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Il mancato rientro dalle ferie può produrre gravi conseguenze per i dipendenti, lo sapevi? Scopri tutti i dettagli sul tema leggendo #EnfeaNews ⬇️ #Enfea #PMI

A chi spetta decidere il periodo di #ferie ✈ ? E' bene subito precisare che il diritto alle ferie è irrinunciabile. Venendo alla loro fruizione vera e propria, in mancanza di una specifica disciplina contrattuale, la determinazione del periodo è lasciata la datore di lavoro, quale espressione del potere organizzativo dell'azienda, col solo dovere di comunicazione preventiva al lavoratore considerati gli interessi di quest'ultimo. Pertanto il dipendente non può auto assegnarsi il periodo di ferie essendo semmai tenuto a concordare i giorni col datore di lavoro. Qualora il dipendente non intenda aderire al calendario ferie proposto dall'azienda, il datore di lavoro dovrà invitarlo a rispettare quanto previsto dall'azienda, ponendolo in ferie forzate. Seguici su #telegram http://t.me/Pierellaj #whatsapp 3420953326 #commercialista #commercialista #dipendente #lavoratore #consulenza #avvocato #avvocati #consulentedellavoro

Il datore di lavoro può davvero obbligare il dipendente a rientrare prima dalle ferie? Purtroppo, in casi specifici, sì. Ecco quando #vacanze #ferie #datoredilavoro #urgenza #emergenza #rientro #estate #lavoro #viaggi

🤯 L'indennità per ferie non godute va pagata anche in caso di dimissioni? 👨⚖️ La Corte di Giustizia dell’UE, con sentenza n. 218/22 del 18/01/2024, ha stabilito che i dipendenti pubblici hanno diritto a un risarcimento per le ferie non godute anche in caso di dimissioni, salvo che il datore di lavoro sia in grado di dimostrare di aver esercitato tutta la diligenza necessaria affinché il lavoratore sia effettivamente in condizione di fruire delle ferie annuali retribuite. 👉 L’art. 5 co. 8 D. Lgs n. 95/2012, stabilisce che le ferie, i riposi e i permessi per il personale delle Amministrazioni Pubbliche devono essere obbligatoriamente fruite secondo gli ordinamenti previsti, senza ricevere trattamenti economici sostitutivi, così da non gravare sulla spesa pubblica. 👉 I giudici europei ritengono, invece, che l'art. 7 Direttiva n. 2003/88 e l'art. 31 par. 2 CDFUE ostano a una normativa nazionale che, per ragioni attinenti al contenimento della spesa pubblica e alle esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico, preveda il divieto di versare al lavoratore un'indennità finanziaria per i giorni di ferie annuali retribuiti maturati sia nell'ultimo anno di impiego sia negli anni precedenti e non goduti alla data della cessazione del rapporto di lavoro, qualora egli ponga fine volontariamente a tale rapporto di lavoro e non abbia goduto delle ferie nel corso di detto rapporto di lavoro per ragioni indipendenti dalla sua volontà. #news #ferie #lavoro #dipendentepubblico #datorelavoro #dimissioni #PA #CGUE #indennità A D R Studio Legale Qui il testo integrale 👇

🔔 Nuovo Articolo sul Blog: Perché devi far fare le ferie ai tuoi dipendenti entro il 30 giugno! 🌴 Sei convinto che meno ferie significhino più produttività? 🚫 Sbagliato! Non solo questa idea è falsa, ma può anche aumentare il costo del lavoro nella tua azienda. Nel mio ultimo articolo esploriamo i rischi e le sanzioni per chi non fa rispettare le ferie ai dipendenti e come un buon piano di welfare può fare la differenza. Scopri tutto leggendo l'articolo completo qui 👉 https://lnkd.in/e83GZ5Bc #welfareaziendale #flexiblebenefit #obbligoferie #dipendentifelici #imprenditoresereno

Ultima chiamata sulle ferie. Entro fine mese, i datori di lavoro devono consentire ai lavoratori dipendenti (e devono verificare che ciò avvenga in concreto) la fruizione di almeno quattro settimane del periodo maturato per l’anno 2022: è il c.d. minimo inderogabile che, se non fruito dai lavoratori, fa scattare una sanzione a carico del datore di lavoro d’importo variabile da 100 fino a 5.400 euro. In secondo luogo, i datori di lavoro devono programmare affinché, nel corso di quest’anno, i propri dipendenti fruiscano di almeno due settimane di ferie relative all’anno 2024: in mancanza, stessa sanzione. Questi appena richiamati sono due degli adempimenti relativi alla gestione delle ferie che l’approssimarsi della stagione più calda ripropone puntualmente. Come si maturano le ferie? Quando si maturano le ferie? A quanti giorni di ferie si ha diritto per un anno di lavoro? E per un mese o una settimana di lavoro? Chi decide il periodo di fruizione delle ferie? Che cosa succede a chi si ammala durante le ferie? Durante la malattia oppure una maternità si maturano le ferie? E durante la cassa integrazione? A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere questo Inserto. Su #ItaliaOggi 7 (17-6-2024) #ferie #vacanze #azienda #professionisti #lavoratori #diritti #doveri #lavoro #dipendenti #autonomi #impresa #datoridilavoro #orario #malattia #maternità #sciopero #danielecirioli

FERIE: GODUTE E NON Dice la legge che il lavoratore dipendente deve godere 4 settimane all’anno di ferie Il Datore di Lavoro deve programmare il godimento in base alle esigenze tecniche, produttive e organizzative, tenuto conto delle richieste del lavoratore Una gestione coordinata delle opposte esigenze è sempre la soluzione migliore che favorisce un clima aziendale sereno È prerogativa e dovere del Datore di Lavoro favorire e anche imporre il godimento delle ferie poiché il riposo è parte integrante dell’obbligo di salvaguardia della salute dei lavoratori Se nel corso del rapporto il Datore di Lavoro pone in essere azioni oggettivamente inconfutabili protese al godimento delle ferie e il dipendente si oppone e non gode le ferie, alla cessazione del rapporto è ammissibile il non riconoscimento dell’ indennità sostitutiva di ferie non godute È comunque auspicabile non giungere a tali eccessi

ASSENZA PER MALATTIA E RICHIESTA DI FRUIZIONE DELLE FERIE AI FINI DEL COMPORTO   Segnalo la pubblicazione, su NT Plus Lavoro e su Guida al Lavoro, n. 5/2024, di un articolo, scritto con l’Amico e Collega Luigi Antonio Beccaria, in tema di assenza per malattia e richiesta di fruizione di un periodo di ferie ai fini di evitare il decorso del comporto. La facoltà del lavoratore di sostituire le ferie all’assenza per malattia per interrompere il decorso del periodo di comporto non è incondizionata e tuttavia il datore, di fronte ad una richiesta del lavoratore di conversione dell’assenza per malattie in ferie, e nell’esercitare il potere di stabilire la collocazione temporale delle ferie nell’ambito annuale armonizzando le esigenze dell’impresa con gli interessi del lavoratore, è tenuto ad una considerazione e ad una valutazione adeguate alla posizione del lavoratore in quanto esposto, appunto, alla perdita del posto di lavoro con la scadenza del comporto.

𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐫𝐢𝐛𝐚𝐝𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐨𝐝𝐮𝐭𝐞: 𝘓𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘌𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘢, 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘊-218/22, 𝘩𝘢 𝘦𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘶𝘯'𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘨𝘰𝘥𝘶𝘵𝘦. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘷𝘢 𝘶𝘯'𝘪𝘯𝘥𝘦𝘯𝘯𝘪𝘵à 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘢𝘯𝘯𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘳𝘶𝘪𝘵𝘦 𝘢 𝘶𝘯 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘪𝘭 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘳𝘶𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪. 𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐆𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨: La sentenza si basa su una controversia in cui un comune si rifiutava di erogare un'indennità per ferie non godute a un dipendente che aveva presentato le dimissioni per accedere al collocamento in quiescenza anticipata. La decisione del comune, fondata sull'art. 5 del Dl 5/92, è stata contestata in base alla direttiva 2003/88 dell'Unione Europea, che sancisce il diritto del lavoratore a quattro settimane di ferie annuali retribuite senza possibilità di sostituzione con un'indennità finanziaria, tranne in caso di fine del rapporto di lavoro. 𝑳𝒂 𝑪𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒉𝒂 𝒓𝒊𝒃𝒂𝒅𝒊𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒓𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 2003/88 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒆𝒓𝒊𝒔𝒄𝒆 𝒂𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒊𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒏𝒂𝒍𝒊𝒆𝒏𝒂𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒂 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒂𝒏𝒏𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒓𝒆𝒕𝒓𝒊𝒃𝒖𝒊𝒕𝒆 𝒆 𝒂𝒍𝒍'𝒊𝒏𝒅𝒆𝒏𝒏𝒊𝒕à 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒈𝒐𝒅𝒖𝒕𝒆, 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒄𝒄𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒐 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊, 𝒂 𝒎𝒆𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊𝒂 𝒈𝒊𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒂 𝒕𝒆𝒓𝒎𝒊𝒏𝒆. La sentenza ha sottolineato la responsabilità degli Stati membri nel definire le condizioni di esercizio del diritto alle ferie, senza limitare i diritti dei lavoratori. Questo conferma l'importanza della tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori in conformità con le leggi europee. 𝐃𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐃𝐢𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐃𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨: 𝑳𝒐 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒅𝒊𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒓 𝒂𝒅𝒐𝒕𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒏𝒆𝒄𝒆𝒔𝒔𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆 𝒂𝒍 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒔𝒖𝒇𝒓𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒗𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐. 𝑪𝒊ò 𝒊𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒆𝒇𝒇𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕à 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒖𝒊𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒇𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒆𝒔𝒔𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐. #dirittodellavoro #ferie #CGE #DirittiDeiLavoratori

I lavoratori dipendenti hanno diritto ad un periodo di riposo annuale retribuito per reintegrare le energie psicofisiche spese nella prestazione lavorativa. Le ferie dei dipendenti maturano in proporzione alle giornate di lavoro svolto (anche durante il periodo di prova). In generale ogni mese lavorato fa maturare al dipendente un dodicesimo del periodo annuale di ferie. Se non si lavora per un intero mese le ferie maturate saranno in proporzione ai giorni lavorati tenendo conto che 15 giorni valgono come un mese intero ai fini della maturazione delle ferie. La legge fissa per ogni dipendente il minimo di 4 settimane di ferie all’anno (i contratti collettivi possono prevedere un minimo superiore). Le ferie non godute non possono essere sostituite da un’indennità (con poche eccezioni come la cessazione di lavoro). Il periodo annuale minimo di ferie retribuite che va goduto è di 2 settimane. I restanti giorni di ferie vanno usati entro 18 mesi successivi al termine dell’anno. Il 30 giugno sarà il termine ultimo per fruire delle ferie maturate nel 2022. Se non si usano le giornate di ferie, il datore di lavoro è obbligato ad inserire la retribuzione per le ferie nella busta paga ai fini del pagamento dei contributi anche se i giorni di ferie non verranno retribuiti. Il dipendente potrà comunque usufruire dei giorni di ferie oltre il termine.