. Questo progetto è pensato come un'occasione di incontro e riflessione, ponendo al centro la tutela della persona a 360°. Attraverso la potenza espressiva del teatro, il pubblico - lavoratori e non – viene coinvolto e portato a riflettere sull'importanza di adottare comportamenti responsabili che garantiscano la sicurezza e il rispetto della vita, propria e degli altri. Non ci sentiamo “maestri” per questo Vita non è affatto una lezione sulla sicurezza, ma un invito a prendersi cura di sé e degli altri, sempre e ovunque. Vuoi saperne di più? Continua a seguirci sui social, iscriviti alla nostra newsletter e visita il nostro sito! Per informazioni contattaci anche tramite il servizio di messaggistica di Linkedin.
Post di Sviluppo Formazione
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📢 Da un'idea di Francesco Sgaramella nasce l'iniziativa #CascoOccupato 🟡 Oggi partecipo con convinzione a questa campagna, ispirata al progetto #PostoOccupato, per ricordare chi non c’è più. Tre caschi, tre vite perse ogni giorno sul lavoro (numero in difetto). Questi caschi non sono solo simboli, ma un monito per ognuno di noi. Ogni posto occupato rappresenta una promessa: trasformare quel vuoto in consapevolezza e azione, affinché nessun lavoratore sia lasciato indietro. 👉 La sicurezza è un diritto, ricordarla è un dovere. CESF PERUGIA FORMEDIL - Ente unico formazione e sicurezza #SicurezzaSulLavoro #CascoOccupato #Prevenzione #LavorareInSicurezza #SicurezzaÈVita
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Estensione massima dello SW + premi al raggiungimento di risultati chiari e fattibili sono alla base dell'aumento della produttività.
Founder&Ceo DIGITAL HORIZON. Direttore Master Rel Ist e Human Capital e Executive Consumatori LUISS. Editorialista QN, AVVENIRE, RTL, PRIMA. Cda SVILUPPO LAVORO ITALIA. Resp. GIUBILEO 2025 per CONFINDUSTRIA. Scrittore
Alla vigilia del #PrimoMaggio, stasera sarò ospite a #DiMartedi La7 con Giovanni #Floris. Proverò ad accendere i fari sul più pericoloso dei #mismatch (di cui troppo poco si discute), che analizzo ne "L'era del Lavoro Libero" Rubbettino Editore📚: quello tra nuovi bisogni dei #lavoratori, nella rivoluzione scaturita dalla pandemia, e vecchia organizzazione del #lavoro nelle #imprese. Arriviamo al #1Maggio 2024 con un modello di lavoro "sostenibile" in #Italia? Purtroppo no. In media è insufficiente l'attenzione alla qualità dell'ambiente di lavoro, sono scarsamente diffusi i meccanismi che legano le retribuzioni dei lavoratori ai risultati aziendali, i modelli organizzativi rimangono molto rigidi (come dimostra la corsa a "spegnere" lo #smartworking!), non si investe in forme di #Partecipazione dei lavoratori all'impresa. Il risultato finale è che la #soddisfazione dei lavoratori verso la propria occupazione in Italia è la più bassa del mondo avanzato e che la #produttività rimane stagnante. E' necessario invertire subito la rotta e riavvicinare i lavoratori italiani al proprio lavoro. Ne discuteremo stasera a #DiMartedi e il 14 Maggio al "Festival del Lavoro Sostenibile". Stay tuned!💥💥💥 Nando Pagnoncelli Maria Soave Matilde Marandola walter rizzetto Alessandro Paone Maria Cristina Origlia Dario Di Vico Rita Querzè Stefano da Empoli Giovanni Marconi Sara Romanelli Deborah Bergamini antonio palmieri Massimo Temussi Katia Da ros Patrizia Polliotto Maurizio Politi Federico CONTI Maria Laura Cantarelli Andrea Picardi Luigi Paro Rossella Riccò, PhD Chiara Violini Antonio Bonardo Franco Amicucci Stefano Rossi Simona Ciotti Valentina Parenti Angelica Krystle Donati Riccardo Di Stefano Mario Aprile Silvia Zucco David Parenzo Marino Masucci Florindo Rubbettino Andrea Pancani Roberto Santori Mariano Cirino
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Esempi da seguire. Vicini alle “persone “
Top Voice, Executive MBA | Corporate Consultant | Journalist Messaggero | Teacher UniPV | Speaker & Author | Communication Manager xFieraMilano
Ogni mattina gli 80 dipendenti portano le ceste di biancheria da stirare. E la sera? Tornano a casa con le cose stirate. A pensarci è la stireria aziendale gratuita al primo piano della Fedabo a Darfo Boario Terme (orgogliosamente in Val Camonica), che dalle 8 alle 13 si prende cura dei capi dei collaboratori e dei familiari. «Siamo una B Corp. Gli stakeholder sono fondamentali per noi a partire dai collaboratori – dice la CEO Katia Abondio (il suo cognome, assieme a quello dell’altro fondatore, Andrea Fedriga, è nel nome Fedabo della società: Fed-riga e Abo-ndio, appunto) –. Vogliamo che le persone stiano bene e che abbiano tempo di qualità sia a livello lavorativo che personale». E tra i benefit riservati ai “fedabini” (50% under 35 anni per lo più ingegneri, economisti e legali), presentati da Anna Gandolfi sul Corriere della Sera, il maggiordomo aziendale in collaborazione con la cooperativa sociale locale Azzurra, composta da ragazzi con differenti disabilità: ogni lunedì e venerdì lo staff può lasciare un bigliettino scritto a mano per i ragazzi con indicate le commissioni da svolgere (dal fare la spesa ad andare in posta o in farmacia). E, poi – racconta Giovanna Mancini sul Sole –, un osteopata, il bonus figli, una biblioteca per i piccoli, il sostegno alle rette scolastiche o alle case di riposo, lezioni di yoga nella sala più grande e frutta fresca sui tavoli. E per ogni nuovo cliente? «Piantiamo un albero», aggiunge Abondio, premio “Welfare aziendale 2024” dal Consiglio per le Pari Opportunità della Lombardia. Quando si dice far star bene le persone ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP #LARTEDELLASCOLTO
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Esempi da seguire che mettono in evidenza la potenzialità del workshop life balance. La risorsa deve solo pensare a lavorare tutto il resto entra nel pacchetto welfare che permette di fare anche time saving in modo da occuparsi anche del proprio bene personale. Top.
Top Voice, Executive MBA | Corporate Consultant | Journalist Messaggero | Teacher UniPV | Speaker & Author | Communication Manager xFieraMilano
Ogni mattina gli 80 dipendenti portano le ceste di biancheria da stirare. E la sera? Tornano a casa con le cose stirate. A pensarci è la stireria aziendale gratuita al primo piano della Fedabo a Darfo Boario Terme (orgogliosamente in Val Camonica), che dalle 8 alle 13 si prende cura dei capi dei collaboratori e dei familiari. «Siamo una B Corp. Gli stakeholder sono fondamentali per noi a partire dai collaboratori – dice la CEO Katia Abondio (il suo cognome, assieme a quello dell’altro fondatore, Andrea Fedriga, è nel nome Fedabo della società: Fed-riga e Abo-ndio, appunto) –. Vogliamo che le persone stiano bene e che abbiano tempo di qualità sia a livello lavorativo che personale». E tra i benefit riservati ai “fedabini” (50% under 35 anni per lo più ingegneri, economisti e legali), presentati da Anna Gandolfi sul Corriere della Sera, il maggiordomo aziendale in collaborazione con la cooperativa sociale locale Azzurra, composta da ragazzi con differenti disabilità: ogni lunedì e venerdì lo staff può lasciare un bigliettino scritto a mano per i ragazzi con indicate le commissioni da svolgere (dal fare la spesa ad andare in posta o in farmacia). E, poi – racconta Giovanna Mancini sul Sole –, un osteopata, il bonus figli, una biblioteca per i piccoli, il sostegno alle rette scolastiche o alle case di riposo, lezioni di yoga nella sala più grande e frutta fresca sui tavoli. E per ogni nuovo cliente? «Piantiamo un albero», aggiunge Abondio, premio “Welfare aziendale 2024” dal Consiglio per le Pari Opportunità della Lombardia. Quando si dice far star bene le persone ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP #LARTEDELLASCOLTO
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Non possiamo più aspettare! I #Team fortemente orientati al #benessere hanno numeri da capogiro: 64% in meno di #incidenti, 23% in più di #profitto, 43% in meno di #turnover, 81% in meno di #assenteismo e 66% in più di #benessere delle #persone. Ricordiamoci sempre che le #Organizzazioni sono sistemi di #connessione e #interdipendenza!
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La festa del #PrimoMaggio mi ricorda sempre la delicatezza dell’equilibrio tra diritti e doveri, di come questi si siano evoluti nei decenni, ma anche di come il lavoro porti dignità e arricchimento (non solo economico). Se penso a cosa rappresenti per me il #lavoro, innanzitutto è quel filo invisibile che unisce un’idea alla sua concretizzazione, il sogno alla realtà. Questo cammino vede protagonista l’#uomo, con la propria dedizione e fatica, e si concretizza grazie alle persone che ogni giorno mettono la propria testa e le proprie mani, con passione e talento, a disposizione di un determinato progetto. In quel preciso punto di contatto, che dà origine all’#impresa, troviamo i capisaldi del patto di fiducia tra un’organizzazione e le sue persone: reciprocità, sicurezza, rispetto e condivisione di un percorso di sviluppo comune. A volte, di un sogno.
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Lavorare tanto ma sentirsi a casa e felici. Qual è il segreto? Amare ciò che si fa e farlo con persone amiche che si stimano. Come capita a me quando sono con @ammendolaroberta e tutta la troupe di #casaitaliarai. A proposito, oggi parleremo e risponderemo ai vostri quesiti in tema di #portafogliodigitale E ora, pronti, si va! #giuristadimpresa #lovemyjob
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🎯 Essere al TOP nella carriera inizia con il prendersi cura di sé. Rosamaria Bevante è una professionista straordinaria: avvocato giuslavorista, esperta in gestione delle risorse umane, e una donna con responsabilità enormi sulle sue spalle. Ma sapete qual è il suo vero superpotere? Capire che per dare il meglio agli altri, doveva prima dare il meglio a sé stessa. "Non possiamo versare da una tazza vuota," ed è qui che il team di GS LOFT - Coaching per longevità e performance entra in gioco. Rosamaria ha scelto di affidarsi al nostro percorso di trasformazione personale e professionale, e oggi è una delle nostre testimonial più ispiratrici. Con il supporto del nostro team di esperti dedicati al benessere psico-fisico ha trovato: ✔️ Un nuovo equilibrio nella gestione dello stress; ✔️ La motivazione nei momenti di difficoltà; ✔️La guida giusta per raggiungere traguardi ancora più grandi. "Anche chi si prende cura di tutti ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui." Se sei un professionista con una carriera intensa, ricorda: investire su di te non è un lusso, è una priorità. E quando scegli di affidarti a chi sa cosa significa guidarti nel benessere, il cambiamento diventa naturale. 👉 Qual è la prossima tappa del tuo viaggio verso il benessere? Condividi questa storia per ispirare chi, come Rosamaria, è pronto a trasformarsi. #GSLOFT #Curadisé #Benesserepsicofisico #Gestionedellostress #Carriera #Trasformazione
Rosamaria Bevante è un avvocato giuslavorista specializzata nella gestione delle risorse umane, è una donna in carriera molto impegnata e con enormi responsabilità. Rosamaria è uno dei nostri amati membri #GSLOFT, perché per essere una professionista incredibile al servizio altrui, ha capito di doversi prima voler bene e prendere cura di sé. Per lei e per molti altri dei nostri membri, a fare la differenza in questo #percorso di #trasformazione personale e lavorativo, è il costante supporto del team di professionisti dedicati al #benessere psico-fisico, pronti a motivarla nei momenti di difficoltà ed a guidarla verso nuovi traguardi. Molte persone con una #carriera importante entrano in GS LOFT, sia perché hanno bisogno di ottimizzare la loro condizione psicofisica e #gestionedellostress, sia perché apprezzano il potersi affidare a mani esperte che una volta tanto non siano le loro 😅 Siamo orgogliosi di essere al fianco di Rosamaria in questo viaggio chiamato benessere, grazie di averci scelti e per la costante fiducia!
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Grazie a #JPN, a Cooperativa Alveare, al sistema #CGM e a #FondazioneCariplo. Ci siamo incontrati con aziende, cooperative sociali, enti pubblici economici, parti sindacali, consulenti del lavoro e istituzioni per discutere di istituti che facilitino l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità. Una giornata densa e piena di spunti. Dagli scenari ai dispositivi normativi e agli attori in gioco, fino al racconto di esperienze concrete. Le due grandi evidenze che mi porto a casa sono che il lavoro è luogo, momento e occasione per ognuno di noi, nessuno escluso, per esprimere la propria identità e anche per vederci riconosciuto il contributo alla comunità (@Marco Rasconi): il lavoro è in modo essenziale la strada per costruire appartenenza e dunque inclusione. Da più parti, tra le altre nell’intervento di Elena Garbelli, è stato ribadito che il vero salto di qualità non sta nell’adempimento a norme cogenti e neppure nell’estrarre una produttività residua e potenziale da ogni lavoratore, ma sta nella crescita complessiva di tutta l’organizzazione che nelle differenze sviluppa empatia, capacità di adattamento, ascolto dell’altro, coesione. A me è stato chiesto di descrivere il cambiamento di paradigma che ha impatto su atteggiamenti, strategie aziendali, policy e scelte normative. https://lnkd.in/grepz3sW
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#DisasterManagement "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti." (Luigi Pirandello) Oggi è la Giornata Internazionale del Volontariato 2024 - #IDV, una presenza significativa e sempre più preziosa nel campo della solidarietà e responsabilità sociale. Ciò che la retorica del momento non dice, tuttavia, è che il volontariato organizzato ha un costo monetario reale sui bilanci delle Amministrazioni Pubbliche, anche se i singoli volontari non percepiscono alcuna retribuzione diretta. Dal vestiario ai DPI, dalla formazione alle assicurazioni, dai veicoli alle attrezzature, dalle sedi alla logistica degli interventi. La norma, inoltre, prevede (nello stato di emergenza dichiarato, ma anche per le esercitazioni), un rimborso delle giornate di lavoro perdute. Tutte cose sacrosante, s'intende, ma che si tende "un pochino" a dimenticare. Così oggi, in un tempo di grandi tagli al servizio pubblico, anche il volontariato organizzato si ritrova a dover "fare i conti dell'oste" e non è affatto un caso se i Sindaci, autorità comunali di Protezione Civile, inizino a sponsorizzare politicamente il ricorso al volontario spontaneo, entusiasta, giovane, economico (soprattutto), ma difficilmente risolutore, poco o nulla professionale in relazione alle attività tecniche in materia di Protezione Civile. Una tipologia di volontariato non esente da costi gestionali (benché minori e circoscritti a poche giornate) e disponibile solo per un breve periodo di tempo per attività poco qualificate. Lo ribadisce il Dipartimento Protezione Civile nel banner pubblicato per questa ricorrenza, ma stà a noi cittadini, amministratori, elettori, comitati, associazioni (e volontari) decidere quali priorità perseguire, ben oltre la fanfara strumentale delle ideologie. Vogliamo veramente poter disporre puntualmente e rapidamente, sui nostri territori e nelle nostre comunità, di un volontariato di qualità e quantità adeguata, in grado di rispondere alle crisi emergenziali che (sempre più) ci attendono?
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